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Ultimo aggiornamento 17 Settembre, 2019, 11:13:05 di Maurizio Barra

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DALLE 09:34 DI LUNEDì 16 SETTEMBRE 2019

ALLE 11:13 DI MARTEDì 17 SETTEMBRE 2019

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Borsa: Milano in rosso, tonfo Atlantia
Vendite su tutto listino, bene solo Eni, Tenaris e Saipem

16 settembre 2019 09:34

– Seduta in rosso per Piazza Affari, appesantita come gli altri listini europei dal rally del petrolio e dalle tensioni in Medio Oriente. Il Ftse Mib cede lo 0,71% con Atlantia che sprofonda del 5,2% mentre torna la minaccia di una revoca della concessione in seguito agli sviluppi dell’inchiesta sui report falsificati in tema di sicurezza. Male Stm (-1,9%) e Fineco (-1,9%), assieme a Ferrari (-1,8%) e Poste (-1,8%). Le vendite colpiscono un po’ tutto il listino indistintamente da Moncler (-1,8%) a Pirelli (-1,5%), da Cnh (-1,4%) a Campari (-1,4%), passando per i titoli bancari Ubi (-1,3%) e Unicredit (-1,2%), fino alle utility Enel (-1%) e A2A (-1,4%) e agli assicurativi Unipol (-1%) e Generali (-0,8%).
Sostengono il listino solo i titoli petroliferi, con Tenaris (+2,6%), Eni (+2,4%) e Saipem (+1,4%) mentre tiene la parità Tim (+0,3%).

Atlantia: tonfo in Borsa su idea revocaOggi cda Autostrade e Edizione, rumors su futuro Castellucci

16 settembre 201910:28

– Avvio di seduta difficile per Atlantia, di nuovo nel mirino del governo, con il capo politico del M5S, Luigi Di Maio, che è tornato a parlare di revoca dopo gli sviluppi dell’inchiesta sui report falsificati relativi ad alcuni viadotti.
Il titolo scivola del 4,24% a 21,25 euro nel giorno in cui si riuniranno i cda della controllata Autostrade per l’Italia e di Edizione della famiglia Benetton. Secondo indiscrezioni di stampa, tra i temi sul tavolo ci sarebbe anche quello del futuro del ceo di Atlantia, Giovanni Castellucci.

Petrolio: Brent e Wti salgono del 10%Maggior balzo triennio, greggio europeo cresciuto fino a 19,5%

16 settembre 201910:28

– Il petrolio avanza di circa il 10% dopo l’attacco alle raffinerie saudite di Saudi Aramco, in quello che è al momento il maggior rialzo degli ultimi tre anni.
Il Brent sale del 10,7% a 66,66 dollari mentre il Wti del 9,6% a 60,1 dollari. In avvio di contrattazione il Brent aveva messo a segno il più grande rialzo ‘intraday’ da quando i future sono stati introdotti, nel 1988: 12 dollari al barile, pari ad un balzo del 19,5%. L’aumento massimo del Wti è stato di 8,5 dollari (+15,5%).

Bankitalia: a luglio debito record ed entrate tributarie in caloIl primo è salito a 2.409,9 miliardi (+23,5 mld), mentre le seconde hanno subito una contrazione del 5,9%

16 settembre 201913:50

Il debito pubblico sale a un nuovo record. A luglio il passivo delle Amministrazioni pubbliche è aumentato di 23,5 miliardi rispetto al mese precedente, a quota 2.409,9 miliardi. Il debito di luglio ha quindi toccato un nuovo massimo, superando il record di giugno (2.386.381 miliardi). Lo si legge nella pubblicazione statistica “Finanza pubblica: fabbisogno e debito” di Bankitalia. Il debito delle Amministrazioni centrali è aumentato di 23,7 miliardi e quello delle Amministrazioni locali è diminuito di 0,1 miliardi.Sempre a luglio si è registrato un calo delle entrate tributarie. Sono state pari a 46,5 miliardi, in diminuzione del 5,9 per cento (2,9 miliardi) rispetto allo stesso mese del 2018. Lo scrive Bankitalia nel rapporto ‘Finanza pubblica: fabbisogno e debito’ precisando che il calo risente della proroga al 30 settembre delle scadenze dei versamenti in autoliquidazione dei contribuenti soggetti agli Indici sintetici di affidabilità fiscale. Nei primi sette mesi del 2019 le entrate tributarie sono state pari a 235,8 miliardi, in diminuzione dello 0,3% (0,7 miliardi) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; al netto degli effetti della proroga al 30 settembre e di alcune disomogeneità contabili, precisa Bankitalia, “si può stimare che la dinamica delle entrate tributarie sia stata più favorevole”.

