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Ultimo aggiornamento 24 Gennaio, 2019, 20:35:54 di Maurizio Barra

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DI GIOVEDì 24 GENNAIO 2019

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Conte, con Apple discussi investimenti in Italia
Incontro con Tim Cook al Forum economico mondiale

Nell’incontro fra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e Tim Cook, amministratore delegato della Apple, “abbiamo parlato della situazione attuale delle nuove tecnologie cui stanno lavorando e mi ha anche anticipato che hanno in programma di investire più cospicuamente in Italia Io gli ho detto ‘benvenuto'”. Lo ha detto lo stesso premier parlando con i giornalisti.Apple ha aperto a Napoli nell’ottobre 2016 l’Academy nell’Università Federico II: offre la possibilità di acquisire competenze e una formazione specifica nello sviluppo delle applicazioni.
Facebook: stretta sui contenuti inappropriati delle PagineArriva ‘Page Quality’ e possibilità di rimuovere i recidivi

Stretta di Facebook contro i contenuti che violano le policy della piattaforma sulle Pagine. A partire da oggi il social network inserisce una nuova sezione chiamata “Page Quality”, in cui gli amministratori di un determinato spazio troveranno tutti i post che sono stati rimossi per violazione delle policy come hate speech, bullismo, contenuti pornografici. “Stiamo intraprendendo nuove iniziative su come gestiamo i contenuti della pagina che vanno contro le nostre politiche”, spiega la società di Mark Zuckerberg in un post ufficiale.Inoltre, la piattaforma sta aggiornando la sua politica sui ‘recidivi’, cioè coloro a cui la Pagina è stata bloccata per contenuti inappropriati e poi ne hanno riaperte un’altra con le stesse finalità. Per questo motivo la piattaforma “potrà rimuovere Pagine o Gruppi” anche se non violano direttamente la policy di Facebook ma sulla base di una serie di informazioni.Come, ad esempio, “confrontare il nome della persona che gestisce una Pagina se è lo stesso o simile a quella di una Pagina già rimossa”.

Il primo robot-pianta che si arrampica come un viticcio – Costruito in Italia, verso computer indossabili ‘trasformisti’

Costruito in Italia il primo robot che si imita una pianta rampicante, avvolgendosi su un supporto grazie ai suoi viticci hi-tech. Descritto sulla rivista Nature Communications, apre la strada a una futura generazione di dispositivi indossabili e in grado di cambiare forma. E’ stato realizzato nel Centro di Micro-BioRobotica dell’Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) a Pontedera (Pisa). Ha coordinato la ricerca Barbara Mazzolai, alla quale si deve il primo robot pianta mai realizzato, il plantoide, e che è stata tra le 25 donne geniali della robotica 2015

La ricerca, cui hanno partecipato il tecnologo dei materiali Edoardo Sinibaldi e l’ingegnere aerospaziale Indrek Must, si è ispirata ai meccanismi naturali con cui le piante sfruttano il trasporto dell’acqua al loro interno per muoversi, chiamato ‘osmosi’, ossia la presenza di particelle presenti nel liquido (citosol) presente nelle cellule della pianta.La nuova pianta hi-tech fa parte della famiglia dei robot soffici, capaci di adattarsi all’ambiente che li circonda con la sua struttura flessibile. Per allungare i suoi viticci nel modo più efficiente, il robot è stato programmato in modo che i movimenti guidati dall’osmosi non fossero troppo lenti.

E’ inoltre in grado di arrotolarsi e srotolarsi, proprio come fanno le piante. Il suo stelo è un tubo flessibile di Pet, il materiale plastico comunemente utilizzato per conservare gli alimenti; al suo interno scorre un liquido con particelle cariche (ioni). Sfruttando una batteria da 1.3 Volt, gli ioni vengono attirati e immobilizzati sulla superficie di elettrodi flessibili alla base del viticcio che in questo modo fanno arrotolare i viticci. Perché si srotolino è sufficiente rimuovere l’effetto della batteria, sfruttando il circuito elettrico in cui essa è inserita.I materiali e le tecnologie a base del nuovo robot, osservano i ricercatori, suggeriscono la possibilità di costruire robot soffici facilmente adattabili all’ambiente, senza rischi. Ulteriori sviluppi potranno arrivare dal progetto europeo GrowBot, al quale Mazzolai contribuisce con il suo gruppo di ricerca. Il progetto è finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Fet Proactive, che prevede lo sviluppo di un robot capace di crescere, riconoscendo nello stesso tempo le superfici cui attaccarsi o i supporti cui ancorarsi proprio come fanno le vere piante rampicanti.         [print-me title=”STAMPA”]

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