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CRONACA TUTTE LE NOTIZIE

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Ultimo aggiornamento 16 Aprile, 2019, 13:00:11 di Maurizio Barra

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DALLE 09:26 ALLE 13:00 DI MARTEDì 16 APRILE 2019

CRONACA

A fuoco azienda materia plastiche Ancona
No feriti, colonna fumo nero, a fuoco deposito materie prime

ANCONA16 aprile 201909:26

– Un incendio di vaste dimensioni è divampato intorno alle 6 nello stabilimento della Tontarelli spa, azienda leader nella produzione di articoli per la casa in plastica, a Castelfidardo (Ancona) per cause ancora da accertare. Sul luogo cinque squadre di vigili del fuoco con due autoscale, che sono riuscite a circoscrivere il rogo al solo deposito, grande circa 4.000 mq. Secondo i vigili del fuoco sono state rispettate le prescrizioni di sicurezza, in particolare per porte tagliafuoco e barriere. Intatti i reparti di produzione. Non ci sono feriti o intossicati, ma dal sito si è levata una colonna di fumo nero visibile a distanza di km. Sul luogo sono ora al lavoro i tecnici dell’Arpam per analisi dell’aria. Ci sono anche i Carabinieri del Noe e la polizia. In un post su Facebook il sindaco di Castelfidardo Roberto Ascani invita la cittadinanza a rimanere in casa con le finestre chiuse.

CRONACA

Talpe Messina Denaro, in cella 2 cc
In carcere anche l’ex sindaco di Castelvetrano Antonio Vaccarino

PALERMO16 aprile 201909:43

– Due investigatori, il tenente colonnello Marco Zappalà, carabiniere in servizio alla Direzione investigativa antimafia di Caltanissetta, e Giuseppe Barcellona, un appuntato in forza alla Compagnia di Castelvetrano, sono stati arrestati con l’accusa di favoreggiamento alla mafia e accesso abusivo al sistema informatico. Per la Procura di Palermo hanno passato informazioni su inchieste in corso a carico del boss latitante Matteo Messina Denaro. In carcere anche l’ex sindaco di Castelvetrano Antonio Vaccarino.
Violenza di gruppo su 18enne, 3 arrestiAbusi su spiaggia la notte di San Lorenzo, bloccati da polizia

REGGIO CALABRIA16 aprile 201909:44

– Tre ventenni sono stati arrestati dalla squadra mobile di Reggio Calabria per violenza sessuale di gruppo ai danni di una ragazza poco più che 18enne.
La violenza, secondo quanto emerso dalle indagini, è avvenuta la notte di San Lorenzo quando i tre, approfittando dello stato di ebbrezza della ragazza, l’hanno condotta fuori dalla discoteca in cui si trovavano e hanno abusato a turno di lei sulla spiaggia. Teatro della vicenda è stata una località del basso Ionio reggino. Gli arrestati, di cui sono state fornite solo le generalità, sono C.D., F.S. entrambi 20enni, e C.G., di 21.
Dalle indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Gerardo Dominijanni e dal pm Paolo Petrolo della dalla Procura di Reggio Calabria diretta da Giovanni Bombardieri, è emerso che la diciottenne aveva subito violenza da almeno tre giovani sulla spiaggia libera. L’allarme era stato dato da alcuni passanti al personale della Polizia di Stato in servizio di ordine pubblico fuori dal locale.
Ucciso in Messico,stop Dogana a salmaForse killer un altro italiano, avrebbe agito per vendetta

NAPOLI16 aprile 201910:10

– Da oltre 7 ore è bloccata nella dogana di Napoli la salma di Salvatore De Stefano, l’imprenditore ucciso lo scorso 4 aprile in Messico, e il suo funerale, previsto per oggi, non si potrà celebrare. L’intoppo sarebbe riconducibile a problemi riscontrati dalla Dogana di Napoli su alcuni certificati: la salma di Salvatore, partita venerdì scorso da Città del Messico, ha fatto scalo a Monaco ed è giunta ieri in Italia. Le esequie erano previste oggi. “Mio fratello non é un pacco postale, – dice Rossella, sorella di Salvatore, assistita dall’avvocato Gennaro Demetrio Paipais che è in contatto con la Farnesina – oltre al dolore dobbiamo ora sopportare anche la mortificazione”. Sul fronte delle indagini, intanto, secondo quanto si apprende, i sospetti degli inquirenti cadrebbero su un altro italiano che, potrebbe avere agito per vendetta, forse legata alle attività imprenditoriali della vittima. “Non risulterebbe nessuna relazione tra l’omicidio le paventate truffe dei generatori”, afferma Paipais.
Bullismo, frasi antisemite a ragazzinoEpisodio denunciato in una scuola media ferrarese