Borse Europa in rosso, petrolio rallentaIncertezza penalizza azioni, in rosso anche future Wall Street

16 settembre 201910:48

– Borse europee in rosso in scia al rialzo del prezzo del petrolio e all’acuirsi delle tensioni in Medio Oriente dopo l’attacco agli impianti sauditi da parte dei ribelli yemeniti. Milano cede lo 0,7%, davanti a Francoforte (-0,6%), Parigi (-0,6%) e Londra (-0,2%). Negativi anche i future su Wall Street, con gli investitori che in questa fase di incertezza puntano a beni rifugio come l’oro (+1%).
“L’attacco con i droni agli impianti sauditi rappresenta un forte momento di crisi per il panorama geopolitico globale. A parte l’aiuto a qualche società petrolifera, l’impatto generale di un rischio che cresce è negativo per i mercati azionari globali nel medio termine”, ha commentato Taimur Baig, capo economista di Dbs Bank a Bloomberg.
Il petrolio, dopo i rialzi record intraday segnati nella notte, riduce la corsa, con il Wti che avanza del 7,8% a 59,14 dollari al barile e il Brent che sale dell’8,8% a 65,5 dollari.

Welfare aziendale cresce in utilitiesRicerca Edenred con Utilitalia

16 settembre 201912:27

– Il welfare aziendale entra sempre di più nella cultura delle utilities, ormai infatti più di metà ha un piano dedicato. E’ quanto emerge da un’indagine promossa da Edenred e realizzata dal Consorzio Aaster, in collaborazione con Utilitalia.
La metà delle imprese inoltre destina ai lavoratori anche il vantaggio fiscale dell’azienda. Tra i servizi più diffusi: i benefits/servizi (prevalgono i buoni pasto erogati dall’80% delle aziende intervistate) e la flessibilità organizzativa, legata principalmente all’orario di lavoro, 51,5%.
Rispetto ai benefit, tra i servizi diffusi, il rimborso rette e acquisto libri, 23,9%; borse di studio, vacanze studi e corsi, 23,9%; supporto e cura dei minori (baby-sitting), 21,6%; carrello della spesa, 20,9%; agevolazioni al rientro dalla maternità, 20,1%; assistenza anziani, 16,4%; assistenza familiari non autosufficienti, 16,4%; asilo nido aziendale o simili, 11,9%; sostegno alla formazione dei dipendenti, 17,9%, lo smart working, 16,4%.

Atlantia affonda in Borsa. Domani cda straordinarioBoccia: ‘Non diventi una questione politica’

16 settembre 201918:17

Atlantia affonda in Borsa e cede il 7,8% a 20,44 euro, e torna ai livelli di agosto scorso, nel giorno del cda con l’ad Giovanni Castellucci che ha chiesto un board straordinario dove si discuterà del futuro del manager. Il titolo, sin dall’avvio delle contrattazioni, ha risentito della posizione del M5s che torna a parlare di revoca delle concessioni.Sulla questione Atlantia interviene anche il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia: “Questa vicenda non deve diventare una questione politica, deve prevalere il buon senso, la magistratura deve fare il suo corso. Dobbiamo evitare polveroni politici che non ci portano da nessuna parte”risponde a margine di un incontro alla Luiss ad una domanda sul pressing del M5s per la revoca della concessione ad Autostrade per l’Italia, gruppo Atlantia. “Questo – aggiunge – non significa non affrontare la questione responsabilità, anzi va affrontata con forza, ma sono due aspetti completamente diversi”.

Yacht Ferretti in Borsa per fine ottobrePunta a raccogliere 100 milioni di euro

16 settembre 201913:04

– Gli yacht di lusso di Ferretti sbarcano in Borsa. La società, si legge in una nota, ha deciso di quotarsi a Piazza Affari con l’obiettivo di avviare le negoziazioni entro la fine del prossimo ottobre. L’ipo avverrà sia con l’emissione di nuove azioni, attraverso le quali Ferretti punta a raccogliere circa 100 milioni di euro, sia con la vendita di azioni da parte degli azionisti esistenti.

