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Ultimo aggiornamento 7 Novembre, 2019, 04:38:11 di Maurizio Barra

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Borsa: Europa gira in calo, Milano -0,1%
Migliorano ordini di fabbrica Germania e fiducia Pmi Europa

06 novembre 2019 11:22

– Girano in calo le principali borse europee con i futures Usa, nonostante ordini di fabbrica in Germania migliori delle stime e l’aumento della fiducia dei manager acquisti Pmi in Italia, Germania e nell’Ue. A parte Parigi (+0,03%), che si mantiene poco sopra la parità, prevale il segno meno davanti a tutti gli altri indici, da Milano e Francoforte (-0,1% entrambe), mentre Londra (-0,2%) e Madrid (-0,5%) accentuano il calo. Tra i titoli più colpiti quelli degli automobilistici Renault (-1,67%), dopo il profit warning di Mitsubishi, controllata attraverso Nissan, Daimler (-1,59%) e Bmw (-0,43%), nonostante la trimestrale migliore delle stime. Il calo del greggio (Wti -0,37%) penalizza Repsol (-1,56%), Bp (-0,77%) e Total (-0,64%), risparmiando Eni (-0,18%). Corrono i bancari SocGen (+4,71%) dopo i conti trimestrali e Unicredit (+2,29%), che ha cartolarizzato mutui deteriorati per 6,1 miliardi. Giù Poste (-2,24%) dopo la trimestrale, diffusa anche da Mps (+0,19%), in attesa di quella di Banco Bpm (+0,56%).

I confetti Romanengo diventano francesiAntica confetteria va a famiglia del colosso dei cartelloni

GENOVA06 novembre 201912:38

– Un nuovo marchio italiano di pregio passa in mani francesi: l’antica confetteria di Genova Pietro Romanengo, la più antica d’Italia, è passata alla famiglia francese dei Decaux, gli stessi della JcDecaux. L’azienda fa ora capo per l’80% a Jean-Sebastian Decaux, il terzogenito di Jean-Claude, che nel 1964 fondò la multinazionale dei cartelloni. Il restante 20% è ancora in mano alla famiglia genovese, con l’erede Pietro Romanengo che resta come amministratore delegato, al fianco del nuovo proprietario e presidente. Esce invece la società alimentare genovese Agras, che dal 2015 aveva la maggioranza della boutique pasticciera. Fondata nel 1780, emblema della genovesità, Romanengo spiega di essere una ‘confetteria’ nel significato settecentesco del termine: un’impresa costituita da un laboratorio artigianale e da due prestigiose botteghe genovesi, di cui una vincolata dal Ministero per i Beni Culturali e ambientali, con arredi con arredi interni in legno e altorilievi marmorei nella facciata esterna.

Borsa: Milano +0,15%, bene UnicreditMps sprofonda dopo conti, sprint Diasorin, attesa per Banco Bpm

06 novembre 201913:18

– Piazza Affari torna in territorio positivo (Ftse Mib +0,15%) dopo alcuni saliscendi nella mattinata, spinta dal rialzo della fiducia dei manager acquisti in linea con il dato della Germania e dell’Ue. Si conferma brillante Unicredit (+2%), che si è accordata con DoValue (+0,68%) per la cartolarizzazione di mutui deteriorati per oltre 6 miliardi di euro annunciata nella vigilia. Inoltre Piazza Gae Aulenti riunisce oggi il Cda per approvare i conti trimestrali attesi per domani. Sotto pressione Poste (-2,33%), nonostante la trimestrale migliore delle stime. Effetto conti su Mps (-4%), che ha dimezzato l’utile. Resistono Ubi (+0,53%), Bper (+0,65%) e Intesa (+0,21%), malgrado il rialzo dello spread tra Btp e Bund oltre 136 punti. Giù Campari (-1,5%) e Cnh (-0,96%), mentre corre Diasorin (+3,7%), fresca di trimestrale. Tra i minori sprint di Elica (+3,7%), scivolone di Borgosesia (-6%), Piaggio (-2,68%) e Fincantieri (-2,44%).

