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MONDO: Russiagate, si dimette viceministro Trump si ritira da trattato Onu su armi Biden contro Trump, basta bugie

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Russiagate, si dimette viceministro

Trump si ritira da trattato Onu su armi

Biden contro Trump, basta bugie

TUTTE LE NOTIZIE SEMPRE AGGIORNATE DALLE 23:24 DI LUNEDì 29 APRILE 2019

ALLE 02:19 DI MARTEDì 30 APRILE 2019

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WASHINGTON

– Il vice ministro della Giustizia americano, Rod Rosenstein, ha presentato la lettera di dimissioni al presidente americano Donald Trump. Lo riferiscono i media americani. Rosenstein, che lascerà l’incarico l’11 maggio, aveva supervisionato l’inchiesta sul Russiagate dopo l’auto ricusazione del ministro Jeff Sessions ed era finito più volte nel mirino del tycoon. Le sue dimissioni erano attese dopo la conferma del nuovo attorney general William Barr.

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WASHINGTON

– Donald Trump ha informato formalmente il Congresso sulla sua decisione di ritirare gli Stati Uniti dal trattato Onu sul commercio delle armi. “Ho concluso che non è nell’interesse degli Stati Uniti fare parte del Trattato sul commercio di armi”, ha scritto il presidente in un memorandum inviato al Senato degli Stati Uniti. Il tycoon aveva preannunciato la mossa ad una convention della Nra, la potente lobby Usa delle armi.

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WASHINGTON

– “Donald Trump non rappresenta tutto il Paese, occorre un presidente che lavori per tutti”: lo ha detto il candidato presidenziale dem Joe Biden nel suo primo comizio elettorale a Pittsburgh. “L’unità deve prevalere sulle divisioni, la solidarietà sulle paure e, cosa forse più importante, la verità sulle bugie”, ha aggiunto. “Sono un uomo dei sindacati”, ha detto Biden. “Credo nella dignità del lavoro”, ha aggiunto. Nel suo comizio a Pittsburgh il candidato presidenziale dem ha puntato sulla ‘middle class’ e sulla ‘working class’, classe media e lavoratori, la “spina dorsale del Paese”, che a suo avviso non ha tratto vantaggio dal taglio delle tasse di Trump. “Ne hanno beneficiato le società, i loro amministratori delegati, gli azionisti”, ha accusato, ricordando che nonostante ciò Gm ha chiuso fabbriche. “Se batterò Trump, accadrà qui, in Pennsylvania”, ha concluso.          [print-me title=”STAMPA”]

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DALLE 16:03 ALLE 23:16 DI LUNEDì 15 APRILE 2019

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Nuovo attacco Trump a Omar
Ira del tycoon anche su Pelosi che ha difeso deputata musulmana

WASHINGTON15 aprile 2019 16:03

– Donald Trump torna ad attaccare su Twitter la deputata musulmana Ilahn Omar definendola “antisemita”, lanciando i suoi strali anche contro la speaker della Camera Nancy Pelosi che a suo modo di vedere “ha perso il controllo del Congresso”.
“Prima che Nancy decida di difendere la sua leader Omar dovrebbe guardare alle dichiarazioni antisemite, anti Israele e di odio irriconoscente verso gli Usa che Omar ha fatto”. Per Trump la deputata “e’ fuori controllo, ad eccezione del suo controllo su Nancy!”.

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‘Sposa di Allah’ avrà avvocato pubblico
In ricorso contro revoca cittadinanza. Ministro Hunt protesta

LONDRA15 aprile 201916:36

– Avrà assistenza legale pubblica Shamima Begum, la ragazza londinese fuggita 15enne in Siria nel 2015 con due coetanee per diventare sposa dell’Isis a cui nelle settimane scorse il governo Tory di Theresa May ha precluso la via del ritorno nel Regno Unito. Lo riferisce la Bbc precisando che Shamima e la sua famiglia hanno ottenuto il sostegno della Legal Aid Agency, l’agenzia statale che garantisce il diritto di difesa agli indigenti, nel ricorso preannunciato di fronte alla giustizia contro la decisione del ministro dell’Interno, Sajid Javid, di revocarle d’autorità la cittadinanza britannica.
Un altro ministro, il titolare degli Esteri, Jeremy Hunt, si è detto “molto a disagio” che alla giovane sia stato riconosciuto il diritto d’avere un aiuto “finanziato dai contribuenti”. Shamima, che si trova in un campo profughi siriano, ha chiesto di poter rimpatriare per ragioni umanitarie.
E, dopo qualche iniziale esitazione, ha dichiarato di essere pentita d’aver aderito allo Stato Islamico.
Merkel a Netanyahu, si lavori a 2 StatiCancelliera tedesca si congratula per rielezione in telefonata

BERLINO15 aprile 201917:01

– La cancelliera tedesca Angela Merkel si è congratulata con il premier israeliano Benyamin Nethanyahu per la sua rielezione e ha sottolineato la necessita’ di lavorare ad una soluzione di due stati nell’ambito del conflitto israelo-palestinese. Lo rende noto la cancelleria tedesca. In una conversazione telefonica oggi, Merkel ha insistituo sulla rilevanza di una soluzione a due stati, che la cancelliera tedesca ha ribadito debba essere l’obiettivo degli sforzi a livello internazionale. Merkel ha inoltre espresso la sua volonta’ a lavorare a stretto contatto con il prossimo governo israeliano.
Condannata iraniana simbolo della rivolta contro veloUn anno di carcere a Vida Movahed, la ragazza di Viale Enghelab

