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SPETTACOLI CINEMA MUSICA CULTURA

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Ultimo aggiornamento 14 Ottobre, 2019, 09:58:10 di Maurizio Barra

SPETTACOLI CINEMA MUSICA CULTURA TUTTE LE NOTIZIE IN TEMPO REALE SEMPRE AGGIORNATE

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DALLE 05:19 DI SABATO 12 OTTOBRE 2019

ALLE 09:58 DI LUNEDì 14 OTTOBRE 2019

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‘I Ritratti delle Rock Star by Kokokid’
La personale alla Fabbrica del Vapore dal 17 al 20 ottobre

12 ottobre 2019 05:19

– Il suo ritratto di Lady Gaga ha ricevuto i complimenti via social della stessa regina del pop. E quello di Miss Germanotta è solo uno dei quadri dedicati ai grandi della musica, da John Lennon a Freddie Mercury, da Mina a Lucio Battisti, realizzati con arte materica, ironica e originale, che Kokokid Massimo Malpezzi, in collaborazione con Mostrami Factor, inaugura giovedì 17 ottobre nella sua personale ‘I Ritratti delle Rock Star by Kokokid’ alla Fabbrica del Vapore a Milano. La rassegna prosegue fino al 20 del mese. L’artista definisce la sua tecnica del tutto personale Brilliant Pop: “È difficile racchiudere i miei dipinti in una una categoria stilistica – spiega -. Un po’ di grafica, astrattismo, materie sovrapposte e molto colore, sicuramente uno stile unico influenzato dalla pop art ma con una personalissima visione. Uso materiale plastico, raccolto ovunque, per creare grandi tele in cui il personaggio raffigurato viene scaraventato in primo piano circondato da mille colori”.
“Celluloide, poliuretano, brillantini, smeraldi, che, sapientemente incollati creano stratificazioni sulla superficie della tela dipinta ad acrilico, formando fantasmagoriche scene”, specifica. L’esito è una tridimensionalità delle opere che cattura letteralmente chi le osserva. Malpezzi, che è anche giornalista, fotografo e grafico editoriale, ha iniziato a dipingere sin da piccolo: “Osservavo mio padre, ceramista a Faenza e pittore futurista negli anni 60. Un inevitabile imprinting verso le avanguardie e le sperimentazioni, ma l’influenza maggiore è per me arrivata dalla pop art anglo-americana e dai graffitari”.

Teatro: ‘Dal Vivo Sono Molto Meglio’Da venerdì 18 ottobre tournee show prodotto dal Teatro Stabile d’Abruzzo

12 ottobre 201913:00

– Paola Minaccioni torna in teatro con ‘Dal Vivo Sono Molto Meglio’, spettacolo prodotto dal Teatro Stabile d’Abruzzo in collaborazione con la Stefano Francioni Produzioni e diretto da Paola Rota. La tournee partirà il 18 ottobre con un triplo appuntamento al Teatro Tor Bella Monaca di Roma e molte date in diverse regioni fra cui la Lombardia a Botticino (Brescia) il 27 dello stesso mese.
Un monologo che ci conduce in un universo comico e paradossale, un flusso di coscienza, in cui Paola Minaccioni si racconta sera per sera, passando da aneddoti personali ai personaggi nati in tv, al cinema o alla radio. Uno spaccato dei nostri tempi, sulle relazioni umane, sugli amori contemporanei e l’eterno conflitto tra uomini e donne. Cercando di colmare questo gap l’attrice prova a scavare dentro se stessa mettendosi in gioco in un’esilarante autoanalisi. Fra le tappe il 26/10 Predappio (Forlì-Cesena), il 18/4 dell’anno prossimo Oleggio (Novara), il 26/4 Latina e il 15/5 Cerignola (Foggia).
Tra altre date del calendario: il 16/4 Gessopalena (Chieti), il 24/4 Martina Franca (Taranto). Dal Vivo Sono Molto Meglio è definito dalla produzione uno spettacolo fuori dagli schemi che ci invita a prendere coscienza dell’assurdità della società in cui viviamo. Sentimenti ed esperienze intime dati in pasto ai social, fan vicini di casa con richieste assurde, razzisti inconsapevoli, improbabili assistenti telefoniche, poetesse Instagram, fino ad arrivare alle imitazioni: da Giorgia Meloni a Loredana Bertè a Sabrina Ferilli e Melania Trump.

Addio all’attore Carlo CroccoloLa notizia su sua pagina FB. Aveva 92 anni. Napoli in lutto

12 ottobre 201912:10

– Ancora un lutto nel mondo dello spettacolo: è morto l’attore Carlo Croccolo, aveva 92 anni.
La notizia della sua scomparsa è stata comunicata sulla pagina Facebook dell’attore dalla sua famiglia. Napoli, sua città Natale, è in lutto. “Questa mattina – è scritto su FB – alle prime luci dell’alba, si è spento il maestro Carlo Croccolo. Ha vissuto una vita straordinaria come straordinario è stato il suo talento. I funerali si terranno domani, domenica 13 ottobre, alle ore 16, nella Chiesa di San Ferdinando a Piazza Trieste e Trento”, a Napoli.

Bambine Ribelli, arriva nuova collanaStorie Buonanotte nel 2020 su migranti, autrici si dividono

12 ottobre 201912:28

– Tornano le Bambine Ribelli con una nuova collana dedicata a donne straordinarie della storia, curata questa volta da Elena Favilli senza Francesca Cavallo. Le due autrici di ‘Storie della Buonanotte per bambine ribelli’ hanno intrapreso strade e progetti diversi, tanto che nel 2020 uscirà negli Stati Uniti un nuovo volume di ‘Good Night Stories for Rebel Girls’ (Storie della Buonanotte per bambine ribelli), anche questo firmato solo dalla Favilli. Il libro, del quale è appena stata annunciata l’uscita, includerà 100 storie di donne migranti che hanno lasciato le loro case e patrie per cercare rifugio e per inseguire i loro sogni e progetti di cambiamento del mondo. I primi due titoli, in uscita il 22 ottobre, annunciati dalla Mondadori nella giornata Mondiale delle bambine e delle ragazze, indetta dall’Onu l’11 ottobre, sono: ‘Madam C.J. Walker e la Formula della Bellezza’ (euro 13) di Denene Millner e e ‘Ada Lovelace e la macchina del futuro’ (euro 13) di Corinne Purtill.’Madam C.J. Walker e la Formula della Bellezza’ racconta della prima donna a essere diventata milionaria grazie a una formula di bellezza specifica per i capelli delle afroamericane e Ada Lovelace e la macchina del futuro è dedicato alla madre dell’informatica moderna.
La nuova serie di monografie, scritte da autrici diverse, per continuare a ispirare e spronare le bambine e i bambini a costruirsi il futuro con le proprie forze, spinti dalla propria curiosità e voglia di affermarsi, saranno arricchite dalle più importanti illustratrici di tutto il mondo come Marina Muun per ‘Ada Lovelace’ e Salini Perera per ‘Madam C.J. Walker’.
La serie ‘Storie della Buonanotte’ con i primi due libri ha venduto più di 4 milioni di copie in tutto il mondo, di cui 800.000 solo in Italia, ed è tradotta in 49 lingue. In Turchia il libro è stato vietato ai minori di 18 anni perché “considerato diseducativo”.

