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Ultimo aggiornamento 1 Aprile, 2019, 00:01:07 di Maurizio Barra

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DALLE 16:23 ALLE 23:54 DI DOMENICA 31 MARZO 2019

CRONACA

Cade ultraleggero, muore ex campione mtb e slittino
Il velivolo è precipitato vicino alle piste da sci di Torgnon

AOSTA31 marzo 2019 16:23

L’ex campione di slittino e mountain bike Corrado Herin, valdostano di 52 anni, è morto in un incidente aereo avvenuto a Torgnon, in Valle d’Aosta. Il velivolo, un Piper, è precipitato in località Chantorné, nei pressi delle piste da sci. Assieme ad Herin è rimasto coinvolta un’altra persona che ha riportato gravi ferite.  Corrado Herin in carriera aveva vinto due medaglie d’oro ai Mondiali di slittino su pista naturale nel doppio nel 1986 e nel 1992 (oltre a due medaglie di argento nel singolo e nel doppio nel 1990). All’inizio degli anni ’90 era passato alla mountain bike, specialità downhill, vincendo una medaglia di bronzo ai campionati del mondo di Vail nel 1994 ela coppa del mondo del 1997. Dopo essersi ritirato dalle competizioni è stato per alcuni anni direttore tecnico della nazionale italiana di downhill e four-cross.

Schiacciato da stand Salone del MobileProbabili lesioni alla colonna, colleghi riusciti a fuggire

MILANO31 marzo 201917:01

– Un operaio di 45 anni, romeno, è rimasto ferito gravemente in un infortunio sul lavoro accaduto nel pomeriggio alla Fiera di Rho-Pero, mentre stava allestendo uno stand per il salone del Mobile. A quanto è stato ricostruito dagli agenti della Polizia, l’uomo è rimasto schiacciato dai componenti di una struttura che stava allestendo con alcuni suoi colleghi e che è crollata. E’ ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Nigiarda con probabili lesioni alla colonna vertebrale. I suoi colleghi sono riusciti a fuggire in quanto avevano sentito che la struttura scricchiolava. Sul posto anche i vigili del fuoco, gli agenti del Commissariato di Rho mentre è stata avvertita anche la Procura della Repubblica del capoluogo lombardo.
Prima litigano poi si sparano, due mortiDuplice omicidio nel Beneventano, forse motivi passionali

BENEVENTO31 marzo 201918:39

– Si sarebbero uccisi a vicenda al culmine di una lite sfociata in una sparatoria , avvenuta questo pomeriggio a Durazzano, in provincia di Benevento. Il duplice omicidio si è consumato in piazza Galilei nel centro del paese.
Secondo quanto si apprende, le due vittime si sarebbero colpite a vicenda, pare per motivi passionali. Sul posto sono accorsi i carabinieri.
Gb: 4 accoltellati in strada a Londra, è caccia all’uomoIl sospettato è un nero di oltre 1,90 m di corporatura snella

31 marzo 201919:11

– Nell’arco di poche ore, un uomo ha accoltellato in strada quattro persone, apparentemente a caso, e poi si è dileguato. Ed ora è caccia all’uomo, nella parte nord di Londra, dove le aggressioni sono avvenute.
Come riferisce il Telegraph online, tutto è iniziato ieri nel tardo pomeriggio, ad Aberdeen Road, Edmonton, dove una donna di 45 anni è stata pugnalata alla schiena. Rapidamente è stata ricoverata in ospedale e le sue condizioni vengono giudicate critiche. Quattro ore dopo, un uomo è stato attaccato allo stesso modo, e probabilmente dalla stessa persona, a Park Avenue. Secondo quanto risulta non è in pericolo di vita. La terza aggressione è avvenuta poco prima delle quattro del mattino alla stazione della metro di Seven Sisters e la vittima è un ragazzo di 23 anni, a sua volta ricoverato in condizioni critiche. L’ultimo attacco è avvenuto ai danni di un uomo, stamane verso le 9.30, a Brettenham Road. La polizia dice che le ferite che gli sono state inferte non sono letali, ma potrebbero avere conseguenze in grado di cambiare la sua vita.
Secondo quanto ha riferito la polizia, il ricercato è un uomo di colore alto oltre un metro e novanta, di corporatura snella, indossa abiti scuri, probabilmente ha una giacca con cappuccio.
Donna uccisa in casa a NuoroFerito un uomo. L’assassino forse l’ex marito

NUORO31 marzo 201919:36

– Una donna è stata uccisa e un uomo ferito in casa questo pomeriggio a Nuoro, in via Napoli. Secondo le prime informazioni, l’autore del delitto sarebbe l’ex marito della vittima mentre il ferito sarebbe l’attuale compagno della donna. Quando i medici del 118 sono giunti sul posto la donna era già morta. Il ferito, invece, è stato trasportato d’urgenza all’ospedale San Francesco di Nuoro. Sull’omicidio indagano i carabinieri della Compagnia di Nuoro.
Donna uccisa in casa a Nuoro, assassino forse ex marito

NUORO31 marzo 201920:56

Si chiama Ettore Sini, 49 anni originario di Bono (Sassari), l’agente della Polizia penitenziaria ricercato da Carabinieri e Polizia con l’accusa di aver ucciso l’ex moglie, Romina Meloni, 49 anni, e di aver ferito l’attuale compagno della vittima, Gabriele Fois, anche lui di 49 anni, ricoverato in gravissime condizioni nel Reparto di Rianimazione dell’ospedale San Francesco di Nuoro. Carabinieri e Polizia stanno dando la caccia al presunto assassino in tutta la provincia.

Due morti, vittime di un agguatoIn azione terza persona, ha esploso diversi colpi arma da fuoco

BENEVENTO31 marzo 201919:38

– Le due persone uccise nel pomeriggio a Durazzano (Benevento) sono state vittime di un agguato – non di stampo camorristico – da parte di una terza persona che ha esploso diversi colpi d’arma da fuoco.
Contrariamente a quanto ricostruito in un primo momento, non si è quindi trattato di un duplice omicidio scoppiato nel corso di una lite tra i due. Sul posto sono al lavoro i carabinieri che stanno effettuando le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Benevento, retta da Aldo Policastro.
Due morti nel Beneventano, vittime di un agguatoForse delitto per lite avvenuta 1 anno fa per incidente stradale

31 marzo 201920:36

Due persone sono state uccise a Durazzano (Benevento) in un agguato. Il killer sarebbe stato identificato dai carabinieri. Il presunto omicida è sotto interrogatorio nella caserma dei militari dove viene ascoltato dal sostituto procuratore della Repubblica di Benevento. Pare che alla base dell’agguato ci sia una lite avvenuta circa un anno fa in seguito ad un incidente stradale tra il presunto killer e il figlio di Mario Morgillo (68 anni) di Durazzano, ucciso oggi insieme al genero Andrea Romano (49 anni) di Arienzo (Caserta).

Cialente: “L’Aquila 2009, una lezione mancata per il Paese””In Italia nessuna prevenzione, solo emergenza. La città? E’ ferma”

L’AQUILA31 marzo 201923:39

Il terremoto dell’Aquila è stata “un’occasione persa” visto che in Italia, dove “abbiamo una grandissima Protezione civile, si continuano a spendere 3 miliardi l’anno per i danni dei terremoti ma non si investe nella prevenzione, che sarebbe un modello di sviluppo”: a dirlo,

in occasione del decennale del sisma, è Massimo Cialente, il ‘sindaco del terremoto’ che, insieme alla giornalista Antonella Calcagni ha scritto un libro dal titolo “L’Aquila 2009, una lezione mancata”, edito da Castelvecchi.   Manca ancora una legge quadro sui terremoti, afferma l’ex sindaco, “che indichi cosa fare nell’emergenza e quando si passa alla fase successiva. Ed è poi indispensabile un’unica legge per la ricostruzione: nel 2017 si sono persi mesi per capire se ricostruire con la legge del 2009 o con la nuova”.   In Italia non si individua cosa ha funzionato e cosa no, all’Aquila come nel Friuli, perché “non c’è la maturità politica – prosegue Cialente -. E poi il terremoto dell’Aquila è avvenuto in una fase di scontro assoluto: il governo e tutto ciò che era filogovernativo dicevano che qui tutto andava bene. Chi era contro Berlusconi diceva che tutto era sbagliato. Come quando le curve accecate dal tifo non guardano la partita”.   Che ricordo ha Cialente del terremoto? “Ricordo lo sciame sismico durato mesi, i giorni di angoscia prima del terremoto. Poi il la scossa. Aprii la porta e vidi il centro: era un fungo atomico di polvere. Mia suocera dice che gridai ripetutamente: L’Aquila è finita”.   Il momento più difficile di questi 10 anni, per l’ex primo cittadino, fu quando Berlusconi firmò un’ordinanza con la quale veniva trasferito a Pescara, Chieti, Teramo, Avezzano tutto ciò che non fossero uffici comunali e scuole: reparti ospedalieri, centri di ricerca ma anche il personale. La città sarebbe morta. Stavo chiamando gli aquilani alla rivolta: fu uno scontro durissimo con Berlusconi. Riuscii di notte a svegliare il premier, attraverso Gianni Letta, e a far cancellare l’ordinanza”. Il giorno più bello invece, racconta Cialente, “fu quando venne inaugurata la Fontana delle 99 Cannelle: l’acqua cominciò ad uscire, fu una musica e il primo segno che tornava qualcosa”.

L’Aquila, servono ancora 6 miliardi per la ricostruzioneAppello degli uffici ricostruzione, velocizzare intervento pubblico

L’AQUILA31 marzo 201921:12

Per la ricostruzione privata dell’Aquila e dei comuni dell’esteso cratere del terremoto occorrono complessivamente nuove risorse per 6 miliardi di euro: la stima, nel decennale del sisma del 6 aprile 2009, viene dai responsabili dei due uffici speciali, per la ricostruzione dell’Aquila (Usra), Antonio Provenzano, e dei comuni del cratere (Usrc), Raffaello Fico, due giovani tecnici da poco al timone dei due organismi.   L’istanza, accompagnata dalla richiesta di snellimento burocratico per spendere i fondi già stanziati in scadenza nel 2020, è stata formulata al sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri con delega alla ricostruzione Vito Crimi.

In questo quadro si inserisce l’allarme del presidente dei costruttori provinciali, Adolfo Cicchetti, che in quello che è stato definito il cantiere più grande d’Europa, parla di “metodo L’Aquila che ha funzionato”, ma anche “di mille posti di lavoro persi lo scorso anno e di imprese in difficoltà”. In entrambi i crateri, il recupero delle abitazioni private è molto più avanti rispetto a quella pubblica che segna il passo, soprattutto per scuole ed edifici pubblici, nonostante ci siano fondi disponibili, non impegnati perché le stazioni appaltanti degli enti pubblici non pubblicano le gare: in questo senso i due responsabili fanno un appello alla velocizzazione.

All’Aquila la ricostruzione privata ha raggiunto il 75 per cento, con il centro storico che ha bisogno di un’accelerazione, come nelle frazioni. Nei 56 comuni del cratere e nei 100 al di fuori si è a metà dell’opera, mentre sono nettamente più basse le percentuali nei centri storici dei piccoli comuni, e ancora peggio nella ricostruzione pubblica. A Provenzano servono 2 miliardi più circa 800 milioni per la ricostruzione pubblica, a Fico circa 4 miliardi e 500 milioni per la pubblica. “Abbiamo bisogno di dare un colpo di reni perché la ricostruzione privata ha raggiunto livelli buoni, accettabili. Ma occorre arrivare fino in fondo. Vanno trovate nuove risorse, e poi occorrono procedure per spendere quelle disponibili, in tempi ottimali”, spiega Provenzano che ha un proiezione per il futuro: “Ritengo che la fine della istruttoria si concluderà nel 2021, mentre per la ricostruzione privata obiettivo fattibile è il 2023-2024”.

All’Aquila, cancellato il contributo di autonoma sistemazione, sono intorno a 4mila le famiglie che ancora vivono nel mega insediamento del progetto Case costruito a tempo di record dopo il sisma per dare un tetto a circa 20mila persone, o nei moduli abitativi provvisori; nei comuni del cratere sono 4.800 le famiglie che hanno una sistemazione provvisoria con 10.451 abitazioni ancora da recuperare e 4.604 in cui sono in corso lavori. Considerano gli 80mila sfollati iniziali l’emergenza abitativa non c’è più.

“Non è semplice fissare una data per la conclusione, ci sono fattori che non dipendono da noi. Faccio un esempio: ci sono 2 miliardi di euro di progetti da consegnare. Occorrerebbe stabilire un limite temporale per legge, per poi stabilire tempistiche. Comunque nel giro di 5-6 anni, se arriveranno tutti i progetti, la ricostruzione potrà dirsi conclusa al 90 per cento”, annuncia Fico. “Spesso – spiega ancora Cicchetti – nella ricostruzione, come nei cantieri, è la coda il momento più difficoltoso, perché cala l’attenzione, perché si pensa di essere in discesa. L’Aquila, basta farsi un giro, è una città che sta tornando a vivere con un sorriso splendido, ma manca qualche dente”, chiarisce il presidente dell’Ance provinciale.

Grande cantiere L’Aquila, le 2 anime della cittàRicostruzione simbolo Italia, ma a 10 anni ancora tanto da fare

L’AQUILA31 marzo 201922:01

Le due città vivono in simbiosi anche se in una esplode la vita e nell’altra la morte non è mai andata via. I nuovi palazzi accanto alle macerie di quelli venuti giù il 6 aprile 2009, le attività commerciali spuntate come funghi e le saracinesche chiuse, il rumore incessante dei martelli pneumatici e il silenzio dei vicoli del centro, il balletto delle gru e l’immobilità dei ricordi rimasti sepolti sotto le pietre. L’Aquila 10 anni dopo il terremoto è molto più del cantiere più grande d’Italia dove la polvere non si posa mai: è il simbolo stesso di un Paese che nelle tragedie dà il meglio di sé e che poi si perde nei mille rivoli della burocrazia, che convive con i disastri ma che non è mai stato capace di mettere la prevenzione al centro della sua politica.

L’Aquila è piena di altarini. Ce ne sono ovunque, sparsi per la città: accanto agli alberi, vicino ad un cumulo di pietre, sulle recinzioni che delimitano le zone ancora off limits. Come quello dedicato a Vasileios Koyfolias, un ragazzone greco che morì in via Campo di Fossa, a due passi dalla villa comunale: la bandiera bianco e azzurra è appoggiata ad un albero assieme alla sua foto e ad un lumino, davanti al palazzo che sta nascendo al posto di quello dove è morto. O come quello in via XX settembre, dove c’era la casa dello Studente. C’è uno striscione con i nomi dei ragazzi e una maglietta appesa alla recinzione metallica: “10 anni sempre nel nostro cuore”. Al posto dell’edificio c’è un grande buco con al centro due pilastri e un’architrave; sembra la porta d’Europa di Lampedusa, con l’unica differenza che quella è dedicata ai morti in mare e questa a quelli sepolti vivi dopo le scosse.

Ma L’Aquila è anche la forza della vita che ti colpisce imperiosa. La periferia è un brulicare di umanità che si sposta, produce, lavora, gioca, ha fiducia, combatte ogni giorno. Lo skyline della città è cambiato completamente, centri commerciali e nuovi palazzi hanno modificato per sempre il volto di queste zone. Certo, non è tutto oro quel che luccica: perché la ricostruzione, più quella pubblica che quella privata, è assai indietro e perché forse con tutti i miliardi arrivati – e sono tanti – si poteva fare di più e meglio. Basta camminare in centro storico per accorgersene. Dove accanto ai palazzi ristrutturati e alle chiese riaperte è pieno di vicoli fermi a dieci anni fa, con i materassi sopra le pietre crollate. Dove accanto alla decina di negozi che hanno riaperto sulla via dello struscio, il corso Vittorio Emanuele, ci sono decine di cartelli ‘affittasi’ su locali inesorabilmente vuoti. Ma se parli con la gente non ti dice solo questo.

Giuseppe Palumbo è dietro il bancone della sua macelleria in via Garibaldi ed è stato tra i primi a riaprire nel centro storico, l’8 luglio del 2010. “Altri dieci anni non bastano, prima del 2030 non saremo pronti. Abbiamo sofferto, è stata ed è dura, ci vuole molto sacrificio. Ma non mi lamento e non ho mai accettato di chiudere, anche perché questo è l’unico reddito di tutta la famiglia, che dovevo fare? E poi dobbiamo dirlo. Qui, soprattutto nel periodo dell’emergenza, hanno fatto i miracoli, non riconoscerlo sarebbe ingiusto”.

In via Sassa, dieci metri dietro piazza Duomo, Klaurant Beydollari è in pausa pranzo. Fa il muratore, è albanese, ha sposato un’aquilana vent’anni fa e non è più andato via. Sono anni che lavora tra la polvere del centro storico, sa quanto sia difficile ricostruire una città. Questa città. “E’ un lavoro enorme, non è mica che puoi buttare già una città del 1200. Per ogni edificio devi togliere l’intonaco vecchio e fare dei buchi profondi 10 centimetri; poi devi fare le iniezioni di una malta speciale per rinforzare la struttura, mettere i tiranti con le piastre e alla fine ritirare su l’intonaco a retina. Ci vuole il tempo suo, per ricostruire. E poi qui d’inverno fa freddo. Sai cosa succede quando fa -3? Che non puoi fare la calce, perché non amalgama. E sai quanti sono i giorni che fa freddo qui?”.

Le palazzine del progetto ‘Case’, le new town di Berlusconi, sono tutte ancora al loro posto. Alcune evacuate già da tempo, perché l’assenza di manutenzione ha fatto crollare balconi e saltare tubature, come quelle di Cese di Preturo; alcune ancora perfettamente abitabili e abitate, come quelle di Bazzano. Olga Zabolotnii sta sistemando il suo giardinetto assieme ai figli.

