Tempo di lettura: 4 minutiDALLE 11:35 DI MERCOLEDì 05 SETTEMBRE 2018
ALLE 07:24 DI GIOVEDì 06 SETTEMBRE 2018PIEMONTE: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
titoli
Per screening dna basta un prelievo
Sostituirà amniocentesi e prelievi villi. Lo studio a Torino
Artigiano ucciso, delitto resta mistero
Uomo accoltellato ieri nella sua officina di Vercelli
Albiol, difficile per CR7 fare 40 gol
Difensore Napoli: “calcio italiano è diverso da quello spagnolo”
No Tav a governo, stop ora sia concreto
Lettera a Conte e Toninelli chiede pure addio a Virano e Foietta
Famiglia Caccia,avanti pista alternativa
Udienza davanti gip l’11/9. Pm, archiviare anche altro indagato
Gatto precipita su passante dall’ottavo piano, padrona a processo
Il colpo gli ha provocato un trauma cranico. Il felino pesava sei chili
I mestieri del riso al Castello Cavour
Cento foto di ieri e di oggi in occasione del Salone del Gusto
PIEMONTE: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
L’ARTICOLO
PIEMONTE: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI:
TORINO
– Lo screening prenatale diventerà in futuro non invasivo con nuovi test del Dna fetale. L’obiettivo è utilizzare un semplice prelievo di sangue materno al posto di amniocentesi e prelievo dei villi coriali per il quale è partito uno studio all’ospedale Sant’Anna, della Città della Salute di Torino. Questo progetto – che durerà circa un anno – si pone l’obiettivo di comparare tre metodiche: test di screening tradizionali (combinato e integrato), test diagnostici (amniocentesi e villi) e questo nuovo test del DNA fetale. Al momento non è offerto da nessun altra struttura pubblica.
La strumentazione per le analisi del Dna fetale circolante nel sangue materno è una delle prime macchine che esce in esclusiva mondiale dai Laboratori di Stoccolma ed il Centro di Ecografia e Diagnosi Prenatale del Sant’Anna è stato scelto come primo ed unico in Italia per questo tipo di studio. Lo studio, di cui è responsabile la dottoressa Enza Pavanello, durerà circa un anno.
VERCELLI
– Rimane un giallo la morte di Antonello Bessi, il titolare di una bottega di riparazione e vendita di biciclette ucciso ieri a Vercelli con dodici coltellate. Il 57enne, che lavorava in un garage-laboratorio in una villetta di via Walter Manzone, è stato trovato in fin di vita da un cliente, che ha subito lanciato l’allarme.
Al momento gli inquirenti, coordinati dal sostituto procuratore Francesco Alvino, non hanno ancora trovato l’arma con cui l’assassino ha inferto i numerosi colpi sull’uomo. Ieri sono stati interrogati diversi conoscenti della vittima, tra cui il padre Giuseppe Bessi.
Massimo riserbo sulle indagini, anche se si allontanano sempre più le ipotesi di un furto o di una rapina finita male.
Dai primi interrogatori è emerso che Bessi, da diversi anni, era vicino alla comunità etico-spirituale dei Damanhur. Ancora incerta la data dell’autopsia sul corpo del 57enne, che potrà chiarire i dettagli di un delitto rimasto al momento senza colpevole né movente.
“Sarà difficile che Cristiano Ronaldo faccia 40 gol in serie A. Il calcio italiano è diverso da quello che si gioca in Spagna”: lo afferma il difensore del Napoli e della Spagna Raul Albiol che sottolinea come l’arrivo di CR7 ”il calcio ne ha guadagnato e ora c’è molto più interesse per la competizione”.
Albiol si è poi detto soddisfatto per la convocazione in nazionale dopo una assenza di tre anni: “Dopo tanto tempo è normale che non te l’aspetti – le parole del difensore riportate da ‘Marca’ – ma devi sempre sfruttare l’occasione se ti capita”. E sull’arrivo di Luis Enrique alla guida delle ‘furie rosse’ aggiunge “è stato molto chiaro, e questa è la cosa più importante. Dobbiamo adattarci presto alle sue idee”.