Borsa, Milano maglia nera con AtlantiaCorrono Tenaris ed Eni, male Leonardo. Bene oro, giù future Usa

16 settembre 201913:18

– Borse europee in rosso a metà seduta, appesantite dalle tensioni in Medio Oriente e dall’impennata del prezzo del petrolio, seguite all’attacco dei ribelli yemeniti agli impianti sauditi. Milano resta maglia nera (-1%), davanti a Parigi (-0,7%), Francoforte (-0,6%) e Londra (-0,2%), in attesa di conoscere gli esiti del faccia a faccia tra il premier Boris Johnson e il presidente della commissione Ue Jean-Claude Junker. Il petrolio, sia wti che brent, resta in rialzo di oltre l’8%, spingendo gli investitori a proteggersi con beni rifugio come l’oro (+1%). In calo, invece, i future su Wall Street.
A Piazza Affari crolla Atlantia (-7,7%) sotto pressione dopo gli sviluppi dell’inchiesta per i report falsificati e in attesa delle delibere di Autostrade ed Edizione. Tutto in rosso il listino, con Leonardo (-2,6%), Campari (-1,9%) e Banco Bpm (-1,8%) tra i peggiori, mentre gli acquisti sono concentrati solo sui petroliferi Tenaris (+3,6%), Eni (+2,6%) e Saipem (+2,2%).

Inps: accolte 960.000 domande reddito cittadinanza Respinte 409.644. 21% importi reddito sotto 200 euro,4% oltre 1.000

16 settembre 201920:52

Sono 960.007 le domande di reddito di cittadinanza accolte fino al 4 settembre 2019 a fronte di 1.460.463 richieste arrivate all’Inps. Lo si legge sugli Osservatori Inps appena aggiornati dai quali si evince che 90.812 domande sono ancora in lavorazione mentre 409.644 sono state respinte. Secondo alcune stime il risparmio, rispetto agli importi stanziati inizialmente del governo, si attesterebbe ad oltre 2 miliardi contro il miliardo indicato recentemente dal presidente dell’Inps, Pasquale TridicoSono oltre 2,3 milioni le persone coinvolte nei nuclei di percettori del reddito di cittadinanza. E’quanto emerge dalle tabelle Inps sul Reddito di cittadinanza aggiornate al 4 settembre secondo le quali per i 960.007 beneficiari (in famiglie nel complesso con 2.348.423 persone) l’importo medio mensile erogato è stato di 481 euro. Nel complesso i cittadini italiani beneficiari sono stati 861.789, pari all’89,7% del totale.Tra i percettori del Reddito di cittadinanza ce ne sono 208.974 (il 21% del totale) che ricevono importi inferiori o pari a 200 euro al mese mentre ce ne sono 38.372 (il 4%) che ricevono oltre 1000 euro al mese. E’ quanto emerge dai dati diffusi oggi dall’Inps sul Reddito. Il 46,8% riceve tra i 400 e gli 800 euro. Ci sono 169.950 persone con importi tra i 200 e i 400 euro mentre 281.372 hanno importi tra i 400 e i 600 euro (il 29,3%). Ricevono tra i 600 e gli 800 euro oltre 168.000 beneficiari di Reddito.

Petrolio vola a New YorkIn rialzo titoli legati al greggio, spread Btp-Bund a 132 punti

NEW YORK16 settembre 201921:45

Chiusura in fortissimo rialzo a New York per il petrolio scambiato a 62,9 dollari al barile (+14,8%).

La Borsa di Milano (-0,96%) chiude in calo, in linea con gli altri listini europei. I mercati risentono delle tensioni in corso in Medio Oriente e guardano alla situazione politica nel Regno Unito sul fronte della Brexit. L’aumento del prezzo del petrolio spinge i titoli del comparto energetico ed a Piazza Affari si mettono in mostra Tenaris e Saipem (+2,8%) ed Eni (+1,9%). Affonda Atlantia (-7,8%), con il M5s che torna a parlare di revoca delle concessioni e l’ad Giovanni Castellucci che ha chiesto un cda straordinario per discutere del suo futuro. Seduta negativo per le banche mentre lo spread tra Btp e Bund tedesco chiude poco mosso a 132 punti, ed il rendimento del decennale italiano allo 0,838%. In rosso Unicredit e Intesa (-1,7%), Banco Bpm (-1,2%) e Ubi (-0,8%). Soffrono anche Juventus (-3,3%) e Campari (-2,3%). Fuori dal listino principale si mette in evidenza Sesa (+3,8%), dopo che gli analisti finanziari di Mediobanca hanno alzato il target price.