15 aprile 201917:01

Per due volte, nel pieno centro di Teheran, si era tolta dalla testa e aveva sventolato davanti ai passanti il velo, obbligatorio in Iran e per molte donne di questo Paese simbolo di repressione. Il suo esempio era stato seguito da decine di altre giovani donne. Ora per Vida Movahed, 32 anni, è arrivato il conto della giustizia islamica: un anno di reclusione per avere diffuso la corruzione morale. La fotografia di Vida Movahed mentre sventolava il suo foulard bianco appeso a un bastone sul Viale Enghelab (Rivoluzione), aveva fatto il giro del mondo.Ad allarmare le autorità era stata anche la coincidenza dell’atto di protesta, nel dicembre del 2017, con un’ondata di proteste violente in tutto il Paese contro il carovita, che aveva provocato decine di morti e migliaia di arresti. Alcuni di quelli finiti in carcere erano poi morti, ufficialmente suicidi. Nelle settimane successive, altre 29 donne furono arrestate per aver seguito l’esempio di Vida. Tre di loro sono state successivamente condannate a due anni di reclusione e alcune, successivamente rilasciate, sono state costrette a riparare all’estero.Anche Vida era stata in un primo momento liberata, dietro la promessa di non ripetere gesti di protesta. Ma nell’ottobre del 2018 la donna, ormai diventata famosa come ‘la ragazza di Viale Enghelab’, si era nuovamente tolta il velo in pubblico. La sentenza, resa nota oggi dal suo avvocato Payam Derefshan ma emessa il mese scorso, si riferisce proprio a questo secondo gesto di sfida. Il legale ha aggiunto che la sua cliente ha chiesto alla Guida suprema, Ali Khamenei, di usufruire dell’amnistia, ritenendo di avere i requisiti necessari. La protesta pubblica di Vida Movahed ha portato alla luce del sole un movimento ormai attivo clandestinamente da anni in Iran, promosso attraverso il sito ‘My Stealthy Freedom’ (la mia libertà nascosta) dall’ex giornalista parlamentare Masih Alinejad, che da tempo ha lasciato il Paese.Le foto di migliaia di donne che si erano fotografate a capo scoperto ma in luoghi appartati erano state pubblicate dal sito per protestare contro l’obbligo dell’hijab, come in arabo viene chiamato l’abbigliamento islamico. La campagna ha contribuito anche a portare allo scoperto quelle che diverse attiviste iraniane giudicano come le contraddizioni delle femministe occidentali sulla condizione delle donne musulmane. La stessa Alinejad, per esempio, ha criticato la decisione del primo ministro neozelandese Jacinda Ardern di indossare il velo in segno di rispetto verso le donne islamiche dopo l’attacco a due moschee a Christchurch che ha provocato 50 morti.L’attivista iraniana ha chiesto alla Ardern e alle altre donne che si sono coperte il capo come lei di mostrare “solidarietà anche per noi, che siamo picchiate, imprigionate e punite perché combattiamo contro l’hijab obbligatorio”.

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Parigi, grosso incendio a Notre-Dame
Forse sviluppato da impalcatura per il restauro

PARIGI15 aprile 201919:22

– Un grande incendio è in corso alla cattedrale Notre-Dame di Parigi. Le immagini diffuse sui social mostrano intenso fumo bianco uscire dal tetto della cattedrale.
Il fumo si sta alzando dal centro di Parigi ed è visibile in gran parte della città. Secondo le prime indicazioni, l’incendio si sarebbe sviluppato da un’impalcatura presente sul posto per i lavori di restauro.
Crollata la guglia di Notre-DameNel devastante incendio alla cattedrale

PARIGI15 aprile 201920:03

– E’ crollata, in fiamme, la parte superiore della guglia di Notre-Dame, uno dei simboli della città di Parigi.
Notre Dame, il simbolo di ParigiE’ il monumento storico più visitato d’Europa. Salve sedici statue del tetto che erano state rimosse per essere restaurate

15 aprile 201920:43

La Cattedrale di Notre-Dame di Parigi, letteralmente ‘Nostra Signora di Parigi’ e dedicata alla Vergine Maria, è un capolavoro dell’architettura gotica, il monumento più visitato in Francia, come spiega il sito dell’ente del turismo, con oltre 12 milioni di turisti ogni anno.Situata nel cuore della capitale, alla fine dell’Ile de la Cité, la sua costruzione iniziò nel 1163 secolo e richiese circa due secoli di lavori, fino alle modifiche che le conferirono la struttura odierna. Ha una pianta a croce latina e due torri campanarie, dove si può salire per godere una vista panoramica della città. L’alta guglia, ben 45 metri, fu costruita nel 1860.All’interno spiccano sontuose le vetrate a rosone: quello a nord raffigura immagini dell’Antico Testamento, quello a sud raffigura Cristo con santi, apostoli e angeli.Notre-Dame subì gravi danni e razzie durante la Rivoluzione francese. E fu oggetto di un imponente restauro dall’architetto Viollet-le-Duc. Cuore della cristianità francese, la cattedrale ha ospitato alcuni dei momenti più importanti della storia del paese, come l’incoronazione di Napoleone Bonaparte e la beatificazione di Giovanna d’Arco. E poi ancora messe per la morte dei presidenti De Gaulle, Pompidou e Mitterand. Nel 2013, lo scrittore e storico vicino all’estrema destra Dominique Venner la scelse per il suo scioccante addio: sparandosi un colpo vicino all’altare.Un giovane e ancora sconosciuto Victor Hugo le tributò un romanzo storico, ‘Notre-Dame de Paris’ che gli diede immediato successo dopo la sua pubblicazione nel 1831. Tutto il mondo da quel momento si innamorò della storia d’amore tra Quasimodo, il gobbo campanaro e la bellissima zingara Esmeralda.