Lavezzi, brano scritto con CalifanoRientra nel progetto per i 50 anni di carriera, in uscita 25/10

12 ottobre 201912:29

– E’ in radio “Canti di sirene”, nuovo brano nato dall’incontro di due grandi autori come Mario Lavezzi e Franco Califano (poco prima della scomparsa dell’artista romano) accomunati dalla passione per le donne, uno per la sua attività di produttore e l’altro per la vita e gli amori che ha vissuto. La canzone è disponibile anche in digitale sulle principali piattaforme di streaming e download.
“Canti di sirene” è contenuto nel progetto discografico, ricco di collaborazioni artistiche e sorprese, in uscita il 25 ottobre (su etichetta Nar International/Artist First) per festeggiare i 50 anni di carriera di Lavezzi. L’artista sarà poi protagonista di quattro eventi speciali in teatro: il 20 gennaio a Milano (Teatro Dal Verme); il 24 gennaio a Bologna (Teatro Duse); il 25 gennaio a Roma (Auditorium Parco della Musica) e il 31 gennaio a Torino (Teatro Colosseo).

Croccolo, quando rivelò di aver avuto una storia con Marilyn

12 ottobre 201913:22

Quando Croccolo rivelò di aver avuto una storia con MarilynEra l’Aprile del 2008

– Carlo Croccolo playboy e nientemeno
che di Marilyn Monroe. L’attore, 81 anni, in tv nel ruolo del
pescatore Totonno nella fiction Capri rivela: ”Si’, purtroppo
e’ vero. Marilyn Monroe e io abbiamo avuto una storia d’amore. þ
durata soltanto tre mesi ma io ero pazzamente innamorato di lei.
Solo che stare con lei era un inferno e io, alla fine sono
fuggito”.
L’attore ha svelato i curiosi dettagli della breve e
tormentata love story in un’intervista a Tv Sorrisi e canzoni,
in edicola domani.
”Ho conosciuto Norma Jean Baker – dice Croccolo – nel
periodo peggiore della sua vita: sarebbe morta circa un anno
dopo, nel 1962. Lei era appena uscita da una casa di cura e
stava combattendo con una brutta depressione arrivata dopo la
fine della storia con Yves Montand. Lui l’aveva trattata
malissimo e lei aveva sofferto molto, come era accaduto anche
con Arthur Miller, il suo terzo marito, un mascalzone che la
maltrattava e la picchiava. L’ho incontrata a una festa a Los
Angeles, attraverso Sammy Davis e l’entourage del presidente
John Fitzgerald Kennedy. Io me ne stavo in disparte finche’ non
ho visto lei. abbiamo iniziato a parlare e poi… þ cominciata
cosi’, come cominciano tante storie”.
L’attore, poi, rivela un dettaglio fisico: ”Marilyn era
stupenda anche se aveva un po’ di cellulite. Quando e’ iniziata
la nostra storia, Norma gia’ prendeva eccitanti e beveva. Il suo
fisico aveva cominciato a risentirne. Per tutto il tempo che
siamo stati insieme ho fatto di tutto per farla smettere.
Purtroppo non ci sono riuscito. Certo, non era facile fare il
cavalier servente, nemmeno per una donna cosi’ straordinaria, ma
era l’unico modo per stare insieme a Norma. Dovevi accettare
tutto di lei, anche il fatto che, magari ubriaca, conosceva uno
e spariva con lui per giorni. Io l’ho accettato finche’, un
giorno, non ce l’ho fatta piu’ e sono fuggito”.

Matera 2019 e le Giornate Fai d’autunnoTra il telero ‘Italia 61’ di Carlo Levi e le opere di Ortega

MATERA12 ottobre 201913:03

– I volti contadini del telero “Italia 61” di Carlo Levi a Palazzo Lanfranchi e quelli dei bassorilievi policromi delle opere in cartapesta dell’artista spagnolo Josè Ortega, nella “Casa” dei rioni Sassi, fino alle immagini dell’arte ispanica negli Ipogei Motta: sono alcuni dei 14 luoghi e attrazioni aperti a Matera, Capitale europea della cultura 2019, per le Giornate Fai d’autunno. Ad apprezzarli sono i numerosi turisti, molti dei quali stranieri, accompagnati da ciceroni in erba delle scuole medie superiori e inferiori. Come ha fatto una coppia di ragazzi agli ipogei Motta, vestiti in abiti tradizionali.

Mostra Venturi, fisico reggiano a ParigiStudiò i manoscritti di Leonardo requisiti a Milano dai francesi

REGGIO EMILIA12 ottobre 201913:17

– Allestita per il quinto centenario dalla morte di Leonardo da Vinci, una mostra alla Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia dal 19 ottobre al 19 gennaio vuole far conoscere la figura del reggiano Giovanni Battista Venturi (1746-1822), che per primo studiò a Parigi, nel 1797, i manoscritti di Leonardo requisiti a Milano dai francesi.
Il percorso si articola in sei sezioni che, con manoscritti, carteggi, libri antichi e moderni, incisioni e altro materiale iconografico, offrirà un profilo biografico e intellettuale di Venturi, specie come studioso di Leonardo, fisico, storico della scienza e collezionista. La mostra illustra anche l’eredità e l’immagine di Leonardo, attraverso testimonianze manoscritte, edizioni a stampa e facsimili delle opere, incisioni con ritratti dell’artista, episodi della vita, riproduzioni da disegni e dipinti, false attribuzioni e opere di scuola, e ricostruisce a campione la ‘biblioteca ideale’ di Leonardo con autori e opere che concorsero a determinarne la formazione.

Salma Montale ‘a rischio sfratto’Scaduta concessione tomba a cimitero S.Felice a Ema a Firenze

FIRENZE12 ottobre 201914:06

– La salma di Eugenio Montale, sepolta al cimitero di San Felice a Ema a Firenze, potrebbe correre il rischio di essere sfrattata e di finire nell’ossario comunale.
La concessione del loculo di famiglia del poeta premio Nobel per la letteratura, dove è sepolta anche la moglie Drusilla Tanzi, è scaduta da otto anni. E pare che nessuno abbia risposto all’ultimo bando del Comune di Firenze per la conferma. Lo scrive il quotidiano on-line Nove da Firenze.
Rassicurazioni sono arrivate da Emanuele Moggia, sindaco di Monterosso al Mare (La Spezia), luogo centrale nella lirica di Montale, nato a Genova esattamente 123 anni fa. “La nipote – spiega Moggia – mi ha spiegato” che il rischio che la salma finisca nell’ossario comunale, “è scongiurato, perchè la concessione sarà allungata da 70 anni dalla morte del poeta” avvenuta nel 1981. “Ho espresso comunque – aggiunge il sindaco – la disponibilità di Monterosso a ospitare sin da subito la tomba di una figura così prestigiosa”.