“A me non è mancato molto – dice – certo, c’è la manutenzione da fare, ma molto dipende anche da noi abitanti e da come teniamo le aree in comune. E poi per ricostruire ci vorrà ancora molto tempo, meno male che abbiamo avuto queste case”.

Lo stesso pensiero dei sopravvissuti di Onna, 40 morti su 350 abitanti quella notte, un’ecatombe. Le case di legno costruite dai trentini ancora reggono bene, ma il paese è come lo trovarono i pompieri la mattina del 6 aprile: raso al suolo.

Carlo, 74 anni, zappa il suo orticello tra le macerie. “Come va? Deve andare per forza, non abbiamo alternative. Non ci hanno abbandonato, anche se pensavamo che con quello che ci era capitato si sarebbe fatto prima”. A cinquanta metri dall’orto la prima nuova palazzina del paese è quasi ultimata, a luglio entreranno le prime famiglie. E’ attaccata a quel che resta di un’abitazione crollata 10 anni fa, una scala che porta in cielo. Vita e morte, ancora insieme.

Corteo a Firenze per ricordare OrsettiCirca 2000 persone sfilano per le strade del suo quartiere

FIRENZE31 marzo 201922:01

– Lungo corteo, circa 2000 persone, nel pomeriggio a Firenze, da piazza Leopoldo e alla Fortezza da Basso, per ricordare Lorenzo Orsetti, il 33enne fiorentino andato a combattere a fianco del popolo curdo e morto in Siria durante una controffensiva dell’Isis. In testa al corteo, dietro lo striscione con la sua foto e le sue parole (‘Ogni tempesta inizia con una singola goccia. Cercate di essere voi quella goccia’), i genitori di ‘Orso’ con a fianco gli amici e alcuni dei rappresentati dei curdi in Toscana che avevano organizzato la manifestazione. Tante le foto del 33enne su striscioni e bandiere con i colori delle milizie dell’Ypg, ma anche dei partiti della sinistra, dei Cobas e degli anarchici, che hanno sfilato lungo le strade del quartiere che il 33enne aveva lasciato per andare, come si leggeva in uno dei cartelli, a fare “il partigiano di oggi”. Alla Fortezza il padre Alessandro e la mamma Annalisa hanno salutato e ringraziato tutti i presenti, soprattutto i tanti arrivati anche da fuori Firenze.
Ucciso in riva a Po, confessa un giovaneSi è presentato poche ore dopo la marcia che chiedeva la verità

TORINO31 marzo 201923:13

– Svolta nelle indagini sull’omicidio di Stefano Leo, il giovane ucciso lo scorso 23 febbraio in riva al Po, a Torino, nella zona dei Murazzi. In queste ore, gli inquirenti stanno valutando di procedere al fermo di indiziato di delitto di un 27enne italiano di origini marocchine con piccoli precedenti penali. I carabinieri e i magistrati titolari delle indagini hanno trovato i primi riscontri alle confessioni del fermato, tra cui la presunta arma del delitto. A poche ore dalla marcia organizzata dal padre di Stefano Leo e dagli amici per chiedere di far luce sulla sua morte, il 27enne si è presentato spontaneamente in Questura, che ha subito avvisato i carabinieri del Comando provinciale, titolari dell’inchiesta.
Condotto dai militari dell’Arma presso gli uffici del Comando Provinciale di Via Valfrè, l’uomo è stato interrogato alla presenza del suo difensore di fiducia. Le indagini proseguono per la raccolta di ulteriori riscontri al delitto, anche ai fini di chiarirne il movente. –

Papa, chi fa i muri ne resta prigioniero
‘Invece quelli che fanno ponti andranno avanti’

AEREO PAPALE31 marzo 201923:50

– “Sentiamo dolore quando vediamo le persone che preferiscono costruire dei muri. Perché abbiamo dolore? Perché coloro che costruiscono i muri finiranno prigionieri dei muri che hanno costruito. Invece quelli che costruiscono ponti, andranno tanto avanti”. Così il Papa durante il volo che lo ha riportato da Rabat, al termine del viaggio in Marocco. “Costruire ponti per me è una cosa che va quasi oltre l’umano, ci vuole uno sforzo molto grande. Mi ha sempre toccato tanto una frase del romanzo di Ivo Andric, ‘Il ponte sulla Drina’: dice che il ponte è fatto da Dio con le ali degli angeli perché gli uomini comunichino”.
Il Papa: dalle paure nascono le dittature

31 marzo 201923:19

“Vedo che tanta gente di buona volontà, non solo cattolici, ma gente buona, di buona volontà è un po’ presa dalla paura che è la predica usuale dei populismi, la paura. Si semina paura e poi si prendono delle decisioni. La paura è l’inizio delle dittature”. Lo ha detto papa Francesco rispondendo ai giornalisti sul volo di ritorno da Rabat. “Andiamo al secolo scorso, alla caduta di Weimer, questo lo ripeto tanto – ha proseguito Francesco -. La Germania aveva necessità di una uscita e, con promesse e paure è andato avanti Hitler, conosciamo il risultato, conosciamo il risultato. Impariamo dalla storia, questo non è nuovo: seminare paura è fare una raccolta di crudeltà, di chiusure e anche di sterilità”. “Pensate all’inverno demografico dell’Europa – ha aggiunto -. Anche noi che abitiamo in Italia sotto zero. Pensate alla mancanza di memoria storica: l’Europa è stata fatta da migrazioni e questa è la sua ricchezza. Pesiamo alla generosità di tanti paesi, che oggi bussano alla porta dell’Europa, con i migranti europei dall’84 in su, i due dopoguerra, in massa, America del nord, America centrale, America del sud”. “Mio papà è andato lì nel dopoguerra in accoglienza – ha raccontato -. Un po’ di gratitudine… È vero, per essere comprensivi, che il primo lavoro che dobbiamo fare è cercare che le persone che migrano per la guerra o per la fame non abbiano questa necessità”.

“Se l’Europa così generosa vende le armi allo Yemen per ammazzare dei bambini come fa l’Europa a essere coerente – ha detto ancora -. E dico questo è un esempio, ma l’Europa vende delle armi. Poi c’è il problema della fame, della sete. L’Europa, se vuole essere la madre Europa e non la nonna Europa deve investire, deve cercare intelligentemente di aiutare ad alzare con l’educazione, con gli investimenti e questo non è mio, lo ha detto il cancelliere Merkel. È una cosa che lei porta avanti abbastanza: impedire l’emigrazione non con la forza ma con la generosità, gli investimenti educativi, economici, ecc. e questo è molto importante”. “Secondo, su come agire – ha aggiunto -, è vero che un Paese non può ricevere tutti, ma c’è tutta l’Europa per distribuire i migranti, c’è tutta l’Europa. Perché l’accoglienza deve essere con il cuore aperto, poi accompagnare, promuovere e integrare. Se un Paese non può integrare deve pensare subito di parlare con altri paesi: tu quanto puoi integrare, per dare una vita degna alla gente”.   “Io di politica italiana Non capisco”. Così il Papa, sul volo di ritorno da Rabat, ha risposto alla domanda su cosa pensasse della frase del ministro dell’Interno Salvini secondo cui più che della famiglia, bisogna avere paura dell’Islam. “Avevo letto del ‘Family day’. Non so cosa sia, davvero, so che è uno dei tanti ‘day’ che si fanno. So anche che ho letto la lettera del cardinale Parolin e sono d’accordo, pastorale, di buona educazione. Ma di politica italiana non domandatemi, non capisco”, ha aggiunto Francesco.

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Ultimo aggiornamento 31 Marzo, 2019, 23:09:07 di Maurizio Barra

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Gb: regina pronta a smettere di guidare
Dopo Filippo, la decisione a malincuore di Elisabetta
LONDRA

31 marzo 2019 16:00

E’ l’unica persone in Gran Bretagna autorizzata a guidare senza la patente ma le ore dietro al volante di Elisabetta potrebbero essere contate. A quanto apprende il Sunday Times, infatti, dopo l’incidente di Filippo a gennaio la regina avrebbe ceduto alle pressioni del suo team per la sicurezza e deciso di rinunciare a guidare sulle strade del Regno. Una decisione presa controvoglia, tuttavia, perche’ la sovrana è nota per essere un’appassionata di motori e, nonostante da quando sia nata ha un autista a sua disposizione è spesso fotografata alla guida di uno dei suoi bolidi: Jaguar, Land o Range Rovers. Per la gioia dei passeggeri. Tutti tranne uno. Pare, infatti, che nel 1998 Elisabetta abbia “terrorizzato” l’allora erede al trono dell’Arabia Saudita, il principe Abdullah, con un giro nelle sue tenute. Elisabetta, 93 anni tra pochi giorni, continuerà comunque a guidare all’interno delle sue proprietà.
Tenta furto pezzo binario ad AuschwitzAmericano arrestato, rischia fino a 10 anni di carcere

VARSAVIA31 marzo 201917:35

– Un turista americano ha cercato di rubare un pezzo dei binari da dove migliaia di ebrei, durante l’Olocausto, furono scaricati dai treni nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, nella Polonia occupata dai tedeschi. L’uomo, un 37enne, fermato dalla polizia polacca ha ammesso la colpa e adesso rischia fino a 10 anni di carcere. Lo ha riferito il portavoce della polizia di Oswiecim, Malgorzata Jurecka. Negli anni recenti il lager-simbolo del nazismo è stato teatro di atti di vandalismo. Il caso più eclatante fu nel 2009 con il furto della famigerata scritta ‘Arbeit Macht Frei’ (‘Il lavoro rende liberi’) che sovrastava il cancello principale del campo di sterminio. In seguito fu ritrovata, fatta a pezzi.
Turchia: coalizione Erdogan sopra 50%1/3 voti scrutinati, partito del presidente primo con il 47,6%

ISTANBUL31 marzo 201919:07

– Con un terzo delle schede scrutinate a livello nazionale, l’Akp del presidente Recep Tayyip Erdogan si conferma primo partito in Turchia nelle elezioni amministrative con il 47,6% e supera il 50% in coalizione con i nazionalisti del Mhp. I socialdemocratici del Chp sono il secondo partito con il 31,3%.
Ucraina:ballottaggio Zelensky-PoroshenkoSecondo l’exit poll di TSN

MOSCA31 marzo 201919:09

– Secondo l’exit poll condotto da TSN, Vladimir Zelensky e Petro Poroshenko passano al secondo turno delle elezioni presidenziali in Ucraina. Lo riporta Unian.
Bruxelles: gilet gialli a marcia climaSi sono infiltrati tra gli 8mila partecipanti

BRUXELLES31 marzo 201919:37

– Alla terza marcia consecutiva domenicale per il clima a Bruxelles, tra gli 8mila manifestanti pacifici si sono infiltrati dei gilet gialli francesi e olandesi che hanno commesso violenze spaccando alcune vetrine di uffici nella zona del quartiere europeo. La polizia ha quindi interrotto il corteo, che come tutti quelli tenutisi nelle settimane scorse si stava svolgendo senza incidenti, isolando i facinorosi in una via adiacente e ha poi proceduto a circa 70 fermi tra i ‘gilets jaunes’. Cinque di questi si sono tra l’altro scagliati contro degli agenti in borghese, ferendone uno a forza di pugni prima che i colleghi riuscissero a venirgli in soccorso. La manifestazione è poi potuta proseguire nella calma sino alla sua conclusione. Altre 7mila persone hanno manifestato per il clima anche a Liegi. “E’ un peccato che dei ‘casseurs’ vengano a distruggere le cose perché abbiamo sempre manifestato in modo pulito e pacifico”, ha dichiarato la liceale Anuna De Wever, leader delle marce studentesche in Belgio

Gb: 4 accoltellati in strada a LondraE’ caccia all’uomo. Il sospettato è un nero di oltre 1,90 m

31 marzo 201919:27

– Nell’arco di poche ore, un uomo ha accoltellato in strada quattro persone, apparentemente a caso, e poi si è dileguato. Ed ora è caccia all’uomo, nella parte nord di Londra, dove le aggressioni sono avvenute.
Come riferisce il Telegraph online, tutto è iniziato ieri nel tardo pomeriggio, ad Edmonton, dove una donna di 45 anni è stata pugnalata alla schiena. Ricoverata in ospedale, le sue condizioni vengono giudicate critiche. Dopo 4 ore, un uomo è stato attaccato allo stesso modo, e probabilmente dalla stessa persona, a Park Avenue. Secondo quanto risulta non è in pericolo di vita. La terza aggressione è avvenuta poco prima delle 4 del mattino alla stazione della metro di Seven Sisters e la vittima è un ragazzo di 23 anni, a sua volta ricoverato in condizioni critiche. L’ultimo attacco è avvenuto ai danni di un uomo, stamane verso le 9.30, a Brettenham Road. La polizia ha detto che il ricercato è un uomo di colore alto oltre 1,9 metri, di corporatura snella, indossa abiti scuri e una giacca con cappuccio.
Istanbul, candidato Erdogan in vantaggioMetà schede scrutinate, Yildirim guida con 5 punti di vantaggio

ISTANBUL31 marzo 201919:54

– Con il 50% delle schede scrutinate, a Istanbul il candidato sindaco dell’Akp del presidente Recep Tayyip Erdogan è in vantaggio nelle elezioni amministrative in Turchia. Nella megalopoli sul Bosforo l’ex premier Binali Yildirim guida con il 51%, con quasi 5 punti di vantaggio su Ekrem Imamoglu del socialdemocratico Chp.
Jim Carrey twitta il duce a testa in giùAlessandra Mussolini insorge: ‘Sei un bastardo’. Poi lo cancella

31 marzo 201919:57

– “Se vi state chiedendo dove porti il fascismo, chiedetelo a Benito Mussolini e alla sua amante Claretta”. Con questa didascalia Jim Carrey ha pubblicato su Twitter un suo disegno che ritrae il duce e Claretta Petacci impiccati a testa in giù a Piazzale Loreto. Una vignetta dura, come molte di quelle che nell’ultimo anno ha pubblicato sul suo account social l’attore americano diventato attivista anti-Trump. Solo che questa volta ha suscitato l’immediata e furibonda reazione della nipote di Mussolini, Alessandra, che gli ha risposto a mezzo social pubblicando in neanche un’ora ben sette post indirizzati a Jim Carrey. Prima un insulto, “you are a bastard”, poi cancellato. Quindi la parlamentare europea ha postato una foto del fungo nucleare invitando l’attore americano “a disegnare questo”, un gruppo di nativi americani, poi un’immagine che ritrae uno schiavo nero frustrato dal suo padrone bianco, la storia di Rosa Parks, per finire con il celebre scatto dei bambini vietnamiti in fuga dall’attacco al napalm

Brasile apre ufficio a Gerusalemme’Sperimo sia primo passo verso apertura ambasciata’

31 marzo 201919:58

– TEL AVIV

– Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha ringraziato il presidente del Brasile Jair Bolsonaro per la decisione di aprire a Gerusalemme ”un ufficio per il commercio, la tecnologia e la innovazione”. ”Speriamo – ha detto in un incontro con la stampa tenuto assieme con Bolsonaro – che questo sia il primo passo verso la apertura della ambasciata del Brasile a Gerusalemme”.
Brexit: sondaggio, Labour avanti su ToryJohnson favorito come successore di Theresa May

31 marzo 201920:02

– In caso di elezioni anticipate in Gran Bretagna il partito laburista otterrebbe il 41% delle preferenze contro il 36% dei Tory. Lo rivela un sondaggio d’opinione pubblicato dal Mail on Sunday. La rilevazione indica anche che è Boris Johnson con il 15% il candidato preferito per il dopo May, seguito a distanza dal ministro degli Interni Sajid Javid (6%), quello dell’Ambiente Michael Gove (5%) e degli Esteri Jeremy Hunt (4%). Quanto alla domanda se la premier dovesse dimettersi il 41% degli intervistati ha risposto “sì subito”, il 23% “dopo che il parlamento avrà votato il suo accordo”, mentre il 22% vorrebbe che rimanesse primo ministro.
Juncker, crescita 0 problema per Italia’Crediamo che crescita arriverà solo allo 0,2%, cioè zero’

31 marzo 201922:46

– “Crediamo che la crescita dell’Italia arriverà solo allo 0,2 per cento, cioè zero. Il che vuol dire che i problemi dell’Italia continueranno a crescere”, ha detto Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione europea, intervistato da Fabio Fazio a Che tempo che Fa.
“Penso che l’Italia sappia quali sono i suoi problemi: la crescita in Italia è in ritardo rispetto a quella europea da 20 anni a questa parte ma dire che è un rischio” per l’economia mondiale come ha fatto il Fmi “è un’esagerazione, malgrado il debito pubblico sia preoccupante”.
Vittoria mutilata per Erdogan, rischia di perdere Ankara Akp verso il successo a Istanbul ma l’opposizione è in crescita

ISTANBUL31 marzo 201922:08

Una vittoria mutilata. Nelle amministrative in Turchia, l’ennesimo successo elettorale di Recep Tayyip Erdogan finisce oscurato da quello che si profila come uno storico trionfo dell’opposizione ad Ankara. Dopo un quarto di secolo la capitale sembra sfuggire dalle mani dei conservatori islamici, segnando una svolta nella politica turca. Con il 70% delle schede scrutinate, il candidato del socialdemocratico Chp Mansur Yavas viaggia verso la vittoria. A livello nazionale, la coalizione del presidente resta sopra il 50% e mantiene quasi certamente il controllo di Istanbul, cuore economico del Paese. Ma per le forze anti-Erdogan è comunque una boccata d’ossigeno. Smirne, terza città turca e tradizionale roccaforte laica, resta nelle loro mani, e potrebbero strappare alla coalizione di governo quasi tutta la fascia mediterranea. Anche i curdi, che si erano concentrati sul sud-est del Paese, si riprendono molte città, compresa la loro capitale Diyarbakir, commissariata negli anni scorsi dal governo centrale insieme a un centinaio di altri Comuni con accuse di terrorismo per presunti legami con il Pkk.