Inps:Rdc a 960.000 nuclei, 481 euro medi2,34 milioni le persone coinvolte

16 settembre 201914:50

– I beneficiari del reddito di cittadinanza sono 960.000 con un importo medio di 481 euro. Lo si legge negli ultimi dati diffusi dall’Inps sul Reddito di cittadinanza secondo i quali sono oltre 2,3 milioni le persone coinvolte nei nuclei di percettori del Reddito. Nel complesso i cittadini italiani beneficiari sono stati 861.789, pari all’89,7% del totale. Nel complesso le domande presentate sono state 1,46 milioni, le respinte sono state 409.644 mentre quelle in lavorazione sono 90.812. Tra i percettori del Reddito di cittadinanza ce ne sono 208.974 (il 21% del totale) che ricevono importi inferiori o pari a 200 euro al mese mentre ce ne sono 38.372 (il 4%) che ricevono oltre 1.000 euro al mese. Il 46,8% dei nuclei riceve tra i 400 e gli 800 euro.

Illycaffè, aumentare retail UsaAndrea Illy, potremmo fare da soli ma vogliamo accelerare

TRIESTE16 settembre 201914:51

– Un partner con il quale avviare una “sinergia operativa più che finanziaria” per aumentare sensibilmente la rete retail negli Stati Uniti. A cercarlo è la illycaffé, come annunciato dal presidente della società, Andrea Illy, il quale annuncia anche investimenti “stimati” per 200 milioni di dollari nei prossimi anni.
“Potremmo fare da soli – spiega Illy – aprendo alcune decine di punti monomarca ogni anno, ma se troviamo un partner operativo più che finanziario, potremmo duplicare, triplicare questo numero. Si tratta dunque di una operazione ‘accelerate business'”. Oggi sono venti i punti Illy negli Stati Uniti.

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Confcommercio, no a tassa contante
Incentivare uso moneta elettronica con credito di imposta

16 settembre 201915:51

– “No a nuove tasse, ma incentivare l’uso della moneta elettronica”. Confcommercio torna sull’ipotesi di tassare il contante prelevato dai bancomat. “Una tassa fondata sul nesso presuntivo tra contante ed evasione colpirebbe i tantissimi che certo evasori non sono e che semplicemente fanno ricorso a moneta legale sotto forma di carta moneta o moneta metallica. Occorre, invece, perseguire l’obiettivo di una maggiore diffusione dei mezzi di pagamento elettronici per ragioni di tracciabilità, di sicurezza, di riduzione dei costi”. “Un obiettivo da raggiungere, ad esempio – riconoscendo un credito d’imposta al consumatore sugli acquisti di beni e servizi realizzati mediante carte o rendendo universale il principio del pagamento attraverso mezzi tracciabili per l’accesso a deduzioni e detrazioni fiscali già previste. Un ulteriore incentivo potrebbe essere la diffusione di carte Bancomat o prepagate senza costi di emissione per gli over 65, pari a circa un quarto della popolazione italiana”.

Borsa: Europa in calo dopo Wall StreetAumento petrolio spinge Energia,a Piazza Affari pesante Atlantia

16 settembre 201915:53

– Le Borse europee proseguono in calo dopo l’avvio in territorio negativo di Wall Street. Sui mercati pesano le tensioni in Medio Oriente ed il rincaro del prezzo del petrolio. Si guarda anche al Regno Unito alle prese con la Brexit. In lieve calo l’euro sul dollaro a 1,1023 a Londra.
Tra i listini del Vecchio continente, Milano (-0,7%) indossa la maglia nera con Atlantia (-7,6%), Juventus (-3,1%), Campari (-2,1%) e Leonardo (-1,9%). In negativo anche il comparto bancario con Unicredit e Intesa (-1,7%).
In rosso anche Madrid e Parigi (-0,6%), Francoforte (-0,5%) e Londra (-0,3%). Il prezzo del petrolio spinge il comparto dell’energia (+3,4%) dove si mettono in mostra Bp (+5%), Shell (+3,7%), Total (+3%) e Repsol (+1,7%). Bene anche le utility (+0,6%) con Enagas (+1,5%), Veolia (+2%). In rosso le automobili (-0,6%) dove soffre Renault (-1,6%).