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Apre Stagione da Camera S. Cecilia
Il 28 ottobre il pianista Andrea Lucchesini con Schumann

12 ottobre 201914:08

– Il pianista Andrea Lucchesini aprirà lunedì 28 ottobre la Stagione da Camera dell’ Accademia Nazionale di Santa Cecilia con un recital interamente dedicato a Robert Schumann, tra i massimi esponenti della musica romantica.
In programma Papillons op. 2, suite per pianoforte composta tra il 1829 e il 1832; Carnaval op. 9, scritta nel 1835 per Ernestine von Fricken di cui Schumann era innamorato, e le Tre Romanze op. 28, invece, tra le opere pianistiche che Schumann scrisse nei due anni (1838-1839) che precedono il suo matrimonio con Clara Wieck. Completerà il mosaico la Fantasia op.17, composta nel 1836. L’ ultima esibizione romana di Andrea Lucchesini, accademico di Santa Cecilia dal 2008 e considerato tra gli interpreti romantici più importanti della scena internazionale, è del 2017. A Santa Cecilia esordì a 30 anni fa, quando eseguì tre brani di Chopin e Carnaval op. 9 di Schumann.

Teatro, ‘Premio Riccione’, 5 i finalistiSono Aldrovandi, il duo Frosini-Timpano, Gallucci, Motta e Sarti

BOLOGNA12 ottobre 201915:13

– Individuati i finalisti del 55/o ‘Premio Riccione per il Teatro’, concorso dedicato ai testi teatrali in lingua italiana o in dialetto non ancora rappresentati in pubblico. A contendersi il più antico riconoscimento italiano per la drammaturgia sono 5 autori: Emanuele Aldrovandi con ‘La morte non esiste più’; il duo Elvira Frosini-Daniele Timpano con ‘Ottantanove’; Christian Gallucci con ‘La vita delle piante’; Tatjana Motta con ‘Notte bianca’ e Renato Sarti con ‘Il rumore del silenzio’.
Il vincitore sarà proclamato domenica 3 novembre allo Spazio Tondelli di Riccione. Alla cerimonia parteciperanno i componenti della giuria, presieduta da Fausto Paravidino e composta da Renata M. Molinari, Claudio Longhi, Isabella Ragonese e Graziano Graziani.
Il concorso – con cadenza biennale, diretto da Simone Bruscia – attribuisce, inoltre, il 13/o Premio Riccione ‘Pier Vittorio Tondelli’ al miglior testo di un autore under 30. Cinque, anche in questo caso, i finalisti: Tommaso Fermariello con ‘Fantasmi’; Stefano Fortin con ‘George II’; Valeria Patota con ‘Minotauropatia’; Pablo Solari con ‘Woody è morto’ e Luca Tazzari con ‘Il gallo del mal di testa’.
Nella cerimonia del 3 novembre, sarà consegnato il Premio speciale per l’innovazione drammaturgica dedicato a personalità o compagnie che abbiano aperto nuove prospettive al mondo della scena. A Chiara Lagani, vincitrice nel 2017, succedono Daria Deflorian e Antonio Tagliarini, premiati “per il loro sguardo acuto sulla realtà e sull’arte, per la capacità di raccontare la febbre di un tempo stanco ma ancora carico di desiderio, attraverso drammaturgie originali che dai dettagli minuti di vite singolari fanno fiorire la sostanza più autentica del presente”.
Al loro lavoro, nel 2020, sarà dedicata una retrospettiva all’interno del 25/o ‘Riccione TTV Festival’, la manifestazione biennale che si alterna al ‘Premio Riccione per il Teatro’.

Guerra dei Mondi, 2 adattamenti 2 seriedal capolavoro fantascienza di H.G Ells. su LaF (Sky) e su Fox

12 ottobre 201919:51

Due versioni per la tv de La Guerra dei Mondi di H.G. Wells, un classico della letteratura di fantascienza (la prima pubblicazione è del 1897). Una più classica e l’altra una trasposizione più moderna ambientata ai nostri giorni che andrà in onda in otto puntate su Fox il 4 novembre. La prima War of the Worlds, invece, è la miniserie omonima della Bbc dell’adattamento (in onda su LaF – canale 135 Sky) in onda il primo episodio il 16, per poi essere trasmesso il secondo il 18 ottobre alle 21.10 (visibili anche su Sky Go e su Sky On Demand). Entrambi gli show tv sono tratti dall’opera letteraria più famosa dello scrittore inglese Herbert George Wells, nonché il primo racconto fantastico incentrato su malefici extraterrestri decisi a conquistare il nostro mondo e spazzare via l’umanità. La miniserie Bbc ambienta la storia nell’Inghilterra edoardiana, nei primi anni del Novecento. George (Rafe Spall) e la sua fidanzata Amy (Eleanor Tomlinson) sono una coppia anticonformista che devono vedersela con le dure e rigide regole della società dei tempi. Le loro preoccupazioni, però, vengono superate da altri timori, di scala maggiore. completano il cast Robert Carlyle (premio BAFTA per Full Monty – Squattrinati organizzati) nei panni dello scienziato e astronomo Ogilvy, e Rupert Graves (Sherlock), che è invece Frederick, fratello maggiore di George. Insieme dovranno vedersela con i terrificanti tripodi provenienti da Marte, intenzionati a sottomettere la Terra e tutti i suoi abitanti.
L’intento è proprio quello di rispettare l’originale, dall’ambientazione ai personaggi, riproponendo in tv un classico sempre attuale.”La guerra dei mondi”, mix di fantascienza, costume drama e horror, è stata girata a Liverpool e vede come regista Craig Viveiros (Dieci piccoli indiani) e come sceneggiatore Peter Harness, già autore de L’ispettore Wallander con Kenneth Branagh.
Una postproduzione lunghissima che ha visto l’inserimento di molti nuovi effetti speciali ha ritardato l’uscita della serie, che adesso esce a ridosso della versione in otto episodi prodotta da da CANAL + e Fox Networks Group Europe & Africa (e infatti la vedremo su Fox dal 4 novembre novembre), ambientata nell’Europa contemporanea, xon protagonisti Gabriel Byrne (Hereditary e In Treatment), assieme alla candidata all’Oscar Elizabeth McGovern (C’era una volta in America; Downton Abbey). Siamo a Londra: per la prima volta la storia è ambientata in Europa, e non negli Stati Uniti. Nell’Europa di oggi, dove i superstiti guidati da Gabriel Byrne (I soliti sospetti) cercheranno di opporsi ai piani degli invasori.
Condannati a sopravvivere: è questo il destino dei superstiti all’attacco alieno in War of The Worlds, il nuovo adattamento televisivo del romanzo di H.G. Wells in arrivo su FOX. Nel nuovo poster dedicato alla serie, vediamo due dei sopravvissuti di spalle, mentre camminano in mezzo a ciò che resta del loro mondo.
Auto ed edifici abbandonati, cadaveri stesi per terra, e un cielo minaccioso. Il cielo che nasconde le astronavi aliene, gli invasori ostili determinati a cancellare per sempre l’umanità dal pianeta Terra. Nel cast anche Léa Drucker, Natasha Little, Daisy Edgar Jones, Stéphane Caillard, Adel Bencherif e Guillaume Gouix sono gli altri attori che saranno protagonisti della serie scritta e creata dal vincitore del premio BAFTA Howard Overman (Misfits, Crazyhead, Merlin). Gilles Coulier sarà il regista dei primi quattro episodi mentre Richard Clark è stato annunciato come regista per gli episodi dal quinto all’ottavo. Non è la prima volte che La Guerra dei mondi viene adattata; il più celebre è l’adattamento radiofonico che ne fece Orson Welles nel 1938 per Cbs. Tra gli innumerevoli anche il film del 2005 quello firmato da Steven Spielberg e interpretato da Tom Cruise.
Ha ispirato anche fumetti, composizioni musicali e non solo. Ai tempi alcuni ascoltatori non si resero conto che la cronaca dello sbarco di extraterrestri bellicosi nel New Jersey descritta dal geniale attore era una finzione ispirata al romanzo di Wells: l’evento rese il programma uno dei primi esempi del potere dei mass media e delle fake news (anche se l’effetto reale fu poi grandemente esagerato).
Su Fox Fox La Guerra gli episodi dei Mondi andranno in onda il lunedì alle 22.05, dopo quelli della stagione 10 di The Walking Dead in onda alle 21.00.