Cade ultraleggero, muore ex campione mtb e slittinoIl velivolo è precipitato vicino alle piste da sci di Torgnon

AOSTA31 marzo 201917:24

L’ex campione di slittino e mountain bike Corrado Herin, valdostano di 52 anni, è morto in un incidente aereo avvenuto a Torgnon, in Valle d’Aosta. Il velivolo, un Piper, è precipitato in località Chantorné, nei pressi delle piste da sci. Assieme ad Herin è rimasto coinvolta un’altra persona che ha riportato gravi ferite.  Corrado Herin in carriera aveva vinto due medaglie d’oro ai Mondiali di slittino su pista naturale nel doppio nel 1986 e nel 1992 (oltre a due medaglie di argento nel singolo e nel doppio nel 1990). All’inizio degli anni ’90 era passato alla mountain bike, specialità downhill, vincendo una medaglia di bronzo ai campionati del mondo di Vail nel 1994 ela coppa del mondo del 1997. Dopo essersi ritirato dalle competizioni è stato per alcuni anni direttore tecnico della nazionale italiana di downhill e four-cross.          [print-me title=”STAMPA”]

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Papa: Marocco; l’incontro con il clero alla cattedrale di Rabat
Il richiamo di Francesco: “Le vie della missione non passano attraverso il proselitismo”. I cristiani ‘dialoghino sempre, contro odio e divisioni’, è l’appello del pontefice

RABAT31 marzo 2019 12:00

Papa Francesco è arrivato alla cattedrale cattolica di Rabat, nel centro della città, nella Piazza di Golan, dove incontra il clero, i religiosi, le religiose e il Consiglio ecumenico della Chiese. E’ stato accolto all’ingresso della cattedrale dal parroco e da tre sacerdoti incaricati per la pastorale, i quali gli porgono il crocifisso e l’acqua benedetta per l’aspersione, e percorre la navata centrale, mentre la corale intona un canto.I cristiani dialoghino sempre, contro odio e divisioni “Il cristiano, in queste terre, impara ad essere sacramento vivo del dialogo che Dio vuole intavolare con ciascun uomo e donna, in qualunque condizione viva”. Lo ha detto papa Francesco incontrando il clero. “Come non evocare – ha ricordato – la figura di San Francesco d’Assisi che, in piena crociata, andò ad incontrare il Sultano al-Malik al-Kamil? E come non menzionare il beato Charles de Foucauld che, profondamente segnato dalla vita umile e nascosta di Gesù a Nazaret, che adorava in silenzio, ha voluto essere un ‘fratello universale’? O ancora quei fratelli e sorelle cristiani che hanno scelto di essere solidali con un popolo fino al dono della propria vita?”. “È un dialogo che – ha proseguito citando il documento di Abu Dhabi -, diventa preghiera e che possiamo realizzare concretamente tutti i giorni in nome ‘della ‘fratellanza umana’ che abbraccia tutti gli uomini, li unisce e li rende uguali. In nome di questa fratellanza lacerata dalle politiche di integralismo e divisione e dai sistemi di guadagno smodato e dalle tendenze ideologiche odiose, che manipolano le azioni e i destini degli uomini”.  “La nostra missione di battezzati, di sacerdoti, di consacrati, non è determinata particolarmente dal numero o dalla quantità di spazi che si occupano, ma dalla capacità che si ha di generare e suscitare cambiamento, stupore e compassione; dal modo in cui viviamo come discepoli di Gesù, in mezzo a coloro dei quali noi condividiamo il quotidiano, le gioie, i dolori, le sofferenze e le speranze”. Ha detto il Papa incontrando il clero a Rabat. “Le vie della missione non passano attraverso il proselitismo”, che “porta sempre a un vicolo cieco, ma attraverso il nostro modo di essere con Gesù e con gli altri”. “Il problema – ha aggiunto – non è essere poco numerosi, ma essere insignificanti, diventare un sale che non ha più il sapore del Vangelo, o una luce che non illumina più niente”. “La preoccupazione sorge quando noi cristiani siamo assillati dal pensiero di poter essere significativi solo se siamo la massa e se occupiamo tutti gli spazi”, ha spiegato Francesco, ma “la vita si gioca con la capacità che abbiamo di ‘lievitare’ lì dove ci troviamo e con chi ci troviamo. Anche se questo può non portare apparentemente benefici tangibili o immediati”.

– “Il cristiano, in queste terre, impara ad essere sacramento vivo del dialogo che Dio vuole intavolare con ciascun uomo e donna, in qualunque condizione viva”. Lo ha detto papa Francesco incontrando il clero a Rabat. “È un dialogo che – ha proseguito – diventa preghiera e che possiamo realizzare concretamente tutti i giorni in nome ‘della ‘fratellanza umana’ che abbraccia tutti gli uomini, li unisce e li rende uguali. In nome di questa fratellanza lacerata dalle politiche di integralismo e divisione e dai sistemi di guadagno smodato e dalle tendenze ideologiche odiose, che manipolano le azioni e i destini degli uomini”. “Una preghiera – ha affermato Francesco – che non distingue, non separa e non emargina, ma che si fa eco della vita del prossimo; preghiera di intercessione che è capace di dire al Padre: venga il tuo regno. Non con la violenza, non con l’odio, né con la supremazia etnica, religiosa, economica, ma con la forza della compassione riversata sulla Croce per tutti gli uomini”.
In 10mila a corteo pro-famiglia a VeronaPresente anche il senatore Davide Pillon

VERONA31 marzo 201914:02

– È partito da Piazza Bra il corteo finale del Congresso delle Famiglie di Verona. Nel ‘salotto’ cittadino si sono radunate circa 10.000 persone, secondo le prime stime delle forze dell’ordine, che riempiono metà dello spazio della Bra. I manifestanti sfileranno lungo le vie del centro, per tornare sotto il palco davanti al palazzo comunale.
Tra le tante bandiere, quelle di Alleanza cattolica, dei Giuristi per la vita, del Movimento per la vita, gruppi mariani e devozionali e pro-vita. Al termine, dal palco vi saranno i saluti del sindaco di Verona, Federico Sboarina, dell’assessore regionale veneto Elena Donazzan, di Massimo Gandolfini e degli organizzatori. Presente al corteo anche il senatore Davide Pillon.
Raggi, parte tavolo per piano alberiCon rappresentanti ministeri Ambiente, Agricoltura e Mibac

31 marzo 201914:50

– Lunedì “parte il tavolo di lavoro per definire un piano straordinario di manutenzione e sostituzione, anche periodica, delle alberature nel territorio cittadino.
L’obiettivo è quello di avviare un confronto con tutte le istituzioni e con il mondo scientifico, per garantire la tutela del patrimonio naturale della nostra città e la sicurezza dei cittadini”. Lo annuncia su Fb la sindaca di Roma Virginia Raggi ricordando che la Capitale è “tra i comuni più verdi d’Europa.
La nostra città dispone di un immenso e pregiato patrimonio arboreo, 330.000 alberi che vanno tutelati e preservati”.”Per questo ho convocato in Campidoglio – spiega – i rappresentanti dei Ministeri Politiche agricole e forestali, Ambiente e dei Beni culturali, il Soprintendente per l’Archeologia e il Paesaggio di Roma, i responsabili di architettura delle università La Sapienza e Roma Tre, il direttore del Dipartimento di Scienze agrarie e forestali dell’Università della Tuscia, il presidente del Sisef, gli assessori e tecnici del Campidoglio”.
Lega, domani la proposta di legge per una commissione d’inchiesta sulle case famigliaVelocizzare adozioni. Sprint anche su asili nido gratis

31 marzo 201916:30

“Domani la Lega depositerà una pdl per istituire la Commissione parlamentare di inchiesta sul business delle case famiglia e per velocizzare adozioni nazionali e internazionali. Occorre fare chiarezza da una parte e, dall’altra, velocizzare le adozioni: ci sono migliaia di coppie in fila d’attesa da anni. Solleciteremo inoltre la calendarizzazione della nostra proposta, ferma in Parlamento da tempo, sugli asili nido gratis”. Così i capigruppo Lega di Senato e Camera, Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari.

Conte, perdita fiducia frena slancioMina funzionamento mercati e accresce costi transazione

FIRENZE31 marzo 201916:58

– “La drammatica perdita di fiducia in noi stessi e negli altri frena lo slancio verso il futuro.
Mina il funzionamento dei mercati e accresce oltre misura i costi di transazione”. Lo dice il presidente del Consiglio Giuseppe Conte al Festival dell’Economia civile in corso a Firenze.
Autonomia: Fico, prima dibattito CamereNon può essere divisiva e creare cittadini di serie A e serie B

PARETE (CASERTA)31 marzo 201916:58

– “L’autonomia regionale di cui si parla non può diventare divisiva, ma deve garantire l’accesso uguale di tutti alle risorse del Paese. Non si possono creare cittadini di serie A e B”. Lo ha detto il presidente della Camera Roberto Fico a Parete (Caserta), dove è intervenuto a un incontro pubblico sulla sicurezza stradale. “Il Sud è il punto di svolta del Paese; qui non siamo divisivi ma inclusivi.
Un eventuale trasferimento di poteri alle Regioni dovrà avvenire solo dopo un ampio dibattito parlamentare”.
Conte, faremo nuove riformeSpese molte energie per ricostruire fiducia fra persone

FIRENZE31 marzo 201917:35

– “Le riforme già varate non sono nulla rispetto a quello che ancora faremo. Ma forse le maggiori energie fisiche e mentali le ho spese in questa mia esperienza di governo per ricostruire la fiducia tra le persone, tra cittadini e istituzioni”. Lo dice il presidente del Consiglio Giuseppe Conte parlando a Firenze.
M5S: 200 a 2/o turno EuroparlamentarieTra i candidati Nogarin e la ex Iena Giarrusso

31 marzo 201917:40

– Sono duecento i candidati M5S che passano al secondo turno dee Europarlamentarie. Lo annuncia il blog delle Stelle al termine del primo turno, su base regionale, delle votazioni su Rousseau. A passare sono i primi dieci candidati per Regione. In tutto per le circoscrizioni Nord Ovest, Nord Est e Centro i candidati sono 120, per il Meridione 60, per la circoscrizione Isole 20.
Tra i candidati che ce l’hanno fatta, Filippo Nogarin in Toscana e la ex ‘Iena’ Dino Giarrusso in Sicilia.
Conte, nessun attacco alle banchePresto decreto per truffati, domani vedo Tria

FIRENZE31 marzo 201917:41

– “Non mi sembra ci siano i presupposti per parlare di attacco alle banche… Conserviamoci tutti lucidi”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte lasciando Palazzo Vecchio e rivolgendosi ai giornalisti che lo incalzavano su questo tema.
“Sicuramente adesso dobbiamo varare e licenziare al più presto – ha aggiunto – il decreto per i truffati delle banche. Lo abbiamo detto. C’è solo qualche aspetto tecnico ma sicuramente domani vedo anche il ministro Tria. Va varato al più presto il decreto”.
Conte, in settimana il decreto crescitaDomani niente Cdm, lo fisseremo in settimana

FIRENZE31 marzo 201917:42

– “Domani non è previsto il Consiglio dei ministri, lo fisseremo ovviamente in settimana e porteremo il decreto crescita”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte al Festival dell’Economia a Firenze.
Lega, pdl per commissione case famigliaVelocizzare adozioni. Sprint anche su asili nido gratis

31 marzo 201917:46

– “Domani la Lega depositerà una pdl per istituire la Commissione parlamentare di inchiesta sul business delle case famiglia e per velocizzare adozioni nazionali e internazionali. Occorre fare chiarezza da una parte e, dall’altra, velocizzare le adozioni: ci sono migliaia di coppie in fila d’attesa da anni. Solleciteremo inoltre la calendarizzazione della nostra proposta, ferma in Parlamento da tempo, sugli asili nido gratis”. Così i capigruppo Lega di Senato e Camera, Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari.
Fico, ecoballe vanno rimosseRafforzare la raccolta differenziata, agire su mentalità

PARETE (CASERTA)31 marzo 201919:44

– “Le ecoballe sono un vergogna nazionale e vanno rimosse”. Così il presidente della Camera dei deputati Roberto Fico a Parete (Caserta). “Bisogna rafforzare la raccolta differenziata – ha proseguito – ma per fare questo è necessario anche agire sulla mentalità dei cittadini”. Le ecoballe sono sistemate a poca distanza dal comune di Parete, al confine con il Giugliano in Campania (Napoli).

‘Nata’ una seconda volta dalle macerie all’Aquila, l’appello di Marta allo StatoPer 23 lunghe ore rimase sepolta. Lei come tutti i fuori sede non ha mai avuto lo status di terremotata

Rimase sepolta 23 lunghe ore sotto le macerie della palazzina in cui risiedeva all’Aquila, la notte del 6 aprile 2009. Marta Edda Valente, all’epoca studentessa fuori sede, oggi è una donna di 34 anni, bella, solare e positiva. Vive nel Teramano, dove è nata, è ingegnere gestionale e nel tempo libero fa la ‘coach motivazionale’, ovvero aiuta gli altri a superare paure, difficoltà, momenti difficili.   Marta però una ferita ancora aperta di sicuro ce l’ha: non ha mai ottenuto lo status di terremotata perché risiedeva fuori dall’area del cratere. In termini economici questo ha significato, per la sua famiglia, sostenere autonomamente una spesa di oltre 100 mila euro, tra diversi interventi chirurgici, fisioterapia, cure. La giovane, ricorda il suo avvocato Tommaso Navarra, negli anni ha protestato per questo, rivolgendosi alle autorità, così come hanno fatto gli altri studenti fuori sede o lavoratori non residenti, con invalidità riconosciuta. Nessuno ha ottenuto dei risultati.

A dieci anni dal terremoto, Marta continua a fare appello allo Stato. E’ una donna tenace. Le dissero che non avrebbe più camminato ma lei, con pazienza, determinazione e resilienza, non si è data per vinta e dopo tanta fisioterapia ce l’ha fatta.

Nonostante un ricovero durato 100 giorni, subito dopo il terremoto non ha mai smesso di studiare e dare esami e nel 2010 si laureò all’Aquila in ingegneria gestionale con lode e menzione speciale.   “Chi quella notte era all’Aquila, fuori sede, per il proprio studio, senza fuggire dinanzi alle scosse ma confidando nello Stato, non può rimanere ancora oggi senza tutela”, dice oggi Marta. Molte di queste persone sono ancora alle prese con una riabilitazione fisica e psicologica. Ci vorrebbe quindi, chiede Marta, “un adeguato riconoscimento in termini di status giuridico e accesso privilegiato nel mondo del lavoro con un provvedimento generale o almeno regionale”.   Marta fa ancora un appello perché si tutelino le persone che oggi possano trovarsi nelle sue stesse condizioni, legiferando un riconoscimento “così come fatto con il Decreto Milleproroghe per Rigopiano nel 2017”.

Marta è ottimista. Oggi ha tanti affetti ed hobby, viaggia molto e dopo quell’esperienza ha cominciato ad esplorare quella natura che tanto le ha tolto, a cavallo, con le ciaspole e con l’escursionismo. Marta ha dato un nome alla sua esperienza, “le olimpiadi della vita”. Di sicuro, come le dicono in molti, ha già vinto la medaglia d’oro.

M5S: in 200 passano a 2/o turno EuroparlamentarieL’annuncio sul blog delle Stelle. A passare sono i primi dieci candidati per Regione

31 marzo 201916:03

Sono duecento i candidati M5S che passano al secondo turno dee Europarlamentarie. Lo annuncia il blog delle Stelle al termine del primo turno, su base regionale, delle votazioni su Rousseau. A passare sono i primi dieci candidati per Regione. In tutto per le circoscrizioni Nord Ovest, Nord Est e Centro i candidati sono 120, per il Meridione 60, pera circoscrizione Isole 20.
Boccia al governo, superare i conflitti, serve un’azione massiva per la crescitaIl presidente di Confindustria a ‘Mezz’ora in più’ su Rai 3

31 marzo 201918:01

Nella maggioranza “ci sono grandi divergenze su molte questioni: data la dimensione economica che il paese vive in questo momento servirebbe compattezza, noi lo abbiamo mostrato con i sindacati”. Lo ha detto il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia a ‘Mezz’ora in più’ su Rai 3 invitando il governo a “superare i conflitti sullo sblocca cantieri e sul decreto crescita” perché serve una “operazione massiva” per il rilancio del Paese.Il voto? Se divergenze strutturali prenderne atto Se continua la paralisi esclude il voto anticipato? “Se le divergenze sono strutturali bisogna prenderne atto e non andare avanti e galleggiare. C’è una manovra a fine anno da fare”. Lo ha detto Boccia sottolineando che “in caso di paralisi continua” non va escluso niente proprio perché oltre a “reagire al rallentamento in atto” c’è poi da “affrontare la prossima manovra, con oltre 23 miliardi di clausole di salvaguardia” di aumenti di Iva.