Prezzo rc auto 405 euro, minimo da 2012Ivass, in secondo trimestre ancora un calo dell’1,5%

16 settembre 201916:54

– Continua e si rafforza l’andamento decrescente dei prezzi delle assicurazioni auto. Gli ultimi dati del Bollettino Ivass relativi al secondo trimestre 2019 indicano un calo su base annua dell’1,5% (dal -0,9% del primo trimestre), con un premio medio rc auto su base nazionale di 405 euro. Si tratta, rilevano all’Istituto, del prezzo più basso dal 2012, da quando cioè è iniziata la rilevazione statistica. Il calo è più intenso al Sud e nelle isole: a Enna, Caltanissetta, Catanzaro e Vibo Valentia le riduzioni sono state superiori al 4,5% (fino al 5,7%). A Roma i prezzi sono diminuiti del 4%.
L’Ivass calcola inoltre che su circa una vettura su 5 è montata la scatola nera, il dispositivo che registra lo stile di guida e permette uno sconto sul prezzo. La diffusione è maggiore al Sud.

Cda Atlantia, nodo CastellucciIn corso a Treviso board di Edizione

16 settembre 201917:11

– E’ in programma per domani un cda straordinario di Atlantia a Roma. Lo si apprenda da fonti finanziarie. Sul tavolo potrebbe esserci anche il futuro dell’amministratore delegato Giovanni Castellucci dopo la bufera che ha travolto la società, e la sua controllata Autostrade per l’Italia, con gli sviluppi dell’inchiesta sul crollo del ponte Morandi. A Treviso è in corso il consiglio di amministrazione di Edizione srl, la holding dei Benetton che controlla il 30,25% di Atlantia. Sul tavolo, appunto, la valutazione delle azioni per tutelare le società del gruppo Atlantia dopo gli sviluppi dell’indagine che ha svelato report falsi nella manutenzione di alcuni viadotti. Ieri fonti di Edizione avevano escluso che oggi dovessero essere discussi spin off o vendite di quote di Aspi, mentre è probabile che il board possa affrontare anche tema del ricambio dei vertici di Atlantia. Oggi era in programma anche il cda di Autostrade (Aspi).

Borsa: Milano chiude in calo (-0,96%)Indice Ftse Mib a 21.969 punti

MILANO16 settembre 201917:45

– La Borsa di Milano chiude in calo.
L’indice Ftse Mib cede lo 0,96% a 21.969 punti.

Poste in Dow Jones Sustainability IndexDel Fante, premiato sforzo azienda in termini di sostenibilità

16 settembre 201919:11

– Poste Italiane debutta nel Dow Jones Sustainability World Index (DJSI), il più importante indice mondiale che valuta la sostenibilità di circa 2.500 aziende e nello Europe Dow Jones Sustainability Index.
“Questo riconoscimento – ha osservato l’amministratore delegato Matteo Del Fante – premia lo sforzo che Poste Italiane ha compiuto negli ultimi due anni per attuare una strategia di sostenibilità strutturata e pienamente coerente con gli obiettivi di business: valori come integrità e trasparenza, attenzione alle persone, rispetto per l’ambiente, sostegno ai territori e gestione responsabile delle attività finanziarie rappresentano non soltanto un presupposto fondamentale per fare impresa in modo eticamente corretto, contribuendo al benessere e alla crescita sostenibile della collettività, ma indicano anche la strada migliore per garantire il successo nel medio e nel lungo periodo”.

Borsa: Europa chiude in caloParigi (-0,94%), Londra (-0,63%), Francoforte (-0,52%)

16 settembre 201918:10

– Le Borse europee chiudono in calo con le tensioni in Medio Oriente ed il rincaro del prezzo del petrolio. Gli investitori guardano con attenzione anche al Regno Unito ed alle mosse politiche sul fronte della Brexit. Sullo sfondo resta sempre l’attesa per il confronto tra Usa e Cina sul commercio internazionale. L’euro sul dollaro prosegue in calo a 1,1006 a Londra.
L’indice d’area stoxx 600 cede lo 0,6%. In rosso Parigi e Madrid (-0,94%), Londra (-0,63%), Francoforte (-0,52%).