Premio Lattes Grinzane a PerissinottoCon Il silenzio della collina. A Grinzane Cavour la premiazione

TORINO12 ottobre 201918:02

– È Alessandro Perissinotto con Il silenzio della collina (Mondadori) il vincitore del Premio Lattes Grinzane 2019 per la sezione Il Germoglio, dedicata ai migliori libri di narrativa italiana o straniera pubblicati nell’ultimo anno. La cerimonia di premiazione oggi pomeriggio presso il Castello di Grinzane Cavour (Cuneo). Protagonisti gli studenti delle 25 giurie scolastiche italiane i cui 400 voti hanno determinato il vincitore.
Gli altri finalisti al Premio erano Roberto Alajmo con L’estate del ’78 (Sellerio), Jean Echenoz (Francia) con Inviata speciale (Adelphi, traduzione di Federica e Lorenza Di Lella), Yewande Omotoso (Sud Africa) con La signora della porta accanto (66thand2nd, traduzione di Natalia Stabilini), e Christoph Ransmayr (Austria) con Cox o Il corso del tempo (Feltrinelli, traduzione di Margherita Carbonaro).
Il Premio Lattes Grinzane 2019, sezione La Quercia, è stato invece consegnato ieri allo scrittore giapponese Haruki Murakami.

Colle Infinito, seguendo passi LeopardiGiornate d’Autunno Fai dedicate a 200 anni poesia

RECANATI (MACERATA)12 ottobre 201918:04

– ‘Entrare’ dentro L’Infinito: è la possibilità offerta a Recanati dalle Giornate d’Autunno del Fai, dedicate a Giacomo Leopardi, in occasione dei 200 anni dell’Idillio più famoso della poesia italiana, con aperture speciali anche a Napoli e Roma. Nel ‘natio borgo selvaggio’ è possibile affacciarsi sul panorama che ispirò il poeta, 21enne all’epoca della composizione. E’ l’Orto delle Monache sul Colle dell’Infinito, inaugurato il 26 settembre alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dopo un restauro curato dal Fai, a seguito di un accordo con Comune, Centro Nazionale di Studi Leopardiani e Centro Mondiale della Poesia e della Cultura ‘Giacomo Leopardi’. Un tempo era l’orto concluso del monastero di Santo Stefano: Giacomo, uscendo dal palazzo avito, passava lì vicino per raggiungere la sommità dell”ermo colle’. La visita proposta dal Fai inizia dagli spazi del Centro Nazionale di Studi Leopardi: da lì parte un percorso multimediale della durata di circa 25 minuti.

Kids trendsetter awards a creatore WinxIginio Straffi premiato durante MIp junior a Cannes

ANCONA12 ottobre 201919:32

– I Kids Trendsetter Awards hanno premiato a Cannes il fondatore e Ceo del gruppo Rainbow, Iginio Straffi, ideatore e creatore di classici mondiali quali Winx Club e la recente serie rivelazione 44 Gatti. Il premio corona una carriera di successi per il papà delle fatine più famose della tv, che hanno reso il made in Italy dell’animazione, in particolare made in Marche, famoso in tutto il mondo.
Straffi ha ricevuto il premio durante il Creators Superpanel, appuntamento annuale del MIPJunior di Cannes, un incontro al quale hanno preso parte personalità di spicco dell’industria dell’intrattenimento, intervistate sui temi centrali della produzione di contenuti e sull’evoluzione del mercato. “Sono onorato di ricevere il Kids Trensetter Award che premia il lavoro di questi anni – ha commentato Straffi, patron dell’azienda che ha sede a Loreto (Ancona) -. Le nostre produzioni hanno reso famosa l’animazione italiana in tutto il mondo instaurando empatia immediata e duratura con il target”.
I Kids Trendsetter Awards, alla 5/a edizione, sono assegnati da World Screen e Tv Kids in collaborazione con Reed Midem, e premiano le personalità di talento che guidano l’eccellenza moderna nell’intrattenimento per ragazzi, lanciando nuove tendenze globali. Questo importante riconoscimento a Straffi giunge dopo quello del 2018 di Variety, il prestigioso settimanale americano leader nel settore dell’editoria che ha inserito l’ideatore e creatore delle Winx nella classifica annuale dei 500 personaggi più influenti del mondo nel settore dell’intrattenimento.

Riace:Oliverio,Rai tolga veto su fiction”In quella produzione c’é messaggio di Calabria che accoglie”

COSENZA12 ottobre 201919:32

– “Rinnovo l’appello alla Rai a ripensare il veto posto alla messa in onda della fiction su Riace”. Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, intervenendo a Cosenza alla manifestazione “MoviEvento – la Calabria da girare”, svoltasi su iniziativa della stessa Regione e di “Calabria Film Commission”.
“In quella produzione – ha aggiunto Oliverio – c’è il messaggio di una Calabria che accoglie, di una terra che esprime i valori veri della sua gente. Il cinema, in questo senso, è uno strumento importantissimo per presentare al Paese e al mondo la nostra regione per quella che veramente è”.

Salma Montale a rischio sfratto. Firenze ‘resterà a cimitero San Felice’Sindaco Monterosso, se problemi pronti accogliere spoglie

