NUOVO CEPPO CORONAVIRUS CINA
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NUOVO CEPPO CORONAVIRUS CINA: SEGNALATI ALTRI 17 CASI

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NUOVO CEPPO CORONAVIRUS CINA

SEGNALATI ALTRI 17 CASI, DI CUI 3 GRAVI, RELATIVI AL NUOVO CEPPO DI CORONAVIRUS SIMILE ALLA SARS, IN CINA

AGGIORNAMENTO IN “MONDO”/”ULTIM’ORA”/”SCIENZA”/”MEDICINA SALUTE BENESSERE” DELLE 07:15 DI DOMENICA 19 GENNAIO 2020

NUOVO CEPPO CORONAVIRUS CINA

PECHINO
– la Cina riferisce oggi di 17 nuovi casi del misterioso virus simile alla Sars, di cui tre in gravi condizioni, aumentando le paure in vista delle vacanze del Capodanno lunare quando centinaia di milioni di persone si sposteranno all’interno del Paese.
Il virus – un nuovo ceppo di coronavirus che gli umani possono contrarre – sta causando allarme per la sua connessione con la Sindrome respiratoria acuta grave (Sars), che ha ucciso quasi 650 persone in Cina e a Hong Kong nel 2002-2003.
Dei 17 nuovi casi nella città centrale di Wuhan – ritenuta l’epicentro dell’epidemia – tre sono descritti come “gravi”. Il virus ha infettato in tutto 62 persone a Wuhan, di cui otto in gravi condizioni, 19 guarite e dimesse dall’ospedale e il resto ancora in isolamento a ricevere cure. Due persone sono morte finora a causa del virus. Home Mappa del sito SCIENZA MEDICINA, SALUTE E BENESSERE

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EQUIPE DONNE REIMPIANTA MANO: AL CTO DI TORINO

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EQUIPE DONNE REIMPIANTA MANO:

UNA EQUIPE DI SOLE DONNE, GUIDATE DAL CHIRURGO DELLA MANO MADDALENA BERTOLINI, REIMPIANTA MANO MOZZATA DA SEGA CIRCOLARE

AGGIORNAMENTO IN “PIEMONTE”/”CRONACA”/”SCIENZA”/”MEDICINA SALUTE E BENESSERE” DELLE 19:55 DI SABATO 20 LUGLIO 2019

EQUIPE DONNE REIMPIANTA MANO

TORINO

– Con un intervento di nove ore al Cto di Torino, una equipe di sole donne ha riattaccato la mano sinistra di un uomo, mozzata da una sega circolare. In sala operatoria la chirurga della mano Maddalena Bertolini, con un aiuto e una specializzanda.
Il paziente è un cuneese di 62 anni, sportivo e amante della montagna, che ha avuto l’incidente a causa di una disattenzione mentre tagliava la legna nel giardino di casa. E’ stato trasportato in elicottero al Cto, dove è stato operato.
“Una mano che funziona – sottolinea Maddalena Bertolini – è meglio della protesi più avveniristica. Interventi di questo tipo hanno un buon margine di successo, diciamo fra il 96% e il 98%, ma bisogna intervenire entro poche ore”.
“Il Cto – aggiunge – è centro regionale di riferimento per la chirurgia della mano e la microchirugia. Purtroppo negli ultimi anni i centri di questo tipo in Italia si sono dimezzati: con il Ministero stiamo lavorando per metterli in rete, è fondamentale per intervenire con efficacia”.