Spread Btp-Bund chiude poco mosso a 132Rendimento decennale italiano a 0,838%

16 settembre 201918:24

– Chiusura stabile per lo spread tra Btp e Bund: il differenziale è a 132 unti base, punti base (133 la chiusura di venerdì), con un rendimento del decennale italiano allo 0,88%.

Borsa: Milano in calo, affonda AtlantiaIn rialzo titoli legati a petrolio, spread Btp-Bund a 132 punti

16 settembre 201918:24

– La Borsa di Milano (-0,96%) chiude in calo, in linea con gli altri listini europei. I mercati risentono delle tensioni in corso in Medio Oriente e guardano alla situazione politica nel Regno Unito sul fronte della Brexit. L’aumento del prezzo del petrolio spinge i titoli del comparto energetico ed a Piazza Affari si mettono in mostra Tenaris e Saipem (+2,8%) ed Eni (+1,9%). Affonda Atlantia (-7,8%), con il M5s che torna a parlare di revoca delle concessioni e l’ad Giovanni Castellucci che ha chiesto un cda straordinario per discutere del suo futuro.
Seduta negativo per le banche mentre lo spread tra Btp e Bund tedesco chiude poco mosso a 132 punti, ed il rendimento del decennale italiano allo 0,838%. In rosso Unicredit e Intesa (-1,7%), Banco Bpm (-1,2%) e Ubi (-0,8%). Soffrono anche Juventus (-3,3%) e Campari (-2,3%). Fuori dal listino principale si mette in evidenza Sesa (+3,8%), dopo che gli analisti finanziari di Mediobanca hanno alzato il target price.

Petrolio: +14% a Ny, come Guerra GolfoWti chiude a 62,67 dollari. Up, effetto-prezzi se crisi dura

NEW YORK16 settembre 201921:04

Continua la corsa del petrolio a New York, con il greggio che chiude a in rialzo di 62,67 dollari al barile a New York dopo una volata stamani di oltre il 20%, mai così forte dalla Guerra del Golfo nel 1991.L’attacco alla raffineria saudita di Abqaib provoca un balzo delle quotazioni come non accadeva da quasi trent’anni. Le principali sono economie mondiali costrette a mettere mano alle scorte e gli investitori, sono corsi a comprare oro e i treasuries americani, mentre il taglio alla produzione saudita del 5% rende sempre più probabile lo slittamento della ‘Ipo’ di Saudi Aramco.Contenuto, per ora, l’impatto sui prezzi dei carburanti, ma l’Unione petrolifera avverte che l’effetto potrebbe essere “significativo” nel caso di una crisi prolungata.Il Codacons avverte del rischio di una stangata “fino a 320 euro l’anno a famiglia” se subissero un rialzo prolungato in area 80 dollari.

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Borsa: Tokyo, apertura in calo (-0,23%)
Cambi: yen arresta svalutazione su dollaro ed euro

TOKYO17 settembre 201902:53

– La Borsa di Tokyo apre la prima seduta della settimana in calo, dopo la festività nazionale, complici le tensioni geopolitiche in Medio oriente che hanno seguito gli attacchi di sabato agli impianti sauditi facendo schizzare al rialzo il prezzo del petrolio. L’indice Nikkei cede lo 0,23% a quota 21.938,60, con una perdita di 49 punti. Sui mercati valutari lo yen arresta la fase di svalutazione sulle principali divise ed è trattata a 108,10 sul dollaro e a 119 sull’euro.

Borsa: Hong Kong negativa, apre a -0,67%In calo anche Shanghai (-0,23%) e Shenzhen (-0,24%)

PECHINO17 settembre 201904:21

– La Borsa di Hong Kong apre la seduta in territorio negativo: l’indice Hang Seng segna nelle primissime battute un calo dello 0,67%, a 26.942,96 punti.
Negativo anche l’esordio di Shanghai e Shenzhen, con gli indici Composite in frenata, rispettivamente, dello 0,23% (a 3.023,71 punti) e dello 0,24%, a quota 1.681,06.

