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JUVENTUS TUTTE LE NOTIZIE FRA CUI: JUVE-INTER SI GIOCHERà IL 13 MAGGIO 2020

Tempo di lettura: 34 minuti

Ultimo aggiornamento 29 Febbraio, 2020, 21:03:07 di Maurizio Barra

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DALLE 23:17 DI SABATO 22 FEBBRAIO 2020

ALLE 21:03 DI SABATO 29 FEBBRAIO 2020

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#StatOfTheGame | Dica 32…
Quello di Ferrara è il 32′ stadio in cui la Juve ha vinto negli ultimi anni
Con la vittoria di ieri, la Juventus ha trovato il successo almeno una volta in ognuno dei 32 stadi in cui ha giocato in trasferta negli ultimi 9 campionati di Serie A (dal 2011/12)
GLI ALTRI FACTS
Cristiano Ronaldo ha segnato in 11 presenze consecutive in Serie A, è solo il terzo giocatore a riuscirci dopo Batistuta (1994/95) e Quaglierella (2018/19). Ha raggiunto Rui Costa in cima alla classifica dei marcatori portoghesi in Serie A a quota 42 reti.
Juan Cuadrado ha partecipato ad almeno un gol in due partite consecutive (un gol e un assist) per la prima volta da aprile 2018 (v Benevento e v Milan). Juan è uno dei tre giocatori (insieme a Pjanic e Palacio) ad aver servito almeno due assist in tutte le ultime nove stagioni di Serie A.
Cristiano Ronaldo ha segnato 21 gol (stesso numero della scorsa stagione) dopo 25 partite giocate dalla squadra in questa Serie A, l’ultimo giocatore a riuscirci è stato John Charles nella stagione 1957/58 (22).
Giorgio Chiellini ha giocato una partita da titolare in Serie A per la prima volta dopo 182 giorni, dopo la prima giornata contro il Parma.
La Juventus ha vinto 13 partite con un gol di scarto in questo campionato, più di qualsiasi altra squadra considerando i Top-5 campionati europei.
TUTTI I NUMERI DELLA PARTITA
Generale
Possesso
45,0%
45,0%
55,0%
55,0%
% Duelli vinti
42,1%
42,1%
57,9%
57,9%
Duelli aerei vinti
44,8%
44,8%
55,2%
55,2%
Intercetti
13
13
12
12
Fuorigioco
0
0
2
2
Corner
3
3
4
4
Distribuzione
Passaggi
458
458
568
568
Passaggi lunghi
71
71
43
43
Precisione passaggi (%)
79,7%
79,7%
84,2%
84,2%
Precisione passaggi metà avv. (%)
65,0%
65,0%
76,8%
76,8%
Cross
18
18
15
15
Precisione cross
16,7%
16,7%
53,3%
53,3%
Attacco
Gol
1
1
2
2
Tiri
12
12
20
20
Tiri nello specchio
5
5
6
6
Tiri ribattuti
1
1
5
5
Tiri da fuori area
6
6
10
10
Tiri da dentro l’area
6
6
10
10
Precisione al tiro (%)
41,7%
41,7%
30,0%
30,0%
Difesa
Contrasti
13
13
14
14
% di contrasti vinti
61,5%
61,5%
64,3%
64,3%
Respinte difensive
17
17
15
15
Disciplina
Falli fatti
25
25
15
15
Cartellini gialli
4
4
2
2
Cartellini rossi
0
0
0
0.
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Under 19, successo a Vinovo
I bianconeri tornano alla vittoria contro il Pescara: decide Sekulov.
Pochi giorni dopo il pari con la Fiorentina, la Juve riparte subito al massimo, conquistando i tre punti in campionato contro il Pescara. Bravi i ragazzi di mister Zauli a capitalizzare al massimo il gol di Sekulov.
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LA PARTITA:

L’avvio di gara è di marca bianconera. Il Pescara aspetta, la Juve non si fa pregare e attacca con convinzione, spaventando gli abruzzesi due volte con Sene, prima del vantaggio che arriva, meritatamente, al 18′. Il gol porta la firma di Sekulov, bravo a seguire l’azione e depositare in porta il tiro di Tongya ribattuto. Per lui, terzo gol consecutivo in campionato dopo quelli realizzati contro Cagliari e Inter.
La reazione degli ospiti è guidata da Pavone, sicuramente il più pericoloso della gara, ma l’occasione migliore del primo tempo capita sui piedi di Marafini. Israel è pazzesco nel murarlo, poi la difesa bianconera se la cava e allontana. Il primo tempo si chiude sull’1-0.
La ripresa è un concentrato di tentativi andati a vuoto del Pescara e possibili ripartenze bianconere per il 2-0 non concretizzate. Nella Juve sono Tongya e Moreno i più pericolosi e nel finale serve saper soffrire, qualità sfoggiata con ottimi risultati dalla Juve. L’unico vero pericolo dei minuti finali in cui gli ospiti provano il tutto per tutto arriva all’88’: bravissimo Vlasenko a chiudere.
L’1-0 regge fino al triplice fischio: torna il successo dopo 4 pareggi. Ora testa al Sassuolo, prossimo impegno di campionato.
LE PAROLE DEL POST-PARTITA
«In questo momento ogni partita diventa difficile, perché ogni squadra ha i propri obiettivi – il commento di mister Zauli -. Oggi il Pescara ha messo le sue qualità, d’altronde aveva fatto bene anche nelle ultie partite e questa gara era piena di insidie. I ragazzi sono stati bravi a sbloccarla, un po’ meno bravi nella gestione della palla in alcuni momenti e soprattutto nel chiuderla, perché abbiamo avuto situazioni interessanti per farlo. Siamo contenti, torniamo alla vittoria dopo il pareggio in Coppa Italia, ora prepariamo il Sassuolo perché il campionato è lungo. Mi gratifica molto che chiunque entri in campo dia il massimo per la squadra, far giocare tanti ragazzi per noi è un traguardo»
Campionato Primavera 1 – 5° giornata di ritorno
Campo Ale & Ricky – Vinovo (TO)
Juventus – Pescara 1-0
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Marcatori: 18′ pt Sekulov (J)
Juventus: Israel, Ntenda (1′ st Riccio), Anzolin (cap.), Leone (26′ st Barrenechea) Dragusin, Vlasenko, Tongya, Ahamada, Sene (19′ st De Winter), Moreno (26′ st Da Graca), Sekulov. A disposizione: Garofani, Raina, Gozzi, Omic. Allenatore: Lamberto Zauli

Pescara: Sorrentino, Martella (40′ st De Marzo), Diallo, Camilleri (cap.)(18′ st Chiarella), Marafini, Quacquarelli, Tringali (26′ st Mercado), Diambo, Belloni, Pavone, Masella. A disposizione: Klan, Dumbravanu, Paolilli, Longobardi, Tamborriello. Allenatore: Pierluigi Iervese
Ammoniti: 32′ pt Marafini (P), 4′ st Diallo (P), 31′ st Riccio (J), 45′ st Quacquarelli (P), 50′ st Pavone (P)
Prossimo impegno:
Sassuolo vs Juventus
Stadio “E. Ricci” – Sassuolo
Sabato 29 febbraio, ore 13:00.
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Testa al Lione
Bianconeri rientrati da Ferrara e subito al lavoro per preparare la trasferta di Champions
Rientrata nella notte a Torino dopo il colpo esterno con la SPAL, la Juve si è messa immediatamente al lavoro. Mercoledì torna infatti la Champions League, con i bianconeri attesi dall’andata degli ottavi di finale in casa del Lione.
Gli uomini di Maurizio Sarri si sono allenati in mattinata al JTC: scarico per chi è sceso in campo a Ferrara e lavoro tecnico/fisico per il resto della squadra. Miralem Pjanic è rientrato in gruppo svolgendo la seduta di allenamento completa, mentre Gonzalo Higuain ha proseguito il suo lavoro personalizzato sul campo.
Domani, lunedì 24 febbraio, la seduta è in programma al mattino.
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#SPALJuve | L’azione decisiva della partita
L’analisi tattica del gol di Ronaldo
La Juventus vince a Ferrara grazie ad una rete di Ronaldo nel primo tempo e al raddoppio di Ramsey nella ripresa. Inutile il gol degli emiliani, dagli undici metri, che non riescono a riaprire una gara costantemente nelle mani degli ospiti. I bianconeri avrebbero potuto vincere con un margine più ampio se la sfortuna (ancora due pali colpiti) e la bravura dei difensori avversari non avessero in diverse occasioni evitato la rete per un soffio. Molto bella l’azione del primo gol, andiamo a rivederla:

Ottimo il movimento degli attaccanti bianconeri in occasione della rete di CR7. La difesa della Spal di Di Biagio è molto alta: Ramsey si posiziona tra le linee centralmente e, invece di dettare il passaggio in profondità, viene incontro alla palla per il suggerimento di Danilo.
Mentre Ramsey retrocede, Cuadrado, sulla destra, attacca lo spazio in profondità, con Ronaldo ancora alto ma largo a sinistra.
Il preciso lancio del gallese trova Cuadrado pronto a guadagnare il fondo e a mettere di prima la palla in mezzo per l’accorrere a gran velocità del portoghese che intanto ha attaccato la porta smarcandosi dalla guardia della difesa avversaria.
Una triangolazione ampia che ha coinvolto sul piano dello spazio praticamente tutto il fronte d’attacco e realizzata con giocate veloci e di prima intenzione.
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Under 23, terzo successo di fila
Il primo gol in bianconero di Brunori regala la vittoria: Pianese sconfitta 1-0.
Il colpo di testa di Brunori vale tre punti e il terzo successo di fila, che certifica l’ottimo momento della Juve U23, reduce dalla super rimonta contro la FeralpiSalò in Coppa Italia di Serie C e dal successo sul Monza. I ragazzi di Pecchia interpretano bene la partita e leggono alla perfezione i diversi momenti soprattutto nel secondo tempo, portando a casa la vittoria.
LA GARA:

Prolungare il grande momento. Questo l’obiettivo dei bianconeri fin dal primo minuto e infatti non servono nemmeno due giri di lancetta per costruire la prima occasione: Touré si inserisce bene sul secondo palo, ma non trova lo specchio.
La Pianese si fa vedere con timidezza (pericolosa al 3′ con la conclusione di Carannante) e al 14′ la Juve è in vantaggio. Azione di Marchi sulla corsia mancina, cross in mezzo e deviazione di testa di Brunori, che non lascia scampo a Vitali. È il suo primo gol in bianconero e soprattutto è 1-0.
Sotto nel risultato, gli ospiti provano a premere sull’acceleratore e si fanno vedere in diverse circostanze, costringendo i ragazzi di Pecchia a una seconda metà di frazione di sofferenza. Il primo tempo finisce, comunque, sull’1-0.
La ripresa si tracina senza particolari picchi emotivi. La Pianese rientra in campo aggressiva, ma l’atteggiamento non si trasforma mai in pericoli per Loria. Merito di una Juve concentrata e capace di tenere a bada gli avversari rischiando pochissimo e alla fine le occasioni migliori della seconda frazione sono bianconere con Muratore e Rafia.
Finisce 1-0 e per la Juve è il terzo successo consecutivo. Prossimo impegno, sempre in casa, contro la Pro Vercelli.
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LE PAROLE DEL POST-GARA
«Di positivo, oltre al risultato, l’aver dato continuità – il commento di mister Pecchia -. Abbiamo disputato un buon secondo tempo, dopo un primo tempo in cui abbiamo sofferto e la Pianese non meritava di andare in svantaggio: eravamo un po’ scarichi, abbiamo subito troppo, però il calcio è così. Nel secondo tempo ho apprezzato molto la maturità della squadra, perché nonostante la fatica abbiamo rischiato poco».
«Sono contentissimo di aver trovato il primo gol con questa maglia, il gol per un attaccante è sempre prezioso – così il match winner Brunori -. Oggi era una partita difficile, affrontavamo un avversario che sa metterti in difficoltà, quindi era importante sbloccarla presto e naturalmente contava vincere».
Campionato Serie C – Girone A – 8° Giornata Girone di Ritorno
Stadio “Giuseppe Moccagatta”, Alessandria
Juventus – Pianese 1-0
Marcatori: 14’ pt. Brunori (J).
Juventus U23: Loria, Muratore (Cap.) (45’ st. Olivieri), Marchi, Brunori (26’ st. Rafia), Mulè (1’ st. Coccolo), Toure, Zanimacchia (35’ st. Wesley), Di Pardo, Frabotta, Del Sole (1’ st. Portanova), Delli Carri. A disposizione: Nocchi, Dadone, Zanandrea, Peeters, Marques, Vrioni, Minelli. Allenatore: Fabio Pecchia.
Pianese: Vitali, Cason, Simeoni, Catanese, Benedetti G. (9’ st. Rinaldini), Latte Lath (26’ st. Montaperto), Gagliardi, Vavassori (Cap.), Carannante, Manicone, Pedrelli (43’ pt. Seminara). A disposizione: Fontana, Sarini, Benedetti L., Polvani. Allenatore: Marco Masi.
Arbitro: Ermanno Feliciani di Teramo (Fontemurato di Roma 2, Trinchieri di Milano).
Ammoniti: 35’ pt. Frabotta (J), 12’ st. Carannante (P), 37’ st. Portanova (J).
Prossimo impegno:
Campionato – 9° Giornata Girone di Ritorno
Juventus U23 – Pro Vercelli
Giovedì 27 febbraio ore 20:45.
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Coronavirus, Juventus Museum chiuso fino al 29 febbraio
Decisione presa in ottemperanza alle disposizioni di Ministero della Salute e Regione Piemonte. Sospesi, nello stesso periodo, anche gli Stadium Tour
Lo Juventus Museum resterà chiuso fino al 29 febbraio.
La decisione recepisce le disposizioni dell’”Ordinanza Contingibile e Urgente n.1” del 23 febbraio 2020, di Ministero della Salute e Regione Piemonte.
Si specifica altresì che, durante lo stesso periodo, saranno sospesi anche gli Stadium Tour.
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OL-Juve, l’antivigilia alla Continassa
Mattinata al lavoro per i bianconeri, -2 dalla trasferta di Lione
Antivigilia di Champions League: la Juve si è ritrovata nella mattinata di oggi al JTC, con focus sugli ottavi di finale di mercoledì contro il Lione.
Nella sessione odierna, la squadra si è concentrata sulla preparazione della sfida di UCL, con consueta partitella per chi non è sceso in campo a Ferrara.
Higuain è rientrato in gruppo svolgendo la seduta di allenamento completa, mentre Douglas Costa ha disputato una piccola parte dell’allenamento in gruppo.
IL PROGRAMMA DI DOMANI
La vigilia di OL-Juve prevede una seduta di allenamento pomeridiana al JTC alle 14.15, seguita dalla partenza per Lione e la conferenza stampa dei bianconeri alle 19.30 presso il Groupama Stadium.
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Lione-Juve: la partita di Buffon e Bonucci
Gigi, Leo e le due vittorie della Juventus in Francia
2014 e 2017: la Juve ha giocato a Lione in due competizioni diverse, l’Europa League prima e la Champions poi. In entrambi i casi è arrivato il successo per 1-0 a favore dei bianconeri ed è stata esaltata la fase difensiva della squadra.
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GIGI BUFFON
La prima volta a Lione, per il portiere bianconero, si caratterizza per due interventi importanti, uno per frazione di gioco. Una conclusione di Malbranque lo vede attento sul primo palo. Più impegnativo è il tuffo che annulla una punizione dalla distanza calciata da Umtiti. Tre anni dopo, in Champions League, Buffon sfodera una delle prestazioni più straordinarie della sua carriera, determinante per indirizzare la gara a favore della Juventus. La collezione di meraviglie inizia dopo la mezzora, quando il Lione ha la possibilità di passare in vantaggio dagli undici metri. Lacazette va dal dischetto e cerca l’angolo alla sinistra del portiere, che risponde con un grande intervento. Non è che l’inizio di una serie di prodezze che portano gli avversari a disperarsi (e anche ad applaudire apertamente il Superman bianconero). Su un tiro di Fekir deviato Gigi salva il risultato opponendosi con la mano di richiamo. Su un colpo di testa a colpo sicuro di Tolisso la risposta è di piede. Infine, sul risultato di 0-1, ci prova anche Gonalons dalla distanza e Buffon è ancora una volta impeccabile.
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LEONARDO BONUCCI
Il match di Europa League vede Leonardo Bonucci dirigere la difesa a tre, con ai lati Martin Caceres sulla destra e Giorgio Chiellini a sinistra. Dietro Leo è impeccabile, davanti va a fare la differenza e a siglare il gol partita a 5 minuti dal termine. L’azione nasce da un calcio d’angolo: Pirlo a Marchisio, cross al centro, Pogba impegna il portiere Anthony Lopes e sulla corta respinta si avventa Bonucci più veloce di tutti. L’1-0 guadagnato in Francia viene ribadito poi a Torino con un 2-1 e la Juve prosegue il suo cammino europeo. Tre anni dopo, il centrale bianconero è l’uomo che tocca più palloni di tutti, si comporta da regista arretrato. Anche in questo caso Leo si rende pericoloso sottoporta in due circostanze, una volta di piede e una di testa, azioni nate entrambe nel primo tempo.
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Sospesa l’attività del Settore Giovanile
Allenamenti sospesi fino al 29 febbraio compreso. Decisione presa in considerazione dell’Ordinanza n.1 del Ministero della Salute di intesa con il Presidente della Regione Piemonte
In considerazione dell’Ordinanza n.1 del Ministero della Salute di intesa con il Presidente della Regione Piemonte, avente ad oggetto “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019”, al fine di adottare misure di contrasto e di contenimento alla diffusione del predetto virus, la Juventus comunica che, sino a sabato 29 febbraio compreso, il Settore Giovanile maschile sospende l’attività dall’Under 7 all’Under 17, mentre è totalmente sospesa l’attività del Settore Giovanile femminile.
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Andrea Agnelli: «Il dogma della vittoria è juventino»
Il Presidente bianconero è intervenuto questo pomeriggio in diretta a “Tutti Convocati”, su Radio24
E’ stata una lunga chiacchierata, quella che ha visto protagonista il Presidente della Juventus, Andrea Agnelli, ai microfoni di Radio24, per una puntata di “Tutti Convocati” interamente dedicata a lui.
Un’intervista di quasi un’ora, durante la quale Andrea Agnelli ha fatto il punto sulla stagione bianconera, sul tecnico, Maurizio Sarri, sul campionato, ma anche sul futuro della Juventus e sulla sua visione del mondo del calcio.
Cominciando, ovviamente, dalla stretta attualità.
JUVE-INTER: COSA SUCCEDERA’?
«In questo momento la priorità per il sistema paese è la tutela per la salute pubblica: questo è quello che deve prevalere e che noi appoggeremo sempre. Partendo da questo presupposto, ci può essere un dialogo con i vari soggetti interessati: è difficile interrompere il calendario, dato che è molto intasato, a causa di decisioni prese precedentemente: iniziare il campionato tardi e non giocare durante la pausa natalizia comporta il fatto che recuperare una partita diventi complicato.
Anche organizzare una gara come Juventus-Inter in un luogo differente dall’Allianz Stadium è estremamente difficile: siamo consapevoli che se si gioca a porte chiuse ne risentono lo spettacolo e il prodotto che viene venduto all’estero, ma ripeto, quello che conta maggiormente è la salute pubblica. Fermo restando che l’ordinanza, almeno in Piemonte, vige fino a sabato; pertanto, al momento, la partita si svolgerebbe con il pubblico».
LA STAGIONE DELLA JUVE FINORA
«Questo è il momento in cui la nostra stagione entra nel vivo e finora è stata ottima: a parte una piccola sbavatura in Supercoppa siamo primi in Campionato, in corsa in Champions League e Coppa Italia. Comunque è mia abitudine valutare una stagione intera: gli Scudetti si vincono a maggio ed è sciocco pensare di portarli a casa a febbraio. Siamo primi ed è questo che conta».
IL CAMBIO ALLA GUIDA TECNICA: «SIAMO FELICI CON SARRI»
«L’amicizia e la stima con Allegri sono rimaste intatte, le valutazioni tecniche hanno portato a un cambio: è accaduto collegialmente, come sempre alla Juventus, e il nome scelto è stato quello di Sarri; trovo fuori luogo le critiche verso di lui».
«Gli sponsor non sono esteti, ma sono juventini, cioè sposano la filosofia per cui vincere non è importante, ma l’unica cosa che conta. A loro interessa la visibilità e questa passa attraverso il risultato. Nel nostro giudizio l’applicazione di un modello tecnico come quello di Sarri, in questa determinata fase, può garantire il risultato».
«Guardiola? Sarebbe un’eresia dire che non si pensa a un allenatore come lui, ma in questa fase è felice dov’è e queste sono considerazioni che si devono fare sempre, nel caso di un giocatore, di un allenatore, ma anche per altri ruoli aziendali. Se si è felici, difficilmente si lascia per andare altrove. Allo stesso modo, con Sarri noi in questo momento siamo molto contenti e non abbiamo intenzione di modificare la situazione: abbiamo impostato il lavoro con lui su due-tre anni, perché la forza di un’idea sta nella sua prosecuzione nel tempo.
Il dogma della vittoria non è “allegriano”, ma è juventino: abbiamo vinto otto Scudetti, siamo in corsa per il nono e vorremmo vincere il decimo, ma la statistica ci dice che non sarà sempre così. La bontà delle idee, però, non si certifica solo con i numeri».
LA SFIDA CON CONTE E INZAGHI E IL PUNTO SUL CAMPIONATO
«Che effetto mi fa vedere Conte all’Inter? Lui è una bandiera juventina, Conte è Juventus e il rapporto è cordiale e disteso come deve essere. Siamo in un contesto di professionismo e lui ha accettato una sfida ambiziosa, quella di riportare l’Inter a vincere. Personalmente, l’idea di vivere un testa a testa con lui e Steve (Zhang), che stimo molto, è qualcosa che mi affascina.
Invece quello che si deve temere dalla Lazio è la spensieratezza. Non hanno l’obbligo di vincere e questo può aiutare, ma attenzione: diventa uno svantaggio se, nel momento in cui hanno due o tre risultati negativi, si sentono comunque soddisfatti di un probabilissimo piazzamento in Champions. Rispetto all’Inter parliamo di club diversi e non paragonabili, per rose e per filosofia: tanto per capirci, l’Inter non ha questa spensieratezza, anche perché con l’arrivo di Conte si è caricata addosso l’obbligo di vincere».
Tornando ai biancocelesti: «Conosco i fratelli Inzaghi, Simone e Filippo, da 30 anni, da quando Filippo era alla Juventus e abbiamo trascorso insieme tante serate. Sono due ragazzi perbene: Simone con la Lazio ha fatto un grandissimo lavoro ma bisogna vedere come reagirà all’obbligo di vincere».
«Giorgio Chiellini ci è mancato perché è un vero leader. Ma abbiamo una grande rosa che è stata capace di andare avanti anche in sua assenza. Il VAR? Mi piace, sono stato uno dei sostenitori del suo utilizzo anche in Champions, perché è utile. Dobbiamo ridurre quanto più possibile il margine di errore, di quello che in ultima analisi è un servizio, perché questo è l’arbitraggio: un servizio al gioco del calcio Le parole di Commisso? Hanno fatto capire a Sarri cosa significhi essere alla Juve, e in che modo si possa scatenare una campagna mediatica molto forte»
ARGOMENTO CHAMPIONS LEAGUE
«Più le squadre avanzano, meglio è per il ranking. Per quanto riguarda noi, dire che la Champions è un obiettivo, non significa che “bisogna” vincere. Il fatto che la Coppa non sia più un sogno, ma un obiettivo, certifica un vero e proprio cambio nel nostro status.
Il modello della Juventus è sempre stato ambire alla vittoria e all’innalzamento della sua dimensione sportiva. Adesso partecipare a certe competizioni, come la Champions League, porta grande visibilità e la possibilità di monetizzare in modo differente, con una ricaduta sul fatturato.
Come ci avviciniamo agli ottavi? Con grande rispetto, ma anche con consapevolezza dei nostri mezzi: ora arrivano le partite che i grandi giocatori vogliono disputare».
EFFETTO CR7
«Ronaldo è stato il primo giocatore per il quale abbiamo fatto una riflessione congiunta fra area sportiva e area Revenue e le valutazioni erano coincidenti. La Juve ora è a un passo dall’essere il quarto club al mondo sulle piattaforme digitali e c’è stata una grande ricaduta in termini di ricavi e sponsor.
Il nostro problema è l’appetibilità della Serie A all’estero: se le principali società italiane avessero un campione come Ronaldo o Messi, le ricadute sarebbero positive per tutti».
LA CRESCITA DELLA JUVENTUS
«Oggi il percorso del Club fuori dal campo soddisfa ampiamente la nostra storia recente. La differenza che c’è tra noi e i Top Club europei è la stessa che c’era già 10 anni fa: la crescita è stata omogenea, per chi come noi ha avuto un’ambizione internazionale.
Noi però scontiamo la questione dei ricavi provenienti dalla Lega domestica: l’anno precedente a quello in cui ho assunto la Presidenza della Juventus la quota di ricavo da diritti televisivi era di 128 milioni, attualmente è 95. In altre parole, il riconoscimento di quanto fatto dalla Juventus dentro e fuori dal campo in questi anni è stato zero, così come la crescita, anche se noi abbiamo investito circa 450 milioni fra Allianz Stadium e JVillage, oltre che sulle strutture di Vinovo. Possiamo allinearci ai sistemi messi in atto nelle altre leghe, ma quello che realmente fa la differenza dovrebbe essere la meritocrazia: in Italia manca un meccanismo premiante.
La capacità dello Stadio? E’ corretta: il nostro interesse è avere un impianto sempre pieno, e la saturazione media in questi anni è stata del 90/95%. Non è stata del 100% perché solamente da quest’anno, con misure meno restrittive legate al settore ospiti, possiamo fare entrare quando possibile i nostri tifosi nel secondo anello».
ARGOMENTO MERCATO
«Il mio obiettivo è dare a chi lavora sul mercato la “capacità di fuoco” per operare. Poi, le decisioni sono di chi se ne occupa; io ovviamente partecipo, ma è giusto che la responsabilità in questo senso sia di Paratici. Sotto esame? No: è un grandissimo dirigente, lo ha dimostrato e lo dimostra. L’unica differenza è che prima non era sotto i riflettori, mentre adesso lo è. Bisogna valutare il percorso di un dirigente come Fabio e ricordare che noi ragioniamo per cicli triennali: lui ha iniziato nel 2018 in questa posizione, e questo ciclo si concluderà nel 2021.
I giocatori che vengono accostati alla Juve? E’ un buon segno, significa che siamo un club ambito. Non possiamo acquistare tutti; la squadra si costruisce con una determinata logica, rispettando anche la volontà dei calciatori. Uno zoccolo duro di italiani è importante, così come lo è per qualsiasi squadra, perché rafforza l’identità. Comunque, la nostra ambizione è continuare a crescere».
AGNELLI E L’ECA: IL CALCIO DA QUI A 10 ANNI
«Non sono d’accordo sul fatto che l’Italia sia un limite per Club come Juve o Inter. Se da un lato valutiamo l’immobilismo degli ultimi anni della Serie A rispetto a leghe estere, dobbiamo considerare anche che, se si dovesse cambiare marcia, il vero valore, sta proprio in Italia, dato che altre leghe ormai si stanno saturando. La nostra nazione, con una strategia comune, ha un enorme valore che può sprigionare.
Il discorso sul calcio europeo è più delicato: il modello presentato lo scorso anno è stato raccontato solo per la punta della piramide e non nella base. Stiamo cercando di capire tutti insieme qual è il calcio che vogliamo per il futuro, non per un singolo club, ma per tutto il movimento. Dobbiamo fare sì che fra 10-15 anni questo sport resti attraente, e quello che attira sono le grandi sfide».
E infine, tornando ad argomenti… bianconeri: «Per la Famiglia Agnelli la Juve è un orgoglio e anche un rito. Quando vincemmo il quinto titolo consecutivo, mia zia Maria Sole, che aveva assistito al primo “Quinquennio” accolse allo Juventus Museum i giocatori, dicendo loro che li aspettava da tempo: l’auspicio è che anche noi si possa fare altrettanto.
Quanto al futuro più prossimo, il piano che abbiamo presentato agli investitori è la strada da seguire. Sapevamo che questo sarebbe stato un anno di trasformazione, ma siamo consapevoli che la via intrapresa è giusta per mantenere la Juventus competitiva, in campo e fuori, in Italia e all’estero.
Sono convinto che Fabio Paratici, Marco Re, Giorgio Ricci e Maurizio Sarri siano le persone giuste per farlo».
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Le città della Signora: Lione
Consigli su cosa fare e cosa vedere in occasione della trasferta in terra francese
Terza città più popolosa della Francia dopo Parigi e Marsiglia, Lione è pronta di nuovo ad ospitare la Juventus dopo le partite del 2014 e 2016.
Una bella meta per unire la passione per i colori bianconeri al turismo, visto che sono tante le attività che offre, compresa una delle cucine più famose d’Oltralpe. Sorge alla confluenza del Rodano e della Saona e si distingue per un bellissimo centro storico: la “città vecchia” è il cuore pulsante, un quartiere rinascimentale nel quale perdersi all’interno di vicoli e stradine. Patrimonio Mondiale dell’Unesco, da non perdere Place Des Terreaux con il Municipio e il Museo delle Belle Arti (famosa la collezione di monete) e la Cattedrale di Sant Jean. Quest’ultima, al suo interno, vanta uno dei più antichi orologi astronomici d’Europa. Imperdibile anche la Basilica di Notre-Dame de Fourvière, posta sopra una collina a dominare dall’alto la città.
Tra le curiosità da andare a vedere, ecco il Muro dei Lionesi. La facciata di un intero stabile infatti è stata affrescata con scene di vita in cui sono ritratti diversi personaggi tipici della città.
LA CASA DEL LIONE: GROUPAMA STADIUM
Inaugurato il 9 gennaio 2006, il Groupama Stadium (o Parc OL) è un impianto di 59.286 spettatori, il terzo più capiente del Paese. Non si trova in centro città, anzi: è situato nel comune di Décines-Charpieu – in periferia – ed è comodamente raggiungibile sia in auto che con i mezzi pubblici. Ha ospitato 6 partite degli Europei 2016 e la finale di Europa League 2018, vinta dall’Atletico Madrid 3-0 sull’Olympique Marsiglia. il Groupama Stadum ha preso il posto dello Stade de Gerland, storica struttura nella quale i transalpini vi hanno giocato dal 1950 al 2015.
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OL-Juve, nessuna restrizione per i tifosi bianconeri
Le autorità francesi e l’Olympique Lyonnais comunicano che domani i fans al seguito della Juventus potranno assistere senza problemi alla sfida di Champions League al “Groupama Stadium”
Un’informazione importante per tutti i tifosi che domani hanno in programma di assistere alla sfida di andata degli ottavi di finale di Champions League al Groupama Stadium di Lione.
Le autorità francesi e l’Olympique Lyonnais comunicano che non sono previste, in questa occasione, particolari restrizioni per i fans bianconeri.
Appuntamento dunque allo Stadio: fischio d’inizio del match alle 21:00!
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OppositionWatch: il Lione
Il rendimento della squadra francese in Champions League e in Ligue1
Con 2 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte, 9 reti segnate e 8 subite, il Lione si è classificato secondo nel proprio girone alle spalle del Lipsia e davanti al Benfica e allo Zenit San Pietroburgo in quello che si era preannunciato come uno dei gironi maggiormente equilibrati della Champions League.
La squadra allenata da una vecchia conoscenza del calcio italiano, Rudi Garcia, ex tecnico della Roma, è attualmente settima in Ligue 1, lontano dalla zona Champions, e in semifinale di Coppa di Francia in cui dovrà affrontare il Paris Saint Germain.
Garcia ha utilizzato diversi moduli in questa Champions League e nello stesso campionato francese: fuori casa il Lione si è spesso presentato con un 3-5-2 con una difesa piuttosto chiusa pronta a schierarsi a 5. Lo stesso modulo utilizzato nell’ultima vittoriosa sfida in Ligue 1 in trasferta contro il Metz.
Nelle partite casalinghe invece l’ex allenatore giallorosso alterna il 4-3-3 con il 4-2-3-1: l’infortunio a Depay, giocatore più rappresentativo dei francesi, ha sicuramente obbligato Garcia ad inventarsi diverse soluzioni per poter ovviare alla  mancanza di creatività e di esplosività garantiti in avanti dal talento olandese.
Sul piano della costruzione del gioco, nella fase a gironi, il Lione è sembrato leggermente inferiore ai bianconeri (82% di precisione nei passaggi contro l’88% della Juventus, un possesso palla del 51% contro il 56% della squadra di Sarri).
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Le parole della vigilia dei nostri avversari
Al Groupama Stadium è andata in scena la conferenza stampa dell’Olympique Lyonnais
Giornata di vigilia anche per l’Olympique Lyonnais, atteso domani (ore 21:00) dalla Juventus nell’andata degli ottavi di finale di Champions League. In conferenza stampa, hanno parlato l’allenatore Rudi Garcia e l’attaccante Moussa Dembele.
L’ANALISI DI RUDI GARCIA
«Abbiamo studiato la Juventus negli ultimi giorni e ritrovo in questa squadra i principi del Napoli e dell’Empoli di Sarri. E’ un tecnico preciso dal punto di vista tattico. La Juve non ha molti punti deboli, è una squadra completa con giocatori forti come Szczeszny e Pjanic che ho allenato a Roma, ma anche i francesi Matuidi e Rabiot sono molto forti. Credo che anche quest’anno vinceranno lo Scudetto perché hanno la cultura della vittoria». Sulla partita di domani: «Siamo fiducisiosi, anche se la stagione non è semplice, ma spetta a noi dare il massimo per fare un risultato già all’andata contro la Juventus. Quando affrontiamo una squadra più forte e favorita, vogliamo andare contro le previsioni: guardate il Liverpool, pensavamo che avrebbe vinto a Madrid, lo stesso il Paris Saint-Germain col Dortmund». E sui bianconeri, aggiunge: «Nel 2013 ho scoperto il campionato italiano e la Juventus, che è un’istituzione. Ci sono diverse similitudini con il Lione: la Juventus ha il proprio stadio di proprietà, il Lione ha lo stesso presidente da tempo e ogni anno arrivano grandi giocatori». Conclude con un commento su Ronaldo: «Non lo conosco personalmente, ma è un grande professionista perché lavora più degli altri, prima e dopo le sedute. E’ positivo per il calcio avere giocatori così, è sicuramente tra i migliori del pianeta ed è bello averlo contro anche se cercheremo di fargli creare pochi problemi».
LE PAROLE DI DEMBELE
Prende la parola l’attaccante: «C’è una grande aspettativa intorno a me ma non sento la pressione. Voglio restare nel mio gioco, coi miei obiettivi, facendo il meglio per la squadra. Fisicamente mi sento bene e anche il gruppo sta bene. Cerco di dare sempre il massimo in campo e fuori, prima e dopo l’allenamento, per rendere al top».
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OL-Juve, i convocati bianconeri
Gli uomini a disposizione di Mister Sarri per gli ottavi di finale di andata di UEFA Champions League
Domani alle 21.00, la Juventus affronterà l’Olympique Lyonnais al Groupama Stadium.
Di seguito l’elenco completo dei convocati di Mister Sarri:
1. Szczesny
2. De Sciglio
3. Chiellini
4. De Ligt
5. Pjanic
6. Khedira
7. Cristiano Ronaldo
8. Ramsey
10. Dybala
11. Douglas Costa
12. Alex Sandro
13. Danilo
14. Matuidi
16. Cuadrado
19. Bonucci
21. Higuain
24. Rugani
25. Rabiot
30. Bentancur
31. Pinsoglio
33. Bernardeschi
77. Buffon.
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La Juve è a Lione
Dopo circa un’ora di viaggio, i bianconeri sono atterrati nella città francese. Alle 19.30 la conferenza stampa di Mister Sarri e Leonardo Bonucci
La Missione Lione è iniziata. Partiti attorno alle 18 da Caselle, i bianconeri sono atterrati a Lione alle 19 circa. Alle 19.30 la conferenza stampa di Maurizio Sarri e Leonardo Bonucci.
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Sarri e Bonucci in conferenza a Lione
Le dichiarazioni del tecnico e del difensore alla vigilia di Olympique Lyonnais-Juventus
Sono Maurizio Sarri e Leonardo Bonucci a sedere nella sala stampa del Groupama Stadium alla vigilia della sfida contro il Lione, valida per l’andata degli ottavi di finale di Champions League.
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Queste le loro dichiarazioni rilasciate durante la conferenza:

MAURIZIO SARRI
LA RESPONSABILITA’ DI VINCERE
«Sento più il peso della responsabilità quando giochiamo il campionato, dove abbiamo il ruolo di favoriti. In Europa sappiamo che ci sono squadre come minimo forti quanto noi».
BUON ALLENAMENTO?
«L’allenamento più bello della stagione l’abbiamo fatto in Arabia Saudita prima della Supercoppa, quindi non mi fido… Oggi la palla viaggiava bene, ma dovremo allenarci così per tre mesi. A quel punto saremo forti».
LA CRESCITA DI RABIOT
«Entrare nel calcio italiano non è semplice, aveva fatto fatica per qualche mese anche Platini. Ora sta crescendo e lascia costantemente la sensazione di poter fare di più. Ha un grande potenziale, lo sta tirando fuori, ma siamo fiduciosi sul fatto che possa fare ancora meglio».
PERICOLO LIONE
«Mi aspetto una buona prestazione perché senza sarebbe difficile fare il risultato. Affrontiamo una squadra tecnica con elementi che hanno anche forza atletica. Abbiamo un centrocampo variegato a livello di caratteristiche dei singolo, ma sicuramente servirà un po’ di dinamismo. La gara di domani sarà difficile da interpretare, perché loro alternano ripartenze a momenti di pressione in cui cercano di prendere in mano il gioco. Servirà una gara di alto livello».
IL MOMENTO DI RONALDO
«Ronaldo è trainante, trascinante, sta bene sia fisicamente che mentalmente: Ha segnato per undici gare di fila e quando è così in forma è un traino anche durante gli allenamenti».
KHEDIRA E DOUGLAS COSTA
«È importante che siano clinicamente guariti e che si stiano allenando in gruppo, ma sicuramente hanno bisogno di lavorare ancora per raggiungere la miglior condizione. Sarà importante poter fare affidamento su di loro in questo periodo in cui avremo tante gare ravvicinate».
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LEONARDO BONUCCI
CARICHI PER L’OLYMPIQUE
«Arriviamo carichi e determinati a questo incontro. Veniamo da due partite positive che ci hanno ridato entusiasmo e siamo pronti per la partita contro una buonissima squadra».
IL RIENTRO DI CHIELLINI
«È importante per tutto il mondo Juve, perché ha carisma, leadership e da lui ho imparato molto. Posso dividere le responsabilità, perché siamo due a cui piace aiutare i compagni e dare indicazioni durante la partita».
TORNARE A LIONE
«Questa città mi riporta a ricordi piacevoli sia con la maglia della Juve che con quella della Nazionale. È il posto giusto per dimostrare che quando arriva il momento giusto la Juve c’è. Abbiamo raggiunto gli ottavi di finale con due partite di anticipo, siamo primi in campionato e siamo in corsa per la Coppa Italia. Non so cosa ci si aspettasse dalla Juve a questo punto della stagione, ma fare di più era difficile. Ora inizia una nuova fase e siamo pronti a viverla con grande entusiasmo e voglia di arrivare in fondo a tutto».
SENSAZIONI
«L’anno buono? Lo pensavo nel 2016 quando siamo usciti con il Bayern. Avevamo fatto una grande rimonta in campionato ed eravamo con un doppio vantaggio a Monaco. Oggi sono positivo, c’è entusiasmo e siamo pronti per il rush finale. Anche l’allenamento di oggi mi lascia ottime sensazioni. Stiamo migliorando nella gestione della palla e nella fase difensiva. Per oliare i meccanismi serve allenamento e giocando ogni tre giorni non è semplice. Sapevamo delle difficoltà che avremmo incontrato, ma anche degli aspetti positivi che questo cambiamento ci avrebbe portato».
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#OLJuve, la vigilia
Da Torino a Lione, il racconto del giorno precedente l’inizio dell’avventura degli ottavi di finale | VIDEO:

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In Numbers | Si torna a giocare in UCL!
Le statistiche in vista della gara di questa sera a Lione
I PRECEDENTI Il Lione non ha mai vinto contro la Juventus in competizioni europee (1N, 3P), perdendo entrambe le partite in casa contro la squadra italiana con lo stesso punteggio (0-1 ai quarti di finale dell’Europa League 2013/14 e nella fase a gironi della Champions League 2016/17).
LIONE VS SQUADRE ITALIANE Il Lione è stato eliminato in entrambe le precedenti occasioni in cui ha affrontato squadre italiane nella fase a eliminazione diretta di Champions League: 1-3 complessivo contro il Milan nel 2005/06 (quarti di finale) e 0-2 contro la Roma nel 2006/07 (ottavi di finale). Dall’altra parte, la Juventus ha sempre passato il turno contro squadre francesi in queste fasi della competizione (4/4).
OL IN UCL Il Lione è la squadra francese che ha raggiunto più volte la fase a eliminazione diretta di Champions League (11). Tuttavia, sono passati 10 anni dall’ultima volta in cui ha superato gli ottavi di finale (2009/10). Infatti, ha segnato solo tre gol nelle ultime nove partite in questa fase del torneo (1V, 2N, 6P).
LA “SESTA” BIANCONERA La Juventus ha raggiunto la fase a eliminazione diretta di Champions League per la sesta stagione consecutiva, la più lunga di sempre per i bianconeri. Nelle ultime cinque edizioni, ha superato gli ottavi di finale in quattro occasioni, con l’unica eccezione nel 2015/16, quando venne eliminata dal Bayern Monaco (4-6 complessivo).
SETTE PARI SU OTTO Sette delle ultime otto partite interne di Champions League del Lione sono finite in parità (1V), quattro delle quali per 2-2. La Juventus è stata l’ultima squadra a trovare il successo su questo campo nella competizione, 0-1 nell’ottobre 2016.
LA JUVE IN TRASFERTA La Juventus ha perso solo una delle ultime sette trasferte nella fase a eliminazione diretta di Champions League (4V, 2N), sconfitta per 2-0 contro l’Atletico Madrid agli ottavi di finale della scorsa stagione.
LE VITTORIE DEL LIONE Il Lione ha vinto due delle sei partite del girone in questa Champions League (2N, 2P), il peggior risultato al pari dell’Atalanta tra le 16 squadre ancora in corsa per il trofeo.
EXPECTED GOALS Il Lione ha registrato un totale di 7.8 Expected goals nella fase a gironi di questa Champions League (con 9 gol realizzati), il dato più basso tra le squadre rimaste nella competizione.
ATTENZIONE A… Memphis Depay (sei gol, quattro assist) ha preso parte attiva al 45% dei gol di Lione in Champions League dall’inizio della scorsa stagione (10/22) – tuttavia la squadra francese dovrà fare a meno dell’attaccante olandese per questa partita a causa di un infortunio.
CR NELLE PARTITE A ELIMINAZIONE Tra i sette giocatori con almeno 50 gol all’attivo in Champions League,  Cristiano Ronaldo è l’unico ad aver segnato più reti nella fase a eliminazione diretta (65) rispetto alla fase a gironi (63). Inoltre, ha fornito più assist contro il Lione (quattro) rispetto a qualsiasi altra squadra nella competizione.
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Primo round al Lione
I francesi vincono di misura l’andata degli ottavi di Champions, grazie al gol di Tousart nel primo tempo
Il primo round degli ottavi di Champions League va al Lione, vittorioso di misura grazie alla rete di Tousart alla mezz’ora e a un’oculata gestione della gara. La Juve fa troppo poco per cambiare l’andazzo del match. I bianconeri giocano sotto ritmo nel primo tempo e nella ripresa accelerano solo leggermente, senza mai rendersi realmente pericolosi.