Notre-Dame in fiamme, maxi incendio devasta la cattedrale di ParigiIl rogo per i lavori di restauro. Il dolore di Macron che visita la cattedrale

PARIGI15 aprile 201922:29

Notre-Dame in fiamme: un maxi incendio è esploso nella cattedrale di Parigi, che è stata evacuata. Completamente collassato il tetto. Il rogo intanto si è propagato ad una delle due torri rettangolari del monumento. “Non è certo che Notre-Dame si salvi”, ha detto il sottosegretario all’Interno, Laurent Nunez. Poco prima di lui, i soccorritori avevano dichiarato di non essere “sicuri di poter circoscrivere la propagazione” delle fiamme.Le immagini fanno il giro del mondo. Un denso fumo nero si è subito alzato dal centro della città. I pompieri confermano che l’incendio è “probabilmente” legato ai lavori di ristrutturazione in corso.La procura di Parigi ha aperto un’inchiesta per determinare le cause dell’incendio. Inoltre, il comune della capitale francese ha aperto un’unità di crisi presso l’Hotel de Ville.

“Rilasciare acqua da un aereo su questo tipo di edificio potrebbe causare il crollo dell’intera struttura”: così in un tweet la protezione civile francese dopo che in molti, guardando le fiamme si sono chiesti perché i pompieri non abbiano fatto uso di Canadair o elicotteri. “Al fianco dei pompieri che al momento fanno il massimo per salvare Notre-Dame”, conclude il tweet.Il presidente francese, Emmanuel Macron, che avrebbe dovuto annunciare attese riforme in diretta tv alle 20, ha rinviato l’intervento e va a Notre-Dame. “Notre-Dame di Parigi in preda alle fiamme – questo il tweet di Emmanuel Macron -. Emozione di tutta una nazione. Pensiero per tutti i cattolici e per tutti i francesi. Come tutti i nostri compatrioti, stasera sono triste di veder bruciare questa parte di noi”.

“Sta bruciando tutto e non rimarrà nulla della struttura in legno”, ha detto il portavoce di Notre-Dame, Andre Finot.
Notre-Dame, il simbolo della cristianità in Francia

LA DIRETTA DA FRANCE 24

L’intera Ile-de-la Cité, dove sorge la cattedrale di Notre-Dame, è isolata. Le autorità di Parigi hanno deciso di evacuare i circa mille residenti e ha messo a disposizione uno spazio in un altro quartiere per coloro che non hanno altre soluzioni per passare la notte.

Salve 16 statue, rimosse per lavori 4 giorni fa LO CHOC NEL MONDOUn terribile incendio è in corso alla cattedrale di Notre-Dame de Paris – ha scritto su Twitter la sindaca di Parigi, Anne Hidalgo -. I pompieri di Parigi stanno tentando di domare le fiamme. Siamo mobilitati sul posto in stretto contatto con la diocesi di Parigi. Invito tutte e tutti a rispettare il perimetro di sicurezza”.

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Macron: “Brucia una parte di noi’
Il presidente francese annulla il suo intervento per annunciare le riforme. Merkel: ‘I nostri pensieri con i nostri amici francesi’

15 aprile 201922:30

“Notre-Dame di Parigi in preda alle fiamme. Emozione di tutta una nazione. Pensiero per tutti i cattolici e per tutti i francesi. Come tutti i nostri compatrioti, stasera sono triste di veder bruciare questa parte di noi”: questo il tweet di Emmanuel Macron.

Il presidente francese ha annullato il suo intervento che avrebbe dovuto fare in diretta tv alle 20 per annunciare le riforme.
“E’ doloroso guardare queste orribili immagini di Notre-Dame in fiamme. Notre-Dame e’ un simbolo della Francia e della nostra cultura europea. I nostri pensieri con i nostri amici francesi”. Lo ha twittato il portavoce di Angela Merkel, Steffen Seibert.
E’ così orribile vedere il grande incendio alla cattedrale di Notre-Dame a Parigi. Forse gli aerei anti-incendio potrebbero essere utilizzati per spegnerlo. Occorre agire in fretta”. Così il presidente Usa, Donald Trump, su Twitter dopo che la notizia e le immagini del rogo di Notre Dame stanno facendo il giro del mondo.
“Seguo minuto per minuto l’incendio di cui è preda Notre-Dame di Parigi”, che “appartiene all’umanità intera”. “Che triste spettacolo, che orrore. Condivido l’emozione della nazione francese che è anche la nostra”. Cosi il presidente della commissione Ue Jean-Claude Juncker in una nota.
Quanto sta avvenendo a Notre Dame è “un colpo al cuore per i francesi e per tutti noi europei”. Lo ha scritto su twitter, in francese, il premier Giuseppe Conte.
“Sono vicino agli amici francesi per questo grave incendio che sta devastando a Parigi la cattedrale di #NotreDame, monumento di valore inestimabile per l’intera umanità”, scrive su twitter il ministro dei Beni culturali, Alberto Bonisoli.

Salve 16 statue, rimosse per lavori 4 giorni faSarebbero dovute tornare al loro posto, dopo il restauro, nel 2022

15 aprile 201921:07

Sedici statue del tetto di Notre-Dame si sono salvate per un soffio dall’incendio che sta devastando la cattedrale di Parigi: erano state rimosse per essere restaurate solo 4 giorni fa, l’11 aprile. Lo riferiscono i media francesi.Le statue, altre tre metri e pesanti 250 chili, sarebbero dovute tornare al loro posto, dopo il restauro, nel 2022.