Bertolaso: no rimpianti, nessuno lasciato solo Ma sulla prevenzione non è cambiato nulla, la politica dorme

31 marzo 201921:50

Nessun rimpianto, nessun rimorso. “Solo nostalgia, di un periodo duro e difficile in cui si sono fatte cose straordinarie. Non lo dico io, lo dice uno studio dell’università dell’Aquila. In città c’erano 70mila persone prima del terremoto; erano 70mila anche nel 2010 e nel 2011; oggi sono circa 66mila: nessuno è stato lasciato solo, nessuno è stato costretto ad andarsene. Questo è qualcosa di straordinario”. Guido Bertolaso è in viaggio per Istanbul, gli hanno chiesto una consulenza per la realizzazione del piano di evacuazione della città in caso di terremoto. E con un gruppo di giovani ingegneri sta lavorando ad un progetto per ripulire il mare dalla plastica. Insomma, stare fermo senza fare nulla è una cosa che non gli è mai riuscita, ora e 10 anni fa, quando era il capo della Protezione Civile.Il 6 aprile del 2009, mezzora dopo la scossa, era in sala operativa. “Nessuno deve essere lasciato solo” disse ai suoi. E’ così Bertolaso? E’ andata davvero così? “Sì – risponde convinto -. Sicuramente durante l’emergenza, e lo testimonia la fila dei politici di ogni schieramento che c’era in quei giorni a L’Aquila: non sarebbero certo venuti se le cose fossero andate male. E nessuno è stato lasciato solo nei mesi successivi, quando costruimmo le Case per gli sfollati, una scelta che rifarei anche oggi e di cui vado fiero: il 60% di chi c’è andato allora ci vive ancora oggi; i Map, le casette di legno, sono ancora lì dopo 10 anni e tengono benissimo”. E dopo? Dopo l’emergenza? Sono passati dieci anni e L’Aquila è un enorme cantiere, con decine di problemi ancora irrisolti. Ci sono colpe? “In Italia si banalizza sempre tutto, si deve trovare sempre un capro espiatorio – risponde – Ci sono state carenze, problemi di burocrazia, sicuramente. Ma non è pensabile che una città possa essere ricostruita in due anni. Chi lo dice non sa di cosa parla. Il grande esempio di cui tutti si riempiono la bocca, per citare un modello di ricostruzione perfetta, è il Friuli. Ma il terremoto del Friuli colpì dei paesi, non una città. Se fosse stata distrutta Udine, sarebbe andata alla stessa maniera? La verità è che L’Aquila è una città con duemila anni di storia, non si può buttare giù tutto e ricostruire come se nulla fosse. Lo dissi in un consiglio comunale qualche giorno dopo il terremoto, dissi che ci sarebbero voluti almeno dieci anni. Mi riempirono di insulti e proteste. Ma avevo ragione”.Ma la politica ha capito qual è l’insegnamento che arriva da L’Aquila? Ha capito che senza una prevenzione strutturale continueremo a contare i morti ad ogni emergenza? Bertolaso ci pensa un attimo. “Non abbiamo capito nulla. C’è un briciolo di consapevolezza in quei territori che sono stati purtroppo già colpiti, ma per il resto nulla. La politica ha una chiusura totale su tutto ciò che è prevenzione ed il perché è sempre lo stesso: con la prevenzione non vinci le elezioni. La politica vive di tempi ridotti, mai investirebbe su qualcosa i cui risultati non possono essere pesati in termini elettorali”.L’ex capo della Protezione Civile prende ad esempio la tragedia di Genova. “Prendiamo il ponte Morandi, lo sapevano tutti che andavano fatti degli interventi, se non altro perché 30 anni fa una parte era già stata messa in sicurezza. Ecco, mettiamo che qualcuno lungimirante avesse chiuso il ponte per un anno e speso 20 milioni, sai cosa sarebbe successo? Sarebbe stato preso per matto e crocifisso”. Almeno tre sono, secondo Bertolaso, le cose fondamentali da cui partire per fare vera prevenzione. “Uno, manutenzione del territorio. Non è impossibile. Mi dovete spiegare perché per un paese è più importante fare una finale di un torneo di tennis o una sagra della salsiccia anziché potare gli alberi o mettere in sicurezza gli argini dei fiumi. Vanno orientate diversamente le risorse. Due, educazione. In qualsiasi paese al mondo ci sono esercitazioni quasi tutti i giorni, da noi è merce rara, soprattutto nelle scuole dove invece bisognerebbe investire di più. E tre, riorganizzazione delle strutture sul territorio, i volontari vanno rimotivati e bisogna attrarre i giovani, c’è scarsa partecipazione ma senza giovani non c’è futuro”.L’ex capo della Protezione Civile rivendica di averci almeno provato. “Abbiamo cambiato la classificazione sismica, modificato le leggi per costruire in zone sismiche, stanziato soldi per la messa in sicurezza dei comuni a rischio”. Dunque nessun rimpianto? “Sì, c’è una cosa che non rifarei”. Quale? “Non direi a Chicco De Bernardinis (allora ex vice capo del Dipartimento, ndr) di convocare la commissione grandi rischi”. Da quella riunione è nato il processo che ha portato alla sbarra gli scienziati, poi tutti assolti tranne proprio De Bernardinis. Bertolaso fa una smorfia. “Quella vicenda è stata distorta abbondantemente. Io non ero obbligato a convocare quella riunione, lo sanno tutti. E invece lo feci solo per dare informazioni precise agli aquilani rispetto a tutte le voci che giravano in quei giorni. E’ finita come tutti sanno”.            [print-me title=”STAMPA”]

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Ultimo aggiornamento 31 Marzo, 2019, 22:08:22 di Maurizio Barra

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Nba: Porzingis indagato per stupro
Lo scrive New York Post, lettone Dallas Mavericks rigetta accuse

31 marzo 2019 08:40

Kristaps Porzingis, il centro lettone dei Dallas Mavericks, è indagato per una presunta violenza sessuale. Lo riporta il New York Post, che parla di una denuncia di una donna di 23 anni per un fatto accaduto nel febbraio 2018.
Secondo quanto riferito, le parti avrebbero cercato di mettersi d’accordo per il silenzio: 68 mila dollari che però non sarebbero stati saldati. L’avvocato di Porzingis ha già fatto sapere che il suo assistito ha negato ogni accusa, ha detto il legale, aggiungendo che “il 20 dicembre scorso abbiamo messo a conoscenza della questione le autorità federali e anche la NBA è a conoscenza delle indagini”. Secondo la ricostruzione, i fatti risalgono al febbraio 2018, con il giocatore, fermo per un infortunio, che sarebbe tornato a casa e avrebbe invitato la donna per un drink per poi costringerla ad un rapporto sessuale.  La ragazza si è però rivolta alla polizia solo un anno dopo l’accaduto, ammettendo di aver inizialmente tenuto nascosta la storia in cambio di denaro.

SPORT

Basket: Fortitudo Bologna torna in A
Battuta Ferrara, è festa in città, tornerà il derby

BOLOGNA31 marzo 201916:34

E’ festa a Bologna: dopo 10 anni di purgatorio e varie vicende societarie, la Fortitudo torna nella massima serie di basket. Battendo per 91-79 Ferrara, l’Aquila si è garantita matematicamente il primo posto nel girone est di A2 e quindi la promozione in serie A con tre turni di anticipo.
L’ultima apparizione in A della Fortitudo risale infatti alla stagione 2008-09, quando fu retrocessa e poi esclusa dal campionato per inadempienze economiche. Nel prossimo campionato, così, la serie A ritrova una delle sue protagoniste (campione d’Italia nel 2000 e nel 2005) e, soprattutto, il derby più simbolico della pallacanestro italiana, ovvero la sfida di ‘Basket city’ contro la Virtus Bologna che, nell’ultimo decennio, si è giocato solamente nella stagione 2016-17, ma in A2.
Via a Grand Motor Trail Aces Italia 2019Tour di 1600 km che unisce 8 città virtuose nello sport sociale

31 marzo 201914:01

– Bandiera a scacchi per la prima edizione del Grand Motor Trail ACES ITALIA 2019, che partirà martedì 2 aprile da Oristano per fare tappa nelle città premiate con il riconoscimento dell’Associazione Capitali Europee dello Sport, il titolo assegnato alla città e le comunità che hanno saputo sviluppare progetti di integrazione sociale e miglioramento della qualità di vita sul territorio attraverso la creazione di modelli partecipativi di sport sociale. L’iniziativa, in collaborazione col progetto Allenarsi per il Futuro realizzato da Bosch e Randstad Italia vedrà tanti campioni (Mike Maric, Moreno Torricelli, Maurizio Ganz, Claudio Chiappucci, Gian Maria Gabbiani, Daniela Masseroni e Marco Confortola), incontrare le scolaresche ed il pubblico nelle principali piazze delle città premiate. Auto ‘tedofora’ che arriverà nelle piazze di Oristano, Chianciano Terme, Arco del Benessere, Vercelli, Mantova, Sesto Calende, Omegna e Livigno sarà una Caterham Super Seven, storica sportcar degli anni ’50.
Ciclismo: Kristoff senza rivali, è sua la Gand-Wevelgen Il norvegese brucia allo sprint Degenkolb. Trentin solo settimo

31 marzo 201919:46

Una volata regale, che non ha lasciato scampo agli avversari. L’ha confezionata e firmata Alexander Kristoff, che si è aggiudicato la prima classica del nord del 2019, la Gand-Wevelgem, disputata su un tracciato di poco meno di 252 chilometri. Vincitore di una Milano-Sanremo nel 2014 e di un Giro delle Fiandre nel 2015, di tre tappe al Tour e di un titolo europeo nel 2017, il norvegese è il primo re delle Fiandre del 2019. Corsa dura fin dall’inizio, caratterizzata da una fuga di un gruppetto di corridori, partito nei primi 18 chilometri anche grazie al vento: tra i fuggitivi Matteo Trentin e Peter Sagan che hanno pedalato a tutta, ma non ce l’hanno fatta assieme agli altri compagni d’avventura a giungere fino al traguardo, dal momento che sono stati ripresi grazie al gran lavoro della Deceuninck Quick Step, al lavoro per Elia Viviani. Negli ultimi 10 chilometri si sono susseguiti gli attacchi, con Langeveld, Stuyven, Bauer e Jansen protagonisti, ma Gilbert e Stybar hanno chiuso ogni buco fino alla volata da applausi di Kristoff che ha bruciato Degenkolb e Naesen, già terzo alla ‘Sanremo’ della settimana scorsa. E Viviani? Il veneto, l’anno scorso secondo alle spalle dell’allora campione del mondo Peter Sagan, aveva ‘battezzato’ la ruota giusta – quella di Kristoff – ma è rimasto chiuso. Primo degli italiani è così risultato Matteo Trentin, che si è preso con merito la settima piazza. Avrebbe meritato di più, per come ha interpretato la corsa, ma ci sarà tempo per poter dare un senso alla stagione.
F1: partenza ok, Vettel ‘brucia’ LeclercTedesco in testa in Bahrain, le Mercedes staccate dalle Ferrari

31 marzo 201917:36

– Sebastian Vettel, con la Ferrari, è in testa dopo il primo giro del Gp del Bahrain, seconda prova del mondiale di Formula 1. Il tedesco, scattato dalla prima fila, ha bruciato al via il compagno di squadra Charles Leclerc, che era in pole position. Nella bagarre delle prime curve, Valtteri Bottas con la Mercedes ha superato il monegasco, il quale però ha subito reagito, riprendendosi il secondo posto.
Dietro alle due Rosse, entrambe le Mercedes, con Lewis Hamilton davanti a Bottas.
F1: Leclerc in testa a metà garaDue Ferrari davanti, Hamilton insegue Vettel

31 marzo 201918:03

– E’ Charles Leclerc il leader del Gp del Bahrain a metà gara. Il giovane pilota, alla seconda prova sulla Ferrari, ha superato nei primi giri il compagno di squadra, Sebastian Vettel, che lo aveva bruciato in partenza e ha conservato la leadership anche dopo il primo turno di pit stop. Il tedesco è al secondo posto, ma staccato di circa otto secondi da Leclerc, dopo aver sorpassato Lewis Hamilton, che precede a sua volta l’altra Mercedes di Valtteri Bottas.
Barcolana: Gialuz presidente DirettivoNuovo organo dirigente in carica fino al 2022, sì a continuità

TRIESTE31 marzo 201918:06

– La Societàvelica di Barcola e Grignano ha rinnovato oggi il proprio consiglio direttivo. La lista guidata dal presidente uscente, Mitja Gialuz, e composta da Mauro Parladori, Tullio Bontempo, Mauro Nordio, Alessandro Bonifacio, Fabio Bignolini, Jimmy Patrizio, Luciano Primosi e Flavia Bottaro, ha ottenuto 191 voti su 210 schede (196 valide).
Il team di Gialuz, al suo terzo mandato come presidente della SVBG – la società velica organizzatrice della Barcolana di Trieste – si compone anche, secondo le metodologie di elezione previste dallo Statuto, di ulteriori due eletti: Dean Bassi e Stefano Nursi. Il nuovo Direttivo della SVBG saràchiamato a organizzare le prossime tre edizioni della Barcolana, e resterà in carica fino al febbraio 2022. “Il nostro compito – ha illustrato Gialuz – èorganizzare la Barcolana, ma anche e soprattutto sviluppare tutte le attivitàsociali che rendono grande, inclusiva e unica la nostra SVBG”.
Ad Hamilton la Settimana Coppi e BartaliA Finetto l’ultima tappa, con arrivo a Sassuolo

BOLOGNA31 marzo 201918:24

– Mauro Finetto ha vinto l’ultima tappa della Settimana internazionale Coppi e Bartali di ciclismo, con partenza a Fiorano e arrivo a Sassuolo (Modena).
La classifica generale della corsa organizzata dal Gs Emilia è andata all’australiano Lucas Hamilton della Mitchelton-Scott.
Finetto, in gara con la Nazionale italiana, ha conquistato il traguardo con un’azione solitaria nel finale che gli ha permesso di staccare il gruppo di 3″. A Hamilton è andata la maglia verde chiaro ‘E-R vince lo sport’ e alle sue spalle due compagni di squadra e connazionali, Damien Howson (a 12″) e Nicholas Schultz (a 16″). Quarta piazza (a 22″) per lo spagnolo Mikel Landa (Movistar Team), vincitore della tappa con arrivo in salita a Sogliano al Rubicone.
In Argentina vince lo spagnolo MasiaArbolino e Antonelli terzo e quarto nella gara di Moto3

31 marzo 201918:28

Jaume Masia ha vinto la gara della classe Moto3 in Argentina, seconda prova del motomondiale. Lo spagnolo, in sella a Ktm, ha preceduto il sudafricano Darryn Binder (KTM). Terzo e quarto due italiani: Tony Arbolino e Niccolò Antonelli, entrambi su Honda. Il giapponese Kaito Toba, decimo al traguardo, ha conservato la vetta della classifica piloti con due punti di vantaggio su Lorenzo Dalla Porta, oggi settimo.
F1: Bahrain, Leclerc perde la leadershipProblemi al motore e sorpasso di Hamilton che va in testa al Gp

31 marzo 201918:41

– Sfortuna Ferrari nel Gp del Bahrain.
Charles Leclerc, ampiamente in testa fino al 48/o giro di gara, lamenta improvvisamente problemi alla power unit e viene superato da Lewis Hamilton, che lo tallonava da vicino. Male anche Sebastian Vettel, che in precedenza era stato costretto a fermarsi quando era terzo per la perdita improvvisa dell’alettone anteriore, rientrando poi nelle retrovie.
Gp Bahrain: vince Hamilton, Leclerc 3/oSecondo posto per Bottas, il monegasco tradito dal motore

31 marzo 201918:57

– Lewis Hamilton, su Mercedes, vince il Gp del Bahrain, seconda prova del Mondiale di Formula 1. A Sakhir, la Mercedes fa doppietta grazie al secondo posto di Valtteri Bottas, vincitore della prima gara in Australia. Terzo sul podio il ferrarista Charles Leclerc, tradito dal motore quando era in testa a 10 giri dalla fine.
F1: Binotto, “problemi di affidabilità”Team principal Ferrari, ’emerse tante cose positive’

31 marzo 201919:28

– “Oggi è una doppietta mancata. Sono cose che possono capitare, ma bisogna dire che ci è mancata affidabilità e su questo dobbiamo lavorare”. Così il team principal della Ferrari, Mattia Binotto, commenta il risultato del Gp del Bahrain. “Ci sono tante cose positive, dalla prestazione alla reazione avuta dopo l’Australia. Leclerc aveva voglia di fare bene e si vedeva. Mi spiace per lui, ma si impara anche da questo. Quanto a Vettel, dobbiamo parlare e capire cosa gli è successo”, ha aggiunto Binotto.
F1: Hamilton, Ferrari meritava vittoriaPilota Mercedes “Leclerc ha tanti trionfi nel suo futuro”

31 marzo 201919:30

– “E’ stata una gara difficile, la Ferrari meritava di vincere”. Lewis Hamilton, primo sul traguardo di Sakhir grazie al problema al motore avuto da Leclerc quando era in testa, rende l’onore delle armi al monegasco, terzo sul podio. “Oggi siamo stati fortunati ma bisogna saper prendere le opportunità quando capitano” ha aggiunto il pilota Mercedes. E su Leclerc ha aggiunto: “Questo ragazzo ha tante vittorie nel suo futuro”.
Leclerc “deluso ma torneremo più forti”Ferrarista “contento mia prestazione, fortunati nella sfortuna”

31 marzo 201919:32

– “Sono molto deluso. Quanto avvenuto è un peccato, ma questo fa parte delle corse e noi torneremo più forti”. Queste le prime parole di Charles Leclerc dopo il Gp del Bahrain, che ha chiuso terzo per problemi tecnici dopo essere stato a lungo al comando. “Sono contento della mia prestazione e perché il team ha fatto un lavoro fantastico per recuperare dopo l’Australia – ha aggiunto -. Abbiamo avuto anche fortuna in una situazione sfortunata. Io non guardo al risultato ma alle cose che posso fare meglio”.
Golf:WGC Match Play,finale Kuchar-KisnerMolinari punta al bronzo, sfiderà il danese Bjerregaard

31 marzo 201920:26

– Sarà una sfida tutta statunitense, quella che decreterà il vincitore del WGC-Dell Technologies Match Play. Ad Austin, in Texas, a contendersi la vittoria saranno infatti Matt Kuchar e Kevin Kisner, che in semifinale hanno battuto rispettivamente (entrambi per 1 up) Lucas Bjerregaard e Francesco Molinari. Il danese e l’azzurro si sfideranno, invece, nella finalina per la medaglia di bronzo.
WGC Match Play: Molinari niente finaleAzzurro sconfitto dall’americano Kisner, gioca per terzo posto

31 marzo 201920:27

– Nel WGC-Dell Technologies Match Play per Francesco Molinari sfumano in semifinale i sogni di gloria. Ad Austin, in Texas, l’azzurro esce sconfitto al fotofinish e dopo una bella ma vana rimonta dalla sfida con Kevin Kisner (1 up), che per il secondo anno consecutivo giocherà per la medaglia d’oro. Il campione della Race to Dubai proverà invece a conquistare quella di bronzo nella finalina per il terzo posto.
Dopo cinque successi in altrettanti incontri il campione italiano sbatte contro il muro statunitense di Kisner. E paga a caro prezzo la palla spedita in acqua (oltre ai sei bogey nell’arco dell’incontro) alla buca 12, che ha spalancato le porte al successo del trentacinquenne di Aiken (South Carolina).
A nulla è valsa la rimonta finale, vanificata alla diciotto da un altro bogey. Si fermano così a dieci i successi consecutivi (record europeo) di “Chicco” Molinari in gare di match play.
Moto: Argentina; Marquez il più veloce nel warm upTerzo tempo per Dovizioso dietro a Vinales

31 marzo 201916:21

– Marc Marquez, pole man del Gp d’Argentina, si conferma il più veloce anche nel warm up che precede la gara (al via alle 20 italiane), chiudendo il miglior tempo in 1’39”096. In una fotocopia della prima fila della griglia, subito dietro a lui si sono piazzati Maverick Vinales (Yamaha), staccato 126 millesimi, e Andrea Dovizioso (Ducati), a 242 millesimi. Più indietro, a circa mezzo secondo, la Yamaha di Franco Morbidelli, la Ducati di Danilo Petrucci e la M1 di Valentino Rossi.