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JUVE SOTTO TONO, IL LIONE PASSA ALLA MEZZ’ORA
E dire che sembrava un buon presagio il gol sfiorato dopo neanche cinque minuti, grazie allo spunto di Ronaldo e a un delizioso pallonetto, a metà strada tra il tiro e il cross, che Cuadrado non riesce a raggiungere. Invece il Lione prende ben presto le misure, chiude gli spazi, e in avanti mette i brividi con Ekambi, che centra in pieno la traversa deviando di testa un corner di Aouar. L’occasione dà coraggio alla squadra di Garcia e al contempo toglie sicurezza a quella di Sarri. La Juve ora arretra troppo il baricentro e non riesce a uscire in palleggio come in avvio di gara. I padroni di casa, spinti dal pubblico, crescono azione dopo azione e alla mezz’ora passano, grazie alla discesa di Aouar che arriva sul fondo dalla sinistra e pesa a centro area Tousart, libero di colpire al volo e di infilare Szczesny. La Juve non riesce a reagire, manca lucidità, come evidenzia l’incertezza di Bonucci al 41′, che lascia scorrere un pallone vicino all’area, permettendo a Ekambi di conquistarlo e di arrivare al tiro, fortunatamente fuori misura.
LA REAZIONE NON BASTA
Rientrati dagli spogliatoi, i bianconeri provano ad aumentare la pressione e a sfruttare maggiormente l’ampiezza del campo. Qualche cross arriva, ma la difesa francese è sempre ben piazzata. Sarri cambia al quarto d’ora, inserendo Ramsey al posto di Pjanic e spostando Bentancur in regia. Il primo tiro arriva al 23′, quando Dybala mette al lato il suggerimento di Alex Sandro, e subito dopo Sarri richiama Cuadrado e manda in campo Higuain, nel tentativo di avere maggior presenza in area, quindi sostituisce Rabiot con Bernardeschi. Nel finale si gioca in una sola metà campo, con il Lione che punta chiaramente sulle ripartenze e i bianconeri che fanno comunque fatica ad arrivare al tiro e quando ci riescono con Higuain, servito in area da Dybala, non centrano la porta. Finisce 1-0 per i francesi, un risultato che non chiude la porta alla qualificazione, ma che per essere ribaltato, avrà assoluta necessità di una Juve diversa.
OLYMPIQUE LYONNAIS-JUVENTUS 1-0
RETI: Tousart 31′ pt
OLYMPIQUE LYONNAIS
Lopes; Denayer, Marcelo, Marcal; Dubois (33′ st Tete), Gomez Soares, Tousart, Aouar, Cornet (36′ st Terrier); Ekambi (21′ st Terrier), Dembelé
A disposizione: Tatarusanu, Traoré, Mendes, Caqueret
Allenatore: Garcia

JUVENTUS
Szczesny; Danilo, de Ligt, Bonucci, Alex Sandro; Bentancur, Pjanic (17′ st Ramsey), Rabiot ()33′ st Bernardeschi); Cuadrado (24′ st Higuain), Dybala, Ronaldo
A disposizione: Buffon, De Sciglio, Rugani, Matuidi
Allenatore: Sarri

ARBITRO: Manzano (ESP)
ASSISTENTI: Barbero (ESP), Ángel Nevado (ESP)
QUARTO UFFICIALE: Fernandez (ESP)
VAR: Munuera (ESP), de Burgos (ESP)

AMMONITI: 28′ pt  Marcelo.
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Sala Stampa | Le voci da Lione
I bianconeri analizzano l’andata di Champions League contro l’Olympique:

LEONARDO BONUCCI
«Abbiamo sbagliato il primo tempo, eravamo sempre secondi, lunghi, distanti fra i reparti e poco aggressivi. E in certe partite lo paghi. Sono stati bravi a farci male quando eravamo in dieci, ma noi dovevamo svegliarci prima. Adesso pensiamo a vincere domenica, e poi al ritorno: dobbiamo passare assolutamente».
DANILO
«Non possiamo regalare una parte di partita in una serata così importante: dobbiamo lavorare e giocare sempre come nella ripresa, tenendo il possesso palla, giocando corti: abbiamo l’obbligo di mostrare più coraggio davanti al nostro pubblico al ritorno».
WOJCIECH SZCZESNY
«Abbiamo sbagliato nel primo tempo, giocando con poco ordine. Nella ripresa meglio, ma adesso dobbiamo ribaltare tutto nella partita di ritorno, ripartendo da quanto di buono fatto nella seconda parte di gara. Il gol? La mancanza di un uomo ha fatto la differenza, ma l’azione andava fermata prima».
MAURIZIO SARRI
«Difficile spiegare come mai nel primo tempo la circolazione di palla sia stata così blanda: in questo modo vieni aggredito e subisci. Ci è mancata la cattiveria, e poi abbiamo avuto un episodio sfortunato in occasione del gol, dato che siamo rimasti temporaneamente in dieci. Durante la partita mi sbracciavo perché oltre alla palla che si muoveva lentamente, avevamo come conseguenza l’essere spesso fuori posizione. Nel secondo tempo siamo cresciuti e ci siamo mossi meglio, riconquistando il possesso nella metà campo avversaria, il che ci ha permesso di chiuderli nella loro area. Mi fa pensare il fatto che in allenamento ci muoviamo molto meglio e con molta più velocità».
AARON RAMSEY
«Sapevamo che sarebbe stata difficile, ma non abbiamo giocato il match che volevamo. Abbiamo molto lavoro da fare, ma sono fiducioso, perché siamo un gruppo unito: questo è solo il primo tempo, adesso lavoriamo duro. Focalizziamoci su noi stessi, e facciamo meglio di quanto fatto oggi. A cominciare da domenica con l’Inter. Al ritorno vogliamo fare risultato davanti ai tifosi».
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Stat of the Game | L’andata degli Ottavi di Champions
Prima partita senza gol in UCL per la Juve. Non succedeva da…
La Juventus non ha trovato il gol contro il Lione, dopo che era sempre andata a bersaglio in tutte le nove partite precedenti di Champions League.
GLI ALTRI FACTS
La Juventus ha perso l’andata degli Ottavi di Champions League per la seconda volta consecutiva dopo che era rimasta imbattuta in tutti i sette precedenti in questa fase della competizione.
I bianconeri hanno perso due delle ultime tre trasferte della fase a eliminazione diretta, ovvero tante quante nelle precedenti 11. La Signora non perdeva contro una squadra francese in Champions League dal novembre 2009 (0-2 contro il Bordeax); da allora quattro vittorie e due pareggi, prima della sconfitta contro il Lione.
Dal 2004/05, è la terza partita di Champions League in cui la Juventus non ha effettuato alcun tiro nello specchio; le due precedenti gare erano state contro l’Atletico nel 2014 e l’Arsenal nel 2006
La Juventus ha effettuato il primo tiro del match al 26′: in precedenza, nelle altre partite di questa Champions League, i bianconeri avevano sempre tentato la prima conclusione entro il minuto 22.
TUTTI I NUMERI DELLA PARTITA
Generale
Possesso
36,3%
36,3%
63,7%
63,7%
% Duelli vinti
45,8%
45,8%
54,2%
54,2%
Duelli aerei vinti
48,6%
48,6%
51,4%
51,4%
Intercetti
13
13
10
10
Fuorigioco
1
1
3
3
Corner
5
5
3
3
Distribuzione
Passaggi
353
353
616
616
Passaggi lunghi
66
66
44
44
Precisione passaggi (%)
77,9%
77,9%
87,7%
87,7%
Precisione passaggi metà avv. (%)
72,1%
72,1%
78,8%
78,8%
Cross
16
16
34
34
Precisione cross
25,0%
25,0%
17,6%
17,6%
Attacco
Gol
1
1
0
0
Tiri
12
12
14
14
Tiri nello specchio
2
2
0
0
Tiri ribattuti
4
4
5
5
Tiri da fuori area
6
6
7
7
Tiri da dentro l’area
6
6
7
7
Precisione al tiro (%)
16,7%
16,7%
0,0%
0,0%
Difesa
Contrasti
16
16
12
12
% di contrasti vinti
50,0%
50,0%
58,3%
58,3%
Respinte difensive
35
35
14
14
Disciplina
Falli fatti
17
17
8
8
Cartellini gialli
2
2
0
0
Cartellini rossi
0
0
0
0.
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Subito al lavoro al JTC
Squadra già in campo alla Continassa dopo il rientro da Lione
I bianconeri, rientrati nella notte a Torino dopo la sfida con il Lione, hanno ripreso subito gli allenamenti in vista del big match contro l’Inter.
Per gli uomini di Maurizio Sarri seduta mattutina al JTC: chi ha giocato ieri sera ha effettuato lavoro di scarico, mentre il resto della squadra si è concentrata su lavoro tecnico e conclusioni, con consueta partitella finale.
Per domani, venerdì 28 febbraio, è in programma una seduta mattutina.
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Juve-Inter | Correva l’anno.
2016: si giocò quasi nella stessa data di quest’anno
C’è un recente precedente invernale, nella storia del Derby d’Italia giocato a Torino.
Siamo nel 2016, e si gioca non il 1 marzo, come accadrà fra pochi giorni, ma il 28 febbraio. Allianz Stadium gremito come sempre, la Juve parte forte, e nel primo tempo, complice una deviazione di Handanovic, Hernanes colpisce con una conclusione da fuori area una traversa clamorosa.
La partita però si sblocca solo nella ripresa, con una gran botta al volo dalla breve distanza di Bonucci. Siamo al 47′ minuto, e la sfida si sposta dalla parte della Juve.
Una gara che si chiude, definitivamente, al minuto 84, con il calcio di rigore trasformato da Alvaro Morata.