Incendio a Notre Dame, quando il fuoco distrugge l’arteDal Palazzo del Vignola alla Fenice, alla Cappella della Sindone

15 aprile 201922:07

Il fuoco, doloso o accidentale, ha distrutto nell’ultimo secolo molte sedi della cultura in Italia e nel mondo, provocando talvolta anche morti e feriti.Ecco alcuni precedenti al disastro di Notre Dame.PALAZZO DEL VIGNOLA, TODI 1982 – L’incendio, il 25 aprile 1982, provoca un bilancio di 35 morti e oltre 40 feriti. Nell’ultimo giorno di apertura di una grande mostra di antiquariato, le fiamme, scaturite per cause mai realmente chiarite (un corto circuito o un mozzicone di sigaretta oppure la deflagrazione improvvisa di gas, come ipotizzato dai periti di parte dell’organizzatore della mostra) si propagano rapidamente, favorito dai materiali infiammabili (tessuti e moquette) utilizzati per l’allestimento della mostra. Il Palazzo, privo di adeguate uscite di sicurezza, è gremito di gente: molti faticano a trovare una via di uscita, mettendosi in salvo nei modi più vari. Altre persone invece restano bloccate dal fumo e dal fuoco. Ai funerali prenderà parte il presidente della Repubblica Sandro Pertini. Sulla facciata del palazzo, nel frattempo restaurato e nel 1993 riaperto al pubblico, nel 2008 è stata collocata una lapide in memoria delle vittime.TEATRO PETRUZZELLI, BARI 1991 – Nella notte tra il 26 e il 27 ottobre 1991 il teatro viene devastato da un violento incendio doloso e solo il collasso della cupola, soffocando le fiamme, ne impedisce la distruzione. L’ultima opera rappresentata è la Norma. Il Petruzzelli, ricostruito interamente con soldi pubblici, è stato restituito al Comune di Bari il 7 settembre 2009.TEATRO LA FENICE, VENEZIA 1996 – Nella notte del 29 gennaio un incendio doloso esplode all’interno del Teatro, distruggendolo. Dopo il rogo la ricostruzione. Al motto di “com’era dov’era”, il teatro viene prima messo in sicurezza e dopo il dissequestro si passa alla rimozione delle macerie. La nuova vita della Fenice inizia il 14 dicembre 2003 quando Riccardo Muti, in diretta tv, dirige il concerto inaugurale della nuova struttura.CAPPELLA DELLA SINDONE – TORINO, 1997 – Nella notte tra venerdì 11 e sabato 12 aprile, poco prima di mezzanotte, un furioso incendio si sviluppa nella Cappella della Sindone posta tra la Cattedrale torinese e Palazzo Reale. Le fiamme devastano la cappella barocca seicentesca progettata da Guarino Guarini e si estendono al torrione nord-ovest del palazzo distruggendo alcune decine di quadri preziosi. Solo alle luci dell’alba i vigili del fuoco riescono a spegnere definitivamente le fiamme. La Sindone non viene direttamente interessata dall’incendio poiché il 24 febbraio 1993, per consentire i lavori di restauro della Cappella, è stata provvisoriamente trasferita al centro del coro della Cattedrale, dietro all’altare maggiore.BIBLIOTECA ACCADEMIA DELLE SCIENZE, MOSCA 2015 – Un pezzo del patrimonio culturale russo va in fumo in un gigantesco incendio che distrugge parzialmente un’antica biblioteca dell’Accademia delle Scienze, quella dell’istituto dell’informazione scientifica sulle scienze sociali (Inion). Fondata nel 1918, un anno dopo la rivoluzione bolscevica, è una delle biblioteche più grandi del Paese, con oltre 14 milioni di libri e riviste, tra cui rari testi medievali in lingue slave, documenti dell’Onu e dell’Unesco, rapporti parlamentari da paesi stranieri – compresi gli Usa – risalenti al 1789. Dieci milioni di opere sono custodite nell’edificio bruciato, il 15% degli esemplari finisce in cenere.

Notre-Dame: media Usa, crollo ricorda l’11 settembreShock parigini per immagini guglia come quello per Torri Gemelle

WASHINGTON15 aprile 201921:22

Lo shock per il crollo della guglia di Notre-Dame, uno dei simboli di Parigi, come quello del per il crollo delle Torri Gemelle, simbolo di Manhattan. Su alcuni media Usa e sui social media in America inevitabile il parallelo tra lo sconcerto vissuto dai parigini davanti alle immagini della distruzione della secolare cattedrale con quello che vissero i newyorchesi l’11 settembre 2001 nel vedere sgretolarsi le iconiche Twin Towers. La sequenza del cedimento della guglia e del tetto di Notre-Dame vengono riproposte ininterrottamente sulle tv Usa con in sottofondo le urla e la disperazione dei testimoni increduli.Incidente anche per YouTube, dove sotto le immagini in streaming del rogo di Parigi è comparso il link di un sito di informazioni sugli attacchi dell’11 settembre. Un episodio imbarazzante visto che ancora gli investigatori francesi non hanno individuato le cause e nessuno ha finora ipotizzato il movente del terrorismo.