Motogp Argentina; Marquez vince, poi Rossi e Dovizioso Campione del mondo fa gara a se, in fuga dal primo giro. Valentino: “Felice, podio mi mancava da tanto”

31 marzo 201921:40

Marc Marquez ha vinto la gara in Argentina, classe MotoGp, dopo una fuga solitaria durata dal primo all’ultimo dei 25 giri. Il campione del mondo e la sua Honda hanno preceduto la Yamaha di Valentino Rossi e la Ducati di Andrea Dovizioso.  Ai piedi del podio un terzetto formato da Jack Miller, Alex Rins e Danilo Petrucci. Contatto nel finale tra Franco Morbidelli e Maverick Vinales, finiti entrambi a terra dopo una bella gara, soprattutto da parte del pilota italiano che ha battagliato a lungo con Rossi. Solo 12/o Jorge Lorenzo.Rossi: “Felice, podio mi mancava da tanto”  – “Sono molto felice per me, il team e la Yamaha perchè era tanto che non arrivavo sul podio. Abbiamo lavorato bene da venerdì, oggi ho girato come quando era più giovane”. Così Valentino Rossi commenta il secondo posto nel Gp d’Argentina. “Pensavo di avere più passo di Dovizioso ma non era così, però mentre gli stavo dietro ho individuato due o tre punti dove potevo provarci e alla fine ho trovato il varco giusto per passarlo, quindi è andata molto bene”. Felice a metà, invece, il pilota della Ducati. “Sono felice per il podio, perchè era questo il nostro obiettivo, che era piuttosto difficile da raggiungere qui, ma non sono felice per come si sono comportate le gomme durante la gara – ha commentato Andrea Dovizioso -. Quando Valentino mi ha passato non sono riuscito a stargli dietro, quindi la strategia non era quella giusta”. Infine, solo entusiasmo e sorrisi per il trionfatore, Marc Marquez. “E’ stata la giornata perfetta – ha dichiarato . Ero concentrato al massimo dopo un fine settimana tutto positivo. Sapevo che i mie punti forti erano i primi giri – ha spiegato il campione del mondo – e così ho spinto al massimo, poi con quel vantaggio che avevo preso ho tenuto il mio passo senza sforzare. E’ stato un vero piacere guidare così”.

Tennis: Federer trionfa a Miami,Isner koE’ il 101/o successo in carriera,il quarto nel torneo in Florida

31 marzo 201921:20

– Trionfo di Roger Federer nel Miami Open, secondo Atp Masters 1000 stagionale, dotato di un montepremi di 8.359.45 dollari, che si è concluso stasera nell’Hard Rock Stadium. Il 37enne fuoriclasse di Basilea, n.5 dell’Atp e quarta testa di serie del torneo, ha calato il poker vincente in Florida – dopo i trionfi del 2005, 2006 e 2017 – superando per 6-1, 6-4, dopo un’1h03′ di gioco, lo statunitense John Isner, n.9 del ranking mondiale e settimo favorito del seeding, nonché campione in carica. Dunque il campione svizzero aggiunge un’altra perla alla collezione di successi: diventano 101 i trofei nella sua bacheca, su 154 finali in carriera, delle quali 50 a livello di Masters 1000, con 28 trionfi.
Auto:Mondiale Wrc2 ad Adinolfi-ScattolinI piloti italiani si sono imposti a bordo di una Skoda Fabia R5

31 marzo 201921:49

– Fabio Andolfi e Simone Scattolin, sulla Skoda Fabia R5 gommata Pirelli, hanno vinto il mondiale Wrc 2, al 62/o Tour de Corse di automobilismo. La prestazione dell’equipaggio tricolore è stata davvero di altissimo livello.
“Sono davvero contento – ha detto, a fine gara, Andolfi – perché nella prima parte della tappa finale avevamo perso per soli 7 decimi la testa della classifica a favore del russo Gryazin, per un problema tecnico che ci aveva fatto perdere 30″ e che poi abbiamo risolto in trasferimento. E così, nella power stage, siamo andati nettamente meglio, vincendo la prova”. Il 25enne pilota di Aci team Italia è ora anche secondo nella classifica del Wrc 2, insieme a Guerra e Bonato, a quota 25 punti, alle spalle del leader del campionato, il norvegese Veiby, che di punti ne ha 40. –

F2: Ghiotto vince in Bahrain, Mick Schumacher è sesto
Prossimo appuntamento a Baku, in Azerbaigian

31 marzo 201918:08

Luca Ghiotto ha vinto la gara di F2 sul circuito del Bahrain. Il pilota di Arzignano si è così portato in testa alla classifica generale. Sesto posto per Mick Schumacher, beffato nel finale da Louis Deletraz. Il tedesco della Prema, scattato dalla pole, è riuscito a mantenere il comando al via nonostante una partenza non perfetta, ma la pressione di piloti ben più esperti come Ghiotto, Sette Camara e Latifi, lo hanno fatto ben presto retrocedere in classifica. Prossimo appuntamento 26-28 aprile a Baku, in Azerbaigian.

Gp Argentina: Baldassarri vince in Moto2Pilota marchigiano bissa il successo del Qatar

31 marzo 201920:33

Lorenzo Baldassarri ha bissato in Argentina la vittoria conquistata in Qatar ed il pilota marchigiano è a punteggio pieno, in testa alla classifica del mondiale Moto2. Sul podio sono saliti anche l’australiano Remy Gardner (prima volta in carriera) e lo spagnolo Alex Marquez.
Settimo posto per Luca Marini, nono per Enea Bastianini.
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Ultimo aggiornamento 31 Marzo, 2019, 21:23:53 di Maurizio Barra

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Juve: Kean ‘giusto atteggiamentoSpinazzola “Vittoria fondamentale dopo la sosta”

TORINO31 marzo 201912:25

– “Felice di essere tornato con il giusto atteggiamento e con una bella vittoria”. Moise Kean si gode il suo gran momento di forma festeggiando su Instagram il terzo gol consecutivo, dopo i due realizzati con la maglia azzurra. Una rete che ha permesso alla Juventus di risolvere il rebus Empoli e al centravanti di raggiungere quota tre gol in campionato. “Fondamentale tornare alla vittoria dopo la sosta” è la considerazione di Leonardo Spinazzola, entrato a partita in corso al posto del fischiato Alex Sandro: “Adesso subito testa a martedì” ha concluso il suo post sui social, giorno in cui i bianconeri affronteranno il Cagliari.
“Non è mai facile ripartire” ha esordito Bonucci nel suo messaggio affidato ai social: “Sappiamo di non aver fatto un grande primo tempo ma stasera era importante vincere e lo abbiamo fatto”.

Roma-Napoli: De Rossi titolare
Ancelotti col 4-4-2, in attacco coppia formata da Milik-Mertens

31 marzo 2019 14:15

– Manolas e De Rossi titolari, Zaniolo in panchina, e squadra schierata col 4-2-3-1 con Cristante trequartista in supporto a Schick, Perotti e Dzeko. Queste le scelte in casa Roma per l’impegno dell’Olimpico col Napoli. Le novità di Ranieri sono quindi sia negli uomini sia nel modulo tattico. Nessuna sorpresa invece nel Napoli di Ancelotti che scenderà in campo col 4-4-2, con Callejon e Verdi esterni, e in attacco la coppia formata da Milik e Mertens.
Serie A: Parma-Atalanta 1-3Gervinho porta avanti gli emiliani, Pasalic e Zapata ribaltano

31 marzo 201914:27

– Al Tardini, l’Atalanta ha battuto il Parma per 3-1 (1-1), nell’anticipo della 29/a giornata del campionato di calcio di Serie A. Emiliani avanti dopo 8′ con Gervinho, ma raggiunti al 24′ da Pasalic. Nella ripresa doppietta di Duvan Zapata, in gol al 30′ e al 49′.
Serie A: Roma-Napoli 1-4, in campo Bologna-Sassuolo 2-1 LIVEBologna-Sassuolo 2-1. Pareggio tra Fiorentina-Torino, la Spal vince a Frosinone. Parma-Atalanta 1-3

31 marzo 201919:57

Il Napoli vince 4-1 all’Olimpico contro la Roma e torna a -15 dalla Juventus. Importante vittoria della Spal a Frosinone. Finisce in parità la sfida tra Fiorentina e Torino. Il Bologna piega al 96′ il Sassuolo 2-1

Gli altri risultatiRoma-Napoli  1-4, Fiorentina-Torino 1-1, Frosinone-Spal 0-1I golRoma-Napoli 1-4: 36′ st, palla vagante in area, Younes prova la conclusione a rete, respinta, al secondo tentativo firma il poker
Roma-Napoli 1-3: al 9′ st Verdi firma il tris da posizione favorevole al termine di un contropiede avviato sulla sinistra da Ruiz
Roma-Napoli 1-2: al 5′ st Mertens prova il tiro, rimpalla Fazio, Callejon la rimette in mezzo per il belga che insacca da 2 passi
Roma-Napoli 1-1: al 49′ pt Perotti spiazza Meret e trasforma il rigore concesso per fallo del portiere campano in uscita su Schick.Fiorentina-Torino 1-1: al 34′ pt Baselli pareggia con un gran destro all’incrocio dei pali, scagliato da poco fuori area di rigore.
Frosinone-Spal 0-1: al 13′ pt Vicari firma il vantaggio ospite. Corner battuto da Kurtic e colpo di testa vincente del difensore.
Fiorentina-Torino 1-0: 7′ pt, Vitor Hugo intercetta un lancio lungo granata, imbeccando Simeone, che si libera di Sirigu e insacca.
Roma-Napoli 0-1: al 2′ pt assist vellutato di Verdi per Milik che aggancia di tacco e di sinistro scaglia una bomba sul primo palo.an>

Roma: Totti, De Rossi fondamentale”Mio ruolo futuro? Se dovessi decidere, cambierò qualcosa”

31 marzo 201915:22

– Il futuro di De Rossi da giocatore, il suo da dirigente, quello della Roma sul campo. Francesco Totti torna a parlare prima della sfida dell’Olimpico col Napoli facendo il punto della situazione in casa giallorossa. Coi partenopei torna il capitano da titolare dopo aver risolto l’ennesimo problema fisico accusato in stagione. “Sappiamo tutti che per noi De Rossi è un giocatore fondamentale, che ha fatto tanto nel calcio e può dare tanto. Spero che torni il Daniele che conosciamo, dopo l’infortunio che ha avuto. Con i problemi che ha patito quest’anno è stato un po’ altalenante, ma penso sia una cosa normale – spiega Totti -. Per quanto riguarda i consigli sul futuro, ne parliamo quotidianamente, è una decisione che prenderà lui sul finale. Se lui volesse continuare, ci metteremo seduti e decideremo”. “Se avrò un ruolo più strategico e centrale nelle decisioni della Roma? Vediamo, Anche perché, se dovessi prendere posizione io, qualcosa cambierò – confessa l’ex numero 10 -. Non è il momento di parlarne.
Atalanta: Gasperini vola, c’è fiducia”Molto soddisfatto, con reparto offensivo ok tutto meglio”

PARMA31 marzo 201915:44

– Va proprio proprio tutto bene a Gian Piero Gasperini. Vola ancora più in alto in classifica, si gode un attacco stellare, supera senza soffrire gli infortuni. “Sì, sono molto soddisfatto per la mia Atalanta”, esordisce il tecnico. “Abbiamo fatto il sessantesimo gol, gli stessi della Juventus – aggiunge sorridendo – Non è male essere il miglior attacco del campionato con in più gol di qualità. E’ un dato che ti permette di avere fiducia nelle tue forze. Se funziona il reparto offensivo si valorizza tutto il lavoro della squadra”. “Faremmo sinceramente a meno di andare sotto – altro sorriso – Se alla fine però riusciamo a fare questi risultati, va anche bene così”. Vittoria con il solito sigillo di Zapata, nonostante gli impegni in Sudamerica. “Lui ha avuto una grande occasione anche nel primo tempo e può avere anche dei momenti in cui non è appariscente come altri attaccanti, ma è sempre costante – spiega Gasperini – Quando in una partita fa due gol va bene così”.
Parma: D’Aversa,risultato troppo pesanteTecnico promuove i suoi: “Fino al secondo gol ottima gara”

PARMA31 marzo 201915:48

– Roberto D’Aversa non boccia il suo Parma: “Credo che sino al secondo gol sia stata un’ottima gara dei ragazzi del Parma, sia in fase offensiva che difensiva – spiega l’allenatore crociato – Poi però quando affronti una squadra con un tasso fisico e tecnico come l’Atalanta può succedere che si perda, soprattutto se non sai approfittare degli episodi a tuo favore. Il risultato però è troppo pesante”.
Un Parma decimato dagli infortuni prima del match e durante la gara. “Iacoponi è stato costretto ad uscire per una botta in testa e ti bruci subito un cambio; lo stesso Gervinho è stata una sostituzione forzata – spiega D’Aversa – E’ chiaro che se non riesci a fare dei cambi tattici non riesci ad equilibrare.
Volevo, ad esempio, inserire Barillà a centrocampo ma non avevo praticamente più possibilità”.
Serie A: Roma-Napoli 1-4Fiorentina-Torino 1-1, la Spal vince 1-0 a Frosinone

31 marzo 201917:15

– La Roma spreca una chance-Champions dopo il ko di ieri del Milan, subendo una pesante sconfitta, 4-1, all’Olimpico dal Napoli. Finito 1-1 il primo tempo per le reti di Milik in avvio e di Perotti su rigore nel recupero, a inizio ripresa Mertens al 5′ e Verdi al 10′ hanno cambiato l’equilibrio della gara e al 26′ Younes ha messo il sigillo per gli azzurri.
Finisce 1-1 (gol di Simeone e Baselli nel primo tempo) Fiorentina-Torino, un risultato che probabilmente cancella i viola dalla corsa per l’Europa. Infine, tre punti d’oro in chiave salvezza della Spal a Frosinone, grazie alla rete di Vicari al 13′.
Mertens: “Napoli grandi passi avanti”‘Non pensiamo solo all’Arsenal, dobbiamo continuare così’

31 marzo 201917:55

– “Abbiamo meritato il risultato, peccato per il primo tempo quando non abbiamo fatto più gol. Ma il secondo tempo è subito iniziato bene, abbiamo fatto il nostro gioco. Passi significativi, pensando anche all’avvicinamento a Londra”. Dries Mertens ha contribuito con una rete al poker del Napoli in casa della Roma e guarda con fiducia alla sfida di Europa League contro l’Arsenal. “Penso che oggi abbiamo fatto passi significativi, pensando all’avvicinamento a Londra – dice l’attaccante, ai microfoni di Sky -. Sono passi in avanti per la squadra, non pensiamo solo a Londra, pensiamo a tutte le partite. Stiamo facendo bene e dobbiamo continuare, anche l’anno prossimo perché è importante. Questi sono veramente passi in avanti”.
Ranieri, “Pentito? Mai e non mi dimetto”Tecnico Roma dopo ko col Napoli: “tutti sulla stessa barca”

31 marzo 201917:59

– “Gli altri corrono di più e ti mettono in mezzo. È difficile lavorare, ma non ci arrendiamo.
Questo è poco ma sicuro e cercheremo di fare del nostro meglio”.
Nonostante l’1-4 incassato in casa per mano del Napoli, Claudio Ranieri cerca di dare la scossa all’ambiente giallorosso. “Siamo tutti sulla stessa barca, anche se io sono salito da poco.
Cerchiamo di portarla in porto nel modo migliore – aggiunge il tecnico – Pentito di essere tornato? Mai. E non penso a dimettermi. Sono venuto sapendo cosa c’era in ballo.
Chelsea vince in Galles, ma che rischiNel posticipo di Premier 2-1 della squadra di Sarri al Cardiff

31 marzo 201918:20

– Maurizio Sarri e il ‘suo’ Chelsea rischiano grosso, poi però riescono a risollevarsi e a ribaltare la situazione in Galles, sul campo del Cardiff, imponendosi per 2-1. I padroni di casa erano passati in vantaggio con Camarasa al 1′ del secondo tempo, nel posticipo della 32/a giornata della Premier League, nel finale sono però venuti fuori i ‘Blues’ che hanno fatto centro con il difensore spagnolo Azpilicueta al 39′ e si sono quindi aggiudicati il successo al 46′ grazie a Loftus-Cheek che, di testa, ha battuto il portiere Etheridge. Il Chelsea, con questa affermazione, aggancia al quinto posto della classifica l’Arsenal – che sarà in campo domani alle 21 in casa contro il Newcastle – a quota 60 punti.
Ferrero: “Le big non parlino di arbitri”Presidente su proteste Milan: “Pensino a giocare a pallone”