BOLOGNA16 aprile 201910:16

– “Quando saremo grandi faremo riaprire Auschwitz e vi ficcheremo tutti nei forni…”. Sarebbe questa la frase ‘choc’ che alcuni ragazzini di una scuola media di Ferrara avrebbero rivolto a un compagno, coetaneo, prendendolo per il collo negli spogliatoi della palestra. A riportare l’episodio è il Resto del Carlino con la testimonianza della rappresentante di classe, e madre di una alunna della scuola, anche lei di origine ebraica e nipote di sopravvissuti ai campi di sterminio nazisti, e della dirigente scolastica.
Gli atti di bullismo a sfondo antisemita, secondo quanto riferito dalla rappresentante di classe che ha parlato con la madre della giovane vittima, si sarebbero protratte da qualche tempo. “Prima dell’aggressione però – sottolinea – il tutto era circostanziato a offese verbali”. Dell’episodio, che avviene tra l’altro nella città che ospita il Museo nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah, è stata informata la dirigente scolastica dell’istituto.
Rapine in casa, presa banda delle ‘foto’Fotografavano proprietari nel sonno, 4 arresti e due fermi

TORINO16 aprile 201910:26

– Svaligiavano abitazioni isolate in Piemonte e, prima di fuggire col bottino, scattavano ‘foto ricordo’ ai proprietari di casa che dormivano. Una banda di rapinatori è stata sgominata dai carabinieri che hanno notificato, a Torino e a Genova, quattro ordinanze di di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre albanesi e un italiano. Sottoposte a fermo altre due persone.
Le accuse, a vario titolo, sono di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti in abitazione e di autovetture e ricettazione. La banda è ritenuta responsabile di almeno 79 colpi messi a segno, tra marzo e novembre 2018 ad Asti, Cuneo e Torino con la cosiddetta “tecnica del succhiello”: i ladri foravano i serramenti di una finestra con l’attrezzo da falegname e facevano scattare la maniglia con una pinza. Le foto alle ignare vittime prima di scappare. “Sono fissato – dice il capo della banda in un’intercettazione – Sono entrato dentro e ho fatto le foto della figlia”.
Notre-Dame: Papa prega, vicino a FranciaSanta Sede, shock e tristezza, chiesa simbolo cristianità mondo

CITTA’ DEL VATICANO16 aprile 201910:28

– “Il Papa è vicino alla Francia, prega per i cattolici francesi e per la popolazione parigina sotto lo shock del terribile incendio che ha devastato la cattedrale di Notre-Dame. Assicura le sue preghiere per tutti coloro che cercano di far fronte a questa drammatica situazione”: così in un tweet il direttore della Sala Stampa vaticana Alessandro Gisotti.
Sulla tragedia era intervenuta anche la Santa Sede sottolineando di avere appreso “con shock e tristezza la notizia del terribile incendio che ha devastato la Cattedrale di Notre-Dame, simbolo della cristianità in Francia e nel mondo.
Esprimiamo vicinanza ai cattolici francesi e alla popolazione di Parigi e assicuriamo le nostre preghiere per i pompieri e quanti stanno facendo il possibile per far fronte a questa drammatica situazione”.
Carabiniere ucciso:aperta camera ardenteAccanto al feretro il padre, la sorella e la compagna