MONDO

Migliaia a protesta ambientalista Londra
Fa parte di iniziativa globale chiamata ‘Extinction Rebellion’

LONDRA15 aprile 201916:31

– Migliaia di manifestanti hanno preso parte a una protesta ambientalista nel centro di Londra, durante la quale sono state bloccate alcune vie della metropoli.
Secondo il sito della Bbc, i sostenitori della campagna organizzata dal gruppo internazionale ‘Extinction Rebellion’ hanno fermato il traffico al Waterloo Bridge e a Marble Arch.
Inoltre hanno ‘parcheggiato’ una piccola barca a vela di colore rosa a Oxford Circus per protestare contro il surriscaldamento climatico e l’innalzamento del livello dei mari. La manifestazione è stata pacifica e la polizia non ha compiuto arresti. E’ stato segnalato solo qualche disagio alla circolazione della capitale britannica. L’iniziativa fa parte di una campagna mondiale che prevede manifestazioni nei prossimi giorni in 80 città di 33 Paesi.
Amazon, sciopero dei dipendenti in GermaniaSerrata prima di Pasqua in 4 centri del Paese per aumento salari

BERLINO15 aprile 201917:14

Al via lo sciopero dei dipendenti di Amazon in quattro centri logistici della Germania, indetto dal sindacato tedesco ‘Verdi’. La protesta si inserisce in una campagna in corso che rivendica aumenti salariali e migliori condizioni di lavoro per i dipendenti tedeschi. L’azione sindacale durera’ da oggi fino a giovedi’, a ridosso quindi del periodo pasquale.
Libia: Onu, 147 morti e 18mila sfollatiDall’inizio dell’offensiva di Haftar su Tripoli il 4 aprile

15 aprile 201916:06

– Almeno 147 morti e 614 feriti. E’ il nuovo bilancio diffuso oggi dall’Organizzazione mondiale della sanità sulla situazione in Libia a partire dall’inizio dell’offensiva di Khalifa Haftar contro Tripoli lanciata il 4 aprile scorso. Gli scontri hanno prodotto almeno 18mila sfollati, secondo le stime dell’Onu. Il crescente numero di morti ha spinto l’Organizzazione Mondiale della Sanità a schierare team di chirurghi “per sostenere gli ospedali dell’area di Tripoli mentre affrontano il flusso dei casi di emergenza”, si legge in un tweet dell’Oms.
Almeno otto ambulanze sono state colpite durante gli scontri nella periferia meridionale della capitale dopo che entrambe le parti hanno ignorato gli appelli internazionali per fermare i combattimenti. L’Oms ha esortato “tutte le parti a esercitare moderazione ed evitare di causare danni collaterali a ospedali, ambulanze e operatori sanitari”.
Via libera definitiva alla riforma del copyright europeoIl Consiglio ha approvato senza discussione, l’Italia ha votato contro

15 aprile 201916:03

Via libera definitivo alla riforma del copyright europeo: il Consiglio ha approvato come punto A, cioè senza discussione, la direttiva che modifica le regole sul diritto d’autore. Come annunciato, l’Italia ha votato contro assieme a Svezia, Finlandia, Polonia, Olanda e Lussemburgo. Astenuti Slovenia, Estonia e Belgio. La Germania ha fatto mettere a verbale un suo protocollo in cui invita la Commissione, responsabile dell’attuazione, ad evitare filtri all’upload e censura.”Sono molto contento che abbiamo ottenuto un testo bilanciato, creando molte opportunità per il settore creativo europeo, che rifletterà meglio la nostra diversità culturale, e per gli utenti, la cui libertà di espressione su internet sarà consolidata. E’ una pietra miliare per lo sviluppo di un mercato unico digitale robusto e ben funzionante”, ha detto Valer Daniel Breaz, ministro rumeno della cultura e presidente di turno del Consiglio Ue.Tra le novità più importanti della riforma, viene data la possibilità (non l’obbligo) agli editori di stampa di negoziare accordi con le piattaforme per farsi pagare l’utilizzo dei loro contenuti. Gli introiti dovranno essere condivisi con i giornalisti. Viene riconosciuto il diritto a colmare il divario tra i ricavi che le grandi piattaforme commerciali fanno diffondendo contenuti protetti da copyright e la remunerazione offerta a musicisti, artisti o detentori dei diritti. Gli utenti non rischiano più sanzioni per aver caricato online materiale protetto da copyright non autorizzato, ma la responsabilità sarà delle grandi piattaforme come YouTube o Facebook. Non ci sono filtri ex-ante ma l’obbligo per le piattaforme di fare il “massimo sforzo” per non rendere disponibili i contenuti per cui non hanno i diritti. Obbligatori anche meccanismi rapidi di reclamo, gestiti da persone e non da algoritmi, per presentare ricorso contro un’ingiusta eliminazione di un contenuto.”Con l’accordo di oggi rendiamo le regole del copyright adatte all’era digitale. L’Europa avrà ora regole chiare che garantiscono equa remunerazione ai creatori, diritti per gli utenti e responsabilità per le piattaforme. La riforma era il pezzo mancante del completamento del mercato unico digitale”, ha detto il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker.

Notre-Dame: pompieri, struttura è salvaNonostante il devastante incendio

PARIGI15 aprile 201923:01

– Secondo i pompieri di Parigi, nonostante l’incendio, “la struttura di Notre-Dame è salva e preservata nella sua totalità”.

Forze Sarraj controllano Suani ben AdemSoldati di Haftar accerchiati nella località a 25 km da Tripoli

SUANI BEN ADEM (LIBIA)15 aprile 201919:09

– Suani ben Adem, 25km a sudovest di Tripoli, teatro di violenti scontri nei giorni scorsi, è ora sotto il controllo delle forze governative libiche. Residue avanguardie di Khalifa Haftar sono accerchiate e intrappolate in alcuni edifici alla periferia sud della città, nodo nevralgico a 6 km dall’aeroporto internazionale. I soldati di Haftar sono stati costretti ad arretrare di diversi chilometri verso Aziziya dopo il contrattacco dei Katiba fedeli al governo Sarraj.          [print-me title=”STAMPA”]

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RUSSIAGATE: NYT “RAPPORTO COMPROMETTENTE”

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RUSSIAGATE: NYT “RAPPORTO COMPROMETTENTE”

AGGIORNAMENTO IN “MONDO”

DELLE 02:22 DI GIOVEDì 04 APRILE 2019

RUSSIAGATE: NYT “RAPPORTO COMPROMETTENTE”