GENOVA31 marzo 201918:27

– “Non ho avuto paura, perché non c’era niente. Le grandi devono smetterla di parlare di arbitri e pensino a giocare a calcio”. Così il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, su Radio 24, ha commentato le polemiche dopo la sfida contro il Milan. In particolare i dirigenti rossoneri si erano lamentati per un presunto contatto da rigore tra il difensore blucerchiato Murru e l’attaccante milanista Piatek, rivisto da Orsato alla Var con l’arbitro che ha però ha deciso di non assegnare il tiro dagli 11 metri.
Roma: ira Pallotta, tempo scuse è finito”Niente alibi, giocatori mostrino di avere le palle”

ROMA31 marzo 201918:29

“I giocatori devono lottare e mostrare che hanno le palle. Nessuno ha più alibi”. È durissimo il commento di James Pallotta alla pesante sconfitta della Roma col Napoli. Il ko per 4-1 all’Olimpico ha indotto il presidente ad alzare la voce attraverso un messaggio pubblicato sul profilo Twitter giallorosso: “Tutti sanno cosa è andato storto quest’anno e per questo abbiamo dovuto cambiare. Ma il tempo delle scuse è finito. La partita con la Spal è inaccettabile, quella di oggi è stata anche peggiore”.
L’Ajax strapazza il PSV capolistaLa squadra di Amsterdam adesso è a -2 dal primato in Eredivisie

31 marzo 201919:14

– Domenica da incorniciare per l’Ajax, prossima avversaria della Juventus nei quarti di finale della Champions League. La squadra allenata da Erik Ten Hag ha strapazzato il PSV Eindhoven capolista del campionato con un indiscutibile 3-1. I ‘Lancieri’ di Amsterdam hanno sbloccato il risultato al 21′ grazie a un autogol di Schwaab e, dopo il pareggio di Luuk De Jong al 13′ della ripresa, hanno ripreso il match in mano, andando a segno con Tadic su rigore al 27′ e con Neres al 52′ della ripresa, su assist di Tagliafico. Successo pesantissimo per l’Ajax che si è portato a -2 dai rivali del PSV, sempre al comando dell’Eredivisie dopo 27 partite con 67 punti. L’Ajax di punti, invece, ne ha 65.
Il Liverpool rischia,ma resta al comandoI Reds piegano il Tottenham nel recupero (2-1). Guardiola è a -2

31 marzo 201919:40

– Il Liverpool rischia grosso, ma alla fine piega il Tottenham per 2-1. Emozioni a go-go sul terreno di Anfield Road, dove i ‘Reds’ passano al 16′ con il brasiliano Firmino, ma vengono raggiunti al 25′ del secondo tempo dalla rete di Lucas Moura: quando il pareggio sembra ormai a un passo, un autogol di Alderweireld al 91′ fa pendere l’ago della bilancia dalla parte della squadra del tedesco Juergen Klopp che resta in vetta al campionato inglese, anche se con una partita in più del Manchester City, a -2. La squadra di Pep Guardiola ha 77 lunghezze, contro le 79 del Liverpool, mentre il Tottenham di Pochettino è sempre terzo, ma assieme al Manchester United, con 61 punti. Arsenal – che giocherà domani – e Chelsea inseguono a quota 60. Conti alla mano ci sono quattro squadre in un punto: tutte in lizza per la Champions della prossima stagione.
Serie A: Bologna-Sassuolo 2-1Destro regala il successo ai rossoblu nel derby dell’Emilia

31 marzo 201920:01

– Bologna batte Sassuolo 2-1 (0-0) nel posticipo della 29/a giornata del campionato di calcio di Serie A. I gol tutti nella ripresa: al 23′ Pulgar su rigore, pareggio al 46′ di Boga – con la conferma della Var – e rete della vittoria di Destro al 51′, su cross dalla destra di Orsolini.
Pioli, oggi Fiorentina meritava vittoriaTecnico “ma facciamo troppi pareggi, ci manca la concretezza”

FIRENZE31 marzo 201920:26

-“Alla fine i grandi numeri non mentono. Troppi pareggi nel nostro campionato per sperare in una classifica migliore. Oggi la squadra ha fatto bene, e meritavamo di vincere per quello messo in campo. Ha lottato contro una squadra difficile. Abbiamo creato più occasioni del Torino.
Purtroppo ci manca concretezza”. Così l’allenatore della Fiorentina, Stefano Pioli, dopo l’1-1 che allontana sempre più i viola dalla lotta per un posto in Europa. Poi, ancora sulla gara: “Abbiamo preso gol perché ci siamo fermati a protestare per un fallo di mano dubbio. Quest’anno ci sta mancando la maturità di reagire”. Una Fiorentina che ancor più da adesso in poi penserà a recuperare il 3-3 dell’andata nella semifinale di ritorno della Coppa Italia contro l’Atalanta anche se l’allenatore dei viola pensa sempre al campionato.
Il Tottenham per Eriksen chiede 150 mlnSulle tracce del danese c’è il Real

31 marzo 201912:54

– Chi vuole Christian Eriksen deve mettere mano a 150 milioni di euro. Lo scrive il ‘Mirror’ che riporta le richieste che il presidente del Tottenham, Daniel Levy, avanzerebbe ai club interessati al 27enne centrocampista danese. In scadenza di contratto nel 2020, se il Real Madrid volesse davvero portare al Bernabeu Eriksen, considerato il naturale sostituto di Luka Modric, la richiesta sarebbe appunto di 150 milioni, una cifra 10 volte più alta di quella che gli Spurs pagarono all’Ajax nel 2013.
Calcio, Parma ricorda tifoso mortoCoreografia e fiori, il ragazzo travolto da un pullman a Asti

PARMA31 marzo 201912:57

– Con una coreografia che ha coperto tutta la curva nord ed un mazzo di fiori deposto sotto lo stesso settore dal capitano del Parma Bruno Alves, i tifosi gialloblù e la società hanno ricordato, prima della partita con l’Atalanta, Matteo Bagnaresi, ultras travolto e ucciso da un pullman nell’area di servizio Crocetta in provincia di Asti il 30 marzo del 2008. Il ragazzo stava andando a Torino per seguire la sfida di campionato fra Juventus e Parma, poi sospesa proprio per il tragico lutto. In suo ricordo è stata creata una Fondazione che si impegna sul fronte dell’aiuto alle persone in difficoltà ed è stato intitolata la curva nord del Tardini, settore riservato alla tifoseria più calda del club emiliano.
Psg tenta De Gea con contratto faraonicoPortiere United è in scadenza: offerti 21 mln netti l’anno

31 marzo 201913:20

– Il Psg è già alla ricerca dei rinforzi giusti per la prossima stagione. Uno di questi, secondo il britannico ‘Sun’, porta il nome di David de Gea, attuale portiere del Manchester United. Lo spagnolo è in scadenza di contratto e finora non ha accettato il rinnovo propostogli dai Red Devils. Da qui il pressing del Psg che, stando al tabloid, avrebbe offerto al 28enne De Gea un contratto da nababbo, dato che non pagherebbe il ‘cartellino’: 21 milioni di euro netti a stagione, una cifra che lo inserirebbe direttamente nella Top 10 dei giocatori più pagati del pianeta.
Genoa, giocatori si scusano dopo liteProtagonisti saranno multati, ma nessuno sarà escluso

GENOVA31 marzo 201916:39

La lite avvenuta nello spogliatoi del Genoa ieri nell’intervallo della gara con l’Udinese si è di fatto chiusa questa mattina al centro sportivo Signorini. Prima dell’allenamento odierno infatti Cesare Prandelli e giocatori si sono chiariti e da parte degli elementi coinvolti sono arrivate le scuse a tutto il gruppo. Di fatto l’episodio si chiude così, con il tecnico Prandelli che ha anticipato a domani la conferenza stampa in previsione dell’arrivo dell’Inter, mercoledì al Ferraris, proprio per spiegare quanto accaduto. Non vi saranno a questo punto esclusioni eccellenti ma sono in arrivo per i protagonisti della discussione multe che verranno poi devolute in beneficenza.
Marotta: Spalletti agisce per bene Inter’Stimo Nicoletti ma non può sapere convocati prima di tutti’

MILANO31 marzo 201920:40

– ”Icardi? Non si può dire nulla a Spalletti, ha agito per il bene dell’Inter”. Lo ha detto l’amministratore delegato dell’Inter Beppe Marotta, tornando sul tema Icardi. ”Stimo moltissimo Nicoletti per la sua professionalità, ma non si può pretendere che l’avvocato sappia prima di tutti o tanti i convocati, è fantacalcio – ha aggiunto Marotta -. Quando usciremo da questa situazione? Ne siamo già usciti, perché il reinserimento avviene gradualmente. Il tecnico ha il diritto di scegliere i giocatori da mandare in campo e convocare”, ha concluso l’ad nerazzurro.
DIRETTA Serie A: in campo Inter Lazio 0-1 LIVENerazzurri con Keita, Politano e Perisic

31 marzo 201920:46

In campo Inter Lazio 0-1 DIRETTALAZIO AVANTI CON MILINKOVIC AL 12’Si rivede Mauro Icardi a San Siro, accompagnato da Wanda Nara. L’ex capitano dell’Inter è infatti presente allo stadio per la gara tra i nerazzurri e la Lazio insieme alla moglie-manager. L’argentino, tornato in settimana ad allenarsi con i compagni, non è stato convocato dal tecnico Luciano Spalletti per la sfida di stasera ma ha voluto comunque assistere alla gara dalla tribuna.

Nerazzurri giocano con Handanovic, D’Ambrosio, Skriniar, Miranda, Asamoah, Vecino, Brozovic, Politano, Borja Valero, Perisic, Keita. Ospiti con Strakosha, Luiz Felipe, Acerbi, Bastos, Romulo, Milinkovic, Leiva, Luis Alberto, Lulic, Correa, Immobile. Ed alla fine dei primi 45 minuti, il risultato resta invariato con la Lazio in vantaggio 0-1 a Sansiro: grande difesa dei Laziali e buona partita dei Biancocelesti con l’Inter che ci prova, ma poco incisivamente.          [print-me title=”STAMPA”]

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Ultimo aggiornamento 31 Marzo, 2019, 16:23:34 di Maurizio Barra

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DALLE 12:12 ALLE 16:23 DI DOMENICA 31 MARZO 2019

CRONACA

Stalking, 18enne esaspera donna sposata
Appostamenti e inseguimenti, per lui il divieto di avvicinarsi

REGGIO EMILIA31 marzo 2019 12:12

– Appostamenti a casa, sul posto di lavoro, alla scuola frequentata dai figli, nell’abitazione dei genitori, ma anche pedinamenti, inseguimenti in macchina e persecuzioni sui social network. E’ il comportamento di un 18enne residente nel Reggiano denunciato dai carabinieri di San Polo d’Enza per stalking: nei suoi confronti il Gip ha disposto il divieto di avvicinamento a non più di 500 metri da una 36enne reggiana, ma anche dei familiari della vittima. Il giovane era cliente di un supermercato dove la donna lavorava e avrebbe iniziato a molestarla, di persona e online, per mesi. Lo stalking sarebbe andato avanti dalla primavera 2017 e la donna ha dovuto cambiare le abitudini di vita: si è licenziata, non ha più potuto uscire di casa da sola e non ha più potuto utilizzare il suo profilo social. Ha sporto denuncia e, all’esito dell’indagine dei militari, la Procura ha chiesto e ottenuto la misura cautelare.

CRONACA

Scontro tra sciatori, un morto a Bormio
La vittima è un 49enne di Vimercate, l’altro sciatore ferito

BORMIO (SONDRIO)31 marzo 201914:05

– Uno sciatore di 49 anni è morto questa mattina in uno scontro con un altro sciatore su una pista da sci di Bormio (Sondrio). La vittima si chiama Giovanni Mariani e risiedeva a Vimercate (Monza Brianza), mentre l’altro sciatore, rimasto ferito in modo non grave nella drammatica collisione, avvenuta alle 11, abita invece a Seregno (Monza Brianza). Il magistrato di turno della Procura di Sondrio, Stefano Latorre, informato dell’accaduto ha autorizzato la rimozione del corpo senza vita del 49enne e disposto per domani mattina la ricognizione cadaverica. Mariani, nonostante il disperato tentativo di rianimazione operato inizialmente dagli agenti della Polizia di Stato e poi dall’equipe medica dell’eliambulanza, è spirato dopo circa 15 minuti dalla collisione.
Anarchici, ‘neutralizzato blocco nero’Così il questore Francesco Messina. 74 denunciati

TORINO31 marzo 201914:10

– Le circa duecento persone che ieri a Torino sono state bloccate dalla polizia in via Aosta prima che potessero unirsi ai cortei anarchici erano “pericolosissimi componenti del cosiddetto blocco nero, l’ala più violenta della galassia anarco-insurrezionalista internazionale”. Lo ha detto il questore, Francesco Messina, che ha spiegato come il gruppo fosse in possesso di “un vero e proprio arsenale” (bottiglie piene di benzina, uova di vernice, fumogeni, pesanti bocce in acciaio, maschere antigas, caschi, torce a fuoco da segnalazione) con cui scatenare “un’opera di devastazione”.
La Digos, che è intervenuta dopo un lavoro di analisi , ha identificato persone provenienti da Francia, Belgio, Svizzera, Spagna e Grecia. Le denunce per ora sono 74. Fra gli italiani, diverse decine erano arrivate da Trento. Due erano frequentatori del centro sociale torinese (da poco sgomberato) Asilo occupato, arrestati ai primi di febbraio e in seguito rimessi in libertà dal tribunale del riesame.
Cadavere carbonizzato, non identificatoCorpo a pezzi trovato dai vigili dopo spegnimento incendio

MILANO31 marzo 201914:12

– Potrebbe essere di un uomo, secondo le prime ipotesi degli inquirenti, il cadavere carbonizzato e fatto a pezzi trovato ieri sera dai vigili del fuoco al termine dello spegnimento di un incendio doloso in via Cascina dei prati, alla periferia nord di Milano, nel quartiere della Bovisasca. Inquirenti e investigatori sono al lavoro per identificare la vittima. Un lavoro non semplice, a partire dall’accertamento del sesso, visto che il corpo è carbonizzato.
Al momento del ritrovamento al cadavere mancavano la testa, parte delle braccia e delle gambe, amputate all’altezza delle ginocchia. Le parti mancanti sono state trovate a poca distanza dal corpo, che giaceva a lato di un gabbiotto usato per la raccolta dei rifiuti condominiali e che solitamente è chiuso a chiave. Sul posto sono stati trovati anche una tanica nera e una bombola di gas, che non è esplosa e che i pompieri hanno spostato per precauzione. Sulla vicenda indaga il pm Paolo Storari.
Ucoii, chiediamo luoghi più dignitosiAll’assemblea di Bologna anche Adam, uno degli eroi di Milano

BOLOGNA31 marzo 201914:11

– “C’è un problema reale sui luoghi di culto, che non riguarda solo le comunità islamiche. Su questo vorremmo intraprendere un percorso per una legge sulla libertà religiosa che vada a regolamentarne l’apertura. Chiediamo, non pretendiamo, che le comunità islamiche siano messe in condizione di aprire luoghi di culto dignitosi”. E’ uno dei punti su cui ha insistito Yassine Lafram, presidente Ucoii, nella sua relazione all’assemblea generale a Bologna. “E’ impensabile che nel 2019 in Europa, nella nostra Italia, un musulmano debba andare in uno scantinato e nascondersi per fare una preghiera. Stiamo parlando di diritti costituzionali, non ci stiamo inventando nulla”. All’assemblea ha partecipato anche Adam El Hamami, uno dei ragazzini eroi di San Donato Milanese, che ha raccontato il suo viaggio a Roma e l’incontro con Matteo Salvini: “E’ stata una giornata molto bella”, ha detto, spiegando che non si è parlato di cittadinanza.

Ultraleggero precipita in Valle d’AostaA Torgnon. A bordo pilota e passeggero, soccorsi in atto

AOSTA31 marzo 201916:12

– Un aereo ultraleggero a motore è precipitato in prossimità degli impianti di sci di Torgnon. A bordo c’erano due persone, il pilota e un passeggero. Sul posto stanno operando il 118 e il soccorso alpino valdostano. Al momento non si sa nulla sulle condizioni dei due occupanti del velicolo.

Congresso delle famiglie, a Verona chiesta una moratoria contro l’utero in affittoLo chiede il documento che conclude i tre giorni per la protezione dei minori

31 marzo 201915:35

Contrasto alla pratica dell’utero in affitto tramite una rogatoria internazionale e la protezione dei minori, “a partire dai loro diritti ad avere una mamma e un papà, a non diventare oggetti di compravendita, di abusi sessuali e pedopornografia e a ricevere un’educazione che non metta in discussione la loro identità sessuale biologica e non li induca a una sessualizzazione precoce”. E’ uno dei passaggi del documento emerso dalla tre giorni degli organizzatori del Congresso delle famiglie di Verona. Tra le altre richieste che sollecitano un impegno delle istituzioni: “il riconoscimento della perfetta umanità del concepito, la protezione da ogni ingiusta discriminazione dovuta all’etnia, alle opinioni politiche, all’età, allo stato di salute o all’orientamento sessuale; la tutela delle famiglie in difficoltà economiche, specie se numerose, e delle famiglie rifugiate; il contrasto all’inverno demografico, tramite leggi che incentivino la natalità”.”Verona, la città dell’amore, ha dimostrato davvero di essere la prima Città per la Vita e per la Famiglia – hanno dichiarato il presidente Toni Brandi e Jacopo Coghe – Abbiamo ribadito i valori previsti dalla Costituzione ed espressi dal diritto naturale e, dopo il Family Day, abbiamo rilanciato il nostro ruolo per il bene comune sollecitando le istituzioni ad un’attenzione che non sempre è stata all’altezza. Non ci sono solo i diritti a senso unico, ma i diritti di tutti, soprattutto quelli dei più deboli. La vera forza infatti non si misura da chi hai sconfitto, ma da cosa hai protetto”.È partito da Piazza Bra il corteo finale del Congresso delle Famiglie di Verona. Nel ‘salotto’ cittadino si sono radunate circa 10.000 persone, secondo le prime stime delle forze dell’ordine, che riempiono metà dello spazio della Bra. I manifestanti sfileranno lungo le vie del centro, per tornare sotto il palco davanti al palazzo comunale. Tra le tante bandiere, quelle di Alleanza cattolica, dei Giuristi per la vita, del Movimento per la vita, gruppi mariani e devozionali e pro-vita.