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PIEMONTE TUTTE LE NOTIZIE

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DALLE 09:38 ALLE 12:45

DI MARTEDì 08 GENNAIO 2019

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Azimut al Boot con 6 modelli
E’ la Fiera più importante del Nord Europa

08 gennaio 201909:38

– Al più importante salone nautico del Nord Europa, in programma dal 17 al 29 gennaio 2019, Azimut Yachts si presenta con uno ‘schieramento strategico’ di sei modelli, per coprire quattro diverse Collezioni. Ognuna di esse offre un diverso stile di navigazione.
Gli yacht presenti saranno: Azimut 77S e Azimut S6 per la Collezione S, Azimut 60 e 66 della linea Fly, il 43 per Magellano e, infine, l’Atlantis 51 della Collezione Atlantis.
“La qualità dei visitatori e un’organizzazione impeccabile fanno del Boot di Düsseldorf un appuntamento per noi irrinunciabile e per questo scegliamo di esporre i modelli più rappresentativi della nostra gamma – ha commentato l’ad di Azimut Yachts, Marco Valle -. Esponiamo esemplari di tutta la gamma a coprire tutti i segmenti di mercato. Sono barche che rispondono al meglio alle esigenze delle diverse tipologie di armatore”.

Asti, sindaco rinuncia ai rimborsiRasero (Fi) ridistribuisce ad assessorati 35mila euro trasferte

ASTI08 gennaio 201909:45

– Trentacinque mila euro di rimborsi spese per trasferte e oneri di segreteria mai utilizzati dal sindaco di Asti. E’ la cifra “risparmiata” dal primo cittadino, Maurizio Rasero, che ha deciso di ridistribuire i fondi tra i vari assessorati del Comune “per realizzare alcune piccole opere per la città”. Tra questi il rifacimento dell’insegna del teatro Alfieri e alcuni interventi all’impianto di riscaldamento del palazzetto dello sport.
A riferirlo, nel corso di un incontro tra la sua giunta e la stampa locale, è stato lo stesso sindaco Rasero. “Stiamo usando quel denaro per fare cose tangibili per i cittadini – sottolinea il sindaco di Asti – perché, come in ogni famiglia, abbiamo un bilancio da far quadrare”.
Rasero ha rinunciato anche all’autista. “Ne avevamo tre a disposizione mia e degli assessori, ma utilizziamo le nostre auto, più una a noleggio quando serve, perché ogni euro speso per noi è un euro sottratto ai cittadini”.
Mangia a 3 anni grazie a ‘nuovo’ esofagoNata senza, l’intervento alla Città della Salute di Torino

TORINO08 gennaio 201911:47

– Mangia per la prima volta a tre anni grazie alla ricostruzione dell’esofago. L’intervento su una bimba affetta da Atresia esofagea di tipo I, una malformazione congenita per cui era nata senza un tratto di esofago, è stato eseguito con successo presso l’ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino. Alimentata con un sondino introdotto nello stomaco e, poi, con una cannula in vena, il ‘nuovo’ esofago sta consentendo alla piccola paziente di recuperare l’uso della bocca per alimentarsi.
In casi analoghi, l’esofago viene sostituito utilizzando una parte dello stomaco o un tratto di intestino. Questa volta, invece, i chirurghi sono riusciti ad asportare il tratto cicatriziale e a ricostruire un normale esofago utilizzando esclusivamente tessuto esofageo.
La bambina, seguita da una famiglia affidataria perché quella naturale si è trasferita in Francia per seguire un’altra figlia ammalata, è ora ricoverata nel reparto di degenza ad Alta intensità della Chirurgia pediatrica.   L’intervento è stato eseguito presso la Chirurgia pediatrica del Regina Margherita diretta dal dottor Fabrizio Gennari in collaborazione con il professor Renato Romagnoli, direttore della Chirurgia universitaria 2 e Centro Trapianti di fegato delle Molinette, e con il dottor Dario Reggio, del Servizio di Endoscopia Interventistica della Città della Salute di Torino. Il decorso postoperatorio presso la Rianimazione pediatrica diretta dal dottor Giorgio Ivani si è prolungato per oltre un mese.         [print-me title=”STAMPA”]

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INFLUENZA: QUADRO E CONSIGLI UTILI

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INFLUENZA: QUADRO E CONSIGLI UTILI