WASHINGTON

– Alcuni membri del team investigativo del procuratore speciale Robert Mueller, quello che negli Usa ha indagato sul Russiagate, affermano come i contenuti del rapporto finale dell’inchiesta siano molto più compromettenti per il presidente Donald Trump di quanto non sia emerso dalla lettera del ministro della Giustizia William Barr.
Lo riporta il New York Times che ha raccolto le testimonianze di funzionari del governo e di altre fonti vicine al lavoro del procuratore Mueller.
Secondo il Times alcun degli investigatori avrebbero quindi espresso preoccupazione per la sintesi del rapporto fatta da Barr che, a loro modo di vedere, avrebbe influenzato il parere dell’opinione pubblica prima che le conclusioni delle indagini siano state pubblicate. Una versione pubblica del rapporto dovrebbe essere diffusa entro metà aprile.          [print-me title=”STAMPA”]

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RUSSIAGATE: MUELLER CONSEGNA RAPPORTO

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RUSSIAGATE: MUELLER CONSEGNA RAPPORTO

MINISTRO GIUSTIZIA “INFORMATIVA A CONGRESSO GIà NEL FINE SETTIMANA”

AGGIORNAMENTO IN “MONDO”

DELLE 23:08 DI VENERDì 22 MARZO 2019

RUSSIAGATE: MUELLER CONSEGNA RAPPORTO

NEW YORK

– Il procuratore speciale per il Russiagate, Robert Mueller, consegna al ministro della Giustizia William Barr, il rapporto sulle sue indagini.
La consegna del rapporto al ministro della Giustizia mette fine a un’indagine durata quasi due anni e che ha gettato ombre sull’amministrazione e sul presidente Donald Trump. Ora sarà Barr a dover decidere quanto del rapporto condividere con il Congresso e quanto rendere pubblico. La Camera ha votato nei giorni scorsi una risoluzione con cui chiede che il rapporto sia reso pubblico.
Il Dipartimento di Giustizia – fa sapere intanto il ministro della Giustizia americano William Barr.- che potrebbe comunicare al Congresso le conclusioni più importanti del rapporto sul Russiagate di Robert Mueller già nel fine settimana.         [print-me title=”STAMPA”]

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RUSSIAGATE: MANAFORT CONDANNATO A 3 ANNI E 11 MESI

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RUSSIAGATE: MANAFORT CONDANNATO A 3 ANNI E 11 MESI

AGGIORNAMENTO IN “MONDO”

DELLE 08:07 DI VENERDì 08 MARZO 2019

RUSSIAGATE: MANAFORT CONDANNATO A 3 ANNI E 11 MESI

WASHINGTON

– Il sessantanovenne Paul Manafort, l’ex capo della campagna elettorale di Donald Trump, e’ stato condannato da un giudice federale della Virginia a tre anni e 11 mesi per otto capi di imputazione di frode fiscale e bancaria in un processo scaturito dal Russiagate, ma senza implicazioni di collusione con Mosca.
Manafort e’ accusato di aver occultato i lauti pagamenti per il suo lavoro di lobbista – non registrato – in Ucraina e per aver gonfiato il valore dei suoi asset nelle richieste di prestiti.         [print-me title=”STAMPA”]

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DALLE 17:57 ALLE 23:03

DI MARTEDì 18 DICEMBRE 2018

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Trump vieta i potenziatori di armi
Il bando entrerà in vigore fra tre mesi

NEW YORK18 dicembre 2018 17:57

Stretta di Donald Trump sui potenziatori di armi, ovvero gli strumenti per rendere i fucili automatici. Il presidente americano li rende illegali: da marzo saranno vietati. I potenziatori sono finiti al centro delle cronache con la strage di Las Vegas dell’ottobre 2017, quando un uomo ha aperto il fuoco uccidendo 58 persone e ferendone 500. Le nuove norme entreranno in vigore 90 giorni dopo la pubblicazione sul Federal Register, l’omologo della Gazzetta Ufficiale, prevista per venerdì.
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Russiagate, rinviato verdetto per Flynn
Richiesta accolta dal giudice, continuerà a collaborare

WASHINGTON18 dicembre 201819:21

– Il giudice ha accolto la richiesta dei legali di Michale Flynn di rinviare la sentenza sull’ex consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca fino a che non sarà completata la sua cooperazione con i procuratori federali che indagano sul Russiagate. Il prossimo appuntamento davanti alla corte è stato fissato per il mese di marzo.

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Bimbe chiuse in macchina 18 ore, morte
La madre era andata a una festa, condannata a 40 anni

NEW YORK18 dicembre 201820:28

– Orrore in Texas, dove una madre è stata condannata a 40 anni di carcere per aver lasciato le sue due bimbe di uno e due anni chiuse in una macchina per tutta la notte e parte della mattina, con temperature intorno ai 40 gradi, mentre lei era a far baldoria con gli amici. Le bambine, portate in ospedale in condizioni disperate, sono morte poco dopo. Secondo la polizia il 7 giugno del 2017 Amanda Hawkins, all’epoca 19enne, ha portato le due piccole in ospedale: le bambine erano in condizioni disperate e la donna ha detto che erano svenute dopo aver annusato dei fiori in un lago vicino.
Gli agenti, invece, hanno scoperto che la madre le aveva lasciate intenzionalmente in auto durante la notte e parte della mattina mentre lei era ad una festa da amici. Brynn, di un anno, e Addyson, 2 anni, sono rimaste chiuse in macchina per 15 o 18 ore mentre la temperatura nella Hill Country raggiungeva i 40 gradi. La madre ha passato la notte dagli amici e si è svegliata a mezzogiorno, prima di ricordarsi delle figlie.