FIRENZE12 ottobre 201919:36

Concessione del loculo scaduta, da otto anni. Con possibilità di ‘sfratto’ in caso di mancato rinnovo e il rischio di finire nell’ossario comunale. E’ quanto sembrava doversi paventare per i resti di Eugenio Montale, sepolto nel cimitero, comunale, di San Felice a Ema a Firenze, città dove il premio Nobel della letteratura, nato a Genova esattamente 123 anni fa, il 12 ottobre 1896, soggiornò a lungo e dove riposa dall’anno della sua morte, avvenuta nel 1981, insieme alla moglie Drusilla Tanzi.
Ma dopo l’allarme lanciato dal quotidiano on-line Nove da Firenze, Palazzo Vecchio ha rassicurato: le spoglie di Montale resteranno nel cimitero di San Felice a Ema. Sarebbe inoltre già stato pronto a farsene eventualmente carico il Comune di Monterosso al Mare (La Spezia), luogo centrale nella lirica montaliana, dove i Montale avevano una casa di famiglia e dove riposano i resti dei parenti del poeta. E comunque, ha dichiarato il sindaco Emanuele Moggia, “ho avuto conferma da parte di Bianca Montale, nipote ed erede universale del poeta, che la concessione del loculo sarà prolungata sino al 2051”.
Il caso era stato sollevato da Nove da Firenze dopo aver scoperto che il nome di Montale figurava nell’elenco, affisso al cimitero, delle bando pubblicato l’anno scorso dal Comune per la conferma delle concessioni scadute per le sepolture a San Felice a Ema. E da quanto pareva nessuno aveva risposto a quest’ultimo invito. Andrea Vannucci, assessore con delega anche ai cimiteri comunali di Palazzo Vecchio, dopo aver dichiarato che “siamo orati che il premio Nobel per la letteratura riposi nella nostra città”, ha poi spiegato che il Comune sta verificando le scadenze delle vecchie concessioni cimiteriali in tutti i cimiteri comunali. Per quello di S.Felice a Ema “siamo arrivati a controllare le concessioni delle persone morte nel 1978 quindi diversi anni prima” della scomparsa di Montale, risalente all’1981. “Quando arriveremo a quella data contatteremo Bianca Montale”. “In ogni caso – ha assicurato – ci saremmo adoperati con il sindaco Nardella e la giunta per trovare una soluzione” come “avviene per gli altri personaggi illustri che riposano a San Miniato al Monte. Ci impegneremo – ha concluso – perché le spoglie di Montale continuino ad essere custodite nel loculo che custodisce anche le spoglie della moglie”.

Franceschini riconferma i direttori stranieri dei museiSchmidt e Bellenger altri 4 anni ad Uffizi e Capodimonte

12 ottobre 201919:39

Il tedesco Eike Schmidt per altri quattro anni alle Gallerie degli Uffizi, il francese Sylvain Bellenger per un altro mandato al Museo e al Bosco reale della Reggia di Capodimonte, l’italiana Cristiana Collu che rimane alla Galleria d’Arte Moderna di Roma. Tornato alla guida del ministero della cultura e del turismo, Dario Franceschini puntella la sua riforma e riconferma al loro posto tre figure di punta della pattuglia di super direttori scelti nel 2015 per concorso e chiamati a guidare “in autonomia” i musei più blasonati del Paese. Un altro, l’inglese James Bradburne, aveva già avuto una settimana fa l’ok a continuare il suo lavoro per la Pinacoteca di Brera. Per il ministro Pd, dopo le polemiche che hanno sempre accompagnato le sue scelte e dopo i “correttivi” non tutti di suo gusto operati dal governo giallo verde, un modo per ribadire le sue posizioni in campo di politica culturale: “L’autonomia dei musei funziona”, ripete, “in questi anni ha portato sicuramente maggiori visitatori ma è stata soprattutto un ottimo strumento per modernizzare i musei italiani e rafforzare la tutela e la produzione scientifica”.
In un clima di generale instabilità, la riconferma di un direttore per altri quattro anni dovrebbe aiutare anche un migliore svolgimento dei progetti. Lo sottolinea dalla Francia, dove si trova a presentare proprio due mostre napoletane, Sylvain Bellenger. Per lui che ne primi quattro anni di mandato è riuscito a far crescere del 47% il flusso di visitatori di Capodimonte, la sfida del prossimo mandato, racconta, sarà “la realizzazione del Grande Progetto Capodimonte”, ovvero la nascita di un ambizioso “campus multisciplinare che darà una specifica destinazione culturale a ciascuno dei diciassette edifici di epoca borbonica presenti nel sito reale”.
Anche Schmidt, che per rimanere a Firenze si è tirato addosso i malumori delle autorità austriache che lo attendevano a Vienna per dirigere il Kunsthistorische museum, guarda avanti con entusiasmo: “Le cose da fare sono ancora tante ma posso contare su collaboratori eccezionali e, per quanto mi riguarda, darò come sempre tutto me stesso per rendere gli Uffizi il museo più bello del mondo. Anche se già lo sono”. Mentre la storica dell’arte sarda Cristiana Collu pensa prima di tutto al “consolidamento dei risultati raggiunti”.
Tant’è. Se Bradburne aveva accolto anche lui giorni fa con toni entusiastici la rinnovata fiducia del ministro, c’è invece chi ha gettato la spugna senza ritorno come l’austriaco Peter Aufreiter che qualche mese fa – quando alla guida del Collegio Romano c’era il pentastellato Alberto Bonisoli – aveva annunciato il suo addio, non privo di polemica, alle Gallerie Nazionali delle Marche. Un addio confermato anche con il ritorno di Franceschini. Il motivo? In sintesi carenza di personale e troppa burocrazia: “Io sono un marketing manager e sono bravo a trovare i soldi per realizzare mostre e iniziative. Qui invece svolgo per l’80% del mio tempo compiti amministrativi riguardanti il personale, i contratti, le gare d’appalto ed altre mansioni che non mi competono, perche’ mancano i dipendenti amministrativi che devono farle”, denunciava anche qualche giorno fa. Il suo malcontento d’altronde non è isolato, altri musei restano da sistemare, come la Galleria dell’ Accademia di Firenze, a cui Bonisoli ha tolto l’autonomia accorpandola agli Uffizi (con Franceschini dovrebbe tornare autonoma), o anche il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia che si è visto togliere e rimettere l’autonomia e nel frattempo ha perso il suo direttore Valentino Nizzo (richiamato al ministero) e visto bloccare tutti i progetti di rilancio.
Franceschini va avanti: “l’incrocio tra riforma e qualità dei direttori si è dimostrato un mix vincente per il sistema museale italiano”.

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Avvolgenti e glamour, i cappotti-icona
Da Genny è bianco, beige da Max Mara, rosso da Emporio Armani

13 ottobre 201912:58

– Stilosi, avvolgenti, caldi come un abbraccio, glamour per le occasioni più importanti: sono i nuovi cappotti dell’inverno 2020, capi icona, immancabili nel guardaroba femminile della nuova stagione.
Da Genny il cappotto è disegnato per essere avvolto attorno al corpo, dove crea linee sinuose e nuance cromatiche luminose, quasi siderali. Le texture sono calde e le silhouette segnate, per cappotti dalle linee lievemente over, monopetto o in versione robe de chambre, che scelgono la purezza del bianco per flirtare con il gelo e garantire una nota sofisticata a ogni temperatura. La purezza delle silhouette diventa l’alleata per un’eleganza decontracté all’insegna del lusso quotidiano. La collezione Givenchy rivela un mix di romanticismo e una vocazione al retrò. I cappotti disegnati da Clare Waight Keller emergono come cigni, in black &white e piume. Lane pregiate e dal beige al cammello per i cappotti di Max Mara.Rosso passione da Emporio Armani. Cachemire modelli trench da Falconieri.