SAN SEVERO (FOGGIA)16 aprile 201910:31

– Tricolore a mezz’asta, listato a lutto. Si è aperta così da pochi minuti la camera ardente in onore del maresciallo Vincenzo Di Gennaro, il carabiniere ucciso sabato mattina a Cagnano Varano, allestita nella sala consigliare di Palazzo Celestini, sede del Comune di San Severo.
Ad accogliere il feretro, il comandante interregionale dell’Arma dei Carabinieri, il generale di Corpo d’armata Vittorio Tomasone, e il comandate provinciale dei carabinieri colonnello Marco Aquilio. Presente anche il sindaco di San Severo Francesco Miglio, accompagnato dalla sua giunta e seguito dal gonfalone della città.
Accanto alla bara coperta dal tricolore, i familiari del maresciallo Di Gennaro: il padre Luigi, la sorella Lucia e la compagna Stefania Gualano.
Ucciso in Messico, salma ‘liberata’Superati intoppi a Napoli sorti dopo arrivo da Monaco

free. Ad aprile con Ecobo

– Sono stati superati gli intoppi burocratici sorti a Napoli che hanno ‘bloccato’ la salma di Salvatore De Stefano, l’imprenditore ucciso a colpi di pistola lo scorso 4 aprile in Messico. Il feretro dell’uomo è giunto ieri da Monaco dove a sua volta era arrivato da Città del Messico. Un “via libera”, determinato dall’intervento delle autorità, grazie al quale ora sarà anche possibile celebrare le esequie del 35enne, inizialmente fissate per le 10,30 e ora spostate nel pomeriggio.

Bimba scomparsa,pm:operatrice a processoIuschra Gazi è sparita in luglio durante una gita nel Bresciano

BRESCIA16 aprile 201911:07

– La Procura di Brescia ha chiesto il rinvio a giudizio per l’operatrice della Fobap, Fondazione bresciana assistenza psicodidabili, che lo scorso luglio aveva il controllo di Iuschra Gazi, la 12enne di origini indiane affetta da autismo, svanita nel nulla durante una gita a Serle, nel Bresciano. I sostituti procuratori Donato Greco e Antonio Bassolino contestano all’ educatrice il reato di omicidio colposo. Iuschra è scomparsa nei boschi dell’altopiano di Cariadeghe e non è più stata trovata nonostante mesi di ricerche.
Distruggono bosco, multa di 13 milioniNotificata dai carabinieri forestali a due ventenni comaschi

MILANO16 aprile 201911:30

– I carabinieri forestali hanno presentato un conto di 13 milioni di euro a due studenti ventenni comaschi accusati di aver provocato, lo scorso 30 dicembre, mentre cucinavano una grigliata, un incendio, che aveva interessato un’area boschiva in Alto Lago di 1.000 ettari, di cui 110 distrutti. I due erano nella casa del nonno di uno di loro con amici per festeggiare la fine dell’anno sul Monte Berlinghera. Il rogo era partito da un focolaio per produrre la brace per il barbecue e, complice il clima secchissimo, il fuoco si era esteso a mezza montagna e aveva raggiunto alcune case, compreso un agriturismo dove erano morti quasi tutti gli animali. Il pm di Como Simona De Salvo ha notificato l’avviso di conclusione indagini per incendio colposo in concorso, mentre i carabinieri della forestale hanno notificato ai due indagati e al proprietario di casa, che risponde in solido, una sanzione da 13 milioni e 542mila euro. Non è escluso che arrivino altre richieste di danni da parte di undici parti civili.
Iniziato taglio impalcato pila 5Liberata completamente la pila, via a operazione fondamenta

GENOVA16 aprile 201911:30

– E’ iniziato il primo dei tre tagli della porzione di impalcato sulla pila cinque sul lato ovest dell’ex viadotto Morandi. Complessivamente le operazioni di taglio dureranno circa 6 ore poi inizierà il calo del pezzo che toccherà terra in pochi minuti. Una volta liberata completamente la pila, i tecnici dell’ati di demolitori cominceranno a ‘affettare’ la pila 5 grazie alle maxigru che sono già state posizionate. Smantellata la pila, potranno cominciare le operazioni di fondazione da parte dell’ati dei costruttori.
Donna uccisa a coltellate nel CosentinoCadavere trovato dai familiari. Vittima era sorella nonno Cocò

