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SPETTACOLI CINEMA MUSICA CULTURA

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Ultimo aggiornamento 15 Luglio, 2019, 04:57:04 di Maurizio Barra

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Romulus, nascita Roma tra fango e potere
Sul set serie di Matteo Rovere per Sky, in onda nel 2020

ROMA14 luglio 2019 15:25

-“Tu noilonos, ego noilonos” (“Senza di te io non esisto”). E’ una delle battute più intense del dialogo in protolatino fra l’aspirante re Iemos (Andrea Arcangeli) e suo fratello Enitos (Giovanni Buselli) nella scena che Matteo Rovere, in un caldo pomeriggio d’estate, gira sul set di Romulus, la serie in 10 puntate di Sky Originals prodotta da Sky, Cattleya, Groenlandia, distribuita da Itv che debutterà nel 2020. Siamo sui terreni dietro Cinecittà World a Castel Romano, in un’Alba Longa dell’800 a.C messa in scena, tra capanne e templi di paglia, legno e argilla. Dopo Il primo re, il regista torna a raccontare la fondazione di Roma, “ma da una prospettiva completamente diversa – spiega Rovere, creatore, showrunner e coregista degli episodi insieme a Michele Alhaique e Enrico Maria Artale -. In Il primo re era protagonista la leggenda, Romulus è sulla realtà che ha fatto da genesi a quella leggenda, sui movimenti e gli scontri delle tribù latine, su chi ci sia dietro il personaggio leggendario di Romolo”.Protagonisti della serie, insieme a Arcangeli, sono Marianna Fontana nel ruolo della vestale Ilia e Francesco Di Napoli, per l’ex schiavo Wiros. Tre ragazzi, di origini diverse, che cercano di conquistarsi un proprio posto in quel mondo. “Ci sono sentimenti universali come il passaggio dall’adolescenza all’età adulta” dice Alhaique. E “c’è anche il valore aggiunto della riappropriazione di un certo immaginario”, sottolinea Artale. Nell’approfondire il mito fondativo di Roma, tra bosco e urbe, fango e sangue, “ho capito che che ha tanti livelli di lettura – aggiunge Rovere, qui al suo debutto in una serie tv -. Romulus (che potrebbe ampliarsi in più stagioni, ndr) è sulla costruzione del potere, il momento in cui si pongono le basi dell’ordine politico dell’Occidente nei secoli a venire”. Non manca un legame con l’oggi: “Parliamo delle origini e della nascita della nostra cultura, in un momento nel quale si discute molto di Europa”.L’approccio con la recitazione in protolatino “è stato traumatico – dice Arcangeli -, ci aiuta a raccontare uomini per certi versi più simili ad animali, che comunque si differenziavano per provenienze e ranghi”. Per Marianna Fontana (Capri Revolution), Ilia è “come una lama che spezza il racconto tra i due personaggi maschili. Il mio approccio con il protolatino è stato molto musicale, seguendone le pause e i tempi”. Wiros “nasce come schiavo e si fa onore – spiega Di Napoli (La paranza dei bambini) -. Lo sento un po’ mio nel coraggio di superare le proprie paure”. Nel cast, fra gli altri, anche Silvia Calderon, Sergio Romano, Demetra Avincola, Massimiliano Rossi, Ivana Lotito, Gabriel Montesi e Vanessa Scalera. Grazie anche alla consulenza di archeologi, come Valentino Nizzo, Direttore del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, gli autori puntano al massimo realismo, o almeno alla più credibile verosimiglianza, tra circa 20 costruzioni realizzate nel pieno rispetto ambientale, oggetti, abiti e lingua.”Abbiamo differenziato i diversi popoli latini, da quelli di Alba Longa e Velia a quello di Gabi, attraverso i colori della terra (marrone, ocra, rosso e un po’ di verde) e realizzato quasi tutto, elmi esclusi, ex novo” dice la costumista Valentina Taviani, mentre lo scenografo Tonino Zera spiega che “la preparazione è stata molto accurata ed è durata mesi”. Il produttore Riccardo Tozzi di Cattleya è “felice di aver seguito Matteo in un’impresa che sembrava ‘da matti’. Questa non è la serie più costosa prodotta in Italia, ma è, penso, la più complessa. E il pubblico è sempre più alla ricerca di prodotti come questi”. Per Nils Hartmann, Direttore Produzioni Originali Sky Italia, “dopo Sollima, Sorrentino e Ammaniti, con Rovere Sky si conferma la casa dei talenti”. Romulus “ha una dimensione di racconto visivo mai realizzata in Italia. E’ una direzione su cui continueremo attraverso Sky studios, power hub di produzione creato con inglesi e tedeschi per raddoppiare investimenti su produzioni locali e internazionali”.