TORINO
– Nuovo appello dei No Tav al governo perché adotti “provvedimenti concreti” a bloccare la realizzazione della Torino-Lione. Una lettera al premier Conte e al ministro delle Infrastrutture Toninelli, resa nota dal blog del PresidioEuropa No Tav, ribadisce le ragioni del no ad un’opera ritenuta “inutile, devastante e antieconomica”. E osserva che, “nonostante sia in corso la pausa di riflessione per rivalutare l’opera, si stanno compiendo azioni propedeutiche a realizzare” la nuova linea ferroviaria ad Alta Velocità.
Nella missiva, i No Tav pongono alcune domande al governo.
“Per qualche motivo non sospende l’efficacia delle delibere del Cipe che danno il via libera ai lavori in territorio italiano?”, è il primo interrogativo posto all’esecutivo nazionale, dal quale il movimento sembra prendere le distanze.
Nel mirino No Tav anche i vertici Telt, la società incaricata di realizzare e gestire l’opera, e il commissario di governo Paolo Foietta. “Perché – chiedono – non vengono sostituiti?”.
E’ fissata per l’11 settembre davanti al gip di Milano Stefania Pepe l’udienza per discutere l’opposizione dei familiari del procuratore di Torino Bruno Caccia, ucciso nel 1983, alla richiesta di archiviazione della Procura di Milano su una tranche d’indagine sull’omicidio con al centro una pista investigativa alternativa, che intreccia mafia e servizi segreti.
Una denuncia del 2014, in cui la famiglia Caccia sosteneva che il magistrato venne ucciso perché indagava su casi di riciclaggio di denaro sporco al Casinò di Saint Vincent, originò un’inchiesta a carico di Rosario Cattafi, avvocato milanese ritenuto vicino all’estrema destra e alla mafia siciliana, e del calabrese Domenico Latella. Per questo filone, il pm Tatangelo ha chiesto l’archiviazione. La famiglia Caccia, assistita dall’avvocato Fabio Repici, si oppone anche alla richiesta di archiviare la posizione di Francesco D’Onofrio, ex Prima Linea indagato come esecutore materiale del delitto; l’altro, Rocco Schirripa, sta scontando l’ergastolo.
Si è ritrovato in ospedale perché un gatto, scivolato dall’ottavo piano di un palazzo, gli ha provocato un trauma cranico. Il felino è morto e adesso un giudice di pace dovrà decidere se la caduta dell’animale è riconducibile a un’omissione della padrona che non ha saputo custodirlo.
L’episodio risale allo scorso 27 luglio, a Torino. Il ferito, un 56enne di Chieri, stava passeggiando in via Tripoli, quando un gatto di sei chili gli è precipitato addosso causandogli un grosso spavento e un trauma cervicale guaribile in trenta giorni. L’uomo, che si è rivolto all’avvocato Giovanni Giaretti, ha deciso di fare causa alla padrona, accusata di lesioni personali colpose. Il giorno dell’incidente, la donna era stata multata dalla polizia municipale per omesso controllo del gatto.
TORINO
– Un centinaio di fotografie dedicate ai paesaggi e ai lavoratori delle risaie di ieri e di oggi, mettendo a confronto immagini attuali e quelle scattate tra il 1930 e il 1950. E’ la mostra “Oryza. I mestieri del riso” che sarà esposta presso il Palazzo Scuderie del Castello Cavour dall’8 al 26 settembre 2018. L’iniziativa è della Fondazione Camillo Cavour, della Fondazione Torino Musei e di Camera – Centro Italiano per la Fotografia, in collaborazione con la Regione Piemonte, la Città di Torino e l’Agenzia Turistica Locale della provincia di Novara, in occasione del Salone del Gusto Terra Madre 2018.
L’accostamento tra immagini attuali, prodotte dal giovane fotografo Guido Montani, e immagini d’archivio, gentilmente concesse dal Museo Etnografico della Bassa Novarese di Tornaco, invita a riflettere sulle differenze e sulle analogie tra presente e passato, così come sul ruolo del lavoro di ieri e di oggi. [print-me title=”STAMPA”
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