CASSANO ALLO JONIO (COSENZA)16 aprile 201911:41

– Una donna di circa 40 anni, Romina Iannicelli, è stata uccisa a coltellate a Cassano allo Jonio nel Cosentino. A trovare il cadavere sono stati alcuni familiari che avevano un appuntamento con lei per delle commissioni. L’omicidio è avvenuto nell’appartamento dove la donna viveva con il marito. Al momento l’uomo risulterebbe irreperibile. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della locale tenenza che hanno avviato le indagini. Acquisite alcune immagini della videosorveglianza della zona.
La vittima era la sorella di Giuseppe Iannicelli, l’uomo di 52 anni ucciso a colpi di arma da fuoco il 16 gennaio 2014, sempre a Cassano allo Ionio, assieme al nipotino di tre anni, Cocò, e alla compagna marocchina Ibtissam Touss, di 27 e i cui corpi vennero poi dati alle fiamme. La parentela con l’uomo ucciso, comunque, non viene ritenuta collegata in alcun modo al delitto della donna che secondo le ipotesi avanzate dagli inquirenti sarebbe l’ennesima vittima di femminicidio.
Turista ferito, condizioni miglioranoOperato dopo trauma per crollo struttura in ferro

NAPOLI16 aprile 201912:00

– Ha superato bene il delicato intervento chirurgico cui è stato sottoposto ieri sera ed ha trascorso la notte in reparto senza disturbi neurologici il giovane turista tedesco di 17 anni rimasto ferito alla testa ieri a causa del crollo di una struttura in ferro raffigurante un dragone all’angolo da via Porta di Massa e il corso Umberto, nella zona universitaria di Napoli.
Secondo fonti sanitarie, la valutazione clinica di questa mattina non rileva “problematiche in atto”. In programma c’è un controllo Tc (tomografia computerizzata) del cranio. Sulla scorta dell’esito dell’esame si deciderà il prosieguo della terapia. Ieri sera l’intervento aveva consentito di svuotare l’ematoma epidurale. Subito dopo l’operazione, il ragazzo, sveglio, è stato riportato in reparto.

Terrorismo, espulso imam di GrossetoNel 2015 soggiornò con 1/a foreign fighter italiana dell’Isis

FIRENZE16 aprile 201912:14

– Sospettato di fare proselitismo per l’Isis l’imam della comunità islamica di Grosseto, prelevato dalla sezione antiterrorismo della Digos e accompagnato al Cie di Torino, domani verrà espulso dall’Italia. Albanese di etnia macedone, Zejnullah Sadiki era già noto alle cronache perché, quando nel 2015 in provincia di Grosseto fu scoperta una cellula jiadista, emerse che aveva soggiornato insieme a Maria Giulia Sergio, alias Fatima, la prima foreign fighter italiana che poi partì per la Siria per arruolarsi con l’Isis. A dare notizia dell’allontanamento è stato lo stesso Sadiki su Facebook: “Sono stato prelevato – ha scritto – perché sono una persona pericolosa per lo stato italiano in quanto imam sempre più radicale, e perché frequento molti centri islamici. Ma se c’è ancora giustizia nello stato italiano tornerò”.
Vent’anni di violenze a moglie,arrestatoAccuse di maltrattamenti e stalking per un 40enne di Parma

PARMA16 aprile 201912:16

– Vent’anni di violenze alla moglie, nel frattempo divenuta ex: un uomo è stato arrestato a Parma con le accuse di maltrattamenti e stalking.
La donna, una quarantenne della città, si è presentata all’inizio di febbraio nei locali della squadra mobile di Parma impaurita per sé e per il figlio: le condotte sempre più violente dell’ex compagno, anche lui 40enne, erano diventate insostenibili e così ha raccontato tutto, ovvero l’ennesima vicenda di violenze in famiglia. Una storia che ha convinto la Procura di Parma a chiedere e ottenere per l’uomo l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere da parte dal gip del Tribunale emiliano. Alla polizia l’ex moglie ha raccontato il suo legame ventennale con il marito violento e il timore, ora che finalmente aveva scelto di interrompere la relazione, che la sua decisione potesse esasperare ulteriormente la condizione propria e della propria famiglia.
Lavoro: Cei, sussidi non sono soluzioneMessaggio dei vescovi italiani per il Primo Maggio