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Belgio: governo blu-arancio di Michel dura solo 10 giorni Dopo crisi innescata da sovranisti e nazionalisti su migranti

18 dicembre 201821:20

In Belgio, sotto i colpi dell’internazionale sovranista anti-migranti e dell’opposizione di socialisti e verdi, è durata solo dieci giorni l’avventura del governo di minoranza guidato da Charles Michel. Davanti alle crescenti ed evidenti difficoltà nel trovare alleanze a geometria variabile che gli consentissero di approvare la legge di bilancio e arrivare fino alle elezioni già previste per il 26 maggio 29019, il premier belga stasera ha rotto gli indugi ed ha annunciato le dimissioni. La decisione è arrivata dopo un pomeriggio ad alta tensione alla Camera. Il premier, che nei giorni scorsi era già stato bersaglio di critiche per aver evitato di chiedere la fiducia in Parlamento per il ‘nuovo’ esecutivo, aveva aperto il dibattito lanciando un appello per la formazione di una coalizione di ‘buona volontà’ al fine di affrontare i problemi più urgenti – difesa del potere d’acquisto dei cittadini, sicurezza e clima – e traghettare il Paese fino alla prossima consultazione elettorale. Ma socialisti e verdi hanno subito annunciato la presentazione di una mozione di sfiducia congiunta che è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. A innescare la crisi del governo blu-arancio era stata la decisione del premier ora dimissionario di firmare il Global compact Onu per i migranti, cosa che poi ha fatto recandosi a Mrrakech. Alla luce della posizione presa da Michel, infatti, Marine Le Pen e Steve Bannon (l’ex consigliere di Donald Trump), nel fine settimana dell’8-9 dicembre erano approdati a Bruxelles su invito del partito xenofobo e di estrema destra Vlaams Belang per attaccare non solo il premier, ma anche il partito nazionalista fiammingo N-va, da quattro anni al governo con liberali e cristianodemocratici dopo aver stabilito un nuovo record nei tempi di gestazione necessari per la nascita dell’esecutivo.

Da Usa aiuti per Messico e Centroamerica
Per sviluppo economia allo scopo di frenare emigrazione

WASHINGTON18 dicembre 201821:18

– Gli Usa hanno promesso 5,8 miliardi di aiuti per rafforzare lo sviluppo economico e governativo in America centrale, ed altri 4,8 miliardi di dollari per il Messico meridionale. I fondi, annunciati oggi in un comunicato congiunto Usa-Messico, sono finalizzati a promuovere migliori condizioni di sicurezza e opportunità di lavoro come parte di un piano regionale per consentire ai centroamericani e ai messicani di restare nel loro Paese, senza essere costretti ad emigrare.

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Ungheria, proteste per ‘legge schiavitù’
Aspetta ancora la firma del presidente della Repubblica

BUDAPEST18 dicembre 201821:31

– La legge sugli straordinari, ribattezzata “legge schiavitù”, che ha portato in piazza migliaia di persone in Ungheria in questi giorni contro il governo di Viktor Orban, aspetta ancora la firma del presidente della Repubblica. Eppure, le imprese hanno già iniziato a distribuire fra i dipendenti i nuovi contratti di lavoro.
I sindacati, sul piede di guerra, hanno chiesto oggi al capo dello Stato Janos Ader di non siglare la nuova norma che aumenta il tetto degli straordinari fino a 400 ore l’anno. Se dovesse entrare in vigore, hanno annunciato, sarà battaglia, con una mobilitazione nazionale. “Faremo scioperi in tutto il Paese, combinati con blocchi stradali”, sullo stile dei gilet gialli in Francia, ha minacciato il presidente della confederazione ‘Mszsz’ Laszlo Kordas.
Ader potrebbe firmare la legge prima di Natale, ma ci sono anche altre due opzioni: il presidente può infatti rimandare al Parlamento il testo contestato, per delle verifiche, oppure chiedere un controllo della Corte costituzionale.

Laurea ad honorem ad un golden retriever
Ha aiutato una studentesse per il master. ‘Dedizione totale’

WASHINGTON18 dicembre 201822:27

Laurea onoraria, con tanto di tradizionale cappello nero, per Griffin, un golden retriever di 4 anni che ha assistito la venticinquenne Brittany Hawley nel suo percorso di studi per un master in terapia occupazionale alla Clarkson University di New York. Alla cerimonia era al suo fianco per ricevere un diploma ad honorem, per aver “dimostrato uno sforzo straordinario, un impegno costante e una dedizione totale per il benessere e il successo dello studente, si legge nelle motivazioni del riconoscimento. “Ho insistito perche’ si laureasse anche lui sin dal primo giorno, ha fatto tutto quello che ho fatto io”, ha spiegato la ragazza, che usa una sedia a rotelle per spostarsi e soffre di dolori cronici. Il cane la aiuta ad aprire le porte, ad accendere le luci e le porta gli oggetti che lei gli indica con un puntatore laser. Ma la cosa più importante è la vicinanza e il conforto che le offre ogni giorno tra dolori senza tregua, che causano depressione e ansia.