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Cuccarini, La vita in diretta mio sogno
‘Io sovranista? 35 anni di carriera parlano per me’

14 luglio 201920:04

– Non sarà qualche polemica velenosa a far perdere sorriso ed entusiasmo a Lorella Cuccarini, il volto nuovo di ‘La vita in diretta’, contenitore quotidiano di Rai Uno, in onda per la prossima edizione dal 9 settembre. “Mi sento emozionata come ogni volta che affronto qualcosa di nuovo – ammette la soubrette felicissima del suo ritorno in Rai a tre anni dallo show con Heather Parisi ‘Nemicamatissima’ -. Ogni volta penso di aver realizzato tutto e invece c’è sempre qualcosa che mancava e se mi avessero detto tempo fa in che programma mi sarebbe piaciuto mettermi in gioco avrei risposto sicuramente ‘La vita in diretta'”. Per questo, racconta, quando la direttrice di Rai Uno, Teresa De Sanctis, l’ha contatta per chiederglielo non ha avuto un attimo di esitazione.”Ho risposto subito di sì anche perchè non si sa mai, quando capitano le cose bisogna coglierle al volo – scherza la soubrette che il 10 agosto compie 54 anni – e poi io e Teresa ci siamo subito trovate in sintonia”. Le insinuazioni però non risparmiano neppure la soubrette ‘più amata dagli italiani’, ma Lorella si scrolla di dosso con disinvoltura le accuse di essere stata favorita dopo alcune sue dichiarazioni filogovernative e sovraniste. “Le dichiarazioni sovraniste aiutano”, ha twittato velenosa Heather Parisi. “Sono una persona indipendente, che non ha mai chiesto nulla nella vita e quello che ho fatto l’ho fatto perché ho lavorato sodo e ho incontrato persone che hanno creduto in me”, ha affermato la neotimoniera dello storico programma Rai che si è detta “molto lontana dalla politica”. “Dopo 35 anni di carriera credo che questo parli da sé – afferma – poi mi ritengo anche una persona qualunque e come ogni cittadino dico quello che penso se me lo chiedono”.”Ma questi titoli lasciamoli scivolare via, adesso mi interessa portare a ‘La vita in diretta’ la mia esperienza, la mia passione, spettacolo, vita, racconti belli – continua -. Questo è il mio primo programma quotidiano ed è bello che alla mia età arrivi questa nuova sfida, quando c’è anche la maturità giusta”. Non è comunque questo l’unico impegno in Rai di Lorella, che per la Vita in diretta sarà in coppia con il giornalista Alberto Matano (‘questa ‘Vita in diretta’ sarà il pomeriggio degli italiani, io e Lorella faremmo tante cose insieme, sarà un programma di servizio’), sostituendo Tiberio Timperi e Francesca Fialdini. Ha infatti appena finito di girare l’Italia per 4 speciali che condurrà per Linea Verde in onda in prime time in agosto. ‘Lo so che che mi resta poco tempo per le vacanza, ma pazienza, in famiglia sono tutti grandi, aggiunge riferendosi ai 4 figli. Archiviata invece per il momento la sua esperienza di attrice dopo ‘L’isola di Pietro’, la fiction di Canale 5. “Già non era previsto – dice -. In ogni caso sarebbe stato sulla concorrenza e sarebbe stato un problema”.

La scandalosa Mademoiselle di Chan-wookScene lesbo, Rashomon e De Sade dall’autore coreano