AGGIIORNAMENTO DELLE 10:58

DI DOMENICA 06 GENNAIO 2019

INFLUENZA: QUADRO E CONSIGLI UTILI

Cosa sapere sul picco di influenza in arrivo. A rischio 5 milioni di italiani
Quest’anno l’ondata influenzale si presenta più leggera rispetto a quella del 2017-2018 e l’impatto della malattia potrebbe essere ridotto dall’elevato numero di vaccini richiesti, al punto che molte Asl hanno esaurito le scorte

“L’influenza di quest’anno colpirà circa 5 milioni di persone e il picco è atteso per la fine di gennaio”. Lo afferma Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università degli studi di Milano e direttore sanitario degli Irccs Galeazzi di Milano. “La stagione è ancora nella fase iniziale – spiega Pregliasco

– complici le temperature miti delle festività che hanno fatto spostare in avanti l’inizio dell’epidemia vera e propria. Fino ad ora hanno lavorato alla grande i virus simil influenzali, sollecitati dagli sbalzi termici, ma il clima rigido di questi giorni sta scatenando la vera influenza. Ad oggi – annota il virologo – sono un milione e mezzo gli italiani colpiti, piu’ di 250 mila circa nell’ultima settimana”.La curva epidemica è alla terza settimana di crescita, rispetto all’anno passato la crescita è più lenta e l’incidenza dei casi piu’ bassa ma gli esperti potranno regolarsi meglio dopo il 7 gennaio, quando riapriranno le scuole e il virus si diffonderà in maniera più rapida. L’anno scorso era circolato molto un virus di tipo B, quest’anno invece prevalgono due virus: l’A-H3N2, particolarmente rischioso per gli anziani e l’A-H1N1, diffuso maggiormente al Sud.”Sono virus che mettono a rischio anche i bambini, perché il loro organismo non è mai entrato in contatto con essi e quindi non sono immunizzati”, spiega Pregliasco. Quest’anno, comunque, l’ondata influenzale si presenta più leggera rispetto a quella del 2017-2018 e l’impatto della malattia potrebbe essere ridotto dall’elevato numero di vaccini richiesti, al punto che molte Asl hanno esaurito le scorte.”La stagione passata è stata la peggiore degli ultimi 15 anni – sottolinea il virologo – con 8 milioni e mezzo di persone a letto, 160 casi di morte diretta per polmonite grave, e circa 10 mila persone decedute per complicanze a livello cardiaco e respiratorio”. Non dimentichiamo, dice, che l’influenza è una malattia banale, ma colpisce molti soggetti e tra questi anche persone fragili, per cui si verificano casi di morte. Come curarsi quando appaiono i classici sintomi delle ossa rotte, febbre e tosse? Ricordarsi prima di tutto che la malattia è contagiosa e si trasmette facilmente.”Esistono antivirali – ricorda Pregliasco – ma utilizziamoli solo in casi gravi. Altrimenti suggerisco l’automedicazione responsabile, seguendo le indicazioni contenute nella scheda tecnica dei farmaci, per attenuare i sintomi ma non azzerarli. Gli antipiretici non sono curativi, riducono solo il fastidio. Se però li assumiamo in dosi massicce facciamo il gioco del virus, perché la febbre è una risposta immunitaria buona dell’organismo e dobbiamo ascoltarla”.Se la febbre non passa, oppure passa e poi ricomincia, questo può essere il segnale di un’infezione batterica e quindi è opportuno rivolgersi subito al medico di famiglia. Bene assumere i probiotici, la vitamina B e la C perché aiuta a rinforzare le difese immunitarie. E naturalmente attenzione agli sbalzi termici che ci predispongono al contagio.        [print-me title=”STAMPA”]

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PIEMONTE: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI

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DALLE 11:35 DI MERCOLEDì 05 SETTEMBRE 2018

ALLE 07:24 DI GIOVEDì 06 SETTEMBRE 2018PIEMONTE: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI

titoli

Per screening dna basta un prelievo
Sostituirà amniocentesi e prelievi villi. Lo studio a Torino