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Olanda, 16enne uccisa a Rotterdam
Arrestato 31enne, altra studentessa accoltellata 6 giorni fa

L’AJA18 dicembre 201822:47

Una studentessa olandese di 16 anni è stata uccisa a colpi di pistola sotto gli occhi di altri studenti nel deposito di biciclette di una scuola di Rotterdam.
Un sospettato, un uomo di 31 anni, è stato arrestato dalla polizia poco dopo gli spari nell’istituto, che i giornali locali identificano come la locale scuola di Design. La polizia ha riferito che la vittima e il sospettato, arrestato a circa due chilometri dalla scuola, si conoscevano tra loro, ma non è chiaro che tipo di relazione avessero, nè il movente dell’omicidio. All’episodio hanno assistito numerose persone, tra cui diversi studenti. Meno di una settimana fa una studentessa americana di psicologia che frequenta l’Università Erasmo da Rotterdam era stata accoltellata a morte nel suo appartamento. Un sospetto di omicidio è stato arrestato la scorsa settimana.
In Olanda la normativa sulle armi è fortemente restrittiva e la maggior parte degli omicidi nel Paese sono risultati legati a regolamenti di conti tra bande criminali.      [print-me title=”STAMPA”]

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DI DOMENICA 09 DICEMBRE 2018

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Esplosione a raduno religioso a Karachi
Almeno sei feriti, alla festa era atteso ministro Tecnologia

Khashoggi: tecnologia italiana per Riad’Creato network sorveglianza anche per sopprimere nemici Mbs’

Kenya, un arresto per rapimento SilviaLo afferma l’emittente Ntv. E’ un alto ufficiale servizio parchi

Russiagate: Comey, focus su 4 americani’Ma Trump non era uno di loro’

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ISLAMABAD

– Almeno sei persone sono rimaste ferite in una esplosione avvenuta ieri sera a Karachi, in Pakistan, durante un raduno religioso.
La polizia ha detto che il raduno era stato organizzato da un partito politico in una zona della città chiamata Gulshan i Jauhar. E’ ancora da chiarire cosa abbia causato lo scoppio.
Ospite d’onore della festa avrebbe dovuto essere il ministro per la Tecnologia informatica, Khalid Maqbool, tuttavia nel momento dell’esplosione non era ancora arrivato.
– WASHINGTON

– C’è anche una società italiana, la milanese Hacking team, tra le aziende che hanno contribuito a potenziare l’arsenale cybernetico dei sauditi, in particolare del principe ereditario Mohammed bin Salman. Arsenale usato non solo contro i terroristi ma anche contro i dissidenti, tra cui c’era anche il giornalista Jamal Khashoggi, ucciso da agenti di Riad a Istanbul. Lo scrive David Ignatius, autorevole columnist del Washington Post, il quotidiano con cui collaborava Khashoggi. Figura centrale appare essere l’avvocato Saud al-Qathani, ex membro dell’aeronautica militare saudita e dirigente ambizioso alla corte reale di Riad, dove è responsabile del Center for Studies and Media Affairs. Lui e i suoi cyber colleghi hanno lavorato inizialmente con l’italiana Hacking Team, che ha come clienti circa 40 governi.
– La polizia kenyota ha arrestato un alto ufficiale del Kenya Wildlife Service, il servizio parchi, nell’ambito delle indagini sul rapimento della volontaria italiana, Silvia Romano. Lo afferma l’emittente Ntv. Questo arresto, ricorda Ntv, segue quello di un sergente del KWS, Abdullahi Bille, e di suo fratello, sospettati di legami con i rapitori. Si ritiene che Silvia, rapita il 20 novembre scorso, sia prigioniera nella zona della contea meridionale di Tana Delta, spiega l’emittente.
– WASHINGTON

– L’inchiesta dell’Fbi su potenziali legami tra la campagna di Trump e Mosca iniziò nel luglio 2016 concentrandosi su quattro cittadini americani per accertare se erano connessi ai tentativi russi di interferire nelle elezioni presidenziali: lo ha dichiarato l’ex capo dell’Fbi James Comey nella sua deposizione a porte chiuse ieri al Congresso. Lo scrive l’Ap citando la trascrizione diffusa dalla commissione giustizia della Camera. Comey ha identificato le quattro persone precisando che Trump non era una di loro.
Comey ha ribadito che l’indagine non prese invece le mosse da una ricerca pagata dai dem – il dossier Steele – ma piuttosto dai contatti del consigliere di politica estera dello staff del tycoon, George Papadopoulos, con un intermediario a Londra sulle email rubate con cui i russi volevano danneggiare la candidata Hillary Clinton. Nella sua deposizione Comey ha denunciato anche il fatto che “siamo diventati insensibili alle bugie e agli attacchi al ruolo della legge da parte del presidente”.      [print-me title=”STAMPA”]

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AGGIORNAMENTO DELLE 07:41

DI MARTEDì 27 NOVEMBRE 2018

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Gb, accordo commerciale Usa è possibile
Downing St.,’già poste basi per trattato libero scambio con Usa’

Russiagate: Mueller, Manfort ha mentitoNyt, violato accordo cooperazione siglatO due mesi fa

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LONDRA

– L’accordo sulla Brexit sottoscritto dalla premier Theresa May con Bruxelles non rappresenta un ostacolo a un futuro trattato di libero scambio privilegiato fra Londra e Washington dopo l’uscita della Gran Bretagna dall’Ue: lo sostiene un portavoce di Downing Street in risposta alle affermazioni di senso contrario del presidente Donald Trump.
“Noi – dice – abbiamo già posto le basi per un ambizioso accordo commerciale con gli Usa nelle riunioni di gruppi di lavoro congiunti che, finora, si sono incontrati cinque volte”.
– NEW YORK

– Paul Manafort, l’ex presidente della campagna di Donald Trump, ha violato l’accordo siglato due mesi fa con cui si impegnava a cooperare con il procuratore speciale per il Russiagate, Robert Mueller. E lo ha fatto mentendo ripetutamente agli investigatori. Lo riporta il New York Times, citando documenti depositati dallo staff di Mueller.
Manafort avrebbe mentito nel corso di interrogatori con la squadra di Mueller e con l’Fbi.   [print-me title=”STAMPA”]