Morto a Milano Manuel FrattiniAveva 54 anni, malore fatale per divo del musical

MILANO13 ottobre 201919:00

– E’ morto ieri sera a Milano Manuel Frattini, 54 anni, ballerino e coreografo molto noto per i suoi musical. Frattini stava partecipando ad una serata di beneficenza quando ha avuto un malore che gli ha provocato un arresto cardiaco irreversibile, nonostante i soccorsi tempestivi dei presenti e del personale medico chiamato immediatamente.
Dopo aver mosso i primi passi come primo ballerino e coreografo in produzioni Rai e Mediaset, Frattini ha partecipato a numerosi musical, da A Chorus Line a Cantando sotto la pioggia. Dopo aver lavorato anche con Christian De Sica, Frattini debutta come protagonista assoluto in un musical inedito, Musical, Maestro!, e sempre con lo stesso ruolo partecipa poi a Pinocchio, con la regia di Saverio Marconi e le musiche dei Pooh. E’ poi Peter Pan, Robin Hood, Aladin e, più recentemente, è stato protagonista del musical di George Gershwin Crazy for you. Nel corso della sua carriera ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti e ha insegnato in diverse accademie.

Sgarbi, mafia in mercato arteAlla Biennale Milano, ‘istituzioni diano spazi per esporre’

MILANO13 ottobre 201914:23

– Assicurare il diritto alla creatività, dando l’occasione di mostrare le loro opere agli artisti che non sono nel giro dei ‘mercanti dell’arte’. E’ la proposta alle istituzioni lanciata da Vittorio Sgarbi alla Biennale Milano, evento che dà la possibilità a più di 200 artisti non famosi di esporre, e il cui tema di quest’anno è proprio “Ars Democratica, la democrazia nell’arte”.
“In Italia ci può essere la mafia a Milano o Palermo, ma sicuramente c’è la mafia nel mondo dell’arte che apre le Biennali e le Triennali solo a pochi artisti – osserva Sgarbi -, quelli che hanno un rapporto con il mercato”.
“Rispetto ad altre rassegne, in cui possono esporre solo certi artisti – ha confermato il curatore Salvo Nugnes -, alla Biennale di Milano abbiamo da sempre voluto dare spazio a tanti artisti molto promettenti, ma che in alcuni casi non hanno ancora raggiunto un grande successo di pubblico. E’ questo il senso di voler portare la democrazia all’interno dell’arte”.

Morto Cannatello, stop mostra a CubaIniziativa Ambasciata e “Filitalia International chapter”

CATANZARO13 ottobre 201916:33

– É morto a L’Avana il fotografo Alfredo Cannatello, originario di Vibo Valentia ma da molti anni trasferitosi a Cuba, dove aveva curato vari eventi culturali ed artistici. A causa della morte di Cannatello é stata sospesa la mostra di fotografie “Calabria tesoro del Mediterraneo”, che avrebbe dovuto essere inaugurata a L’Avana il 18 novembre prossimo. Lo rende noto la “Filitalia International chapter” di Vibo Valentia, che insieme all’Ambasciata d’Italia a Cuba aveva organizzato l’esposizione.
“Per ricordare Alfredo Cannatello e rendergli il dovuto omaggio – é detto in un comunicato – sarà organizzata un’esposizione anche per promuovere il patrimonio dei beni culturali calabresi che lo stesso fotografo, con tanto desiderio e felicità, voleva fare conoscere. Insieme alle autorità italiane, cubane e alla famiglia di Alfredo Cannatello, nel prossimo mese di novembre si discuteranno le modalità dell’iniziativa, che rientrerà sempre nei festeggiamenti per i 500 anni della città di Avana”.

Emma Carelli, La prima donna all’OperaAl Costanzi che gestì, sua storia evento preapertura Festa Roma

14 ottobre 201909:26

Una donna forte e indipendente, troppo forte e indipendente per il suo tempo e forse anche per oggi dove le donne non riescono ad avere lo spazio che meritano nella leadership. Invece lei, Emma Carelli – La prima donna del film di Tony Saccucci, interpretata da Licia Maglietta – ci riuscì, toccò vertici inimmaginabili per una donna ma la sua vita finì tragicamente e fu dimenticata.Iniziò con una carriera d’artista e divenne una diva assoluta del teatro d’opera, osannata in tutto il mondo – dall’Europa al Sud America – nei primi del ‘900. Nata a Napoli il 12 maggio del 1877, è stata una delle prime donne manager italiane, insieme al marito Walter Mocchi, politico socialista. Gestì e divenne direttrice del Teatro Costanzi (l’odierno Teatro dell’Opera di Roma) per un lunghissimo periodo: dal 1912 fino al 1926. Al Teatro dell’Opera, durante la sua gestione, diversi capolavori videro il proprio debutto romano; tra queste Elektra di Richard Strauss (in cui cantò il ruolo del titolo), La fanciulla del West, Turandot e Il trittico di Giacomo Puccini; Parsifal di Richard Wagner; Francesca da Rimini di Riccardo Zandonai; Boris Godunov di Modest Petrovič Musorgskij; Samson et Dalila di Camille Saint-Saëns. Esclusa Elektra, la sua unica performance come cantante durante il periodo di gestione del teatro fu come protagonista della Iris di Mascagni. Aprì il teatro per la prima volta in Italia a Picasso, ai Balletti russi, ai Futuristi. Non piegava la testa davanti a nessuno, ne’ ad Arturo Toscanini, ne’ tantomeno a Benito Mussolini. Ed è col fascismo che inizia la sua discesa.Nel 1926 il Governo la estromette improvvisamente dalla direzione del suo teatro, perché – recita un resoconto redatto dalla polizia segreta fascista – “come donna ha sviluppato un carattere indipendente che le fa assumere atteggiamenti di superiorità verso chicchessia”. Vede poi anche la fine del suo matrimonio con Mocchi, che alla sua morte avvenuta nel 1928 a causa di un’incidente d’auto, sposa Bidu Sayão, altra donna di grandissima personalità che diventerà star del Metropolitan. Muore appunto nel 1928, l’anno che registra il maggior numero di donne suicide nella storia d’Italia.La sua storia torna alla luce con il film La prima donna – una produzione Istituto Luce-Cinecittà in collaborazione con Teatro dell’Opera di Roma, regia di Tony Saccucci che ne firma anche la sceneggiatura da un’idea di Carlo Fuortes – che lunedì 14 ottobre segna l’evento di preapertura della Festa di Roma, e che si svolge proprio al Teatro dell’Opera dove Emma aveva espresso in molte forme il suo talento. ”Il dramma di Emma è la storia delle donne. E oggi – spiega il regista Tony Saccucci nelle note di regia – il tema della parità di genere è la questione politica per eccellenza, tornata di prepotenza alla ribalta. Perché c’è un procedere della storia che appiana tutte le ingiustizie. È l’astuzia della Ragione, la forza della Destino. Dio è maschio, e femmina. Questo film risveglia un fantasma senza pace e senza giustizia, con Licia Maglietta a dargli corpo e voce di verità, per provare a capire dove va cercata una giusta pace”.Saccucci è alla sua opera seconda dopo Il pugile del duce, menzione speciale ai Nastri d’Argento come migliore opera prima, ovvero un film documentario che racconta la storia della vittoria mutilata di un campione di boxe italiano di origini africane, nell’Italia di Mussolini. La prima donna è la sua opera seconda e coglie ancora una volta nel segno riportando alla luce una vicenda inghiottita dalla storia.