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Juventus-Inter a porte chiuse
Lo ha comunicato la Lega Serie A pochi minuti fa
Juventus-Inter, in programma alle 20:45 di domenica 1° marzo all’Allianz Stadium, si giocherà a porte chiuse. Lo ha comunicato la Lega Serie A, in ottemperanza al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 25 febbraio 2020, “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”.
Ferma restando la validità delle previsioni che disciplinano l’acquisto dei titoli di accesso la società – vista la peculiarità della situazione nazionale – sta valutando iniziative a favore degli acquirenti degli stessi.
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Juve-Inter: una questione di gol
Delle Alpi, Olimpico, Stadium: 3 reti indimenticabili
Per l’importanza della posta in palio e il prestigio che accompagna da sempre il Derby d’Italia, Juventus-Inter è una collezione di momenti unici. Tra questi, 3 gol che anche per la loro straordinaria fattura occupano un posto nella storia del match.
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2002-03 PAVEL NEDVED
E’ un vero e proprio big-match quello che si gioca il 2 marzo 2003 allo stadio Delle Alpi. La lotta scudetto vede impegnate Juventus e Inter in un testa a testa appassionante, dopo lo scontro diretto ci sono ancora 11 giornate da giocare, ma è indubbio che chi vince dà un segnale a se stesso e alla concorrenza. A Torino la differenza tra le due squadre emerge nettamente (e si confermerà nel verdetto finale, che vedrà la Juve di Lippi prevalere di 7 punti sui rivali). Pavel Nedved è il grande protagonista. Nonostante subisca un duro colpo, che fa pensare a una più che probabile sostituzione, resta in campo e realizza il gol del 2-0 con un rasoterra da fuori area che sorprende Toldo. Non basta ancora: anche il definitivo 3-0, siglato da Camoranesi, nasce da una sua irresistibile discesa sulla sinistra. Nessun stupore che questo sia l’anno del Pallone d’Oro per Pavel…
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2009-10 CLAUDIO MARCHISIO
Non è una Juve in salute quella che affronta l’Inter di Mourinho il 5 dicembre del 2009. La squadra è reduce da una brutta sconfitta a Cagliari e la classifica non sorride ai bianconeri. Ma Juventus-Inter va oltre la contingenza, è una sfida troppo sentita per tutti i protagonisti in campo. Tra questi Claudio Marchisio, che inventa un gol memorabile per il 2-1, un capolavoro che decide la partita con un gioco di gambe e un cucchiaio su Julio Cesar. Una rete che ne ricorda un’altra realizzata in una sfida con i nerazzurri vissuta da bambino, una ripetizione che sembra davvero l’incarnazione di un sogno
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2016-17 JUAN CUADRADO
Juventus leader in campionato con 51 punti, Inter quarta a quota 42. Oltre alla necessità dei 3 punti, la Signora ha una ragione in più per dare il massimo: cancellare la sconfitta dell’andata. La partita è vibrante, soprattutto il primo tempo presenta molte occasioni da entrambe le parti. A decidere la sfida è un exploit di Juan Cuadrado poco prima dell’intervallo, un destro imparabile scagliato da fuori area. Handanovic non può farci nulla, la rete è una delle più belle e importanti segnate dal colombiano.
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Women, tutti gli impegni delle bianconere in Nazionale
Sono 23 le ragazze convocate con le rispettive Nazionali: tutti gli appuntamenti.
Le Juventus Women vivono la pausa della Serie A Femminile da prime della classe, reduci dal bel successo in casa dell’Hellas Verona, e sono pronte a proiettarsi sugli impegni con le selezioni Nazionali. Per seguirle anche in questo periodo, facciamo il punto di tutte le gare che le attendono.
LE AZZURRE
Come sempre, l’azzurro dell’Italia ha una fortissima connotazione bianconera. Sono dieci le convocate da Milena Bertolini: Lisa Boattin, Barbara Bonansea, Valentina Cernoia, Aurora Galli, Cristiana Girelli, Laura Giuliani, Martina Rosucci, Arianna Caruso e Cecilia Salvai. Menzione particolare per quest’ultima, al ritorno in azzurro dopo l’infortunio.
Le nostre dieci giocheranno l’Algarve Cup, che si disputerà in Portogallo e in cui l’Italia torna dopo 12 anni. L’esordio sarà proprio contro le padrone di casa, il 4 marzo alle 20:15, con gli altri appuntamenti che si delineeranno a seconda del risultato della sfida e con la possibilità di incontrare la Svezia di Sembrant o la Danimarca di Pedersen. La finale della competizione è in programma l’11 marzo.
Impegnate con l’Italia Under 19 al Torneo La Manga Asia Bragonzi, Melissa Bellucci e le ragazze reduci dal successo nella Viareggio Women’s Cup Beatrice Beretta, Margherita Brscic, Gaia Distefano e Ludovica Silvioni: appuntamenti il 5 marzo contro la Norvegia, il 7 contro l’Islanda e il 9 contro la Svizzera.
IN GIRO PER IL MONDO
Parteciperanno all’Algarve Cup, appunto, anche Sofie Pedersen e Linda Sembrant rispettivamente con Danimarca e Svezia: esordio per entrambe il 4 marzo, alle 14:00 contro la Norvegia per le danesi, alle 17:00 contro la Germania le svedesi.
Cyprus Cup in programma per Doris Bacic, Andrea Staskova e Tuija Hyyrynen, con intrecci bianconeri. La Croazia di Bacic se la vedrà, infatti, con la Repubblica Ceca di Staskova, l’8 marzo alle 18:00, e quest’ultima è chiamata al doppio faccia a faccia con una compagna, dal momento che il 5 marzo alle 13:00 affronterà la Finlandia di Hyyrynen, fresca di primo gol con la maglia della Juventus. Per Tuija appuntamenti poi contro Thailandia e Slovacchia rispettivamente l’8 e l’11 marzo (15:30). Messico – Repubblica Ceca (11 marzo, 13:00) sarà la terza sfida per Staskova, e contro le messicane scenderà in campo anche la Croazia di Bacic (5 marzo), che chiuderà poi l’11 marzo contro la Thailandia.
Chiudono la lista Sikora, che con la sua Polonia affronterà la Moldavia e l’Azerbaijan (7 e 11 marzo, entrambe le gare alle 18:00), e Sciberras, impegnata in Malta – Georgia il 5 marzo alle 18:30 e Malta – Bosnia il 10 marzo alle 18:30. Per entrambe gare di qualicazione al prossimo Europeo.
IN SINTESI
ALGARVE CUP
Boattin, Bonansea, Cernoia, Galli, Gama, Girelli, Giuliani, Rosucci, Salvai, Caruso (ITALIA) – Portogallo – Italia (04/03 at 20:15) con la possibilità di affrontare Danimarca o Svezia (07/03  e/o 11/03.
Pedersen (DANIMARCA) – Danimarca – Norvegia (04/03 alle 14:00) con la possibilità di incontrare la Svezia o l’Italia (07/03 e/o 11/03)
Sembrant (SVEZIA) – Germania – Svezia (04/03 alle 17:00) con la possibilità di incontrare la Danimarca o l’Italia (07/03 e/o 11/03)
CYPRUS CUP
Staskova (REPUBBLICA CECA) – Repubblica Ceca – Finlandia (05/03 alle 18:00), Repubblica Ceca – Croazia (08/03 alle 18:00), Messico – Repubblica Ceca (11/03 alle 13:00)
Bacic (CROAZIA) – Croazia – Messico (05/03 alle 13:00), Repubblica Ceca – Croazia (08/03 alle 18:00) e Croazia – Thailandia (11/03 alle 18:00)
Hyyrynen (FINLANDIA) –  Repubblica Ceca – Finlandia (05/03 alle 18:00), Thailandia – Finlandia (08/03 alle 15:30) e Slovacchia – Finlandia (11/03 alle 15:30)
UEFA WOMEN’S CHAMPIONSHIP QUALIFICAZIONI
Sikora (POLONIA) – Polonia – Moldavia (07/03 alle 18:00) e Azerbaijan – Polonia (11/03 alle 18:00)
Sciberras (MALTA) – Malta – Georgia (05/03 alle 18:30) e Malta – Bosnia (10/03 alle 18:30)
TORNEO LA MANGA
Beretta, Bragonzi, Bellucci, Brscic, Distefano, Silvioni (ITALIA U19) – Norvegia – Italia U19 (05/03 alle 16:00), Italia – Islanda (07/03 alle 14:00) and Svizzera – Italia (09/03 alle 12:00).
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Verso Juve-Inter
Mattinata al lavoro per i bianconeri; -2 al Derby d’Italia
Prosegue la marcia di avvicinamento dei bianconeri in vista della gara di domenica sera all’Allianz Stadium contro l’Inter.
Quest’oggi, alla Continassa, i ragazzi di mister Sarri si sono concentrati su lavoro tecnico, possesso palla e conclusioni.
Rabiot ha svolto lavoro individuale a causa di una leggera contusione al calcagno del piede sinistro rimediata durante la partita di Lione.
Domani l’allenamento sarà pomeridiano. In ottemperanza alle restrizioni attualmente vigenti, domani, sabato 29 febbraio, la conferenza stampa di Maurizio Sarri, alla vigilia della gara Juventus–Inter, non avrà luogo.
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CR7: «Il meglio deve ancora arrivare»
Cristiano racconta il momento della Juve: «Nessun dramma, ci spiace aver perso a Lione ma già domenica vogliamo vincere e restare in testa alla classifica»
Come si vive l’attesa di una partita importante come un Derby d’Italia che è anche sfida al vertice della classifica della SerieA, dopo una partita, quella di Lione, che non è andata come i bianconeri si aspettavano?
Lo racconta un campione che a vincere è abituato, eccome. A vincere, a segnare e a infrangere record uno via l’altro: Cristiano Ronaldo.
«LA CHAMPIONS E’ DIFFICILE»
«Può succedere di perdere, è il calcio. Non siamo felici, è normale, ma tutte le partite sono complesse, in Champions League, che è la competizione più difficile di tutte. Ma non è finita, era solo l’andata: siamo fiduciosi di poter passare il turno e di ribaltare il risultato, speriamo davanti ai nostri tifosi. Siamo tranquilli, concentrati, e adesso pensiamo alla prossima partita».
Aggiunge, CR7: «Il fatto di aver disputato buoni allenamenti, purtroppo, non significa automaticamente che le partite vadano allo stesso modo, perché quello che succede durante un match alle volte modifica ciò che era stato programmato. Però niente panico, nessun dramma: si vince, ogni tanto si perde, ma l’importante è continuare a crescere. Noi rispettiamo il nostro tecnico, il nostro lavoro è prepararci, allenarci ed essere pronti».
Lo dice e lo ripete a chiare lettere: «Tutti noi vogliamo fare il massimo e il meglio per la squadra. Non c’è nessun momento drammatico, il meglio deve ancora arrivare: sarà un grande finale di stagione»
FOCUS SU JUVE-INTER
«Sarà una grande partita, un classico del calcio, una di quelle sfide che piacciono tanto ai giocatori. Vogliamo fare un grande risultato, ci spiace molto perché i nostri tifosi non saranno con noi, ma la responsabilità è la stessa».
A proposito delle porte chiuse: «Sarà strano, domenica: noi giochiamo per i fans, ed è triste che proprio in una gara così non ci siano. Ma dobbiamo rispettare quello che sta succedendo nel mondo, qualcosa che ci preoccupa. Se ci viene detto che la cosa più sicura è giocare a porte chiuse, noi rispettiamo questa decisione».
CR…RECORD
«I record arrivano in modo naturale: io ne ho battuti tanti, ma a essere onesti non è una mia priorità: quello che voglio è giocare bene e vincere insieme ai miei compagni. Io faccio il mio lavoro, che è essere in forma e aiutare la Juve a vincere… Cominciando da domenica: spero di segnare e portare a casa la partita!».
«Le mille presenze in arrivo sono bel traguardo, che significa che talento, impegno e duro lavoro pagano. Sono felice, ma voglio giocare ancora tante partite, e la cosa più importante domenica è superare l’Inter e rimanere in testa alla classifica. Come si sta in Italia? Gioco nel migliore club, sono molto contento, abbiamo vinto lo scorso anno e spero che continueremo!».
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Juve-Inter si giocherà il 13 maggio
La decisione, presa in ottemperanza alle misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, riguarda il Derby d’Italia e altre 4 partite della settima giornata di ritorno
Il Derby d’Italia si giocherà mercoledì 13 maggio 2020.
La decisione è stata appena annunciata dalla Lega Serie A, con queste motivazioni:
Visto l’articolo 1. co. 1 lett. A) del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 25 febbraio 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decretolegge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”; considerato il susseguirsi di numerosi interventi normativi urgenti da parte del Governo per rispondere a questa straordinaria emergenza a tutela della salute e della sicurezza pubblica.
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La disposizione non riguarda solamente Juventus-Inter, ma anche le seguenti partite della settima giornata di ritorno:
Milan-Genoa
Parma-Spal
Sassuolo-Brescia
Udinese-Fiorentina
La decisione comporta anche lo spostamento della Finale di Coppa Italia, inizialmente prevista proprio il 13 maggio, alla settimana successiva, mercoledì 20 maggio.
Ulteriori indicazioni per quanto riguarda i tagliandi saranno fornite lunedì 2 marzo. IL COMUNICATO UFFICIALE DELLA LEGA SERIE A