La Dichiarazione di Verona, adottata per acclamazione a chiusura della manifestazione, contiene una domanda emersa dal tavolo sulla demografia: “Perché la UE prevede fondi salva-stati che, nella pratica sono salva-banche e non istituisce un fondo salva-famiglie?”, si sono domandati gli organizzatori del Congresso, Toni Brandi e Jacopo Coghe. La Dichiarazione di Verona prosegue sottolineando “l’urgenza della tutela dei diritti delle donne, dal ricevere valide alternative all’aborto, alla protezione dallo sfruttamento sessuale e dalla pornografia, alla parità di trattamento salariale, fino alla conciliazione tra lavoro e maternità, attraverso più lunghi congedi parentali e – per chi lo desidera – flessibilità, part time o telelavoro. Le madri che scelgano di dedicarsi esclusivamente ai figli e alla famiglia andrebbero tutelate con una remunerazione adeguata per il lavoro casalingo, laddove lo stipendio del coniuge non sia sufficiente per un’esistenza libera e dignitosa”. Ulteriori punti del documento riguardano “il radicale contrasto alla diffusione e alla legalizzazione di ogni tipo di droga e la difesa del diritto dei genitori alla libertà di scelta educativa per i propri figli (art. 26 Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo), specie riguardo la sfera sessuale e l’affettività”.          [print-me title=”STAMPA”]

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Ultimo aggiornamento 31 Marzo, 2019, 16:00:48 di Maurizio Barra

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DALLE 12:02 ALLE 16:00 DI DOMENICA 31 MARZO 2019

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Brasile: appello, sì celebrazione golpe
Ieri giudice aveva proibito cerimonia per ricorrenza

31 marzo 2019 12:02

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Si può fare la celebrazione, voluta dal presidente Jair Bolsonaro e prevista per oggi, del colpo di stato che 55 anni fa diede inizio alla dittatura militare in Brasile (1964-86): una giudice d’appello ha ribaltato, a poche ore di distanza, la sentenza di un giudice federale che ieri l’aveva proibita, perché “incompatibile con il processo di ricostruzione democratica”.
La giudice d’appello, invece, ha avallato la tesi del governo nazionalista di Bolsonaro, secondo cui la democrazia brasiliana è abbastanza forte da comprendere “il pluralismo delle idee”. Secondo la giudice d’appello Maria do Carmo Cardoso, commemorare il golpe, che pure diede inizio a un regime antidemocratico, non vuol dire riscrivere la storia o nascondere la verità: “Non vedo alcuna violazione dei diritti umani”, visto che simili manifestazioni hanno avuto luogo negli anni passati, seppure nel chiuso delle caserme, “senza conseguenze negative”. La decisione di Bolsonaro ha sollevato un’ondata di rabbia e polemiche.

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Turchia: scontro tra militanti, 2 morti
Islamista Sp, ‘aggrediti da familiari candidati Akp di Erdogan’

ISTANBUL31 marzo 201913:17

– Almeno due persone sono rimaste uccise in Turchia a seguito di uno scontro tra gruppi politici rivali nella provincia orientale di Malatya durante il voto per le amministrative. Lo riporta l’agenzia statale Anadolu. Secondo quanto denuncia il leader dell’islamista Sp, Temel Karamollaoglu, le vittime sono militanti del suo partito – presenti ai seggi come rappresentanti di lista – e ad attaccarle sarebbe stato un familiare di un candidato dell’Akp del presidente Recep Tayyip Erdogan. All’origine dell’aggressione, secondo il Sp, ci sarebbe stata una disputa sulla segretezza delle schede, che i suoi militanti volevano garantire. Scontri tra gruppi rivali si registrano anche a Diyabakir e Mardin, nel sud-est a maggioranza curda, con altri 5 feriti. Non è raro che il voto in queste aree della Turchia sia accompagnato da episodi simili, spesso frutto di ostilità tra clan locali.

MONDO

Gruppo islamico li ha accusati di essere spie

31 marzo 201914:18

– NAIROBI

– Quattro uomini accusati di essere spie per le agenzie di intelligence di Gran Bretagna, Gibuti e Somalia sono stati giustiziati in pubblico dagli estremisti islamici al Shabaab. Lo ha annunciato lo stesso gruppo integralista sulla sua radio ‘Andalus’ precisando che l’esecuzione è stata eseguita da un plotone in una piazza di Kamsuma, una città nella regione del Basso Giuba, in Somalia.
Il portavoce del gruppo ha detto che la recente ondata di attacchi contro hotel della capitale Mogadiscio è parte di una strategia contro agenti dell’intelligence somala e altri funzionari governativi che si trovavano negli alberghi.
“Non attacchiamo ogni hotel a Mogadiscio, ma quelli attaccati dai Mujaheddin avevano obiettivi specifici”, ha detto Sheikh Ali Mohamud Rage alla radio dei ribelli.

‘May dovrà accettare una Brexit soft’Gauke:Se Parlamento vota per unione doganale non potrà ignorarla

31 marzo 201915:01

– Se il parlamento britannico voterà “a larga maggioranza” per una Brexit ‘soft’ e per la permanenza della Gran Bretagna nell’unione doganale europea la premier Theresa May non potrà che accettarlo. Lo sostiene il ministro della Giustizia David Gauke alla vigilia di una settimana cruciale per il Regno Unito che il 12 aprile deve lasciare l’Unione europea. “Se i deputati voteranno a valanga contro il divorzio senza accordo e favore di una Brexit più soft non credo sia fattibile ignorare questa posizione”, ha detto il ministro parlando con la Bbc. “A quel punto credo che lei (May, ndr) dovrà prendere in seria considerazione la posizione” del parlamento, ha sottolineato. Gauke ha anche dichiarato che se il governo dovesse decidere di lasciare l’Unione europea senza accordo lui si dimetterebbe “ma May ha detto chiaramente che non è una cosa che farebbe”.
Turchia: urne chiuse nell’estSi vota ancora un’ora nell’ovest, spoglio sarà immediato

ISTANBUL31 marzo 201915:15

– Urne chiuse nell’est della Turchia per le elezioni amministrative, che si svolgono in tutto il Paese. Il voto per scegliere sindaci, consiglieri comunali e altre figure di amministratori locali si è concluso alle 16 locali (le 15 in Italia) in 32 province orientali, mentre i seggi chiuderanno alle 17 nel resto del territorio nazionale. Lo spoglio inizierà subito dopo la fine delle operazioni di voto, a partire dalle schede per i sindaci. Un divieto di pubblicazione dei dati è previsto fino alle 21 locali, ma potrebbe essere revocato in anticipo dal Consiglio elettorale supremo (Ysk), come avvenuto regolarmente in passato.
Ucraina: Zelensky, già 1.800 reclami’Molte riguardano violazioni organizzative’

MOSCA31 marzo 201915:19

– La ‘hotline’ del quartier generale del candidato presidenziale Vladimir Zelensky in Ucraina ha ricevuto quasi 2.000 denunce di irregolarità da parte degli elettori. Lo ha detto Alexander Kornienko, coordinatore del quartier generale per il lavoro con le regioni, in una conferenza stampa. “Sono già stati ricevuti 1.800 reclami, molti dei quali riguardano violazioni organizzative”, ha affermato. Secondo Kornienko, tra le violazioni segnalate dagli elettori vi è il trasporto organizzato di persone ai seggi elettorali e individui sconosciuti con liste di voto al di fuori di alcuni seggi elettorali. “Registriamo queste violazioni e, naturalmente, le useremo per la difesa legale, se necessario”, ha affermato. Lo riportano le agenzie.          [print-me title=”STAMPA”]

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Ultimo aggiornamento 31 Marzo, 2019, 14:53:00 di Maurizio Barra

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DALLE 21:47 DI SABATO 30 MARZO 2019

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Highlights Juventus vs Empoli 1-0 Kean 30 Marzo 2019

Allegri «Un altro passo verso il titolo» 30 Marzo 2019

Conferenza Stampa Allegri post Juventus vs Empoli 30 Marzo 2019

Chiellini «Abbiamo capito la partita» 30 Marzo 2019

#JUVENTUSTV Puntata 106, Briaschi e Platini Torino è bianconera 31 Marzo 2019

Da bordocampo Juventus vs Empoli 31 Marzo 2019

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Ultimo aggiornamento 31 Marzo, 2019, 14:33:45 di Maurizio Barra

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DALLE 12:22 DI SABATO 30 MARZO 2019

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Torna il campionato su Juventus Tv
30.03.2019 12:22 – in: Serie A
Torna il campionato su Juventus Tv

Dopo la pausa per le nazionali si riaccende la diretta sulla piattaforma ufficiale bianconera. Appuntamento alle 17 per J Match Time. Juve-Empoli è disponibile on demand dalle 21,30.
Riparte la Serie A dopo la sosta per le nazionali e con Juventus-Empoli si riaccende J Match Time, la diretta di Juventus TV che scandisce l’attesa di ogni prepartita.
Dalle 17 in studio, a bordocampo e in collegamento dallo Juventus Store, i protagonisti di sempre del canale ufficiale bianconero: il direttore Claudio Zuliani, Antonio Romano, Paolo Rossi, Enrico Vincenti ed Enrico Zambruno.
Come sempre un’ora ricca di notizie, anticipazioni e ospiti, per un match che Massimiliano Allegri si raccomanda da affrontare in modo serio.
La diretta non si chiude col prepartita. Anzi. Il match è fruibile in versione audio-cronacae subito dopo il fischio finale, si torna in diretta con altri ospiti, approfondimenti, interviste esclusive, le conferenze stampa dei due allenatori.
Juventus-Empoli è disponibile integralmente dalle 21,30 circa in modalità on demand, con visione ottimizzata per tutti i device.

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Juventus Under23-Pistoiese match report
30.03.2019 17:20 – in: Juventus U23
Giornata storta per l’Under23

Cade l’imbattibilità delle ultime giornate del Moccagatta: la Pistoiese realizza il colpo esterno.
Dopo quattro vittorie casalinghe consecutive e un pareggio, cade l’imbattibilità del “Moccagatta”. Nella gara del sabato pomeriggio tra l’Under23 e la Pistoiese sono i toscani a ottenere i tre punti, dopo un primo tempo combattuto e una ripresa nella quale la squadra ospite è stata brava a dilagare.  La doppietta di Petermann, e le reti di Forte e Momenté condannano gli uomini di Zironelli, che potranno rifarsi sabato 6 con un’altra toscana, il Pisa.
LA GARA
Il match è scoppiettante fin dalle prime battute. La Pistoiese ci prova con Momenté (super intervento di Del Favero) e la Juve risponde con la conclusione di Zanimacchia e la bella punizione di Beruatto. Al 18’ però sono gli ospiti a passare in vantaggio, grazie alla gran botta dalla distanza di Petermann. I ragazzi di Zironelli non smettono di attaccare e vanno vicini al pareggio a più riprese: al 26’ Kastanos colpisce il palo e al 35’ Bunino e Mokulu sfiorano la rete.
Per gran parte dei secondi 45’ il gap rimane di una sola lunghezza, fino al 21’, quando Petermann trova la doppietta con un sinistro a incrociare dal limite. Alla mezz’ora l’Under23 si rende ancora pericolosa con Alcibiade che, servito da Morelli, manda fuori di poco un destro al volo. Nel finale sono però gli ospiti a aggiornare il tabellino: al 35’ trova la rete Forte e 4’ più tardi Momenté.
LE DICHIARAZIONI
«E’ stata una partita storta – commenta a fine gara mister Zironelli – avevamo qualche defezione e diversi ragazzi hanno stretto i denti. Purtroppo non ho potuto schierare la stessa formazione della vittoria nella scorsa giornata. Abbiamo retto bene un’ora, nella quale potevamo segnare noi, poi nel finale abbiamo concesso. In quest’ultima parte di stagione ci sarà spazio per lanciare qualche giovane, come ho fatto oggi».
«Dobbiamo capire che il campionato non è ancora finito e la nostra priorità e la salvezza. – dichiara Lorenzo Del Prete nel post-partita – Anche se le occasioni non hanno girato a nostro favore oggi, non possiamo permetterci di commettere questi errori e di perdere così in casa. Dobbiamo rimanere umili e pensare ai nostri obiettivi»
Campionato Serie C – Girone A – 14° giornata di ritorno
Stadio “Giuseppe Moccagatta”, Alessandria
Juventus-Pistoiese 0-4
Marcatori: 18’ pt. Petermann, 21’ st. Petermann, 34’ st. Forte, 39’ st. Momentè.
Juventus U23: Del Favero, Muratore, Mokulu, Kastanos (19’ st. Toure), Bunino (19’ st. Mavididi), Alcibiade, Zanimacchia (31’ st. Portanova), Morelli (31’ st. Oliveira Rosa), Beruatto, Coccolo (19’ st. Pereira da Silva), Del Prete (Cap.). A disposizione: Busti, Nocchi, Andersson, Masciangelo, Olivieri, Parodi, Pozzebon. Allenatore: Mauro Zironelli.
Pistoiese: Pagnini, El Kaouakibi, Cagnano, Dossena (25’ st. Terigi), Piu (32’ st. Forte), Fanucchi (32’ st. Regoli), Momentè, Luperini (Cap.), Fantacci (42’ st. Tartaglione), Petermann (32’ st. Vitiello), Ceccarelli. A disposizione: Meli, Romagnoli, Sallustio, Llamas. Allenatore: Antonino Asta.
Arbitro: Mario Cascone di Nocera Inferiore (Nasti di Napoli, Pascali di Bologna).
Ammoniti: 26’ pt. Fanucchi (P), 38’ pt. Coccolo (J), 45’ pt. Mokulu (J)
Prossimo impegno:
Campionato – 15° Giornata Girone di Ritorno
Pisa – Juventus U23
Sabato 6 Aprile ore 16.30.

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Under, sabato in campo
30.03.2019 19:00 – in: Settore Giovanile
Under, sabato in campo

Ferma la 17, doppia trasferta a Firenze per Under 15 e 16, goleada per la 14.
Ferma la Under 17, antivigilia per la Primavera (in campo lunedì sera), è stato un sabato in campo per le Under bianconere.
UNDER 14 – 1-4 a Canelli per i ragazzi di Mister Lampo. Tre reti nel primo tempo (De Fazio dopo 7 minuti, Barale al 31′ e Buscemi al 33′). Nella ripresa arriva la doppietta personale per Barale (minuto 24).
UNDER 15 – Due a due in rimonta a Firenze: avanti i viola nella prima frazione di gioco, con Falconi e Gori, riscossa bianconera nella ripresa, che porta le firme di Valdesi al 7′ e Pellitteri al 13′.
UNDER 16 – Decisiva, anche in questo caso, la ripresa: la Juve vince 0-2, e il successo arriva grazie ai gol di Bevilacqua al 7′ e Saio al 28′.

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Juve-Empoli 1-0, risolve Kean
30.03.2019 20:00 – in: Match Report
Ci pensa Kean

L’attaccante entra nella ripresa e tre minuti dopo il suo ingresso in campo firma il gol che vale il successo sull’Empoli
Alla Juve basta un tempo, il secondo, per superare l’Empoli e compiere un altro passo verso lo scudetto, mentre a Kean bastano tre minuti per timbrare la rete che decide la gara e che conferma ancora una volta il suo innato fiuto del gol. I bianconeri giocano una prima metà di gara tutt’altro che brillante, ma quando tornano in campo dopo l’intervallo paiono trasformati e ribaltano completamente l’andamento di un match che, fino a quel momento, aveva visto gli ospiti protagonisti.
INIZIO AL RALLENTATORE
Può forse aver contribuito all’inizio stentato perdere Dybala durante il riscaldamento per un problema muscolare: Allegri deve ridisegnare la squadra con Bentancur al posto dell’argentino e dal 4-3-3 con cui avrebbe voluto iniziare il match, passa un 4-4-2  in cui Emre Can e Matuidi presidiano le fasce e Bernardeschi e Mandzukic formano la coppia d’attacco. I primi minuti sono sonnacchiosi, perché la Juve sbaglia troppo in fase di impostazione, mentre l’Empoli è animato da maggiore agonismo, con il passare del tempo prende coraggio e nell’area bianconera piove qualche traversone insidioso, anche se non adeguatamente sfruttato. Poco dopo il 20 arriva anche un brivido, quando il rasoterra dal limite di Krunic sfiora il palo.
EMPOLI PIÙ PIMPANTE
La Juve si vede alla mezz’ora, quando Matuidi pesca Mandzukic libero di incornare da ottima posizione. Il croato incrocia il colpo di testa, ma Dragowski ha un ottimo riflesso e riesce a intercettare. Krunic ci riprova, sempre dalla stessa posizione, e anche questa volta manda a lato di un soffio, certificando però la supremazia degli ospiti, sottolineata anche dai numeri che, alla fine del primo tempo, vedono sei tiri dell’Empoli contro i tre della Juve e il 58% di possesso palla a favore dei toscani.
LA JUVE CAMBIA PASSO
Inutile dire che serve un cambio di passo e lo impone subito Bernardeschi, con un sinistro da venti metri che Dragowski mette in angolo. Il fantasista scheggia anche la traversa con una deviazione volante su assist di Alex Sandro, confermando che la musica è cambiata. Matuidi arriva a colpire di testa mettendo alto di poco e ancora Bernardeschi sfiora l’incrocio con una sventola dal limite.
KEAN, TRE MINUTI E GOL
Allegri cambia modulo, passando alla difesa a tre, con Emre Can arretrato al fianco di Rugani e Chiellini, quindi al 16′ opera la prima sostituzione inserendo Spinazzola per Alex Sandro, mentre al 24′ tocca a Kean, dentro al posto di Matuidi. Ora i tiri della Juve sono 12, mentre l’Empoli non si affaccia più dalle parti di Szczesny. E una volta ristabilita la doverosa supremazia, è il momento di colpire: tre minuti dopo il suo ingresso in campo Kean riceve una perfetta sponda di Mandzukic appena dentro l’area e spara il destro di contro balzo alle spalle di Dragowski.
TRE PUNTI D’ORO
Moise ha anche un’occasione d’oro per raddoppiare poco dopo la mezz’ora, quando Pjanic recupera un pallone sulla tre quarti e lo lancia indisturbato verso la porta. Il sinistro è angolato, ma Dragowski ci arriva la difesa chiude su Mandzukic in agguato. Per gli ultimi minuti Allegri cambia Bernardeschi con Caceres e torna al 4-4-2 e la Juve controlla agevolmente il gioco fino al fischio finale, ottenendo una vittoria preziosa. Ne servono altre quattro per scrivere ancora una volta la storia.
JUVENTUS-EMPOLI 1-0