Borsa:Europa torna positiva,Milano +0,1%Migliorano ordini Germania e fiducia Pmi, effetto trimestrali

06 novembre 201914:07

– Tornano in rialzo le principali borse europee, che si mantengono allineate con i futures Usa, dopo ordini di fabbrica in Germania migliori delle stime e l’aumento della fiducia dei manager acquisti Pmi in Italia, Germania e nell’Ue. Parigi (+0,32%), sui massimi da 12 anni, è la migliore, seguita da Milano e Francoforte (+0,15% entrambe).
Poco sopra la parità Londra (+0,07%), debole Madrid (-0,16%).
Corrono i bancari SocGen (+5,78%) dopo i conti trimestrali e Unicredit (+2,29%), che li presenta domani e ha cartolarizzato mutui deteriorati per 6,1 miliardi. Giù Poste (-2,1%) dopo la trimestrale, diffusa anche da Mps (-3%), che ha dimezzato l’utile, mentre Banco Bpm (+0,56%) li presenta a borsa chiusa.
Soffre il comparto auto con Renault (-1,4%) dopo il profit warning di Mitsubishi, controllata tramite Nissan. Giù anche Daimler (-0,99%), invariata Bmw dopo la trimestrale migliore delle stime. Il calo del greggio (Wti -0,44%) frena Repsol (-1,3%), più caute Bp (-0,4%), Total (-0,13%) ed Eni (-0,06%).

Petrolio: in calo a Ny a 57,07 dollariQuotazioni perdono lo 0,28%

NEW YORK06 novembre 201915:17

– Il petrolio è in calo a New York, dove le quotazioni perdono lo 0,28% a 57,07 dollari al barile.

Borsa: Wall Street apre deboleS&P 500 perde lo 0,02%

NEW YORK06 novembre 201915:38

– Apertura in debole per Wall Street. Il Dow Jones sale dello 0,02% a 27.492,65 punti, il Nasdaq perde lo 0,15% a 8.422,45 punti mentre lo S&P 500 cede lo 0,02% a 3.073,80 punti.

Borsa: Europa debole dopo Wall StreetA Piazza Affari scivolano Cnh e Mps dopo i conti del trimestre

06 novembre 201915:55

– Le Borse europee proseguono deboli dopo l’avvio di Wall Street. Gli investitori concentrano la loro attenzione sugli ordini di fabbrica in Germania migliori delle stime e l’aumento della fiducia dei manager acquisti Pmi in Italia, Germania e nell’Ue. Stabile l’euro sul dollaro a 1,1080 a Londra.
L’indice d’area stoxx 600 avanza dello 0,1%. In positivo Parigi (+0,3%) e Francoforte (+0,2%), piatta Londra (+0,03%) mentre procedono in negativo Madrid e Milano (-0,2%). Nel Vecchio continente sono in calo le auto (-0,5%), Tlc (-0,3%) ed il comparto dell’energia (-0,1%).
A Piazza Affari in rosso Cnh (-3,6%), Mps (-3,5%) e Poste (-2%), dopo i conti del terzo trimestre. In negativo anche le banche con Banco Bpm (-1,6%), Ubi (-1%) e Intesa (-0,7%). Male Mediaset (-1%), Fca (-0,5%) metre è piatta Tim (-0,02%). Corre Diasorin (+3,4%), dopo i conti, insieme a Ferragamo e Recordati (+1,5%).