Gesualdo, l’uxoricida e i madrigaliprogetto europeo, incontri e concerti su principe di Venosa

13 ottobre 201916:57

– Parte lunedì 14 ottobre con un incontro col vincitore dell’ultimo Premio Campiello al teatro Valle e martedì 15 col primo concerto il Gesualdo Project all’interno della Iuc la Stagione dei Concerti nell’aula magna dell’Università la Sapienza di Roma, dedicato a Carlo Gesualdo principe di Venosa, uno dei più interessanti e più noti protagonisti della musica tra ‘500 e ‘600, ma anche uno dei più evocati, perché spesso si sovrappone alla sua musica la sua biografia, in particolare l’assassinio della moglie e del suo amante, sorpresi in flagrante adulterio. La sua musica è talmente audace da risultare oggi modernissima e non è un caso che abbia ispirato musicisti non solo classici ma anche pop e jazz, da Igor Stravinskij a Franco Battiato e Salvatore Sciarrino, e registi come Werner Herzog. Al centro del Progetto c’è naturalmente l’esecuzione dei suoi Madrigali a 5 voci da parte de Les Arts Florissants con la direzione di Paul Agnew, gruppo francese, fondato nel 1979 da William Christie.

L’abbraccio a Croccolo, ‘Salutaci Totò’Applausi al feretro ed un cartello ‘Salutaci Totò’

NAPOLI13 ottobre 201918:12

– L’ultimo abbraccio di Napoli a Carlo Croccolo, lo da una chiesa gremita, quella di San Ferdinando, e la folla di gente comune che nel pomeriggio assolato blocca il traffico in piazza Trieste e Trento all’uscita del feretro tra gli applausi. Croci di palloncini bianchi e due libri per raccogliere le firme con la foto di Croccolo sorridente e l’immagine di padre Pio all’ingresso, ai primi banchi la moglie, l’attrice Daniela Cenciotti, ‘compagna di vita e di arte’, la figlia Donatella (avuta dalla prima moglie Franca) con i nipotini, i parenti. Ad officiare e’ don Giulio affezionato cugino dell’attore scomparso ”’Ha avuto sempre un senso sacro della famiglia – sottolinea – sottolinea il sacerdote – ricordo il suo rapporto speciale con la madre Giuseppina. Nella sua vita intensa e significativa l’elemento fondamentale e’ stato il cuore”. Nella folla un anziano issa un cartello che accompagnera’ il feretro fino all’uscita della Chiesa ‘Carlo salutaci il grande Toto”.

Fai: Giornate autunno da record, 330 mila visitatori +30%

14 ottobre 201909:08

Si sono chiuse le Giornate FAI d’Autunno 2019, il fine settimana promosso dai Giovani del FAI dedicato alle bellezze dell’Italia, con itinerari inediti e luoghi eccezionalmente aperti al pubblico.
Le prime proiezioni evidenziano un grande successo di pubblico paria a 330.000 visitatori, con una crescita del 30% rispetto alle Giornate Fai D’Autunno del 2018”. Lo spiega una nota.
”Tra i luoghi più visti segnaliamo la Caserma Bergia di Bari con 7.000 visitatori, l’Arsenale Militare di La Spezia con oltre 6.000, seguiti dal Real Sito di Portici e la Corte Suprema di Cassazione a Roma con quasi 5.000 presenze ciascuno e Palazzo Regione Lombardia a Milano con circa 4000 visitatori.
Tra i Beni del FAI i più visitati risultano Parco Villa Gregoriana con 3.200 visite, seguito da Villa del Balbianello (CO) con 3.100. A Recanati l’appena inaugurato Orto sul Colle dell’Infinito ha registrato circa 2.000 presenze. Con le 770.000 presenze delle Giornate di Primavera, le Giornate Fai raggiungono nel 2019, con l’evento autunnale appena conclusosi, oltre un milione di visitatori, diventando il più grande evento di piazza italiano dedicato al patrimonio artistico e paesaggistico del nostro Paese”.

Cinema: L’isola delle rose del ’68 ora è a MaltaSibilia sul set la racconta con Germano e De Angelis

14 ottobre 201909:07

Finalmente arrivano i tempi moderni anche al cinema e c’è chi si ispira a una voce di Wikipedia scoperta random. ”Stavo cercando una voce scientifica per ‘Smetto quando voglio 2’ quando mi sono imbattuto in ‘L’isola delle rose’ e ho così scoperto questa cosa straordinaria che non conoscevo”. A parlare così è Sydney Sibilia a Malta sul set acquatico più grande d’Europa dove si gira ‘L’incredibile storia dell’isola delle rose’, ovvero il racconto di quella piattaforma di fronte a Rimini, fuori dalle acque territoriali, che nel 1968 divenne un vero e proprio stato indipendente che incarnò il sogno di una generazione, quella che ‘non voleva morire democristiana’. Su questa piattaforma, ricostruita nei minimi particolari nell’enorme vasca dei Malta Film Studios (91 x 122 metri) ai confini del mare con una prospettiva infinita sull’acqua, si è assistito al dialogo, in stretto dialetto bolognese, tra Giorgio Rosa (Elio Germano), il visionario ingegnere che fondò l’isola con tanto di acqua potabile, e Gabriella (Matilda De Angelis), che diventerà sua moglie e compagna di una vita.
Un dialogo ‘chiave’ del film fatto ripetere dal regista salernitano fino all’ossessione.
Lui dice a lei con orgoglio: “Vengono ormai tutti qui a buttare i loro abiti, camicie, cravatte. Potrebbero farlo dappertutto, ma lo fanno qui forse perché è più liberatorio”.
Poi la richiesta alla donna di restare per la notte sull’isola.
E Gabriella che replica con sospetto: “Ma non stai con la barista, la Marisa che è incinta?”. E Giorgio nega anche quando Gabriella gli dice che sta per sposarsi, ma si capisce che tra i due c’è qualcosa che li porterà lontano. Il film, co-produzione internazionale di Groenlandia e Netflix e scritto dallo stesso regista con Francesca Manieri, racconta appunto la storia vera di Giorgio Rosa e dello stato indipendente che fondò nel 1968 al largo di Rimini, fuori dalle acque territoriali. Una mini nazione che incarnò alla stesso tempo la sua utopia e il sogno di una generazione. Un sogno durato poco perché la Repubblica Esperantista dell’Isola delle Rose fu fatta brillare l’11 febbraio del 1969 dallo Stato Italiano. “Certo – dice il regista a Malta – per documentarmi ho incontrato Giorgio Rosa che, saputo del film, ha detto che non gli faceva per niente piacere, ma credo invece fosse contentissimo che parlassimo della sua utopia. La nostra versione della storia, va detto, ha le sue libertà e molte cose le abbiamo riempite con la nostra fantasia. E questo in un film che parla soprattutto di libertà e di come questa spaventi”.
E ancora Sibilia: “Sergio Rosa costruisce l’isola a costo zero con tubi telescopici di suo brevetto. E questa piattaforma diventa subito un successo in tutta Europa e raccoglie hippy che vengono da ogni parte del mondo. Una cosa che vide anche l’intervento della politica, sia da parte dell’allora presidente del Consiglio, Giovanni Leone (Luca Zingaretti), che del ministro degli Interni, Franco Restivo (Fabrizio Bentivoglio)”. Perché proprio questa storia? “Mi affascinava, dopo tanti film corali, la forza di questa vicenda personale di un uomo geniale, un proto nerd, che si era anche costruito un’auto da solo utilizzando come sedili il divano di casa”.
Girato per meno della metà a Malta e poi tra Strasburgo, Roma e Bologna, il film che dovrebbe essere pronto nell’autunno del 2020 “è fondamentalmente una commedia in cui si ride”. Dice, infine, Matteo Rovere, regista di film coraggiosi come ‘Primo Re’, in veste di produttore de L’incredibile storia dell’isola delle rose’: “Netflix ha avuto come al solito la lucidità di investire in questa storia tipicamente italiana, ma piena di spirito universale. Con Netflix abbiamo garanzia di qualità e diffusione internazionale. Possiamo parlare al mondo, certi che si riconoscerà in questa storia tutta italiana e ne sarà conquistato”.