Petrolio: prezzi scendono a 62 dollariBrent arretra dell’1,1% a 68,3 dollari al barile

17 settembre 201908:23

– Si raffreddano i prezzi del petrolio dopo i picchi di ieri legati all’attacco alle raffinerie saudite. Il Wti, il greggio americano, perde l’1,4% portandosi a 62,03 dollari al barile. Il Brent, il petrolio di riferimento europeo quotato sulla piazza di Londra, arretra invece dell’1,1% portandosi a 68,29 dollari.

Cambi: euro stabile a 1,1006 dollariLa moneta unica è poco mossa anche rispetto allo yen a 119,10

17 settembre 201908:25

– Euro sostanzialmente stabile questa mattina nei confronti del dollaro e dello yen. La moneta unica viene scambiata a 1,1006 dollari (stesso livello toccato ieri dopo la chiusura di Wall Street) e 119,10 yen.

Oro: prezzo sale a 1.498 dollariMercato risente ancora dell’attacco alle raffinerie saudite

17 settembre 201908:27

– L’attacco alle raffinerie di petrolio saudite influenza anche questa mattina tutti mercati delle materie prime, compreso quello dell’oro. Il prezzo del metallo prezioso con consegna immediata sale dello 0,7%, portandosi a 1.498,3 dollari l’oncia.

Spread Btp-Bund apre a 134 punti baseTasso di rendimento del decennale italiano allo 0,85%

17 settembre 201908:33

– E’ in lieve rialzo questa mattina lo spread tra Btp e Bund. Il differenziale segna 134 punti base (132 la chiusura di ieri sera), con un tasso di interesse sul decennale italiano pari a 0,85%.

Borse Asia deboli, tiene TokyoScivola la Cina, negativi futures su avvio listini europei

17 settembre 201908:47

– Mercati azionari asiatici e dell’area del Pacifico generalmente negativi con uno scivolone per le Borse cinesi, mentre tengono Tokyo, Seul e Sidney.
Il listino giapponese ha infatti chiuso con l’indice Nikkei 225 in marginale rialzo (+0,06%) anche grazie ai nuovi accordi commerciali con gli Stati Uniti, mentre Seul chiude piatta e Sidney, sostenuta dal raffreddamento del prezzo del petrolio e delle materie prime, in crescita finale dello 0,3%.
Male invece i mercati cinesi: Shanghai cede in chiusura l’1,5% e Shenzhen due punti percentuali sulle tensioni che invece rimangono tra Pechino e gli Usa, con dati macroeconomici che faticano a confermare la crescita necessaria al sistema del gigante asiatico. Vendite anche a Hong Kong, che si appresta a chiudere con cali attorno a un punto percentuale e mezzo anche sulle tensioni di piazza che non accennano a placarsi.
Deboli i futures sull’avvio dei listini europei.

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Borsa Milano apre in calo, -0,03%
In ribasso anche l’indice Ftse All Share, -0,15%

MILANO17 settembre 201909:04

– Avvio marginalmente negativo per Piazza Affari: il primo indice Ftse Mib segna una perdita dello 0,03%, l’Ftse It All-Share un calo dello 0,15%.

Borsa: Europa parte debole, Londra -0,2%Leggermente negativo anche l’avvio di Francoforte, tiene Parigi

17 settembre 201909:13

– I mercati azionari del Vecchio continente hanno iniziato la giornata con un’intonazione in genere lievemente negativa: Londra ha aperto in ribasso dello 0,21%, Francoforte in calo dello 0,08%, Parigi con il rialzo frazionale dello 0,01%.

Borsa Milano fiacca con Prysmian, ok EniAtlantia positiva nel giorno del Cda, debole la Juventus

17 settembre 201909:25

– Primi scambi che oscillano attorno alla parità per Piazza Affari: l’indice Ftse Mib scende di poche frazioni (-0,02%), con Prysmian tra i titoli principali in calo di due punti percentuali.
Debole anche la Juventus (-1,5%) e Fineco (-1,2%), in tenuta Eni che sale dello 0,5% con poche ripercussioni dal prezzo del petrolio e anche dall’incidente nella raffineria nel pavese.
In aumento di un punto percentuale Mps, Atlantia nel giorno del Cda e Tenaris, mentre Nexi sale dell’1,7%.