RETI: Kean 27′ st
JUVENTUS
Szczesny; Cancelo, Rugani, Chiellini, Alex Sandro (16′ st Spinazzola); Can, Bentancur, Pjanic, Matuidi (24′ st Kean); Mandzukic, Bernardeschi (39′ st Caceres)
A disposizione: Pinsoglio, Perin, De Sciglio,  Bonucci, Nicolussi Caviglia
Allenatore: Allegri

EMPOLI
Dragowski; Veseli, Maietta (35′ st Pasqual), Dell’Orco; Di Lorenzo, Bennacer, Traoré, Krunic (35′ st Acquah), Pajac (35′ st Ucan); Caputo, Farias
A disposizione: Perucchini, Provedel, Antonelli, Nikolaou, Brighi, Capezzi, Oberlin
Allenatore: Andreazzoli

ARBITRO: La Penna
ASSISTENTI: Posado, Prenna
QUARTO UFFICIALE: Massimi
VAR: Banti, Vuoto. GUARDA IL VIDEO DEGLI HIGHLIGHTS

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Kean: «Il lavoro permette di dare tanto in campo»
30.03.2019 20:25 – in: Serie A
Kean: «Il lavoro permette di dare tanto in campo»

Così il match winner della partita dell’Allianz Stadium: «Voglio battere nuovi record»
Soddisfazione e voglia di lavorare: c’è tutto questo nelle parole di Moise Kean, immediatamente dopo la vittoria contro l’Empoli, che porta la sua – decisiva – firma.
«Sono contento di essere il secondo più giovane ad avere segnato 8 reti in A. Sono pronto a rincorrere nuovi record». Il segreto? Il lavoro: «E’ l’unica cosa che ti aiuta a dare tanto in campo – spiega – Quello che dice il Mister è giusto: spero di diventare come i più grandi del mondo, attraverso l’impegno e il lavoro».

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Allegri: «Un altro passo verso il titolo»
30.03.2019 20:30 – in: Serie A
Allegri: «Un altro passo verso il titolo»

«Mancano quattro vittorie, ma martedì andremo a Cagliari, dove il campo è più stretto e troveremo una squadra che darà battaglia»
«Abbiamo giocato un pessimo primo tempo, non avevamo distanze e tempi contro un buon Empoli. Meglio la ripresa dove non abbiamo concesso nulla. Ci voleva un 1-0 di sofferenza, è un altro passo verso il titolo». Massimiliano Allegri si gode un successo pesante, che nella prima parte di gara non ha certo visto la miglior Juve, ma che nella ripresa è stato più che legittimato: «Non riuscivamo ad arrivare sugli esterni, poi loro sono calati e noi cresciuti. Le partite sono lunghe, non si può sempre vincere 3-0 dopo 10 minuti. A volte si deve far passare il tempo e poi colpire. Ora siamo a + 18 a nove giornate dalla fine, ma mancano quattro vittorie alla vittoria dello scudetto e martedì andremo a Cagliari, dove il campo è più stretto e troveremo una squadra che darà battaglia».
Inevitabile dedicare un pensiero Kean, protagonista della serata. Dopo l’infortunio di Dybala durante il riscaldamento («con l’Argentina ha preso un colpo al polpaccio, oggi ha aveva un indurimento e non volevamo rischiarlo») molti pensavano a un suo impiego dal primo minuto e Allegri spiega così la sua scelta: «Ha ambizione ed è giusto, ma conta la testa. La voglia di sacrificarsi e di migliorarsi lo aiuterà. In questi giorni ha subito delle bordate mediatiche spaventose, così come il dispendio di energie mentale dopo le due partite e i due gol in Nazionale. Va centellinato, ma per una questione psicologica, non tecnica. Lo avessi schierato subito inoltre non avrei avuto altri cambi in attacco».
I riflettori ora sono tutti per Kean, ma è ovvio che, specie in vista della gara con l’Ajax, la domanda verta su quante possibilità abbia Ronaldo di recuperare in tempo: «Questa mattina ha fatto qualcosa, ma è andato al trotto – conclude il tecnico – Bisogna vedere quando riuscirà a galoppare».Allegri «Un altro passo verso il titolo» 30 Marzo 2019

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Chiellini: «Abbiamo capito la partita»
30.03.2019 21:00 – in: Serie A
Chiellini: «Abbiamo capito la partita»

«L’Empoli è una squadra di qualità, abbiamo saputo affrontare gli avversari con rispetto e umiltà»
Parola al Capitano. A fine partita Chiellini analizza la vittoria contro l’Empoli: «E’ una squadra tecnica, che ha messo in difficoltà tante avversarie in questa stagione; sanno giocare a calcio e hanno elementi di qualità».
Prosegue la disamina: «Abbiamo concesso troppi spazi, soprattutto in mezzo alle linee: però abbiamo saputo capire la partita, giocando con umiltà e rispetto, dopo un primo tempo complicato. Sapevamo che loro sarebbero calati, infatti abbiamo avuto più occasioni nella ripresa».
Sul match winner: «Kean deve lavorare e farsi trovare pronto, come ha fatto finora. E’ un attaccante d’area, bravo a fare gol: forse messo in campo dall’inizio non sarebbe stato così determinante».
Infine, su… Giorgio Chiellini: «Io cerco di migliorarmi sempre, giorno per giorno, e faccioquello che serve. Il resto lo fanno la testa e la conoscenza del gioco».Chiellini «Abbiamo capito la partita» 30 Marzo 2019

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Juve-Empoli, Talking Points
31.03.2019 10:00 – in: Serie A
Juve-Empoli, Talking Points

Cinque numeri sulla vittoria di ieri all’Allianz Stadium
La Juve riparte.
I bianconeri battono in casa l’Empoli per 1-0, grazie alla rete di Kean nella ripresa, e possono attendere il match del Napoli con un distacco di 18 punti.
I dati del match.
Generale
Possesso
43,1%
43,1%
56,9%
56,9%
% Duelli vinti
51,7%
51,7%
48,3%
48,3%
Duelli aerei vinti
81,3%
81,3%
18,8%
18,8%
Intercetti
11
11
7
7
Fuorigioco
2
2
0
0
Corner
5
5
4
4
Distribuzione
Passaggi
416
416
553
553
Passaggi lunghi
47
47
63
63
Precisione passaggi (%)
86,3%
86,3%
86,1%
86,1%
Precisione passaggi metà avv. (%)
80,1%
80,1%
77,0%
77,0%
Cross
23
23
19

19
Precisione cross
39,1%
39,1%
10,5%

10,5%
Attacco
Gol
1
1
0
0
Tiri
15
15
8
8
Tiri nello specchio
3
3
0
0
Tiri ribattuti
2
2
4
4
Tiri da fuori area
7
7
5
5
Tiri da dentro l’area
8
8
3
3
Precisione al tiro (%)
20,0%
20,0%
0,0%

0,0%
Difesa
Contrasti
19
19
19
19
% di contrasti vinti
52,6%
52,6%
42,1%
42,1%
Respinte difensive
11
11
12
12
Disciplina
Falli fatti
16
16
11
11
Cartellini gialli
0
0
0
0
Cartellini rossi
0
0
0
0
25 SU 29
Per la terza volta nella storia della Serie A una squadra vince 25 partite delle prime 29 giocate in un campionato (dopo l’Inter nel 2006-07 e la Juventus nel 2013-14).
CONTRO L’EMPOLI, FORZA 8
La Juventus ha vinto tutte le ultime otto sfide di Serie A contro l’Empoli: 16 gol fatti e solo due subiti.
MOISE MATCH WINNER
Moise Kean (19 anni, 31 giorni) è il giocatore più giovane a segnare otto gol in Serie A da Mario Balotelli (18 anni e 242 giorni, nel 2009); ha segnato tre gol in questa Serie A con i suoi primi tre tiri tentati.
2 MINUTI E MEZZO
Kean ha trovato il gol due minuti e 30 secondi dopo essere entrato in campo. In questa Serie A ha fatto meglio con la Juventus solo Can (41 secondi contro il Sassuolo a febbraio).
CIFRE TONDE
Blaise Matuidi ha giocato la sua 50ª presenza da titolare con la Juventus in Serie A: più di ogni altro bianconero dal suo arrivo in Italia (2017/18).
Alex Sandro ha disputato la sua 100ª partita in Serie A

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Un saluto ai campioni bianconeri: Terzo Tempo Official Fan Club!
31.03.2019 12:30 – in: Serie A
Un saluto ai campioni bianconeri: Terzo Tempo Official Fan Club!

Momenti da ricordare per 110 fans provenienti da 7 Official Fan Club!
Ancora una volta hanno atteso i campioni bianconeri per festeggiare con loro la vittoria all’Allianz Stadium. Ancora una volta, la loro attesa è stata premiata. Parliamo dei 110 tifosi della Juventus, appartenenti a 7 Official Fan Club provenienti dall’Italia e dall’estero.
Alla fine del match, visita speciale per loro: Miralem Pjanic, Rodrigo Bentancur e il match winner di giornata, Moise Kean.
Ecco gli Official Fan Club presenti: Langa bianconera, Curno, Valle Seriana, Andria, Lioni, Cava de’ Tirreni , Volklingen.

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Fra Empoli e Cagliari
31.03.2019 13:30 – in: Serie A
Fra Empoli e Cagliari

Day after e antivigilia: Juve al lavoro nella tarda mattinata
Messa da parte la vittoria di ieri con l’Empoli all’Allianz Stadium, la Juve è già concentrata sull’imminente trasferta di Cagliari, in programma martedì sera.
La squadra si è pertanto ritrovata nella tarda mattinata di oggi: come sempre, seduta di scarico per i bianconeri maggiormente impegnati nella gara di ieri pomeriggio, campoper il resto del gruppo.
Domani è già vigilia, e vigilia significa rifinitura, partenza per la Sardegna e conferenza stampa di Massimiliano Allegri.
Appuntamento alle 12 dalla sala stampa dell’Allianz Stadium e come sempre integralmente visibile su QUESTO SITO

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Juventus City Tour, si riparte!
31.03.2019 14:00 – in: Stadium & Museum
Juventus City Tour, si riparte!

Dal 20 aprile ricominciano i viaggi alla scoperta della Torino bianconera
I luoghi che hanno visto nascere la Juventus, quelli che ne hanno ospitato le più grandi imprese calcistiche; ma anche gli angoli del centro, le curiosità che magari non conoscevate, per non parlare di dove i bianconeri costruiscono, giorno per giorno, i loro successi di oggi.
Tutto questo, e molto di più, è Juventus City Tour: un vero e proprio viaggio, geografico e storico, che permette a chi ne prende parte di scoprire i luoghi della Torino bianconera e conoscere ancora meglio la leggenda della Juve.
Un viaggio che riparte, esattamente dal 20 aprile: in occasione di Juventus-Fiorentinasono infatti due i tour programmati, alle 11 e alle 14. Stessi orari per la giornata del 25 aprile. Il luogo di ritrovo: l’area di sosta adiacente al Park7 dell’Allianz Stadium (via Druento).
Per acquistare il vostro tour e restare aggiornati sul calendario futuro, consultate QUESTA PAGINALa storia dei campioni ferma in città. Salite a bordo!              [print-me title=”STAMPA”]

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Ultimo aggiornamento 31 Marzo, 2019, 12:25:55 di Maurizio Barra

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Chiellini, bravi a saper soffrire
“Kean? Le gestione del mister è stata perfetta”

TORINO31 marzo 201910:50

– “Nel primo tempo ci hanno messo in difficoltà, ma siamo stati molto bravi a capire la partita, a saper soffrire”. Chiellini esalta l’umiltà della Juventus, tre punti con l’Empoli dopo un primo tempo decisamente sotto ritmo: “Nel secondo tempo abbiamo aggiustato qualcosa, l’Empoli è calato fisiologicamente e abbiamo segnato, legittimando la vittoria e portando a casa tre punti importantissimi”.
Match winner il giovane Kean, entrato in campo a partita in corso e autore del gol vittoria dopo tre minuti dal suo ingresso: “La gestione del mister è stata perfetta, inserirlo dal primo minuto lo avrebbe stancato troppo dopo due partite in Nazionale. In questo momento deve isolarsi da tutto quello che succede fuori e pensare solo a lavorare”.
Dalla Spagna, Pogba vuole il Real MadridA breve Raiola andrà a Manchester per conoscere posizione United

31 marzo 201910:51

– Paul Pogba “vuole cambiare aria”.
Così la stampa spagnola oggi torna a ventilare il trasferimento del centrocampista francese del Manchester United al Real la prossima estate. Lo vuole Zinedine Zidane, ma soprattutto lo desidera il giocatore, scrive oggi Marca’, “che ha rifiutato il rinnovo del contratto proposto a Mino Raiola, procuratore del giocatore, a gennaio. “Nel Real Madrid c’è un moderato ottimismo – scrive il giornale – e ai piani alti del Bernabéu sanno che l’operazione non sarà semplice e sicuramente non a buon mercato.
Non va domenticato infatti che lo United ha pagato 114 milioni per il francese nel 2016. Zidane sa però che con il francese in squadra avrebbe muscoli e tanto calcio, un mix che è mancato alla squadra bianca in questa stagione. Raiola – conclue ‘Marca’ – ha programmato di recarsi a Manchester a breve per conoscere l’esatta posizione del club inglese. Già a gennaio la dirigenza dei Red Devils ha lanciato una proposta di rinnovo al giocatore francese che però è stato respinto”.
Il Barcellona non molla GriezmannDal 1 luglio clausola scenderà da 200 a 120 milioni

31 marzo 201911:07

– Le strade di Antoine Griezmann e il Barcellona, che sembravano essersi allontanate un anno fa dopo il prolungamento del contratto dell’attaccante francese con l’Atletico Madrid (ora con scadenza 2023), potrebbero tornare ad incrociarsi. Lo rivela il ‘Mundo Deportivo’, secondo cui il 28enne colchoneros avrebbe avito nei giorni scorsi un colloquio con Eric Abidal, team manager del club blaugrana, proprio per discutere la possibilità di approdare al Barca la prossima estate. A favorire l’operazione, aggiunge il quotidiano sportivo catalano, ci sarebbero anche vantaggi finanziari, dal momento che la clausola del giocatore scenderà da 200 a 120 milioni.
Griezmann è una delle opzioni in mano al presidente Josep Maria Bartomeu per cercare un attaccante in grado di sostituire col tempo Luis Suarez, che ha compiuto 32 anni lo scorso gennaio.
L’alternativa a Griezmann è Luka Jovic, attaccante serbo dell’Eintracht di Francoforte, classe ’97.
Serie A, Parma-AtalantaAlle 15 Roma-Napoli, Fiorentina-Torino e Frosinone-Spal

31 marzo 201912:02

Parma-Atalanta in campo alle 12:30.

LA VIGILIA DEL MATCH”Il Parma è una buona squadra a prescindere: finora ha fatto bene e vorrà consolidare la sua buona stagione. Ma noi siamo all’ultimo, dieci partite filate”. Gian Piero Gasperini tira la volata all’Atalanta alla vigilia dell’inizio del trittico settimanale che inizia da Parma per chiudersi in casa dell’Inter passando dal Bologna. “D’ora in avanti ci attendono confronti caldi e determinanti – premette il tecnico nerazzurro -. Le incognite riguardano gli acciacchi e i nazionali, dei quali alcuni hanno giocato sempre e altri mai. Bisogna resettare tutto e rituffarsi in serie A. Ilicic (ginocchio, ndr) ha fatto qualcosina dopo non essersi allenato per due giorni. Toloi, invece, ha un problema alla caviglia legato a una vecchia calcificazione”.Il brasiliano è sicuramente out, la situazione disciplinare esigerebbe un minimo di ricambio: Freuler, Gomez, Ilicic, Masiello e Zapata sono a un giallo dalla squalifica. “Non è che abbiamo i numeri per fare chissà quale turnover. Ci muoviamo sui soliti giocatori – obietta il Gasp -. E’ chiaro, poi, che con tre impegni in una sola settimana, in base al recupero fisico, si fanno delle scelte. La fatica si accumula, i cartellini pure: fattori determinanti nel finale di campionato”.Probabile l’avanzamento in prima linea del Papu con Pasalic tra le linee, ovvero uno degli undici giocatori rimasti a Zingonia durante la pausa per le nazionali con uno da minutaggio zero nella Croazia alle spalle: “Mancini ha esordito nella Nazionale maggiore, una buona notizia per tutti quanti. Castagne, Freuler che ha segnato, de Roon e Zapata hanno giocato bene, in molti hanno giocato incontri di grande importanza”. Sulla sfida contro i ducali, poche parole: “Abbiamo fatto più punti fuori, ma è anche vero che in casa abbiamo già affrontato quasi tutte le squadre più importanti – chiude l’allenatore dei bergamaschi -. All’andata fu una partita dura, ma anche una delle prestazioni migliori. Avevamo saputo stringere i denti: si tratta comunque di un avversario di valore, da non sottovalutare”.          [print-me title=”STAMPA”]