Mps: utile 9 mesi dimezzato 187 milioniMorelli, per maxi-cessione npl novità fra qualche settimana

06 novembre 201916:14

– Mps ha chiuso i primi nove mesi del 2019 con un utile netto di 187 milioni di euro, dimezzato (-50,7%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, e con ricavi in calo del 6,3% a 2.360,3 milioni di euro. Sul risultato, si legge in una nota, hanno pesato componenti non operative negative per 207 milioni. L’utile del terzo trimestre si è attestato a 94 milioni mentre la posizione patrimoniale si mantiene “solida” e sopra i target fissati dalla Bce con un Transitional Cet1 ratio del 14,8%.
In merito alla possibilità di una maxi-cessione di npl da parte dell’istituto senese, operazione oggetto di discussione tra il Tesoro e la Commissione europea il Ceo Marco Morelli ha indicato che “Le trattative sono in corso, stanno andando avanti già da un po’ di tempo e speriamo di poter capire qualcosa di più nel giro di qualche settimana”.

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Wsj, Xerox valuta offerta in titoli e contanti per HP
Unione marchi storici che hanno faticato a rinnovarsi

06 novembre 201916:20

Xerox valuta la presentazione di un’offerta per HP, in una “mossa audace” che unirebbe due ex colossi delle tecnologia.Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali il consiglio di amministrazione di Xerox ha discusso di una possibile offerta in azioni e contanti per HP, che ha una capitalizzazione di mercato di 27 miliardi di dollari. Un accordo unirebbe due nomi popolari con passati storici che hanno però faticato a reinventarsi negli anni.I titoli delle due aziende salgono a Wall Street sulla notizia di possibili nozze.

Abi propone 135 euro in rinnovo CcnlProssimo incontro il 13 in forma ristretta

06 novembre 201914:47

L’Abi propone 135 euro di aumento nel rinnovo del contratto nazionale dei bancari, durante l’incontro tenuto oggi fra l’associazione e i sindacati che parlano di passi avanti ma reputano insufficiente la parte economica. “Il confronto di oggi ha consentito di fare un importante passo avanti, chiarendo le reciproche posizioni su aspetti centrali della piattaforma per il rinnovo contrattuale”. Lo afferma Salvatore Poloni, presidente del Comitato per gli affari sindacali e del lavoro dell’Abi. “Siamo al primo giro di boa: registriamo, per la prima volta, alcuni passi in avanti, anche se insufficienti, rispetto all’immobilismo fin qui dimostrato da Abi che ci permettono di proseguire nel confronto” dice il segretario generale Fabi Lando Sileoni. E per Masi (Uilca) “l’Abi per la prima volta ha dimostrato di voler entrare nel merito dei temi proposti nella piattaforma”. Mentre Colombani (First Cisl) registra “aperture positive” ma “è fondamentale che tutto ciò non resti un auspicio e si traduca in fatti”.

Unicredit vende intera quota in MediobancaSi tratta dell’8,4%, book building inizierà immediatamente

06 novembre 201919:12

– Unicredit vende sul mercato attraverso un accelerated book bulding l’intera quota dell’8,4% che detiene in Mediobanca. Il book building inizierà immediatamente. BofA Securities, Morgan Stanley e UniCredit Corporate & Investment Banking sono Joint Bookrunners. Come parte del mandato, UniCredit ha richiesto l’inserimento in un portafoglio ordini diversificato e si è impegnata a non interferire con l’assegnazione delle azioni. UniCredit si impegna a sostenere le economie reali nei suoi diversi mercati. Il ricavato della cessione sarà reinvestita nello sviluppo delle attività dei suoi clienti.