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Sabato pomeriggio in campo
La squadra si è allenata al Training Center: lavoro atletico e con la palla
Non è stata, quella di oggi, la vigilia di Juve-Inter, che è stata posticipata al prossimo 13 maggio. La Juve però ha continuato a lavorare, in vista dei prossimi importanti impegni che la attendono.
Il gruppo si è ritrovato nel pomeriggio alla Continassa: nel menu di oggi, lavoro fisico per tutti, partitella e poi esercitazioni divisi per reparti.
Domani la squadra avrà un giorno di riposo: si torna in campo nel pomeriggio di lunedì.
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Under 23, attività temporaneamente sospesa
La decisione precauzionale è stata presa in ragione dei nuovi casi di contagio al COVID-19 emersi alla U.S. Pianese, affrontata dai bianconeri lo scorso 23 febbraio
Le attività di allenamento della Under 23 bianconera sono temporaneamente sospese.
La misura di prevenzione è stata decisa su indicazione, e in attesa di ulteriori comunicazioni ufficiali, da parte delle autorità sanitarie di Alessandria (Servizio di Igiene e Sanità Pubblica – SISP), con cui il personale sanitario di Juventus è in costante contatto.
Il motivo sono i nuovi casi di contagio al COVID-19, emersi in queste ultime ore fra i giocatori della U.S. Pianese, che i bianconeri hanno affrontato lo scorso 23 febbraio al “Moccagatta” di Alessandria.
Si specifica che, a sei giorni dalla partita, i giocatori bianconeri permangono asintomatici e sono sotto controllo medico.
La Juventus è in costante contatto con la LegaPro. GUARDA TUTTI I VIDEO DELLA JUVENTUS IN ESCLUSIVA

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