Artigiano ucciso, delitto resta mistero
Uomo accoltellato ieri nella sua officina di Vercelli

Albiol, difficile per CR7 fare 40 gol
Difensore Napoli: “calcio italiano è diverso da quello spagnolo”

No Tav a governo, stop ora sia concreto
Lettera a Conte e Toninelli chiede pure addio a Virano e Foietta

Famiglia Caccia,avanti pista alternativa
Udienza davanti gip l’11/9. Pm, archiviare anche altro indagato

Gatto precipita su passante dall’ottavo piano, padrona a processo
Il colpo gli ha provocato un trauma cranico. Il felino pesava sei chili

I mestieri del riso al Castello Cavour
Cento foto di ieri e di oggi in occasione del Salone del Gusto

PIEMONTE: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI

L’ARTICOLO

PIEMONTE: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI:

TORINO

– Lo screening prenatale diventerà in futuro non invasivo con nuovi test del Dna fetale. L’obiettivo è utilizzare un semplice prelievo di sangue materno al posto di amniocentesi e prelievo dei villi coriali per il quale è partito uno studio all’ospedale Sant’Anna, della Città della Salute di Torino. Questo progetto – che durerà circa un anno – si pone l’obiettivo di comparare tre metodiche: test di screening tradizionali (combinato e integrato), test diagnostici (amniocentesi e villi) e questo nuovo test del DNA fetale. Al momento non è offerto da nessun altra struttura pubblica.
La strumentazione per le analisi del Dna fetale circolante nel sangue materno è una delle prime macchine che esce in esclusiva mondiale dai Laboratori di Stoccolma ed il Centro di Ecografia e Diagnosi Prenatale del Sant’Anna è stato scelto come primo ed unico in Italia per questo tipo di studio. Lo studio, di cui è responsabile la dottoressa Enza Pavanello, durerà circa un anno.

VERCELLI

– Rimane un giallo la morte di Antonello Bessi, il titolare di una bottega di riparazione e vendita di biciclette ucciso ieri a Vercelli con dodici coltellate. Il 57enne, che lavorava in un garage-laboratorio in una villetta di via Walter Manzone, è stato trovato in fin di vita da un cliente, che ha subito lanciato l’allarme.
Al momento gli inquirenti, coordinati dal sostituto procuratore Francesco Alvino, non hanno ancora trovato l’arma con cui l’assassino ha inferto i numerosi colpi sull’uomo. Ieri sono stati interrogati diversi conoscenti della vittima, tra cui il padre Giuseppe Bessi.
Massimo riserbo sulle indagini, anche se si allontanano sempre più le ipotesi di un furto o di una rapina finita male.
Dai primi interrogatori è emerso che Bessi, da diversi anni, era vicino alla comunità etico-spirituale dei Damanhur. Ancora incerta la data dell’autopsia sul corpo del 57enne, che potrà chiarire i dettagli di un delitto rimasto al momento senza colpevole né movente.
“Sarà difficile che Cristiano Ronaldo faccia 40 gol in serie A. Il calcio italiano è diverso da quello che si gioca in Spagna”: lo afferma il difensore del Napoli e della Spagna Raul Albiol che sottolinea come l’arrivo di CR7 ”il calcio ne ha guadagnato e ora c’è molto più interesse per la competizione”.
Albiol si è poi detto soddisfatto per la convocazione in nazionale dopo una assenza di tre anni: “Dopo tanto tempo è normale che non te l’aspetti – le parole del difensore riportate da ‘Marca’ – ma devi sempre sfruttare l’occasione se ti capita”. E sull’arrivo di Luis Enrique alla guida delle ‘furie rosse’ aggiunge “è stato molto chiaro, e questa è la cosa più importante. Dobbiamo adattarci presto alle sue idee”.