Carioca: sbarca in India e in CinaAccordi con Luxor e con M&G, leader cancelleria nei due Paesi

06 novembre 201917:09

– Due collaborazioni commerciali fanno entrare Carioca in due delle principali economie emergenti: in India grazie all’accordo con Luxor e in Cina in 75.000 punti vendita con la partnership con M&G, entrambi leader del settore cancelleria nel proprio Paese.
Fondata alla metà degli Anni Cinquanta in provincia di Torino, Carioca diventa una delle aziende italiane leader nella produzione di articoli per colorare, scrivere e disegnare. Oggi è controllata da Zico Holding, che fa capo alla famiglia Toledo.
Lo stabilimento di Settimo Torinese è il principale polo produttivo, ma punta sempre di più all’internazionalizzazione: La nuova gestione nel 2015 chiude con un’esportazione dell’85%, in oltre 60 Paesi. Nel 2016 l’export è il 76%, continuando l’ascesa in altri Paesi, dalla Turchia al Sud America e al Medio Oriente. Nel 2018 si aggiungono otto nuovi mercati, dall’Azerbaijan alla Corea, anche grazie agli investimenti in più di 16 fiere internazionali di settore: da Dubai a Mosca, da Atene a Madrid.

Borsa: Milano chiude piatta (+0,04%)Indice Ftse Mib a 23.373 punti

MILANO06 novembre 201917:40

– La Borsa di Milano (+0,04%) chiude piatta con il Ftse Mib a 23.373 punti.

Borsa: Europa chiude in rialzoParigi (+0,34%), Francoforte (+0,18) e Londra (+0,12%)

06 novembre 201918:05

– Le Borse europee chiudono deboli.
Tra gli investitori c’è ottimismo sul fronte del commercio globale ma si aspettano i passi definitivi di Usa e Cina per un primo accordo. I mercati hanno salutato positivamente gli ordini di fabbrica in Germania migliori delle stime e l’aumento della fiducia dei manager acquisti Pmi in Italia, Germania e nell’Ue.
Chiudono in positivo Parigi (+0,34%), Francoforte (+0,18%) e Londra (+0,12%) mentre è in calo Madrid (-0,1%).

Spread Btp Bund chiude poco mosso a 134Rendimento del decennale all’1%

06 novembre 201918:10

– Spread Btp Bund poco mosso in chiusura di giornata. Il differenziale segna 134 punti come ieri. Il rendimento del titolo decennale italiano è all’1%.

Borsa: Milano piatta con trimestraliIn ordine sparso banche, poco mosso spread Btp-Bund a 134 punti

06 novembre 201918:47

– La Borsa di Milano chiude piatta con gli investitori alla finestra nel periodo delle trimestrali.
Piazza Affari è ultima tra le piazza del Vecchio continente, con i mercati che restano in attesa dei passi definitivi tra Usa e Cina sul fronte del commercio globale. Chiude poco mosso lo spread tra Btp e Bund che si attesta a 134 punti, con il rendimento del decennale italiano all’1%.
Scivola Cnh (-4,2%), dopo la trimestrale con ricavi in calo ed il taglio delle stime per il 2019. In rosso anche Mps (-2,9%) e Poste (-1,6%), nel giorno dei conti finanziari. In ordine sparso le banche con Banco Bpm (-1%), Ubi (-0,7%) mentre sono in rialzo Unicredit (+1%), Bper (+0,7%) e Fineco (+0,5%).
Seduta in rosso per i titoli legati al petrolio con Tenaris (-1,7%), Saipem (-0,6%) ed Eni (-0,2%). Piatte Fca (+0,06%) e Ferrari (+0,03%).
In rialzo Diasorin (+4%), con i conti che vedono utile e ricavi in crescita. Bene anche Terna (+1,8%) e Leonardo (+1,6%).

Borsa Tokyo apre poco variata (-0,11%)Rientrano aspettative su accordo commercio Usa-Cina

TOKYO07 novembre 201901:22

– Si raffredda l’entusiasmo su un possibile accordo a breve termine tra le delegazioni di Cina e Stati Uniti sul commercio internazionale, e la Borsa di Tokyo in apertura di seduta ritraccia dai massimi in 13 mesi. Il Nikkei segna una variazione appena negativa dello 0,11%, a quota 23.278,75, cedendo 25 punti. Sul mercato valutario lo yen arresta la fase di indebolimento e si stabilizza sul dollaro a 108,90, e a 120,50 sull’euro.

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