Set in Alto Adige, da Curon a ‘Siberia’Roberto Faenza con Resilient da storia premio Nobel Capecchi

13 ottobre 201918:33

– Il campanile della Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria che spunta dal bacino artificiale, per la produzione di energia idroelettrica, del lago di Resia, è una traccia potente di Curon, villaggio altoatesino allagato nel 1950 (e ricostruito nel lato orientale della valle) con la creazione di una grande diga. Un’icona ‘local’ che sta conquistando una popolarità globale come simbolo (anche nel primo teaser trailer) della nuova serie italiana targata Netflix, ‘Curon’, mystery che ha fra gli autori Ezio Abbate. E’ solo uno dei titoli che hanno scelto il territorio, dove opera l’IDM Film Fund & Commission, per le produzioni audiovisive in Alto Adige. Fra le altre, è in preproduzione Resilient (il titolo è provvisorio) di Roberto Faenza, storia del Premio Nobel per la medicina Mario Capecchi (classe 1937), che da bambino si è trovato a vivere per strada prima di ricongiungersi con sua madre, sopravvissuta alla prigionia nel campo di Dachau.

Joker domina ancora il box office UsaBatte i nuovi arrivati, La famiglia Addams e Gemini man

13 ottobre 201918:59

– “Joker” continua a dominare incontrastato il botteghino Usa. La storia drammatica, interpretata magistralmente da Joaquin Phoenix, è irragiungibile in classifica e incassa questa settimana 55 milioni di dollari.
I nuovi arrivati si devono accontentare: come il film animato su “La famiglia Addams” e Will Smith in “Gemini Man”. Gli studi di stimano appunto che “Joker” abbia aggiunto 55 milioni nei cinema nordamericani, in calo solo del 43% dal suo debutto da record.
“La famiglia Addams” ha superato le aspettative e ha conquistato il secondo posto nel suo primo fine settimana nei cinema con 30,3 milioni. “Gemini Man” di Ang Lee debutta al terzo posto con 20,5 milioni. Il film è costato 140 milioni di dollari. “Il piccolo Yeti” e “Downton Abbey” sono a seguire.

Oltre 100 mila presenze per il Milano Linate Show

Si è concluso con il volo delle Frecce Tricolore nel cielo della città

MILANO13 ottobre 201918:17

Si è concluso il Milano Linate Show con più di 100 mila spettatori. Un “omaggio” che Sea ha voluto fare alla città di Milano prima della riapertura ufficiale dello scalo, prevista per il prossimo 27 ottobre. Le piste dell’aeroporto di Linate si sono animate per tutto il giorno con l’Air Show che si è concluso con il volo delle Frecce Tricolore sul cielo della città, lo spettacolo di cabaret di Zelig, il concerto di Cristina d’Avena e l’esposizione di aerei storici. Molto apprezzate le esibizioni di Rockin’ 1000, la più grande cover band del mondo, di Manuel Agnelli e dei Subsonica.

SPETTACOLI CINEMA MUSICA CULTURA

Cinema: Brizzi, un film tra amicizia e autobiografia
In sala dal 17 ottobre con Medusa “Se mi vuoi bene”

14 ottobre 201909:25

‘Se mi vuoi bene’, in sala dal 17 ottobre con Medusa, è la realizzazione di un sogno personale di Fausto Brizzi, quello di girare una dramedy, una commedia con toni drammatici e, in questo caso, con risvolti favolistici. Ma è anche un un lavoro sull’amicizia che ti salva e in parte autobiografico. “Siamo in un’epoca in cui sembrano contare più gli emoticon di tutto.
Invece bisogna uscire di casa e andare a trovare gli amici”, dice il regista.
Il film, tratto da un libro omonimo di Brizzi del 2015, mette in campo un mega cast con al centro Diego (Claudio Bisio), avvocato di successo che sta attraversando un periodo di depressione cronica (vuole morire). Un giorno, però, incontra Massimiliano (Sergio Rubini), proprietario di un eccentrico negozio di Chiacchiere, che non vende nulla, ma accoglie chiunque entri con grande amicizia. Un luogo magico dove Diego capisce che, per uscire dalla sua palude emotiva, deve solo fare del bene a tutti i suoi cari: parenti e amici. Le cose non vanno come ha immaginato, ma alla fine, come accade nelle favole, non tutto è davvero perduto. Queste alcune persone che entrano nel campo di interesse di Diego: Luca (Dino Abbrescia), suo amico storico; Laura (Lorena Cacciatore), figlia di Diego e donna troppo in carriera; Olivia (Valeria Fabrizi), mamma di Diego circondata da gatti; Edoardo (Flavio Insinna), amico di Diego anche troppo entusiasta; Simona (Susy Laude), amica di Diego; Giulia (Maria Amelia Monti), ex moglie di Edoardo e proprietaria di una libreria; Loredana (Lucia Ocone), mamma single e un po’ Bridget Jones; Daniela (Elena Santarelli), barista super-tatuata e Alessandro (Gian Marco Tognazzi), tassista e artista allo stesso tempo.
“Quante volte un regista – dice Fausto Brizzi – può dire la frase ‘questo è il film che volevo fare da tanto tempo’? Ho scelto un mio romanzo che amavo nato in coincidenza della morte di mio padre e la nascita di mio figlio. Un libro che ha un tono in Italia davvero poco frequentato. Negli Usa lo chiamano dramedy, in Francia comédie dramatique, è il genere che amo di più e che forse ho sfiorato solo col mio esordio ‘Notte Prima Degli Esami’, non a caso il più autobiografico di tutti.”.
“Intorno a me – continua Brizzi – ho scelto una squadra di attori amici, in primis Claudio Bisio, comunque per me un film terapeutico che spero faccia bene al cuore di chi lo vede”. Per il regista non è più il tempo di ‘Modalità aereo’, film che raccontava in parte il periodo successivo alla tempesta giudiziaria: “Oggi – dice – sono invece in modalità iperattiva.
Ho appena finito le riprese de ‘La mia banda suona il pop’, film dal taglio squisitamente comico che uscirà il 7 febbraio”. La depressione di cui si parla in Mi vuoi bene? “Non l’ho attraversata direttamente – spiega – ma ne sono stato spettatore. Se ti spezzi una gamba la gente lo capisce, se sei depresso no. In questo film c’è un po’ la soluzione che sta tutta nel cominciare a fare del bene alle persone che ci sono vicine”.

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