TORINO

– Nuovo appello dei No Tav al governo perché adotti “provvedimenti concreti” a bloccare la realizzazione della Torino-Lione. Una lettera al premier Conte e al ministro delle Infrastrutture Toninelli, resa nota dal blog del PresidioEuropa No Tav, ribadisce le ragioni del no ad un’opera ritenuta “inutile, devastante e antieconomica”. E osserva che, “nonostante sia in corso la pausa di riflessione per rivalutare l’opera, si stanno compiendo azioni propedeutiche a realizzare” la nuova linea ferroviaria ad Alta Velocità.
Nella missiva, i No Tav pongono alcune domande al governo.
“Per qualche motivo non sospende l’efficacia delle delibere del Cipe che danno il via libera ai lavori in territorio italiano?”, è il primo interrogativo posto all’esecutivo nazionale, dal quale il movimento sembra prendere le distanze.
Nel mirino No Tav anche i vertici Telt, la società incaricata di realizzare e gestire l’opera, e il commissario di governo Paolo Foietta. “Perché – chiedono – non vengono sostituiti?”.

E’ fissata per l’11 settembre davanti al gip di Milano Stefania Pepe l’udienza per discutere l’opposizione dei familiari del procuratore di Torino Bruno Caccia, ucciso nel 1983, alla richiesta di archiviazione della Procura di Milano su una tranche d’indagine sull’omicidio con al centro una pista investigativa alternativa, che intreccia mafia e servizi segreti.
Una denuncia del 2014, in cui la famiglia Caccia sosteneva che il magistrato venne ucciso perché indagava su casi di riciclaggio di denaro sporco al Casinò di Saint Vincent, originò un’inchiesta a carico di Rosario Cattafi, avvocato milanese ritenuto vicino all’estrema destra e alla mafia siciliana, e del calabrese Domenico Latella. Per questo filone, il pm Tatangelo ha chiesto l’archiviazione. La famiglia Caccia, assistita dall’avvocato Fabio Repici, si oppone anche alla richiesta di archiviare la posizione di Francesco D’Onofrio, ex Prima Linea indagato come esecutore materiale del delitto; l’altro, Rocco Schirripa, sta scontando l’ergastolo.

Si è ritrovato in ospedale perché un gatto, scivolato dall’ottavo piano di un palazzo, gli ha provocato un trauma cranico. Il felino è morto e adesso un giudice di pace dovrà decidere se la caduta dell’animale è riconducibile a un’omissione della padrona che non ha saputo custodirlo.
L’episodio risale allo scorso 27 luglio, a Torino. Il ferito, un 56enne di Chieri, stava passeggiando in via Tripoli, quando un gatto di sei chili gli è precipitato addosso causandogli un grosso spavento e un trauma cervicale guaribile in trenta giorni. L’uomo, che si è rivolto all’avvocato Giovanni Giaretti, ha deciso di fare causa alla padrona, accusata di lesioni personali colpose. Il giorno dell’incidente, la donna era stata multata dalla polizia municipale per omesso controllo del gatto.

TORINO

– Un centinaio di fotografie dedicate ai paesaggi e ai lavoratori delle risaie di ieri e di oggi, mettendo a confronto immagini attuali e quelle scattate tra il 1930 e il 1950. E’ la mostra “Oryza. I mestieri del riso” che sarà esposta presso il Palazzo Scuderie del Castello Cavour dall’8 al 26 settembre 2018. L’iniziativa è della Fondazione Camillo Cavour, della Fondazione Torino Musei e di Camera – Centro Italiano per la Fotografia, in collaborazione con la Regione Piemonte, la Città di Torino e l’Agenzia Turistica Locale della provincia di Novara, in occasione del Salone del Gusto Terra Madre 2018.
L’accostamento tra immagini attuali, prodotte dal giovane fotografo Guido Montani, e immagini d’archivio, gentilmente concesse dal Museo Etnografico della Bassa Novarese di Tornaco, invita a riflettere sulle differenze e sulle analogie tra presente e passato, così come sul ruolo del lavoro di ieri e di oggi.   [print-me title=”STAMPA”