Atlantia: tiene in apertura di Borsa dopo scivoloneTra venerdì e lunedì perdita di oltre il 15%. Oggi il Cda. Castellucci potrebbe rimettere il suo mandato

17 settembre 201910:01

Tiene Atlantia alla partenza in Piazza Affari dopo lo scivolone dei giorni scorsi: il titolo della holding controllante di Autostrade, comunque sempre nervoso, sale dello 0,5% a 20,55 euro. La perdita complessiva delle sedute di venerdì e lunedì in Borsa a Milano è stata di oltre il 15%. Oggi, il Consiglio d’amministrazione straordinario della società convocato dall’amministratore delegato Giovanni Castellucci. Da fonti finanziarie si apprende che l’Ad potrebbe rimettere il suo mandato.

Borsa: Europa incerta in attesa FedDeboli Prysmian e Mediaset, tiene Atlantia dopo scivolone

17 settembre 201910:23

– Pochi spunti sui mercati azionari del Vecchio continente tra prezzo del petrolio sostanzialmente stabile e operatori che sembrano attendere la riunione della Fed di domani che dovrà decidere sui tassi: dopo una partenza leggermente negativa, Londra sale dello 0,2% e Parigi cresce dello 0,1%, mentre Francoforte scende dello 0,1%.
A Milano (Ftse Mib -0,1%) Prysmian perde il 3,8% dopo aver toccato nelle scorse sedute i massimi recenti, mentre Saipem perde l’1,6% e Mediaset l’1,4% a 2,74 euro scendendo sotto il prezzo per il diritto di recesso dall’operazione Mfe. Sempre in tenuta Atlantia (+1%) dopo il pesante scivolone delle ultime due sedute.

Cna, pressione fiscale su Pmi sotto 60%La previsione tiene conto dello sconto Imu sui capannoni

17 settembre 201911:01

– La parte di profitto che le Pmi girano al fisco “quest’anno scenderà sotto il 60%: per la precisione al 59,7% contro il 61,2% del 2018. Tornando quasi ai livelli del 2011”. E’ quanto prevede l’Osservatorio della Cna, la Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa.
L’alleggerimento delle tasse sarebbe da ricondurre all’innalzamento dell’aliquota per la deducibilità dell’Imu sugli immobili strumentali, come laboratori o capannoni (oggi al 50%). Insomma, “la crescita della pressione fiscale non è ineluttabile. Ma il percorso virtuoso è solo alle prime mosse”, dice la Cna. Certo, sottolinea, rispetto alla pressione fiscale complessiva, che negli ultimi anni si attesta intorno al 42-43%, “è chiaro l’atteggiamento ostile nei confronti delle piccole imprese”.

Inflazione stabile ad agosto allo 0,4%, il Sud doppia il NordIstat rivede al ribasso le stime. Carrello della spesa a 0,7%. Bari al top

16 settembre 201911:39

– Ad agosto l’inflazione, la variazione annua dei prezzi, si attesta allo 0,4%, lo stesso livello di luglio. Lo rileva l’Istat, rivedendo al ribasso di un decimo la stima diffusa a fine agosto (0,5%). Non più quindi una lieve accelerazione ma una stabilità quella dell’inflazione, che, scrive l’Istat, resta così “contenuta”. Su base mensile la variazione dei prezzi è dello 0,4%, anche questa limata nel confronto con il primo rilascio (0,5%). Il cosiddetto ‘carrello della spesa’ – che raggruppa i prezzi per i beni alimentari, per la cura della casa e della persona – sale invece dello 0,7% su base annua, dallo 0,6% di luglio. L’inflazione nel Meridione doppia quella dell’Italia settentrionale. E’ quanto emerge dai dati dell’Istat sui prezzi ad agosto. Il Sud infatti accelera, con il tasso che passa dallo 0,6% di luglio allo 0,8%, mentre nel Nord la crescita è stabile e pari al livello nazionale (+0,4%). Nelle Isole il tasso resta allo 0,5%; invece il Centro è ancora al di sotto della media, sebbene in leggera risalita (da +0,1% a +0,3%). Guardando alle grandi città, al primo posto c’è Bari (+1,3%), seguita da Modena (+1,1%) e Bolzano (+1,0%). In deflazione risultano Bologna e Ravenna (-0,3% per entrambe), Trento (-0,2%) e Ancona (-0,1%).

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