14 luglio 201920:03

– Scene lesbo, un po’ di violenza e una storia tra Rashomon e il Marchese de Sade, ma anche “un thriller, una storia di truffatori e un dramma punteggiato di colpi di scena sorprendenti e soprattutto una storia d’amore”: parola del coreano Park Chan-wook, regista di ‘Mademoiselle’, già in concorso alla 69/a edizione del festival di Cannes e ora in sala dal 29 agosto con Altre Storie. Siamo in Corea nel 1930, durante la colonizzazione giapponese. Una giovane donna, Sooke (Kim Tae-Ri) è ingaggiata come serva di una ricca giapponese, Hideko (Kim Min-Hee), che vive in un splendido isolamento, essendo reclusa in un immenso maniero sotto lo sguardo tirannico dello zio Kouzuki (Jo Jin-woong) che ha un maestoso Enfer pieno zeppo di preziosi libri pornografici. Ma la giovane e bella serva ha un segreto: sta per aiutare un furfante di mezza tacca (Ha Jung-Woo) pronto a spacciarsi per un conte giapponese per concupire la sua giovane e bella padrona. Fin qui la storia. Ma è solo l’inizio di una complicata trama derivata dal romanzo ‘Fingersmith’ della scrittrice inglese Sarah Waters, ma trasposta dal 1862 nella Corea degli anni Trenta.Tutto infatti cambia di minuto in minuto e le alleanze stabilite all’inizio vengono ribaltate. E’ vero, il cattivo zio sembra davvero un personaggio sadiano che fa leggere alla nipote racconti erotici davanti a una platea di libertini (come accade ne Le 120 giornate di Sodoma di De Sade). E’ che il bel conte sembra sicuro di sé e della sua alleanza con Sooke, ma alla fine, proprio come in Rashomon di Kurosawa, la realtà cambia e tutti i personaggi della scacchiera diventano, di volta in volta, buoni e cattivi. Subiscono trasformazioni impressionanti. “Quando ho letto il romanzo – spiega il regista di Old Boy – mi sono innamorato della scrittura molto dettagliata e vivida dell’autrice. Più di ogni altra cosa – aggiunge – , ho scelto questa storia perché le due donne al centro della storia sembravano così interessanti. Una è una persona con un passato oscuro e l’altra è una persona che vive in un presente disperato, ma entrambe emanano fortissima personalità e fascino”.Centrale nel film la casa dove vive Hikedo: “La casa è uno spazio importante – spiega Park Chan-wook -. Kim Hae-sook dice all’inizio: ‘Nemmeno in Giappone puoi trovare una casa che combini stili occidentali e giapponesi. Riflette l’ammirazione del Maestro Kouzuki per il Giappone e l’Inghilterra.’ Così quando i personaggi entrano negli alloggi in stile giapponese devono togliersi le scarpe e quando passano per l’ala in stile occidentale devono rimetterle. “La personalità della casa è un elemento importante – ribadisce il regista -. La stanza di Hideko si trova in un’ala in stile occidentale, quindi dorme in un letto e vive la vita di una signora occidentale. Al contrario, la stanza della cameriera accanto, dove vive Sookee, è in stile giapponese, un oshiire, una specie di armadio per riporre lenzuola. Lo spazio più importante in termini di scenografia è la libreria. L’esterno è un’architettura tradizionale giapponese, e all’interno c’è una biblioteca in stile occidentale”.

Tiziano Ferro si è sposato con VictorLa cerimonia al tramonto nella villa di Sabaudia

14 luglio 201919:32

Festa di nozze per Tiziano Ferro, che si è unito civilmente con Victor Allen, 54 anni, di Los Angeles, suo compagno da 3 anni. La cerimonia è avvenuta ieri al tramonto nella casa del cantante, 39 anni, a Sabaudia. “Il matrimonio è una cosa sconvolgente”, ha detto Ferro a Vanity Fair, rinunciando alla solita ritrosia nel parlare di eventi personali. “Per Victor faccio un’eccezione – ha spiegato l’artista – perché con il matrimonio lui entra a far parte della mia famiglia e questa è una verità che non si può tacere”. La coppia si era già segretamente sposata lo scorso 25 giugno a Los Angeles.

Ramazzotti, stop pettegolezzi su MaricaVideo su Instagram a una settimana da annuncio separazione

14 luglio 201919:39

– “Ho letto molte cose non belle sul conto di Marica questa settimana e volevo dirvi che non è assolutamente come pensate. E’ una situazione che si trascina da un po’ di tempo e adesso abbiamo deciso di dividerci”. Così Eros Ramazzotti interviene, con un video sul suo profilo Instagram, sulla separazione con la moglie Marica Pellegrinelli. Lo fa dopo una settimana nella quale, a seguito dell’annuncio della scelta di separarsi, sono emerse indiscrezioni su una nuova relazione della sua ex compagna.
“Quello che ho letto non è la realtà – sottolinea il cantante nel video -. Marica è una bravissima mamma, è una donna fantastica e non è un’arrampicatrice come qualcuno ha sottolineato. La cosa migliore è ascoltare la mia musica, chi vuole, e il resto lasciarlo ai pettegolezzi di basso livello”.

Incassi Usa, Spider-Man resta in vettaSecondo posto per Toy Story 4, con 346 milioni in 4 settimane

14 luglio 201920:05

– Spider-Man: Far From Home mantiene la vetta del box office Usa, con altri 45 milioni di dollari e un totale in due settimane di 274 milioni di dollari, ben al di sopra del predecessore Spider-Man: Homecoming. Seconda posizione per Toy Story 4, che fa suoi altri 20 milioni di dollari e sale al ragguardevole totale in quattro settimane di 346 milioni complessivi. Debutta al terzo posto l’horror firmato da Alexander Aja, Crawl, che incassa 12 milioni di dollari.

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