ROMA16 aprile 201912:33

– “Un compito irrinunciabile e sempre più delicato sarà quello di inclusione degli scartati e dei più deboli” nel mondo del lavoro “sapendo che la soluzione non potrà essere quella di una mera erogazione monetaria poiché la dignità della persona passa attraverso la sua capacità di essere utile e di contribuire al progresso sociale e civile”. Lo sottolineano i vescovi italiani nel messaggio in vista della festa del lavoro il Primo Maggio.
“L’orizzonte del lavoro è stato sintetizzato da Papa Francesco in quattro aggettivi: libero, creativo, partecipativo e solidale”. Lo ricorda ancora la Cei rilevando che “siamo purtroppo lontani in molti casi da quel traguardo e da quell’orizzonte, che vede nel lavoro un’opportunità per affermare la dignità della persona e la sua capacità di collaborare all’opera creativa di Dio”. Infine i vescovi italiani indicano le due caratteristiche che possono creare valore aggiunto nel lavoro: “l’umanità” e “saper fare squadra”.
Aizza pitbull contro madre per soldiGenova, il cane ha morso la donna alle braccia

GENOVA16 aprile 201912:36

– Ha minacciato per anni l’anziana mamma per avere soldi per comprare la droga. Mesi e mesi di pretese culminate ieri mattina quando il figlio, italiano di 46 anni, ha aizzato il suo pitbull contro la donna. L’uomo è stato arrestato dalla polizia di Genova per tentata estorsione, maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate.
Esasperata dalle continue pretese di denaro del figlio, la donna ieri aveva deciso di non darglieli e lui dopo averla presa per il collo le ha aizzato contro il suo pitbull che l’ha morsa a entrambe le braccia.
I poliziotti delle volanti intervenuti sul posto, in zona Marassi a Genova, hanno trovato la donna sanguinante e molto scossa in uno studio medico vicino la sua abitazione dove, nonostante il forte dolore, era riuscita a rifugiarsi scappando dalla furia del cane e del figlio e dove le hanno prestato le prime cure prima dell’accompagnamento in ospedale. Il figlio, pregiudicato e disoccupato, è stato trovato sul pianerottolo mentre ancora inveiva contro la madre.
Ritrovata una scultura rubata a BenigniOperazione Carabinieri Arte, è una statua romana del II secolo

16 aprile 201910:33

I carabinieri per la tutela del patrimonio culturale (Tpc) hanno recuperato una scultura romana del II secolo che era stata rubata nel 2010 a Roma nella villa di Roberto Benigni. Individuata dagli investigatori in Spagna, l’opera verrà restituita all’attore e regista. Nell’ambito della stessa indagine, i carabinieri hanno ritrovato e riportato in Italia anche una scultura che era stata trafugata, sempre nella capitale, da Villa Borghese.Nel corso di un’altra indagine,

i carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (Tpc) guidati dal generale Fabrizio Parrulli hanno recuperato anche un prezioso bassorilievo attribuito ai fratelli Della Robbia (fine 1400) che era stato rubato quasi 50 anni in Toscana fa da una chiesa di Scansano in provincia di Grosseto. Tutte le opere ritrovate dai carabinieri Tpc, dalla scultura rubata a Benigni al bassorilievo dei Della Robbia, verranno esposte domani, mercoledì 17 aprile, nella sede del Comando dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale a Roma, in via Anicia 24, e illustrate al termine della conferenza stampa di presentazione del resoconto dell’attività operativa del 2018 che si terrà alla presenza del ministro della cultura Alberto Bonisoli e del generale di brigata Fabrizio Parrulli, comandante dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.

Leiva “Su me accuse infondate”Brasiliano smentisce ricostruzione sul dopo Milan-Lazio

ROMA16 aprile 201912:44

– “Mi preme chiarire che le accuse rivolte recentemente alla mia persona su eventuali fatti nel post partita di Milano sono totalmente false ed infondate”: così in un post, il brasiliano della Lazio, Luca Leiva, coinvolto nel parapiglia di fine partita a S.Siro contro il Milan. Secondo la ‘Gazzetta’, il brasiliano avrebbe rivolto una frase ingiuriosa a un dirigente rossonero in carrozzina, ma il diretto interessato interviene a smentire. “In 10 anni di carriera non mi sono mai permesso di mancare di rispetto a nessuno – scrive – È mia premura evidenziare in modo perentorio tale fatto increscioso e totalmente falso nei miei confronti in quanto in dieci anni di carriera non mi sono mai permesso di mancare di rispetto a nessuno. Ciò non fa assolutamente parte del mio comportamento professionale e offende non solo terzi ma anche me a livello umano. Sicuramente in una partita di calcio, preso dalla tensione agonistica, posso aver detto molte cose, ma c’è sempre un limite che giammai mi son permesso di superare”.          [print-me title=”STAMPA”]

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